Seduta del 24-07-2013 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello
Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Renzo Scarpa, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Giacomo Guzzo (sostituisce Domenico Ticozzi), Marco Zuanich (sostituisce Alessandro Scarpa)
Altri presenti: Direttore Luigi Bassetto
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14:45 il presidente Rizzi, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
RIZZI ricorda ai commissari che lo scopo della lettera da lui inviata ai capigruppo aveva l’intento di non perdere tempo in riunioni interlocutorie atte a stabilire l’organizzazione dei lavori della commissione stessa. Fa notare che all’invito hanno formalmente risposto solo i consiglieri Placella, Costalonga.
CAPOGROSSO domanda se sul MOF si è certi che quelli elencati nella documentazione inviata ai commissari siano tutti i titoli a disposizione dell’Amministrazione in modo di avere conto di quanto avvenuto nei rapporti con tutti i soggetti terzi.
BASSETTO risponde che questa documentazione è relativa ai rapporti tenuti da questa Amministrazione in carica; la documentazione in oggetto è stata inviata anche alla Procura della Repubblica; con le passate amministrazioni il Consorzio Venezia Nuova sviluppava anche attività in favore del Comune di Venezia in relazione alla Legge Speciale e su questi fatti gli uffici stanno raccogliendo la documentazione.
CACCIA afferma che la commissione dovrebbe lavorare su due filoni di interventi: il primo deve interessare l’acquisizione di tutte le informazioni dei rapporti intercorsi tra la Mantovani ed il Comune; il secondo deve mirare a verificare se i comportamenti di Mantovani hanno leso gli interessi del Comune e predisporre strumenti atti ad evitare possibili futuri danni. La questione della concessione unica per la salvaguardia di Venezia e della laguna è il primo problema da risolvere, bisogna studiare le procedure per eliminare le storture e per questo è importante cominciare con una serie di audizioni accompagnate dalla documentazione inerente. Passa a leggere un elenco dei tecnici e dei responsabili di strutture che sono presenti ed attive nel territorio comunale, elenco che consegna alla segreteria della commissione. Chiede che il presidente si attivi al più presto per contattare i rappresentanti degli enti e delle istituzioni che devono essere auditi in modo da verificare la loro disponibilità; fa presente inoltre di aver presentato delle interpellanze che ritiene debbano far parte della documentazione dei lavori della commissione.
MOLINA condivide la proposta di iniziare la ricognizione presentata dal consigliere Caccia ma chiede che da subito si senta l’attuale presidente del Consorzio Venezia Nuova perché per il 2016 il Mose sarà pronto e sarà consegnato a non si sa a chi; la legge 798 del 1984 prevede che il Ministero dei Lavori Pubblici affiderà la manutenzione e la gestione dell’opera a un ente non ben definito; bisogna considerare anche tutti i finanziamenti della Legge Speciale, perché la Mantovani partecipa direttamente al Consorzio Venezia Nuova ma anche è socia di un altro consorzio che a sua volta sempre lavora per il Consorzio Venezia Nuova; altra questione è rappresentata dai lavori eseguiti al Lido realizzati da Venice Real Estate, le sponsorizzazioni della Coppa America. Dal sito del Consorzio bisogna analizzare quanto descritto sul ruolo svolto come interfaccia con il Magistrato alle Acque ed imprese varie; altro capitolo dei lavori dovrebbe prevedere l’audizione dei rappresentanti di Thetis perché anche se per via indiretta, il Comune di Venezia partecipa al capitale della società, chiede anche che venga allegata una sua interpellanza, che non è mai stata trattata, alla documentazione dei lavori della commissione.
PLACELLA dichiara che è necessario fare chiarezza sul percorso della questione MOF; erano già state presentate delle interpellanze che chiedevano di far luce sui rapporti intrattenuti dal Comune con il Consorzio Venezia Nuova, e chiede l’acquisizione delle stesse presentate al fine di mettere a fuoco solo i comportamenti dell’Amministrazione comunale; propone di iniziare i lavori con l’audizione del sindaco Orsoni, il vice sindaco Simionato ed il direttore generale Agostini ed i direttori che hanno avuto contatti con la Mantovani ed il Consorzio Venezia Nuova. Sottolinea che spesso venivano raggiunti accordi a fine anno con imprese, oggi interessate alle indagini, per raggiungere l’obbiettivo di rimanere all’interno del patto di stabilità. Fa notare anche che è emerso che sia il sig. Sindaco che l’on. Brunetta hanno ricevuto dei finanziamenti per la loro campagna elettorale da parte delle aziende coinvolte nella vicenda.
CENTENARO condivide le proposte presentate dai consiglieri, fa presente che è già stato inviato del materiale e invita tutti a esaminarlo attentamente. Ritiene che sicuramente non sarà esaustivo e invita il vicedirettore generale Bassetto ad integrarlo con la documentazione riguardante l’America’s Cup. Condivide l’opinione di incontrare per primi gli amministratori ed i dirigenti del Comune.
