Diciamolo subito con chiarezza: il bilancio del Comune di Venezia gode di ottima salute ed è in perfetto equilibrio, anzi molto probabilmente il 2012 si chiuderà in avanzo; nonostante i continui tagli effettuati da parte dello Stato - l'ultimo in ordine di tempo di 3,2 milioni di euro! e nonostante il Casinò non incassi come in passato, in linea con il trend nazionale.
Il bilancio di Venezia si concluderà con successo perché in reale pareggio, risultato dell'uso esclusivo di Entrate e Uscite correnti, a livello di servizi ai cittadini inalterato, senza uso alcuno di plusvalenze derivanti da vendite immobiliari.
Eppure il rischio concreto è di uscire ugualmente dal Patto di Stabilità, che tiene conto - ingiustamente - delle sole dinamiche finanziarie, come tali slegate dalle singole realtà. E la fuoriuscita dal Patto di Stabilità determinerebbe ulteriori tagli da parte dello Stato, che peserebbero gravemente sui cittadini, sia a livello tributario, che di quantità e qualità dei servizi.
Per evitare tutto questo, il Comune di Venezia potrebbe essere costretto, proprio malgrado, a difficili risoluzioni, come la possibile alienazione delle azioni SAVE, concessionaria dell'Aeroporto Marco Polo, il cui valore strategico è indubbio, considerato che il nostro Aeroporto è il terzo scalo italiano.
L'assurdo è che neppure questo potrebbe essere sufficiente a non sforare, a causa delle inadempienze statali: lo Stato in effetti è in debito verso il Comune di Venezia per ben circa 50 milioni di euro, che non solo non saranno erogati entro il 31/12/2012, ma neppure scalati per il raggiungimento della soglia economica imposta dal Patto di Stabilità! Oltre il danno la beffa si direbbe, anche a fronte del fatto che in altri Comuni, come Milano ad esempio, i debiti insoluti dello Stato vengono invece scontati.
Le difficoltà legate al Patto di Stabilità, dagli Enti Locali, ricadono a cascata su tutto il tessuto socio-economico: tutti conosciamo la situazione, tristemente similare a quella del nostro Comune, di quelle aziende, cooperative o associazioni, che si trovano strangolate per i mancati pagamenti degli Enti Locali: a questi imprenditori non resta che attendere il pagamento del proprio credito o chiedere sconto presso Istituti di Credito.
Allora si torna alla domanda di fondo: può la Legge di Stabilità, a prescindere dalle peculiarità, determinare il futuro di un Comune sano come quello di Venezia?