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Il Popolo della Liberta' - Il punto di vista di Luca Rizzi

Logo Il "gioco" del tram

 

Siamo quasi altermine del “gioco” che da anni coinvolge la città.: il “gioco del tram”. Il gioco consiste in una serie di indovinelli, alcuni dei quali sono già stati svelati dalla realtà. Il gioco consiste nello svelare una serie di incognite: se il tram funzionerà, che effetto avrà sulla società nostrana e dove passerà. L’inizio del grande gioco di società, o meglio “della società veneziana” è iniziato molti anni fa quando ancora non si sapeva come funzionasse il mezzo: qualcuno diceva su rotaia, altri su gomma. La domanda seguente (visti i risultati in Cina e a Padova) fu “se” funzionasse. Poi c’è stato il quiz sui fili e sui ganci del “siluro rosso”, al quale pochi sapevano dare una risposta. Di recente ha ripreso forza - a più di dieci anni dalla scelta dell’amministrazione – l’indovinello sul percorso per farlo arrivare a Venezia.


Ad oggi sappiamo che Mestre è stata “disboscata” dei suoi pochi alberi di una certa dimensione per far spazio a striminziti alberelli che oltre alle foglie gemmano cartellini che spiegano che se quella pianta è lì è “merito” del tram, sappiamo che molti marciapiedi sono stati ridotti tanto da non permettere il passaggio di due carrozzine contemporaneamente, che le fermate del tram talvolta richiedono la picozza per essere scalate, che se Mestre ha perso il verde ha guadagnato decine di verdi pali sparsi ovunque e infine che l’uomo ragno non ha sparso tanti fili tra le case in tutta la sua carriera quanti il tram.


Abbiamo scoperto, anzi lo han scoperto i ciclisti e gli automobilisti, quanto efficaci siano le rotaie del tram, ma devo ammettere che io stesso in un momento di distrazione, ho rischiato la caviglia (s)confortato da un anziano col bastone che sorridendo mi ha detto: “E’ lei è giovane! Pensi io che terrore!”.

Tutto ciò oggi ha avuto risposte ma altre domande più interessanti si profilano all’orizzonte. Vediamole.

Ci dicono che il tram sarà puntuale e veloce e la domanda è: ma se le macchine passano sul percorso del tram (vedi ad esempio Via Colombo/Cà Rossa) come faranno a non rallentarlo assodato che almeno i residenti di quelle vie dovranno passarci? Verificato che a Mestre i non residenti difficilmente ci si avvicinano per il terrore della sua viabilità, che il tram non agevolerà la macchina, che stiamo attendendo i parcheggi e di contro i centri commerciali hanno ogni confort, quanto tempo passerà prima che chiudano gli ultimi negozi mestrini?


Esistono poi due domande che lasciano senza fiato: se per caso il tram dovesse fermarsi ad un incrocio come quello di Via Colombo-Viale San Marco cosa accadrebbe alla viabilità? E, soprattutto, se dovesse deragliare in strade strette come il tratto di Via Colombo o di Via Cà Rossa, quali sarebbero le conseguenze?


Ci dicono che il tram finora sia costato circa 200 milioni di euro ed allora l’ultima domanda che sorge spontanea è: ma con quei soldi non avremmo potuto fare scelte davvero ecologiche che avrebbero evitato di distruggere verde ed attività economiche?
Ma evidentemente è solo un gioco ed inoltre i cittadini del Comune alle elezioni del marzo scorso han detto che va bene così; allora avanti col prossimo quiz ed attendendone la risposta speriamo che il cielo ce la mandi buona.

 
 
Pubblicato il 10-06-2010 ore 22:59
Ultima modifica 14-06-2010 ore 15:27
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