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Fratelli d'Italia - Il punto di vista di Sebastiano Costalonga

Logo Miopia delle Amministrazioni veneziane e il Macello di San Giobbe

 

Documento da me presentato come Capogruppo del PDL alla Municipalità di Venezia e allegato nel verbale del Consiglio di Municipalità n°2 del 21-01-2010, nella speranza che questa Amministrazione riesca a coglierne l'aspetto positivo per la città.


Documento: Osservazioni relative al progetto unitario n°5 – S. Giobbe e del progetto preliminare della Fase C-2° stralcio area ex cantieri Oscar, in variante ai sensi dell’art 24, comma 2 bis della L.R. 27/2003.


Il progetto unitario n°5 relativo all'ex progetto preliminare area ex Cantieri Oscar, opera pubblica in variante al P.R.G, interviene su un’area squallida prospiciente le porte d’entrata della città, bisognosa effettivamente di una valorizzazione.
Costo dei lavori già eseguiti nell’area circa 40 milioni di euro, mentre quelli stimati per le nuove opere 20 milioni circa, lavori che dureranno più o meno 3 anni. Il progetto dovrà essere assolutamente legato alla realizzazione del Piano Particolareggiato n°3 della Stazione Santa Lucia, questo perché, per portare benefici alla mobilità della città, i percorsi pedonali all’interno della stazione dovranno portare le persone fino alla passerella sul Rio della Crea, che dovrà essere realizzata per collegare l’Università e quindi gran parte della zona di San Giobbe con la Stazione ferroviaria. 


Rio della Crea

 

Ad oggi per quanto riguarda la passerella ci sono tre ipotesi di soluzione:

prima ipotesi: una passerella che collega la stazione con l’ ex area ENEL, ma diventerebbe un po’ tortuoso l’arrivo all’Università;

seconda ipotesi: ricostruire l’ex ponte delle Vacche all’altezza del mulino, ma anche in questo caso ci sarebbero problemi, dato che, proprio sul basamento dell’ex ponte è stata autorizzata la collocazione di una grossa gru necessaria al rifornimento della mensa della ferrovia;

terza ipotesi: sicuramente più funzionale sarebbe quella di costruirla dove prima esisteva un grosso traliccio della corrente avente basamenti in corrispondenza della Calle de la Cereria strada che sfocia nei pressi del ponte dei Tre Archi.
La passerella costruita con le attuali norme vigenti, sarebbe un ottimo passo per il superamento delle barriere architettoniche per accedere facilmente ad una zona di massimo interesse.

 

Ora arriviamo al punto dove riteniamo ci siano moltissime perplessità e critiche, la collocazione del pontile ACTV proprio nell’ansa della riva in prossimità degli ex Cantieri Oscar. La variante indicata dall’Amministrazione, prevedrebbe con il placet di ACTV, un imbarcadero con servizi annessi alla fermata interessanti circa 2300 mq. Il piano visto così, legandolo all’aspetto complessivo dell’intervento, non potrebbe essere visto se non positivamente da chiunque, ma guardandolo attentamente ci si accorge che per l’ennesima volta questa Amministrazione è miope, perché si spende in progetti a macchia di leopardo senza avere una cognizione complessiva della città necessaria di progetti di ampio respiro.


La nostra città è legata all’acqua e quindi qualunque progetto deve considerare questa peculiarità.

Il difetto di molte varianti di PRG, sono da accreditarsi al non voler inglobare tra i confini delle opere gli specchi d’acqua interessati.
Un esempio principe tra tutti è il Tronchetto, progetto nel quale si prevede aumenti di volumi a terra o modifiche di rive ma nessuna variante coinvolge la zona marittima. Anche nel caso della variante a San Giobbe l’area coinvolta non valuta lo specchio d’acqua antistante, non prevedendo nessuna modifica si evince che, il pontile ACTV sarà destinato alla sola fermata di piccoli battelli. Un mezzo per girarsi avrà uno spazio veramente striminzito, ridurre la manovra significa escludere la possibilità di utilizzo di mezzi più grandi. Sprecheremo così un'altra importantissima occasione, quella di poter creare un vero terminal passeggeri, dove battelli foranei ad alta capacità potrebbero sgravare quell’intasamento perpetuo del Canal Grande ormai al collasso per il continuo passaggio di mezzi. Inoltre l’utilizzo di mezzi più capienti, risolverebbe quel stillicidio quotidiano di tutte le persone, che schiacciati come sardine, dalla Stazione o da Piazzale Roma vogliono raggiungere Murano - Burano o il Lido.
Una dorsale, come quella San Giobbe – Fondamente Nuove – Murano o Lido, snobbata dalla Giunta Cacciari, potrebbe essere una chiave di volta nella mobilità cittadina di tutti i pendolari veneziani residenti nella parte nord della città.

 

 passerella

 

Per questo motivo dobbiamo chiedere un più attento coinvolgimento dei Rettori alla vita della città e alle esigenze dei cittadini, così da spingere la politica a non solo intervenire nelle strutture universitarie ma anche a contribuire alla realizzazione di servizi necessari alla vita dei cittadini e degli universitari. Universitari che a parole, vorremo fossero attori del ripopolamento di questa città malata, ma che in realtà per ora questa Amministrazione ha fatto pochissimo per invogliarli ad investire il loro futuro nella nostra città.

 
 
Pubblicato il 06-07-2010 ore 10:44
Ultima modifica 07-07-2010 ore 10:24
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