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Partito Democratico - Il punto di vista di Claudio Borghello

Logo Villaggio Sinti: diritti e doveri

 

 

Ricordiamo tutti le sedute del Consiglio Comunale che discutevano della realizzazione del villaggio per la comunità Sinti di Mestre.
Confronti aspri, esasperati dalle continue prese di posizione di chi considerava l’opera un affronto alla città e al sistema di diritti.
La posizione del PD fu esposta da subito con chiarezza, in sintonia con gli altri partiti di centrosinistra: si agiva per garantire dignità a una comunità rispettandone la cultura, includendoli nella comunità più ampia, esercitando diritti riconosciuti alla comunità tutta.
Fu colta l’opportunità di dimostrare che si può stare insieme, si può rispettare, che non si può far finta di non vedere.
Anche le urne, in occasione del rinnovo dell’amministrazione, sancirono che, per gran parte della comunità veneziana, la realizzazione del villaggio era stata un’opportunità da cogliere.
Rimaniamo convinti e fermi, oggi come allora, sulla strada dei diritti.
Perché a diritto corrisponde dovere.
E’ di attualità, anche con la consueta dose di strumentalizzazione, il debito dei residenti il villaggio verso gestori di servizi e l’utilizzo degli spazi messi loro a disposizione in difformità dalle norme e dai contratti sottoscritti.
Penso sia necessario che l’Amministrazione pretenda dalla comunità Sinti il rispetto dei doveri, impliciti nel momento in cui si godono dei diritti.
Sia forte il messaggio alla comunità Sinti che non ci si può presentare ancora oggi ignoranti dei doveri.
Perché la città è disponibile ad includere oggi come allora, ma per scelta e non per abitudine.

 
 
Pubblicato il 23-12-2010 ore 11:33
Ultima modifica 23-12-2010 ore 11:41
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