FORTUNA premette che già aveva espresso qualche perplessità sulla costituzione della commissione in quanto si sarebbe rischiato di “procedere a tentoni”. Mette in dubbio la disponibilità a farsi audire da parte di tutti i soggetti citati dal consigliere Caccia. Ricorda che molte notizie sono apparse sulla stampa da quando il Consiglio comunale ha votato per la costituzione della commissione ed oggi si deve prendere atto della necessità di fare chiarezza sullo stato delle cose; la prima domanda però è quella di come si può intervenire per modificare la concessione unica prevista a suo tempo dalla Legge e verso la quale nessuno aveva sollevato obiezioni.
Alle ore 15:20 entrano i consiglieri R. Scarpa, Funari e Venturini.
Afferma che, probabilmente, se ci fossero più concessionari ci sarebbero state più persone che avrebbero rubato. Il sistema ha costruito una situazione molto intricata e nel tempo il Consorzio è diventato più importante di quello che dovrebbe essere. Nonostante ciò, forse il Mose non basterà ancora alla salvaguardia della città; a suo parere il concessionario unico forse è incompatibile con l’attuale situazione. Questa commissione deve svolgere attività di controllo sull’operato dell’Amministrazione comunale come previsto; suggerisce che la presidenza della commissione incontri il dottor Delpino per acquisire, per quanto possibile, la documentazione in possesso della Procura della Repubblica e dopodiché valutare il da farsi.
GUZZO evidenzia come da questo dibattito emerga che molti enti ed altre realtà comandano sul territorio comunale; si chiede come mai dal 1984, solo oggi la Procura della Repubblica indaga; riprende l’argomento dei rapporti tra Comune di Venezia e Mantovani come uno dei primi obbiettivi dei lavori della commissione e ravvisa esserci un po’ troppa “riverenza” del Comune nei confronti della seconda; si dichiara d’accordo con quanto ha proposto il consigliere Caccia e domanda chi sarà il gestore del Mose una volta ultimato.
PLACELLA rimarca la necessità che la commissione non lavori in modo confuso; serve conoscere se la struttura burocratica del Comune si è comportata correttamente.
Alle ore 15:35 entrano i consiglieri Renesto e Bonzio ed esce il consigliere Vianello.
FUNARI propone di inviare una richiesta al direttore Dei Rossi ed alle società partecipate dal Comune per conoscere quali sono e quali sono stati gli incassi e le spese da e verso la Mantovani. Da molto tempo qualcuno ha criticato la decisione di assegnare la concessione unica per i lavori del Mose. Ricorda che già 10 anni addietro la Corte dei Conti si era interessata della questione. Si dichiara contrario alla figura del concessionario unico.
BORGHELLO invita i consiglieri ad attenersi a quanto previsto dalla deliberazione: valutare i rapporti del Comune di Venezia con il Consorzio e la Mantovani cercando la trasparenza; altro problema è se un’ipotetica attività distorta del Consorzio abbia avuto riflessi negativi per l’Amministrazione.
Alle ore 15:45 esce il consigliere Cavaliere.
Bisogna evitare di impiegare il tempo su altre questioni e la priorità è, a suo parere, sentire la dirigenza comunale; se altre istituzioni costituiscono altre commissioni simili, sarebbe bene cercare di coordinarsi con queste.
SCARPA R. cita la deliberazione dove si parla di ristabilire le condizioni di legalità; questo significa che qualcuno è a conoscenza di illeciti e chiede chi abbia elementi per affermare questi ultimi (questo succedeva all’indomani dell’arresto di Baita quando ancora la Mantovani non era stata direttamente coinvolta nell’inchiesta). A suo parere non è possibile modificare la concessione unica. Questo dibattito deve riguardare solo i rapporti tra Mantovani e Comune di Venezia anche se quanto emerso ultimamente dimostra che esistevano dei rapporti tra il Consorzio ed il sindaco Orsoni.
BONZIO fa notare che nel corso degli anni ci sono state molte ombre nella gestione della cosa pubblica; l’anossia delle acque della laguna è pari all’anossia dell’economia veneziana perché le imprese veneziane sono state messe all’angolo. Che ci sia un collegamento tra quanto fatto dalla Mantovani e dal Consorzio è indubbio e a suo parere c’è coerenza nel testo della deliberazione votata dal Consiglio comunale. Non si può affermare che la giunta Cacciari non abbia provato a modificare il progetto del Mose e ricorda che alcuni di noi avevano cercato di opporsi al concessionario unico portando a Bruxelles 24.000 firme in proposito. Condivide la proposta del consigliere Caccia e suggerisce di audire in commissione anche gli amministratori della Regione Veneto.
