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Il Popolo della Liberta' - FORZA ITALIA - Il punto di vista di Saverio Centenaro

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Il Console francese ha definito Venezia una città mercificata in nome del turismo ed ha parlato di turismo barbaro.

Non è possibile non condividere tali affermazioni.

In effetti il turismo sta mettendo seriamente a rischio la conservazione e la “sopravvivenza” di un tesoro del patrimonio dell’umanità, quale è Venezia, che rischia di subire danni irreparabili e incalcolabili, sia a causa del “turista-cavalletta” sia per la mercificazione del centro storico.

Se da una parte è certo che il turismo può aiutare l’economia, specie in periodi di crisi, dall’altra lo stesso turismo può anche rappresentare un pericolo se non viene seguito, organizzato e sorvegliato.

E’ vero, quindi, quel che dice Salvy quando boccia il Carnevale veneziano, ulteriore occasione che rende questa città, ogni febbraio, la meta di viaggiatori da tutto il mondo, perché da un turismo selvaggio, mordi e fuggi ciò che il Comune può ricavare è ben poco e tanto meno ne viene ai veneziani.

I veneziani non meritano un centro storico “preso d'assalto” dai turisti ed afflitto dal degrado urbano, come non meritano di essere depredati dei gioielli architettonici della città. L’Amministrazione comunale non deve sopravvivere in attesa dell’imbeccata proveniente dall’iniziativa privata, deve puntare allo sviluppo coniugando vivibilità e salvaguardia del territorio.

Come ho ripetuto spesso, soprattutto in fase di votazione dei Bilanci dell’Amministrazione, le scelte delle Giunte Veneziane, con le quali ho convissuto da 15 anni, non consistono in soluzioni immediate e tangibili.
Col tempo si sono rivelate scelte sbagliate, ma nessuno lo vuole ammettere né vuole correggere il tiro.

 
 
Pubblicato il 07-05-2012 ore 13:05
Ultima modifica 07-05-2012 ore 13:05
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