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VII Commissione - Verbale

Seduta del 15-01-2014 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Marco Zuanich, Cesare Campa (sostituisce Marta Locatelli), Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (sostituisce Maurizio Baratello), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin), Alessandro Vianello (sostituisce Gabriele Bazzaro), Giuseppe Caccia (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Bruno Filippini, Dirigente Francesco Bortoluzzi, Consulta per la Casa: Matelda Bottoni, Chiara Marri, Chiara Puppini, Bruno Vian, Claudio Pianegonda; ASAC - Assemblea Sociale per la Casa: Nicola Ussardi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione/incontro con i componenti della Consulta per la Casa

Verbale

Alle ore 11.30 il presidente Cavaliere, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola al consigliere Caccia.

CACCIA chiede che i cittadini presenti possano avvicinarsi ai componenti della commissione dato che la sala è molto grande.

CAVALIERE ribatte che non appena i consiglieri comunali ed i componenti la consulta avranno raggiunto i posti a sedere nulla toglierà ai presenti di avvicinarsi alla presidenza della commissione.

FILIPPINI comunica che alcuni componenti non saranno presenti perché già impegnati; a breve il Consiglio comunale discuterà dell’emergenza casa; nei rapporti con Ater si deve cercare attività sinergiche e annuncia che la consulta sta lavorando per presentare delle proposte da sottoporre all’Amministrazione comunale.

BOTTONI dichiara che si è preso atto di un aumento notevole dell’emergenza, sono aumentati gli sfratti per morosità perché la crisi economica sta producendo disastri sociali; a fronte del caro affitti in Venezia, si è verificato che tale fenomeno si sta creando anche a Mestre. Si pensa, per combattere questa situazione, di riproporre l’iniziativa dei patti con i piccoli proprietari rivolgendosi anche agli enti minori che pur hanno un patrimonio residenziale; serve creare un coordinamento tra tutti gli interessati per offrire alloggi erp e non Erp a prezzi calmierati; un dato è pure che non ci sono turnazioni negli alloggi erp dato che i criteri per la decadenza sono molto larghi; chiede che il Comune apra un tavolo di confronto con la Regione per modificare questi criteri fissati tempo addietro; bisogna dare maggiore trasparenza alla gestione del patrimonio residenziale pubblico e cita un fatto avvenuto ad una famiglia in difficoltà.
Alle ore 11.40 escono i consiglieri Cesare Campa e Alessandro Scarpa.

MARRI condivide l’opportunità di stipulare un accodo con l’UPPI che permetta di sostenere i nuclei familiari in difficoltà poiché con questa decisione si può migliorare l’impiego delle poche risorse a disposizione. Ricorda le difficoltà che sta incontrando l’Ater e suggerisce all’assessore a contattare anche il Patriarcato veneziano che dispone di un vasto patrimonio immobiliare residenziale; invita ancora a procedere con le iniziative per favorire l’auto ristrutturazione degli appartamenti degradati; fa presente inoltre che l’assessorato alla casa dispone di un piccolo organico che evidentemente non riesce a rispondere tempestivamente alle richieste dei cittadini.
Alle ore 11.50 entra il consigliere Cesare Campa.

PUPPINI spiega che nella municipalità di Mestre, le strutture stanno assistendo 40 casi sociali la cui maggioranza sono famiglie italiane; serve conoscere quanti appartamenti vuoti ci sono nel Comune ed invita gli amministratori a risolvere la questione dell’uso distorto degli appartamenti pubblici.
Alle ore 11.55 entra il consigliere Sebastiano Bonzio ed escono i consiglieri Luca Rizzi e Camilla Seibezzi.

PIANEGONDA premette che Venezia è una delle città più monitorate dall’osservatorio; evidentemente ci sono due realtà diverse tra Venezia e la sua terraferma; la particolarità di Venezia impone un attento uso del territorio; fino ad ora non è stato adeguatamente valorizzato il tessuto di cooperative pur presente non dando la possibilità di intervenire in zone che pur lo permetterebbero. Un altro aspetto è quello di analizzare gli edifici di proprietà pubblica verificando le potenzialità di trasformazione e miglior uso delle superfici.

