Città nel degrado economico, sociale ed urbano.
Le ultime vicende legate alla questione dello sforamento del patto di stabilità ed alle necessità di effettuare tagli su stipendi e servizi, vanno tutte imputate al Sindaco/i ed alle coalizioni di Centrosinistra che da 20 anni hanno gestito con pressapochismo questa città.
Le cose sono andate bene finché si poteva disporre a piacimento dei bilanci e sprecare miliardi di lire, prima, e milioni di euro, poi, per progetti e decisioni di poco buon senso e di dubbia utilità per la città.
Ora, che l’Italia è sotto il mirino della guerra agli sprechi e del contenimento della spesa pubblica, la falla è diventata voragine ed ha portato alla luce la mala gestione perseguita in questo Comune.
Questo il risultato addebitabile oggi, in questa sede, alle maggioranze ed ai Sindaci:
un Comune pieno di debiti, senza identità, scivolato nella graduatoria e classificato tra le peggiori città per qualità della vita e sicurezza, il cui patrimonio è stato svenduto; infatti in questi anni è stato fortunosamente chiuso il bilancio a fine anno grazie alla vendita di palazzi ed alla vendita delle azioni Save.
Con quale risultato?
Una vergogna politica.
Quello che non accetteremo da oggi in poi è che i danni causati da costoro ricadano sulle spalle dei cittadini con nuove impennate delle tasse locali.
In merito ai tagli degli stipendi dei dipendenti c’è da dire che se è vero che l’Amministrazione Comunale deve amministrare la realtà locale, soddisfare i bisogni dei cittadini, attuare le migliori azioni per garantire la qualità della vita ed il benessere urbano e sociale dei residenti, come si giustifica un esercito di 12000 dipendenti, diretti ed indiretti, per mandare avanti una città allo sfascio?
In questa città, come in molte altre, tantissimi cittadini vivono con meno di 1000 euro al mese e ogni giorno arrancano per sopravvivere alla crisi.
Questo è un ulteriore motivo per prendere provvedimenti e rivedere gli stipendi dei dipendenti delle Società partecipate di questo Comune che sono mediamente alti.
Le conseguenze dello sforamento del patto di stabilità, non sono purtroppo le uniche piaghe che pesano sulla città.
Questa città, per volontà del Sindaco e della Giunta, è una città in maschera tutto l’anno.
Che altro si può dire di una città che non riesce a trovare una sua identità che di giorno in giorno cambia volto a seconda degli eventi che accadono.
I cittadini residenti, sempre più riuniti in comitati, ogni giorno sono alle prese con i mille problemi di una città, la quale benché capoluogo di Regione, è tra le ultime, non solo del Veneto.
Sindaco e Giunta non sono stati all’altezza del loro compito, non hanno saputo rendere questa città bella e sicura.
Si sono limitati a gestirla in funzione delle necessità politiche.
Le grandi questioni legate al turismo, al trasporto alla sicurezza, allo sviluppo urbano, sono diventate delle cancrene.
Il quadrante di Tessera, da punto strategico del programma, è diventato una zona come le altre della città.
Il centro della terraferma è sempre più spoglio di attività commerciali e residenze, da un lato a causa delle grandi aree commerciali che avete voluto ai margini della città, dall’altro a causa dei numerosi stranieri che bivaccano ed imbrattano le zone centrali sempre più segnate dal degrado.
La città deve vivere di regole che devono essere rispettate da tutti. Regole chiare che devono essere l’essenza del modello di città in cui viviamo.
La questione di Forte Marghera, più volte oggetto di interrogazioni, stride con il rispetto delle regole, dei regolamenti e della pari opportunità verso tutti quanti ne abbiamo interesse all’uso.
Sindaco e Giunta hanno perso la capacità e la credibilità di guidare e governare la città. Si è persa la cultura della legalità, del rispetto, della pari opportunità, della famiglia, della buona educazione, del senso civico, dei diritti e dei doveri.
In questi ultimi anni nella città d’acqua si sono ulteriormente acuite le questioni legate al turismo ed alla non gestione dei flussi.
I grandi progetti di rilancio (Lido, Palazzo Lumiere, quadrante/stadio/polo fieristico) sono fantasmi di cui ogni tanto si sente parlare.
E’ difficile confrontarsi in merito al nulla, ma a questo ci hanno abituati in questi anni.
Il futuro di questa città è di povertà e tasse.
Si può arrivare a tanto?
Ora, signor Sindaco indichi la strada per uscirne, senza far pagare ai cittadini il costo delle Sue scelte e delle scelte della sua Amministrazione.
Se non ne siete capaci, siamo pronti a farlo noi con fatti chiari e certi.
IL Consigliere Comunale PDL-FI
Saverio Centenaro