Seduta del 16-07-2013 ore 11:30
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini
Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Assessore Pier Francesco Ghetti, Direttore Piero Dei Rossi, Direttore Sandro Del Todesco Frisone, Direttore Stefano Pillinini, Vice presidente municipalità di Venezia, Burano Murano Giorgio Tomasi.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.45 assume la presidenza il consigliere Boraso e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la riunione e dà la parola all’assessore Maggioni per l’illustrazione dell’argomento all’ordine del giorno.
MAGGIONI spiega che la scelta politica è di alienare beni non più strategici; l’integrazione al piano di dismissioni deriva dall’impossibilità di chiudere la partita del Palais Lumiere; è stato chiesto agli uffici di fare presto per procedere nei prossimi mesi alle vendite. Ci sono 2 tipi di operazione: valorizzazione e dismissione e sola dismissione del bene. Passa quindi ad elecare i beni interessati alla questione. L’obbiettivo è di vendere tutti i beni fino al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio per finanziare gli investimenti in opere pubbliche mentre con l’allegato “B” alla deliberazione, si approva l’ipotesi di lavoro per il 2014.
Alle ore 14.50 entrano i consiglieri Pagan e Costalonga.
CACCIA si dichiara colpito da una voce dell’allegato”B” perché nel 2012 il Consiglio comunale votava un ordine del giorno sull’area della Favorita al Lido che impegnava la giunta a stralciare l’area del complesso immobiliare dall’elenco dei beni alienabili; chiede se è obbligatorio predisporre dei programmi previsionali per il 2014 e comunque di cancellare dall’elenco quel complesso.
Maggioni afferma di essere disponibile al confronto sull’argomento; afferma che la giunta non ha dimenticato quel voto ma quella proposta è solo un’ipotesi poiché del complesso viene descritta solo una porzione onde permettere la possibilità di contrattare con un ipotetico acquirente disponibile a riqualificare l’area per i servizi alla cittadinanza oltre che appunto acquistare quella parte che può interessare; se nemmeno questa ipotesi venisse condivisa dal Consiglio comunale, la giunta avrebbe un problema a trovare i fondi per la riqualificazione dell’area e di equilibrio del bilancio.
CACCIA ribatte che l’obbiettivo è restituire al Lido l’area della favorita; se quanto affermato dall’assessore è di buon senso allora si può procedere alla cancellazione di questo bene dall’elenco, approvare una riqualificazione e poi procedere per la vendita.
PLACELLA chiede il dettaglio dei beni dato che nella documentazione in possesso dei consiglieri appare solo il totale degli euro previsti da incassare.
MAGGIONI replica che non è possibile precludere l’entità di ogni singola valorizzazione dei beni, riportandone il dettaglio dei possibili valori da introitare.
Alle ore 15.10 esce il consigliere Bazzaro ed entra il consigliere Lastrucci.
VETTORI passa ad illustrare le singole schede dove sono descritti i beni ed il primo riguarda Palazzo Minotto, già venduto al quale viene aggiunta una piccola area limitrofa all’immobile; ex convento di S. Mattia che necessità di variante urbanistica e nulla osta della Soprintendenza.
Alle ore 15.15 escono i consiglieri Trabucco, Scaramuzza e Vianello, alle ore 15.25 entrano i consiglieri Scarpa A. e Costalonga ed esce il consigliere Cavaliere.
MAGGIONI precisa che la variante urbanistica è necessaria per garantire la presenza, seppur riqualificata, delle strutture sportive esistenti o ad oggi previste.
VETTORI prosegue citando l’ex scuola di Trivignano da destinare a residenza e l’alienazione avverrà tramite asta pubblica.
LAZZARO propone di vincolare l’acquirente alla sistemazione della viabilità in prossimità del bene poiché questo immobile è al centro del paese.
MAGGIONI considera opportuna la richiesta del consigliere Lazzaro, l’impegno è di considerare la questione posta nella trattativa con l’acquirente.
VETTORI annuncia poi l’ex scuola Manuzio con base d’asta di 5 milioni, l’ex biblioteca civica di via Miranese che sarà oggetto di un emendamento di giunta per anticipare le procedure di vendita, area in via Porto di Cavergnago vendita con asta; garage Candiani vendita con asta; ex scuola a Torcello da destinare a residenza; area in via Bissuolati dove vige il contratto di quartiere ed i soldi da incassare sono vincolati; Conterie di Murano, sono previsti 3 unità una per uso pubblico, una per uso residenza ed uno ancora; ex scuola di Tessera per uso residenza ed ancora una serie di piccole alienazioni di modico valore.
Alle ore 15.38 escono i consiglieri Costalonga, Scarpa A. e Sibezzi.
