da Assessore Bruno Filippini
Venezia, 18 aprile 2011
n p.g. 164475
Al Consigliere comunale Cesare Campa
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 564 (Nr. di protocollo 74) inviata il 01-04-2011 con oggetto: Informazione sullo stato della compilazione elenchi beni immobili trasferibili e non trasferibili agli Enti territoriali, in vista del Federalismo demaniale.
Il D.Lgs. 85/2010, entrato in vigore il 26 giugno 2010, indica i principi e i parametri per l’individuazione e l’attribuzione, a titolo non oneroso, ad uno o più livelli di governo territoriale di beni immobili statali.
I beni saranno attribuiti a titolo non oneroso a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni anche in quote indivise nel rispetto dei criteri di sussidiarietà, adeguatezza, territorialità, capacità finanziaria, correlazione con competenze e funzioni e valorizzazione ambientale.
In particolare la norma prevede che la definizione dei beni trasferibili sia effettuata, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, con appositi elenchi contenuti in uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dai quali saranno esclusi ai sensi dell’art. 5 c. 2 del citato decreto, tra gli altri, i beni già destinati ad essere trasferiti a Regioni e Province in attuazione dello stesso decreto, gli immobili in uso per comprovate ed effettive finalità istituzionali dalle Amministrazioni dello Stato e i beni appartenenti al patrimonio culturale.
I sopraccitati DPCM, previsti inizialmente per il 23 dicembre 2010, non sono stati ancora emanati: non è ancora terminato, infatti, l’esame degli elenchi dei beni non trasferibili in sede di Conferenza Unificata ai sensi dell’art. 5, comma 3 del richiamato D.Lgs..
Ad oggi, pertanto, gli unici elenchi diffusi sono quelli dei beni trasferibili e dei beni non trasferibili consultabili sul sito istituzionale del Agenzia del Demanio. Tale attività di pubblicazione è, comunque, da ritenersi prodromica all'adozione dei DPCM previsti dall'art. 3, comma 3, del D.Lgs. 85/2010, contenenti gli elenchi ufficiali dei beni trasferibili.
Entro i successivi 60 giorni dalla pubblicazione in G.U. dei sopraccitati DPCM, gli enti locali dovranno presentare le domande di attribuzione dei beni immobili all’Agenzia del Demanio. I beni richiesti dovranno essere destinati a finalità pubblico-istituzionali ad uso diretto dell’ente, a finalità pubblico-sociali ad uso diretto e indiretto o a valorizzazione in ottica di mercato ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/2008. A tal fine gli Uffici hanno già provveduto a confrontare gli elenchi ad oggi consultabili con i beni immobili di proprietà dello Stato attualmente in uso dal Comune di Venezia.
Diversamente per ciò che riguarda i beni immobili di proprietà dello Stato facenti parte del patrimonio culturale ai sensi del D.Lgs. 42/2004, il Comune di Venezia, ai sensi dell’art. 5, comma 5 del già richiamato decreto e del conseguente Protocollo d’Intesa tra l’Agenzia del Demanio e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 09 febbraio 2011, ha già attivato un Tavolo Tecnico Operativo che ha visto la partecipazione, oltre che dei citati enti, anche della Regione Veneto e della Provincia di Venezia. In tale Tavolo Tecnico si stanno verificando quali dovranno essere le modalità e i contenuti per la presentazione delle richieste di attribuzione in proprietà al Comune di Venezia di beni facenti parte del patrimonio culturale statale. Nelle prossime settimane, e comunque entro il termine del 26 giugno 2011, saranno presentate da questa Amministrazione le richieste che, accompagnate necessariamente dalle relative progettualità e dal piano finanziario delle risorse da utilizzarsi per svilupparle, potranno concludersi in accordi di valorizzazione culturale dei beni medesimi ai sensi del combinato degli artt. 54, c. 3, e 112, c. 4, del D.Lgs. 42/2004.
Assessore Bruno Filippini
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