Nel nostro Paese il turismo rappresenta una fondamentale risorsa economica il cui contributo al PIL nazionale è di circa il 10%, frutto dei quasi 50 milioni di turisti stranieri (si arriva quasi a 100 milioni se si considerano gli italiani).
In questo quadro il territorio provinciale di Venezia è il secondo d’Italia per arrivi (8 milioni) e il primo per presenze (quasi 34 milioni). Buona parte di questi risultati è dovuta evidentemente all’ingente numero di turisti che ogni anno viene attratto dalla città di Venezia. Considerata la massa di persone che si riversa sulla città, dato questo irreversibile, la sfida che abbiamo di fronte consiste nel provare ad alzare la qualità del turismo veneziano mettendo sul tavolo alcune proposte alternative alle mete consuete (Ponte di Rialto e Piazza San Marco su tutto). Da tempo a Venezia mancano proposte che vadano in questa direzione e, come si sa, quando c’è un vuoto di idee sono spesso le soluzioni più imbarazzanti che si fanno strada, come ad esempio la creazione di un parco di divertimento il cui tema è la storia di Venezia, in totale spregio al fatto che la storia della città più bella del mondo sta esattamente di fronte.
Questo tipo di proposte non servono certo ad aumentare la qualità del turismo ma solamente a perpetuare il “saccheggio” di Venezia. Il Parco della Laguna Nord, di prossima istituzione, è finalmente (assieme, mi permetto di sottolineare, al lavoro che sta facendo il Comitato Expo Venezia, esperienza che credo vada studiata e approfondita) il primo spiraglio di luce che si intravede attraverso il buio delle proposte e della programmazione turistica in questa città. Il Parco sarà innanzitutto un valore aggiunto dal punto di vista della tutela ambientale in ragione del fatto che, pur non ampliando gli attuali vincoli di salvaguardia, fornirà un quadro amministrativo semplificato che garantirà maggiore efficienza nella gestione delle problematiche ambientali. Ma non vanno altresì sottovalutate le potenzialità che potrà offrire in tema di differenziazione della proposta turistica.
Questa proposta, che va inquadrata nel segmento del turismo ambientale, forse non sposterà la massa che affolla i gradini del ponte e i masegni della piazza ma sarà sicuramente un primo passo sulla strada che dobbiamo intraprendere per provare ad alzare l’asticella della qualità del turismo a Venezia e offrire nuove opportunità a chi viene a visitare il capoluogo veneto. Per cui ben venga l’istituzione del Parco e ben venga pure il referendum che qualcuno sta promuovendo: sarà un’ulteriore occasione per far conoscere la bontà di questa iniziativa per la laguna e il turismo a Venezia.