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Fratelli d'Italia - Il punto di vista di Antonio Cavaliere

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 casette villaggio Sinti In politichese è stato definito un esperimento sociale, la realtà del blitz all'alba di centinaia di Carabinieri ha svelato cos'è veramente l'esperimento del Villaggio Sinti; il fallimento di un modello integrativo che sfiora la connivenza con chi vive di crimine, chi è accusato d'aver rubato oro e preziosi per un milione di euro e di aver utilizzato il Villaggio come base operativa.
Di aver rubato due volte; prima ai malcapitati finiti nelle grinfie di questa sofisticata organizzazione accusata d'essere dedita ai furti di oggetti d'oro, poi alla collettività che s'è fatta carico di ospitare queste persone che lo stesso Cacciari ha spergiurato vivessero raccogliendo ferro e lavorando rame. Innocui e vittime, li ha definiti l'oratoria, ma è ora che tirate le somme se ne vadano, venga smantellato il Villaggio Sinti o dato ad altre persone più bisognose. E non bisogna appellarsi al razzismo, all'attacco contro una minoranza indifesa, perchè qui è la maggioranza dei cittadini a dover farsi carico di mantenere e ospitare chi nei giorni scorsi è stato arrestato con un'operazione che ha coinvolto un centinaio di carabinieri con tanto di elicottero e unità cinofile. 

Dobbiamo spendere denaro pubblico per ospitarli, mantenerli e anche per arrestarli. Il Comune di Venezia, l'Assessorato alle Politiche Sociali usi l'onestà che chiede agli altri e ne prenda atto. I Sinti ospitati nel villaggio di Favaro hanno tradito la fiducia che la città ha dato loro, ora paghino le conseguenze.
Che siano espulsi, che finisca questa ridicola esperienza, perchè è impensabile che tra loro non sapessero cosa stavano facendo, perchè i Sinti vivono in clan e condividono tutto, sono comunità legate tra loro da vincoli di sangue e parentela che non hanno bisogno d'altro. E chi ha visto ma ha taciuto è complice, come complice di questo è un'Amministrazione che fa finta di non vedere la realtà.

La questione è pesante, il Comune con i soldi dei cittadini ha dato loro casa, alloggio, paga gli intermediatori culturali e le cooperative per aiutarli ad integrarsi ecc. ecc.

L'Assessore Simionato che si occupa ancora e difende la scelta dell'Amministrazione per gli abitanti del villaggio, metta lo stesso zelo per fare qualcosa dove le sue non rimangano solo parole, si occupi di ciò che sono le sue competenze, metta una pezza a questo fallimento nel sociale che i cittadini continuano a mantenere con i propri soldi.
Se proprio vuole fare l'Assessore alle Politiche Sociali, colga l'occasione di agire; pensi ai lavoratori e alle famiglie che da giorni gli stanno chiedendo di non essere lasciati a casa, (Marghera) e altri, di non essere sfruttati da una cooperativa che non permette di fornire un servizio adeguato agli anziani bisognosi della nostra città. 

Il Comune di Venezia usi i soldi della comunità, non per pagare le bollette ai Sinti – dopo che sono già stati spesi milioni di euro per dotarli di casette e un bel villaggio tutto loro – ma per dare di nuovo quel servizio sociale che è stato tolto ai cittadini.

Quella maggioranza silenziosa di persone che s'è stufata di vedere questi sprechi della falsa assistenza sociale, magari a favore di scelte clientelaristiche, DICE BASTA !

Tanto la comunità Sinti, qui o altrove “ferro” da raccogliere col carrettino o con una bella Mercedes o Bmw come quelle che si vedono nel Villaggio ne troveranno sempre. Solo qui, invece, hanno trovato anche un Comune che con i soldi dei cittadini ha costruito loro, un bel Villaggio come volevano e gli paga pure le bollette!

 
 
Pubblicato il 30-09-2011 ore 09:28
Ultima modifica 30-09-2011 ore 09:47
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