da Assessore Bruno Filippini
Venezia, 12 luglio 2011
n p.g. 292377
Al Consigliere comunale Alessandro Vianello
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 522 (Nr. di protocollo 64) inviata il 11-03-2011 con oggetto: salviamo l’arco storico di via Paolo Sarpi
In riscontro all'interrogazione specificata in oggetto, relativamente alla patrimonialità dell’arco in mattoni e pietra posto all’imboccatura di via Paolo Sarpi, da Piazza XXVII Ottobre (già Piazza Barche), si precisa quanto segue:
il manufatto costituisce elemento architettonico strutturalmente e storicamente afferente al prospetto degli edifici laterali, posto a coronamento del portale d’ingresso di quella che, fino all’epoca di amministrazione austriaca, era una pertinenza privata articolata da calli e corti che, dalla piazza XXVII Ottobre (già Piazza Barche), si collegava con Via Mestrina;
a prova del carattere privato dell’area e della medesima origine del manufatto in argomento, oltre al fatto che l’arco stesso era posto a coronamento di un grande cancello in ferro d’interclusione al pubblico transito della pertinenza privata (i cui fori dei cardini, sugli stipiti laterali, sono ancora ben visibili), si precisa che nell’elenco delle strade comunali del territorio di Mestre, deliberato dal Consiglio Comunale in data 28.02.1927, con proprio provvedimento n. 68985/5070, la stessa Via Paolo Sarpi non risulta ancora iscritta tra le strade d’uso pubblico;
nell’impianto originario del Catasto Terreni Italiano entrato in conservazione nel 1937, la maggior parte del richiamato complesso cortilizio viene allibrata alle “strade pubbliche” ;
successivamente, in occasione dell’approvazione della deliberazione del Consiglio Comunale del 1973 “Stradari della terraferma. Classificazione ed iscrizione delle strade di Quartiere”, nello specifico nel provvedimento n. 535, l’argomentato sedime stradale di collegamento tra Piazza XXVII Ottobre e Via Mestrina viene dichiarato comunale;
dalla documentazione depositata agli atti presso questa Direzione e da ricerche condotte presso l’Archivio Comunale, non risultano titoli formalizzati a favore del Comune di Venezia che riguardino gli edifici laterali e l’arco in sé.
Si ribadisce, pertanto, quanto già dichiarato in più sedi da questa Direzione circa la non iscrivibilità dell’arco in argomento tra i beni immobili di proprietà di questa Amministrazione comunale.
Distinti saluti.
Assessore Bruno Filippini
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