CACCIA afferma che nel dibattito in corso c’è una questione non accettabile e cioè la riproposizione delle posizioni contrarie all’istituzione della commissione; se non ci si libera da queste pregiudiziali allora bisogna informare i cittadini di chi non vuole venga fatta trasparenza. Conviene che per iniziare i lavori sia opportuno analizzare quanto già in possesso della commissione mentre il secondo filone dei lavori sarà quello di trovare soluzioni alternative alla concessione unica. Questi due temi devono procedere parallelamente; ritiene un dovere che il Consiglio comunale intervenga sulle questioni che interessano la città ed invita i consiglieri e la presidenza ad iniziare da subito questi lavori.
MOLINA chiede se il dibattito si sta svolgendo sul primo o sul secondo punto dell’ordine del giorno.
FORTUNA condivide l’interpretazione del testo della delibera dato dal consigliere Caccia ma si dichiara non in linea con gli obiettivi espressi; nuovamente chiede ai consiglieri di esprimersi in merito alle strategie volte al superamento della concessione unica; l’intervento del consigliere Borghello è da condividere.
SCARPA R. propone di convocare per primi i dirigenti del Comune e ribadisce la richiesta di conoscere gli elementi che hanno portato alla costituzione della commissione.
RIZZI preso atto di quanto emerso dal dibattito, annuncia che per primi saranno ascoltati i dirigenti comunali, nel frattempo si chiederà la disponibilità del sindaco Orsoni a venire a relazionare in commissione.
BONZIO condivide la proposta del presidente Rizzi e chiede che anche la proposta del consigliere Caccia sia considerata.
RIZZI rassicura il consigliere Bonzio sulle richieste del consigliere Caccia e spiega che, dovendo la segreteria prendere contatti con numerose persone esterne all’amministrazione comunale, il tutto necessita di un lavoro preparatorio molto impegnativo.
FUNARI afferma che ognuno dei consiglieri presenti può esprimere con rispetto le proprie convinzioni che devono essere ascoltate con altrettanto rispetto e ribadisce le proposte già fatte nel suo precedente intervento.
PLACELLA condivide quanto proposto dal presidente Rizzi perché la prima cosa da farsi è chiedere la disponibilità del Sindaco e dei dirigenti per poi recuperare ulteriore documentazione.
MOLINA premette che è corretto capire cosa è avvenuto dei rapporti tra Comune, Mantovani e Consorzio; certamente non si può intervenire su quanto si deve ancora fare per realizzare il Mose; bisogna intervenire subito sull’area grigia che si intravvede dal 2016 quando si tratterà di decidere che gestirà il Mose e quale deve essere il ruolo del Comune per modificare la legge che definisce la concessione unica. Bisogna inoltre chiedersi su quale sarà il ruolo dei parlamentari sul futuro della concessione perché c’è ancora la possibilità di intervenire e così pure quale sarà il ruolo del Magistrato alle Acque e come si comporterà nelle decisioni del “Comitatone”. A suo parere il Comune dovrà essere protagonista e recuperare le sue competenze in materia. Invita i colleghi a “fare” politica e a rifiutare contributi elettorali da soggetti di questo tipo.
PLACELLA esprime la sua preoccupazione riguardo quello che è successo col Mose perché deve rappresentare un grande segnale di allarme per i cittadini; spesso le soluzioni scelte sono quelle più complesse e costose che servono a favorire le grandi imprese. E questo si vede anche sulla questione del passaggio delle grandi navi davanti a S. Marco che non può essere risolto con l’esecuzione di altre grandi opere usando il buon senso e praticando la via delle soluzioni semplici e trasparenti.
CACCIA considera che non si può riprendere il dibattito su quanto avvenuto negli anni scorsi e quindi sull’opportunità o meno del MOSE altrimenti si uscirebbe dagli obiettivi della commissione. Bisogna invece ragionare anche tenendo presente la questione del passaggio delle grandi navi. Ripete quanto affermato nei precedenti interventi; prende atto che non vi sia dubbio che il Sindaco ha contrastato duramente lo stato dei rapporti tra il Consorzio e il Magistrato chiedendo esplicitamente che il Comune possa presentare il proprio modello gestionale.
SCARPA R. propone che assieme alle analisi, si inizi a fare l’elenco delle cose che non dovrebbero avvenire tra le quali non accettare i contributi elettorali. Suggerisce anche di non dare per scontato che per la salvaguardia di Venezia servano solo le grandi opere. Ritiene che la realizzazione del Mose non sarà sufficiente per la salvezza della città di Venezia.
CAPOGROSSO sostiene che quando si operano delle scelte si deve decidere per il meglio ed è anche vero che la grande opera provoca grandi appalti; oggi però la commissione deve valutare i rapporti tra Mantovani e Comune.
LAZZARO si dice preoccupato di come farà il Comune a gestire direttamente la funzionalità del Mose senza adeguate risorse di cui la città attualmente non dispone.
Alle ore 17:00 il presidente Rizzi ringrazia tutti i commissari per il loro contributo e dichiara chiusa la seduta.
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