VIAN annuncia che c’è la necessità di intervenire presso la Regione per rivedere il criterio del reddito come conseguenza per la decadenza dell’assegnatario e l’assegnazione degli alloggi Erp. Ricorda quanto affermato dai sindaci delle città capoluogo del Veneto poiché non bastavano semplici modifiche alla legge. Serve anche fare attenzione alla riforma delle Ater e cita alcuni punti del piano casa regionale che dovrebbero essere radicalmente modificati. La Regione ha deciso di trasformare gli alloggi Erp con 25 anni di vetustà in alloggi non vincolati e quindi alienabili. Elenca tutta una casistica che comporta l’aumento di costi per le manutenzioni derivanti dall’assenza di risorse; dichiara che il governo non è intervenuto a tutelare i cittadini diventati morosi per cause oggettive.
Alle ore 12.05 esce il consigliere Giuseppe Toso. Alle ore 12.10 entra il consigliere Domenico Ticozzi.

USSARDI si augura che il Consiglio comunale discuta dell’emergenza abitativa molto presto; dichiara di rappresentare l’Asc che a sua volta rappresenta i cittadini che non hanno visibilità e studenti fuori sede che incontrano grandi difficoltà nel risiedere in città. Considera giusto occupare le case dell’Ater perché costruite con i soldi dei lavoratori e perché sono sfitte anche da molti anni, queste case non sono assegnabili ma una volta occupate vengono ristrutturate dai componenti dell’assemblea e assegnate a chi ne ha bisogno. Si stanno avvicinando all’associazione anche persone che la crisi economica sta mettendo ai margini dell’attività sociale. Questi nuovi residenti possono godere degli allacciamenti dei servizi tranne che l’allacciamento all’acquedotto anche se il gestore è un’azienda del Comune; precisa anche che questi inquilini pagano l’affitto all’Ater. A suo parere ci sono troppe case vuote nella città antica e comunica che nel frattempo l’Asc è riuscita a bloccare uno sfratto richiesto dall’Ire.
Alle ore 12.20 entra il consigliere Alessandro Scarpa ed escono i consiglieri Sebastiano Costalonga, Lorenza Lavini e Alessandro Vianello.

CONTE invita i presenti ad evitare la liturgia della partecipazione, si dichiara convinto sostenitore del ruolo delle consulte comunali e delle municipalità; invita la consulta a presentare delle proposte; il patrimonio di case di proprietà del Patriarcato può essere una delle possibilità per raggiungere un alto livello di contrasto a questo problema e afferma che il concetto e considerazione della legalità non è un fatto discrezionale.

BONZIO prendendo in esame la legge regionale ricorda che la modifica riguarda i contributi versati con la Gescal che ormai da anni nessuno paga più ma che sono previsti nella norma, ci sono molti criteri da modificare notevolmente e auspica la chiusura delle Ater ed il trasferimento delle competenze ai comuni; invita l’Amministrazione a chiedere il commissariamento di quella di Venezia; quanto previsto dalla legge nazionale non corrisponde alle reali esigenze dei cittadini, bisogna chiedere una moratoria degli sfratti per morosità incolpevole; sostiene l’attività di manutenzione degli alloggi deve essere più efficace ed avere disponibilità di maggiori fondi ed ancora bisogna combattere più radicalmente il fenomeno degli affitti in nero.
Alle ore 12.35 entra il consigliere Saverio Centenaro ed esce il consigliere Alessandro Scarpa.

TAGLIAPIETRA afferma che ci sono risorse ridotte per le manutenzioni ma anche che non tutti i cittadini sono disponibili ad accettare le assegnazioni di alloggi, soprattutto nelle isole; precisa che il Comune ha favorito l’assegnazione di alloggi da ristrutturare da parte di potenziali inquilini; descrive altre attività del Comune per favorire l’uso del patrimonio residenziale e anche rappresenta situazioni incompatibili con la corretta gestione degli alloggi.

