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Il Popolo della Liberta' - FORZA ITALIA - Il punto di vista di Saverio Centenaro

Logo Un augurio di rinascita per una “Città svenduta”

 

La svendita di pezzi importati della nostra città storica, in corso in questo scorcio di fine anno, necessaria per sanare i buchi di bilancio creati nel corso degli anni dalla dissennata politica del centrosinistra, il quale da anni governa la città di Venezia, genera preoccupanti interrogativi sul futuro della città.


Non è più una questione di polemica politica tra destra e sinistra licenziabile con uno scambio di battute tra le parti, oggi siamo tutti coinvolti nel disastro amministrativo, creato dal governo locale.


Un disastro che tocca direttamente gli interessi di tutti, di chi ha votato ed eletto i rappresentanti del centrosinistra che dal 1994 ininterrottamente governano la città, ma anche di coloro che si sono opposti o non hanno votato.

 

In questa sconcertante e dannosa situazione possiamo, dobbiamo, responsabilizzare coloro i quali hanno amministrato, ma dobbiamo anche e soprattutto impegnarci per trovare una via d’uscita senza gravare sulle tasche dei cittadini.


Il 2011 sarà un anno importate e significativo in tal senso, perché si dovranno fare delle scelte non più rinviabili e nelle quali i cittadini dovranno essere coinvolti.  Si tratterà di decidere tra la scelta politica di coloro che vorranno continuare con la svendita della città e rincarando i servizi al cittadino (trasporto pubblico, parcheggi, mense, rifiuti, acqua ecc.) per espandere e soddisfare una azione amministrativa egoista, per molti aspetti superflua e discrezionale e la proposta politica, la nostra, di ricondurre l’attività amministrazione entro gli ambiti della politica locale effettivamente necessaria e utile a tutti i residenti ed al bene della città.


Sarà pertanto un anno di mobilitazione collettiva in cui ognuno, eletto e elettore, avrà la sua responsabilità nella prospettiva futura della Città.

Non sarà più possibile rinunciare ad interessarsi a ciò che accade e si decide nel palazzo, non converrà rinunciare ad informarsi, ne varrà delle nostre economie.

Nella speranza di poter contribuire a contenere i danni dello tsunami politico che abbiamo subito, auguro che nel 2011 la nostra Città, per il bene comune, possa iniziare a risalire dalla precarietà in cui è sprofondata.

 

 
 
Pubblicato il 05-01-2011 ore 14:59
Ultima modifica 05-01-2011 ore 15:04
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