Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 284

Venezia, 20 gennaio 2011
n p.g. 2011/23733
 

Al Consigliere comunale Antonio Cavaliere


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 284 (Nr. di protocollo 141) inviata il 25-10-2010 con oggetto: messa in sicurezza chiesa di Santa Maria degli Angeli in Murano.

In riferimento all'interrogazione n. d'ordine 284 recante ad oggetto " messa in sicurezza chiesa di Santa Maria degli Angeli in Murano" premesso che il Comune di Venezia nella piena consapevolezza che il patrimonio storico, artistico, monumentale degli edifici di culto, principalmente quello cristiano cattolico, esistente in città, rappresenti uno dei fattori preminenti dell’unicità di Venezia, persegue, da tempo, una mirata politica di contribuzione economica alla conservazione e al restauro. Questa politica è declinata attraverso una condivisa attuazione della legge regionale n°44 del 1987, che stabilisce che una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria, sia destinata al restauro degli edifici di culto, e un utilizzo consapevole delle risorse di legge speciale.
Se da un lato tutti gli edifici di culto, insistenti nel territorio comunale, possono beneficiare dei contributi ex lege 44/’87, solo quelli presenti nella città storica e nelle isole, possono essere destinatari di contributi di legge speciale. Nella stragrande maggioranza sono proprio le chiese, gli oratori, le canoniche della città insulare ad aver maggior bisogno di interventi di manutenzione; in parte assicurati dalla legge 44/’87 e per i casi dà maggiore entità (interventi di conservazione, restauri statici) dalla legislazione speciale.
E’ noto, tuttavia, che i mancati rifinanziamenti di legge speciale, hanno comportato il contrarsi dei contributi che, (in ogni caso), non rappresentavano specifica finalità nelle competenze del Comune.
Per quanto riguarda la chiesa di santa Maria degli Angeli a Murano e con riferimento all’interrogazione in argomento del Cons. Antonio Cavalire, si forniscono i dati che seguono.
L’attuale fabbrica risale al secolo XV ed è di proprietà della Diocesi Patriarcato di Venezia, che è committente del progetto di restauro conservativo, redatto dall’arch. Maurizio Ceolin. Nel corso del secolo scorso, il complesso è stato oggetto di un importante restauro (1932) da parte del Comune di Venezia e più di recente (1996) ad opera del Magistrato alla Acque: tetto, consolidamento delle murature e intonaci.
Per quanto attiene al restauro, su committenza della Diocesi Patriarcato, suddiviso in II lotti funzionali e tendente alla riapertura al culto dell’edificio, il Comune con finanziamenti di legge speciale, ha erogato alla Curia euro complessivi 500.000,00 (200.000,00 nel 2006 e 300.000,00 nel 2007), portando a conclusione il I lotto.
Si stima in euro 500.000,00 al netto di IVA, il costo del II lotto (computo metrico estimativo anno 2008).
Il progetto dell’arch. Ceolin, non prende in considerazione il campanile presumibilmente considerato - forse -  negli interventi curati dal Magistrato alle Acque.
Nella seconda metà del 2010, il campanile è stato oggetto di intervento provvisionale, a tutela della pubblica incolumità, a seguito di caduta di intonaci di rivestimento esterno. Con la variazione di bilancio del mese di novembre, sono stati previsti a titolo di contributo per le opere intraprese dalla Curia, euro 10.000,00. Si è in attesa di ricevere dalla Curia Patriarcale la documentazione delle spese sostenute, per procedere all’impegno e successiva liquidazione della somma stanziata.
In ragione di quanto già erogato e stanziato, nell’ultimo quinquennio, per il complesso di santa Maria degli Angeli e stante la mancanza di finanziamenti di legge speciale che mette a serio rischio il piano delle opere pubbliche comunali, non appare possibile, nell’immediato, un’ulteriore contribuzione per la fabbrica in oggetto.

Assessore Alessandro Maggioni

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