Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Gruppi consiliari > Il Popolo della Liberta' > Consiglieri comunali > Renato Boraso > Archivio atti > Interrogazione nr. d'ordine 182 > Risposta in Consiglio comunale
Contenuti della pagina

Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 182

Venezia, 2 novembre 2010
 

Al Consigliere comunale Renato Boraso
Al Vicesindaco Sandro Simionato


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 182 (Nr. di protocollo 84) inviata il 10-08-2010 con oggetto: L’ISEE NON E’ SUFFICIENTE, E’ NECESSARIO IL “REDDITOMETRO”.

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 25-10-2010.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
La prossima interrogazione è del Consigliere Boraso “L’ISEE non è sufficiente, è necessario il redditometro” del 10.8.2010. Prego, Consigliere Boraso... Prego.

BORASO:
Troppo spesso, Assessore, si nota come nell’ambito della contribuzione pubblica molte famiglie segnalano che le cose non sono chiare. Alcuni Comuni a noi limitrofi, cito il caso di Mogliano o il caso di Jesolo, hanno fatto degli accordi con la Guardia di Finanza introducendo anche il principio del redditometro nell’ambito degli affitti casa, dei contributi alla persona e ad altre questioni. In un momento in cui la difficoltà c'è però non è neanche giusto che ci sia qualcuno che approfitti della situazione proprio perché siamo in un momento difficile, introdurre qualche principio di controllo, di equità sull’elargizione della socialità credo sia necessario perché altrimenti dire che colui che ha la Mercedes da 100.000 euro parcheggiata fuori della casa però ha reddito dichiarato zero non può essere, oppure che consuma... C’è una situazione a Dese, c'è una famiglia che ha dei consumi d’acqua in maniera impressionante. La vicenda è stata spiegata più volte e non si capisce cosa avvenga di notte in questa casa, naturalmente ci sono delle segnalazioni partite più volte sulla questione e la mia domanda è: possiamo, nella nostra città, far partire oltre che la questione ISEE, che è un fatto, anche la vicenda del redditometro onde evitare che ci siano persone che hanno macchine da 100.000 euro, i SUV parcheggiati fuori e magari godono delle agevolazioni e degli affitti agevolati o di altre questioni? La mia domanda è: l’hanno fatto altri Comuni ben più piccoli, noi abbiamo anche la fortuna di avere i Comandi Centrali in città della Guardia di Finanza e a tutti i livelli, regionale e provinciale etc., possiamo fare noi come città un protocollo per applicare, anche di fronte a casi eclatanti perché noi non abbiamo lo strumento di attivarci ma se facciamo una convenzione con la GdF come l’ha fatta altri Comuni è facile che allora si riesca ad applicare questa questione perché trattasi di equità in un momento in cui, venendo meno risorse, bisogna darle a chi ha veramente bisogno onde evitare i furbi che purtroppo ci sono da anni.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Grazie, Consigliere. Prego, Vice Sindaco.

SIMIONATO – Vice Sindaco:
Io ricordo che noi applichiamo lo strumento dell’ISEE così come, tra l’altro, prevista dai nostri Regolamenti e come prevista anche da indicazioni puntuali e specifiche della Regione Veneto in tutte quelle occasioni in cui si sta a valutare, tra l’altro in maniera anche differente ma perché differenti sono i Regolamenti, i livelli di accesso ai servizi. Per quel che riguarda per esempio le politiche sociali l’ISEE viene utilizzato non tanto come strumento di conteggio per le eventuali compartecipazioni alle rette, per esempio per l’RSA, ma piuttosto come strumento per calcolare il requisito minimo per l’accesso alle prestazioni, poi per quantificare le compartecipazioni si fa riferimento ai redditi personali netti piuttosto che ai valori del patrimonio immobiliare e mobiliare meno una spesa definita sul conto delle persone, quindi su un meccanismo di “auto certificazione” e di una verifica eventuale fatta, per quanto si può fare e per quello che possiamo fare come Ente locale, da parte della nostra Polizia Municipale. Questo noi applichiamo, questo è il compito che ci spetta, l’attenzione che condivido rispetto alla correttezza della fruizione dei servizi da parte dei cittadini ci vede in questo senso schierati. Io non so se il redditometro è uno strumento effettivamente in grado di garantire questo corretto calcolo, ripeto, noi applichiamo con assoluta rigorosità quanto oggi i nostri Regolamenti ci impongono di fare.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliere Boraso, risponde se si dichiara soddisfatto o insoddisfatto? Prego.

BORASO:
La ritengo purtroppo una risposta di rito, insoddisfacente e mi riservo in tutte le sedi competenti di tutelare tutti quei cittadini che sottendono di ottemperare in maniera corretta la propria compartecipazione alla spesa pubblica della città e che non riescono più a sopportare tutti questi furbi che non riusciamo a controllare perché il reddito netto purtroppo non è sempre esemplificativo del reddito reale.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 02-11-2010 ore 11:27
Stampa