Seduta del 11-10-2013 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi
Consiglieri presenti: Claudio Borghello, Cesare Campa, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Giuseppe Caccia (sostituisce Maurizio Baratello), Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Bruno Lazzaro (sostituisce Michele Mognato), Davide Tagliapietra (sostituisce Gabriele Scaramuzza), Alessandro Vianello (sostituisce Marta Locatelli)
Altri presenti: Assessore Pier Francesco Ghetti, Direttore Luigi Bassetto, Dirigente Scaramuzzi Isabella
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.50 il Presidente Campa constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta informando ai presenti circa l’ultimo incontro a Roma.
SCARAMUZZI cita la sentenza della Corte Costituzionale che obiettava all’uso improprio del decreto legge. Quindi illustra i due disegni di legge (1543 e 1543).
Sul ddl 1542 precisa che insiste molto sulle Unioni di Comuni, sulla trasformazione di provincie e CM in enti di secondo livello.
L’intendimento quindi pare essere il far coincidere la CM con la Provincia.
Aggiunge che il tentativo pare essere quello di collegare il 1542 alla finanziaria in corso di approvazione.Ciò determinerà quindi la partenza della CM in simbiosi con la presenza della Provincia fino al 31/7/2014, data dalla quale la Provincia cesserà di esistere.
Non ritiene sia da escludere eventuali ricorsi sul ddl a seguito di una ipotetica lesione della potestà regionale.
Alla CM pertanto non corrisponderebbe una comunità, assumendo così la parvenza di una grande unione di comuni.
Tra le funzioni nuove che sono strate introdotte con la proposta di legge cita il piano strategico metropolitano, la digitalizzazione informatica.
Non manca di evidenziare che la modalità di elezione diretta a suffragio universale verrà prevista solo dal 2017.
Conclude evidenziando che si prevede un mantenimento delle Municipalità là dove saranno appunto previste nello statuto della CM.
GUZZO su quest’ultimo aspetto chiede quali saranno i margini di definizione delle Municipalità nell’ambito dello statuto. Su quest’ultimo aspetto solleva il dubbio sulle prossime funzioni delle stesse.
CACCIA chiede se il ddl 1542 preveda passaggi con aggregazioni di città metropolitane.
BORGHELLO sottolinea come allo stato dell’arte attuale tutto sia immutato dal 1/01/2014.
A. SCARPA riprendendo l’intervento del Consigliere Guzzo precisa che ci sarebbero, in caso di mancata previsione delle Municipalità, forti difficoltà sul territorio.
SCARAMUZZI afferma che dopo la sentenza ad oggi la CM non sarebbe realizzabile. Le unioni di comuni invece sono già previste.
Aggiunge che la CM non sostituirà la provincia (vedi caso dell’adesione parziale) e che le funzioni delegate alla provincia ritorneranno in capo ai comuni.
BASSETTO precisa che la figura del Sindaco quale identificato in quello del capoluogo di provincia, resterà fino al 2017.
Alle ore 15.30 esce il Consigliere Borghello
VIANELLO chiede se la provincia manterrà le funzioni fino alla definizione dello statuto (01/07/2014).
IL PRESIDENTE riassume la tempistica delle scadenze previste dal ddl 1542 e precisa che quest’ultimo è correlato all’approvazione della legge finanziaria, ovvero entro il 10/11/2013.
Quindi evidenzia che con la redazione dello statuto si dovrà ragionare sul futuro istituzionale interno.
Infine richiama i presenti nel proporre le proprie osservazioni in merito.
Alle ore 15.35 esce il Consigliere Venturini
LASTRUCCI solleva perplessità circa le motivazioni di intervento della sentenza della Corte Costituzionale.
Alle ore 15.40 escono i Consiglieri Guzzo e Costalonga
BASSETTO legge ai presenti l’art. 1 lettera b). Ritiene che sia ragionevole dedurre uno spostamento al 2017 dell’esito referendario di scissione Mestre/Venezia.
IL PRESIDENTE afferma che l’ordine dei lavori futuro della Commissione dovrebbe essere nell’andare avanti come se la proposta di legge fosse già approvata.
VIANELLO chiede perché non si faccia analizzare il requisito referendario in riferimento al citato scenario di entrata in vigore della nuova legge sulle CM.
BASSETTO afferma che non ci sono attualmente i presupposti per porre in essere tale analisi.
LASTRUCCI chiede una pianificazione degli incontri.
IL PRESIDENTE rileva che la legge fornirà il quadro generale mentre sarà il Comune a dover entrare nel merito delle questioni.
TAGLIAPIETRA afferma che il tema delle Municipalità non è inerente a quello della CM.
GHETTI crede sia opportuno collegare il quadro istitutivo generale dal punto di vista gerarchico.
La CM dunque si definirà sempre più come associazione di comuni dalle quali emergeranno differenti tipologie sul territorio nazionale.
Il Presidente Campa ringrazia i presenti ed esaurito l’ordine del giorno alle ore 15.50 dichiara conclusa la seduta.
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