CACCIA premette che il prossimo Consiglio comunale non deve essere di denuncia bensì di proposte per contrastare l’emergenza casa; ci sono istituzioni che intervengono mentre lo Stato non contrasta gli sfratti, almeno quelli per morosità; condivide l’opinione di quanti ritengono l’entità di risorse molto scarse. Sui rapporti con la Regione chiede se si è attivata una azione per contrastare le ipotesi che sottendono allo sviluppo del nuovo piano casa; chiede se c’è ancora ragione di mantenere la struttura dell’Ater oppure se sia meglio il trasferimento delle competenze e del patrimonio, ai comuni. E’ necessario avere notizie sul reale stato della gestione degli alloggi, quanti sono, quanti soldi vengono incamerati dagli affitti e quanti sono sfitti e per quale motivo. Chiede quali interventi possono essere attivati sia per nuove costruzioni che per il restauro compreso l’autorecupero; se ci sono proposte poiché il Consiglio comunale potrà valutarle.
Alle ore 12.50 esce il consigliere Alessandro Scarpa.

CAMPA dichiara di aver sentito disponibilità, rispettando la legge, di intervenire sul patrimonio pubblico residenziale; ben vengano proposte di intervento per migliorare la situazione; invita la maggioranza che governa la città a vincolare, nel prossimo bilancio di previsione, le entrate dagli affitti al restauro degli alloggi. Concorda affinchè le competenze sulla residenza vengano trasferite ai comuni, però dimostrando la capacità gestionale.
Alle ore 13.00 esce il consigliere Franco Conte.

ROSTEGHIN chiede ai rappresentanti della consulta di presentare un documento da portare in Consiglio comunale; condivide la necessità di aumentare le occasioni per l’autorecupero degli alloggi rimanendo però nella legalità; sarebbe opportuno che fossero determinate le competenze in riferimento alle varie necessità presenti nella gestione del patrimonio residenziale. Sostiene la decisone di sostenere lo sviluppo del social housing. Anche in terraferma si sta verificando l’esodo della popolazione, bisogna pensare al riutilizzo del territorio abbattendo i palazzi vecchi e fatiscenti e procedere a nuove costruzioni.
Alle ore 13.05 entra il consigliere Giovanni Giusto.

LASTRUCCI spiega l’utilità della convenzione tra il Comune e l’UPPI che però deve migliorare in alcuni aspetti soprattutto da parte dell’Amministrazione. Si verifica la situazione che anche la frangia dell’autogestione ha capito che serve migliorare la gestione del patrimonio pubblico. Serve capire anche come viene gestita la partita del social housing perché potrebbe essere un volano finanziario per la migliore gestione delle risorse. Se ci sono realmente appartamenti vuoti, bisogna capire il perché.

VENTURINI afferma che la trasparenza della gestione del patrimonio è importante quindi serve assolutamente rendere pubblico questo fatto; il Comune deve interloquire con gli altri enti proprietari di alloggi. La sussidiarietà è un altro obbiettivo da raggiungere, favorendo la presenza della cooperazione. Spetta agli enti prepsti la gestione del patrimonio perché la legalità non può essere un fattore opinabile.

PLACELLA sostiene che servono più occasioni per favorire lo scambio di opinioni; ci sono state delle proposte da parte delle istituzioni; ci sono stati interventi che hanno sviluppato le problematiche della questione. A fronte di tutto questo è stato rappresentato anche altro modo di gestione che però deve rimanere nella legalità anche quando si parla di auto recupero.
Alle ore 13.20 escono i consiglieri Davide Tagliapietra e Saverio Centenaro.

BORGHELLO concorda con quanti hanno affermato che la politica della casa non appartiene all’attività dello Stato poiché non viene favorita in alcun modo la presenza pubblica per la gestione della residenzialità. Da tempo seppur in parte è stata l’attività della cooperazione che è riuscita a finalizzare le risorse dei cittadini per calmierare il mercato residenziale. Oggi il diritto alla casa è svilito dalla precarietà dei redditi delle persone che non possono permettersi un futuro dignitoso. E’ giusto impostare un programma di attivazione delle risorse e della collaborazione tra le istituzioni per contrastare l’emergenza che si sta vivendo.

Alle ore 13.30, il Presidente della VII Commissione Consiliare, Antonio Cavaliere, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 07-03-2014 ore 14:27
Ultima modifica 07-03-2014 ore 14:27
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