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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 567

Venezia, 24 ottobre 2011
 

Al Consigliere comunale Sebastiano Bonzio
Al Vicesindaco Sandro Simionato


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 567 (Nr. di protocollo 77) inviata il 01-04-2011 con oggetto: Il Casinò in via Garibaldi a Castello è un problema sociale

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 17-10-2011.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA - Presidente del Consiglio:
Partiamo con la n. 14: “Il Casinò in via Garibaldi a Castello è un problema sociale”, presentata il primo aprile 2011, prot. n. 77. Prego, Bonzio.

BONZIO:
No, va beh, rapidissimo. L’interrogazione nasce da una notizia che è giunta, di apertura di una sala da gioco adibita con 16 slot machine ed altre tipologie di giochi, appunto, da Casinò, per così dire, in via Garibaldi a Venezia. Questo non è l’unico caso di attività del genere, che cominciano a fiorire su tutto il territorio nazionale, la piaga del gioco d’azzardo è una piaga reale, soprattutto che... insomma, rivolta su settori anche abbastanza deboli della società, ed i giovani sono, secondo le ricerche, una delle parti più colpite da questo tipo di... così, sirena. Va detto che il fatto che proliferino questo genere di strutture, un po’ dappertutto, preoccupa, perché evidentemente la salute dei cittadini è un fatto importante. A Venezia mi fa venire il fatto che abbiamo un Casinò, siamo noi ed altre tre città, diciamo che in questo momento, peraltro, sappiamo non essere propriamente una situazione di grandi performance da parte della sala da gioco, e delle sale da gioco in generale. Con l’interrogazione si chiedeva, appunto, cosa intenda fare l’Amministrazione, coinvolta, secondo me, con varie parti della stessa, per contrastare o escludere il proliferare di queste iniziative da parte dei privati, e cosa intenda fare dal punto di vista dell’informazione ai cittadini per scoraggiare il gioco d’azzardo di questo genere.

TURETTA - Presidente del Consiglio:
Vice Sindaco. Prego.

SIMIONATO - Vice Sindaco:
Sulla parte autorizzativa le possibilità, come sa bene il Consigliere, non è che siano moltissime, è una delle prerogative che l’attuale normativa vigente in termini di attività consente di aprire in tempi anche veloci, quindi sia nel centro storico che in terraferma, dove già altre strutture di questa tipologia si sono verificate. Certo che l’Assessore Rey stava capendo se siamo in grado di trovare un qualche motivo per... almeno provare a gestire territorialmente le situazioni, capire se non si possono contenere i numeri, se si può fare un’operazione almeno di contenimento, in questo caso di riduzione del danno, come si dice. Per quel che riguarda, invece, la parte più strettamente, diciamo così, e preventiva, da un lato, e poi eventualmente di intervento anche nel momento in cui l’attività di gioco possa essere riconosciuta talmente compulsiva, da diventare un problema di carattere sanitario, ricordo che proprio il Consiglio Comunale, opportunamente su un emendamento, se non ricordo male, del Consigliere Centenaro, ha provveduto, ed è stato recepito in sede di Conferenza dei Sindaci, come una opportunità oggettiva da aggiungere in maniera specifica e dichiarata nei Piani di Zona, l’attività di accompagnamento in termini di prevenzione, che poi anche eventualmente di cura per quel che riguarda il gioco. Quindi c’è l’attenzione, ripeto, rispetto a queste tematiche, sapendo che molto spesso poi sono tipologie di dipendenza, chiamiamo così, che sono trasversali a qualsiasi classe sociale, cioè non è che giocano solo i ricchi o solo i poveri, il rischio è che giochino tutti. Chiaramente lì dove le risorse economiche sono minori, il rischio è della compromissione non solo dello status della persona, ma dell’intero nucleo a cui la persona è legata diventa molto più problematico e molto più pesante anche da gestire. Quindi da questo punto di vista le assicuro che ci saranno, credo, coerentemente, anche da parte del sistema socio-sanitario cittadino tutte le attività volte sia al recupero che poi, eventualmente, alla cura.

TURETTA - Presidente del Consiglio:
Prego, Bonzio.

BONZIO:
Mah, io credo che questo... effettivamente il tema delle patologie del gioco d’azzardo è stato recepito recentemente anche con l’approvazione dei Piani di Zona, e mi pare importante che da questo punto di vista il Comune, il territorio siano attrezzati ad agire. Dal punto di vista della salvaguardia, diciamo, anche... appunto, del contrasto o dell’esclusione dell’apertura di questo genere di attività, io credo che, pur consapevoli della normativa esistente, valga la pena interrogarci e interrogare in generale la politica sulla possibilità di governare il territorio, quantomeno cercando di mettere il maggior numero di paletti alla possibilità di operare in questo senso. E’ evidente che il Comune da solo non può fare opera onnicomprensiva da questo punto di vista, bene è aver presente il problema che abbiamo di fronte e quindi provare ad agire di conseguenza. Io per il resto mi dichiaro soddisfatto della risposta.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 24-10-2011 ore 13:02
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