CENTENARO chiede se l’allegato “B” è una previsione, propone di stralciare l’area di via Porto di Cavergnago mentre per Trivignano è opportuno già determinare subito l’impegno per l’acquirente altrimenti ritiene non possibile farlo in seguito.
GIORDANI afferma che se si continua a svendere il patrimonio pubblico è meglio chiedere il commissario ad acta per la stesura del bilancio; domanda come mai si vende villa Erion alla Giudecca.
SCARPA R. ritiene difficile andare oltre alla richiesta del consigliere Giordani; altre alienazioni cambiano chiaramente le politiche delle precedenti amministrazioni. Sulle Conterie c’era il progetto di recuperarle a residenza per destinanre le risorse a servizi e forse attività produttive. Gli incubatori dovevano avere una funzione importante per l’economia cittadina, se si vendono allora viene da chiedersi cosa fa l’amministrazione per l’economia della città. Queste valutazioni derivano dalle stime effettuate con assunzione di responsabilità; il terreno di palazzo Minotto è circondato da un muro pericolante e quindi serve cautelarsi per eventuali danni o interventi riparatori.
LASTRUCCI ritiene le stime dei beni troppo alte; nei grandi volumi se si aggiungono le spese di demolizione, i valori sono fuori mercato. Il lotto piccolo individuato forse vale in proporzione molto di più del grande come valore unitario. Il terreno elencato che si trova al confine del comune di Mira non può valere la cifra prevista mentre il valore di quanto proposto sarà alto perché nei casi di completamento si deve aggiungere anche l’aumento dell’IMU.
LAZZARO insiste nel chiedere di modificare i termini della vendita della ex scuola di Trivignano a salvaguardia della modifica della viabilità.
ROSTEGHIN prende atto che vendere serve per fare la manutenzione della città senza ulteriore indebitamento del Comune; domanda se sono state coinvolte le municipalità per acquisire i loro pareri.
FUNARI domanda se nella contabilità di bilancio viene imputato il valore proposto perchè se gli importi incassati fossero inferiori si creerebbe un buco di bilancio.
CAPOGROSSO ritiene che votare anche una variante urbanistica per l’area Dal Mistro non serve.
SCANO DAVIDE ricorda che precedentemente il Comune aveva fissato il valore dell’area di via Porto di Cavergnago in 500.000 euro; è stata stimata 10 milioni per fare una permuta, oggi c’è un’ulteriore variante del valore che viene fissato in 12 milioni.
BORASO chiede come mai non è più prevista “l’operazione Cardin”, considera che comunque l’ufficio Patrimonio abbia fatto un miracolo per riportare in equilibrio il bilancio. Le valutazioni degli immobili sono in caduta libera in terraferma quindi a suo parere non si può conoscere il risultato di queste alienazioni. Chiede inoltre di avere notizie sull’attività del fondo immobiliare costituito da sgr Est Capital e quindi predisporre una riunione delle commissioni solo su questo argomento.
MAGGIONI spiega che il piano delle alienazioni 2014-2015 è un’ipotesi che si riferisce al piano triennale delle vendite.
DEI ROSSI afferma che per coerenza il piano delle alienazioni deve seguire il piano delle opere pubbliche.
Alle ore 16.35 esce il consigliere Bonzio.
MAGGIONI riafferma che chi compra l’ex scuola di Trivignano dovrà adeguare la viabilità, questo sarà possibile con l’approvazione di una mozione del Consiglio comunale; sulle Conterie afferma che la parte messa in vendita non toglie nulla alle caratteristiche degli immobili e comunica che l’Ulss non è disponibile ad effettuare interventi per il nuovo distretto. Sulle alienazioni i consiglieri devono indicare le fonti di entrata perché per effettuare gli investimenti, escluse nuove tasse e contributi della legge speciale, non rimane altro; considera la critica a questa politica dell’Amministrazione fuori luogo. Sugli incubatori spiega che quello ex Erion è quasi vuoto, si mantiene quello dell’ex Cnomv e comunque di questa ipotesi si discuterà nel prossimo futuro e comunque dal 2014; conferma che il muro di cinta del palazzo Minotto sarà recuperato a carico del Comune dopo i lavori che saranno effettuati dai proprietari. Sull’entità dei valori base delle aste è da vedersi se sono troppo alti e comunque non si può partire con valori bassi come se si dovesse svendere il patrimonio; è stato chiesto il parere alle municipalità per questa nuova proposta; riconferma quanto enunciato dal direttore Dei Rossi e cioè che a parità di uscite devono corrispondere parità di entrate. Per l’area Dal Mistro spiega che la variante urbanistica serve a rendere più appetibile il bene da vendere ed infine replica su via Porto di Cavergnago affermando che il valore dell’area rimane quello di 10 milioni più IVA.
Alle ore 16.45 il presidente Boraso dichiara chiusa la riunione.
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