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Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it - Il punto di vista di Gian Luigi Placella

Logo Stop agli scavi in laguna. A chi il merito?

 

Il sindaco Orsoni in un comunicato plaude al recente Ordine del giorno approvato in Senato che finalmente impegna il Governo a valutare con pari attenzione tutte le possibili alternative al transito delle grandi navi in laguna.

Peccato che, nel ringraziare con nome e cognome soltanto due senatori del proprio partito, egli ometta di ricordare che il risultato è quasi interamente merito di quei comitati cittadini e di quelle associazioni che per mesi hanno lottato per tale obiettivo, riuscendo a coinvolgere nella protesta migliaia di cittadini e a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulle sorti di Venezia che interessi privati forti rischiano di pregiudicare.

Il Movimento 5 stelle, che ha affiancato senza esitazione l’autonoma iniziativa di tutti i cittadini sensibili alla tutela ambientale e socioculturale, che con tutti i propri parlamentari ha conseguentemente fornito un apporto fondamentale alla decisione del Senato, non può esimersi dal ricordare su quale posizione, fino al giorno prima, si è speso il Sindaco. La sua proposta di portare la croceristica a Marghera, da un lato, confligge radicalmente con il prioritario interesse di valorizzazione del suo porto commerciale (occasione per una risanata riorganizzazione territoriale, produttiva e urbanistica, di tutta l’area), dall’altro,  cosa ancora più inaccettabile, favorisce un ulteriore, devastante sconvolgimento del già compromesso equilibrio lagunare nel prospettare di rendere più profondo e largo l’esistente canale Vittorio Emanuele. Nient’altro che una replica del folle progetto di scavo del nuovo canale Contorta.

Meglio farebbe il sindaco a non attribuirsi meriti che ha solo in minima parte; meglio farebbe, ad esempio, ad assumere una netta posizione critica, pur nel rispetto delle altrui competenze, sulle assurde contravvenzioni recentemente inoltrate a manifestanti pacifici, che avevano posto in essere azioni assolutamente simboliche e non violente (il bagno in laguna) o che, nell’esercizio di un diritto garantito dalla Costituzione (quello di informare e di essere informati), andavano svolgendo una legittima attività di documentazione giornalistica assistendo nelle riprese una troupe straniera. E, visto che si fanno nomi e cognomi, ne facciamo anche noi uno solo, per tutti: Silvio Testa, grazie.

 
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Pubblicato il 10-02-2014 ore 11:05
Ultima modifica 10-02-2014 ore 11:08
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