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IX Commissione - Verbale

Seduta del 10-07-2013 ore 16:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Giampietro Capogrosso (sostituisce Michele Mognato), Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Bruno Lazzaro (sostituisce Domenico Ticozzi), Andrea Renesto (sostituisce Giacomo Guzzo), Gabriele Scaramuzza (sostituisce Jacopo Molina), Gianluca Trabucco (sostituisce Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte), Roberto Turetta (assiste)

 

Altri presenti: Direttore Affari Generali Luigi Bassetto.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Comunicazione urgente del Presidente della Commissione consiliare IX a riguardo della vicenda "Palais Lumiere".

Verbale

Alle ore 16.30 il Presidente Fortuna constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.
Informa i presenti che personalmente e tramite la Segreteria di Commissione ha contattato telefonicamente, ai numeri forniti dalla Segreteria del Sindaco, l’ing. Rodrigo Basilicati.
Precisa che inizialmente si era dimostrato disponibile a partecipare alla riunione ma, con la mail pervenuta successivamente dall’avv. Nardi, ha fugato i successivi dubbi negandosi all’incontro.
Il Presidente inoltre precisa, sempre in merito alla mail citata, che il Segretario ha telefonato rispettosamente in un paio di occasioni, e su sua indicazioni, a quelli che si pensava fossero numeri di un Ufficio dell’ingegnere.
Quindi legge ai presenti la risposta fornita per mail dall’avv. Nardi e fa consegnare l’allegato alla stessa stante alla lettera di recesso inviata il 28 giugno al Sindaco e a tutti gli Enti coinvolti.

LAZZARO chiede che venga spiegato il perché della rinuncia al progetto.

BASSETTO afferma di essere stato interessato nel quadro delle dimensioni economico finanziarie legate al patto di stabilità.
La fine dell’anno scorso ha avuto contatti con i rappresentati della società “Concept Creafif Pierre Cardin s.p.a.”, per capire se si poteva avere un anticipo di 20 ml.ni per le aree: a ciò ci sono state delle perplessità.
Dopo questo incontro i rappresentanti citati hanno provveduto ai contatti necessari per addivenire ad un quadro generale sul prezzo delle aree.
Ricorda anche che si è cercato di dare seguito anche ad una tutela dei dati in virtù del coinvolgimento anche di privati nell’operazione.
Precisa inoltre che il Presidente dell’Ordine dei Geometri ha formalmente richiesto di poter risolvere le problematiche con incontri con il Comune.
Quindi successivamente il prezzo veniva convenuto in 50 ml.ni di euro circa, a cui si dovevano detrarre le relative spese di bonifica che aggiornavano di conseguenza l’importo a 40 ml.ni netti.
Tali somme dovevano essere corrisposte in tranche già nel 2013 e a saldo nel 2014.
Detto ciò si sono iscritte a bilancio le somme che si riteneva ipoteticamente realizzabili.
Il 28 Giugno, giorno in cui si sarebbe prospettata la scadenza del contratto con le parti private, è giunta comunicazione di recesso.
Afferma quindi che non c’è stata, prima di tale data, alcuna comunicazione che lasciasse intendere l’intenzione di recedere.

BORASO ritiene che questo sia un fatto economicamente grave. Sottolinea che cinque funzionari del Comune hanno lavorato per addivenire all’accordo di programma e che anche questo rappresenta un costo.
Afferma che non si possa pensare che si sia concepita tale scelta in sole ventiquattro ore.
Vorrebbe sapere per quale motivo siano state iscritte a bilancio delle somme che non erano certe.

Alle ore 16.50 escono i Consiglieri Scarpa A. e Pagan

ROSTEGHIN si dispiace della non presenza dell’Assessore Farinea.
Ritiene invece che l’amministrazione abbia comunque fatto il suo dovere.
Aggiunge inoltre che quanto accaduto non è da considerarsi motivo sufficiente per cui credere che i privati non possano investire nel nostro territorio.

IL PRESIDENTE afferma che una costruzione come quella progettata non poteva essere realizzata in nessun altro comune.

CAMPA precisa che nel documento si fa riferimento ad una scadenza. Chiede pertanto se vi sia stato il rispetto di quest'ultima da parte dell'amministrazione.
Chiede come intenda comportarsi adesso l’amministrazione oltre a condividere la linea esposta dal Vice Direttore Generale Luigi Bassetto sul percorso illustrato.

CAPOGROSSO propone di concentrare l’attenzione sul mandato del Consiglio.
Resta in attesa quindi affinchè l’amministrazione fornisca tutte le informazioni utili per comprendere a fondo la vicenda.

GIORDANI vede un po’ di incapacità negli interessati che hanno preteso l'avvio dell'opera senza le prescritte autorizzazioni. Afferma che questa è una città seria e ritiene che la lettera di cessazione sia inopportuna.

SCARPA R. sulla questione di bilancio, ritiene che le somme non certe non vadano inserite.
Sulla vicenda in sé invece ritiene che l’errore non è nell’aver collaborato ma nell’aver accettato il progetto a “scatola chiusa”.

TRABUCCO afferma che il Presidente del Consiglio dovrebbe rispondere alle velate ipotesi di querela citate nella mail dell’avv. Nardi.
Su questo aspetto ritiene evidente che i Consiglieri dovrebbero essere liberi di esprimere le proprie opinioni.
Ritiene evidente che la questione sia complicata e che i motivi non siano chiari. Quello che sottolinea è che comunque questa città è favorevole per chiunque voglia investire nel suo territorio.

Alle ore 17.15 esce il Consigliere Belcaro

Infine afferma che sia necessario capire se questa città sia stata solo sfruttata.

BORASO non condivide le affermazioni del Consigliere Giordani.

CAMPA rileva che sia necessario capire cosa farà l’amministrazione comunale in merito agli atti conseguenti. Sottolinea quindi che non ci debba essere discredito all’immagine della città.
Infine chiede se c’era un affidamento di compimento di alcuni atti antecedenti.

BASSETTO afferma che l’accordo prevedeva una piccola somma erogata inizialmente. Tutto il resto doveva essere corrisposto al compimento di atti amministrativi.
In sostanza quindi i pagamenti si sarebbero parametrarsi alla conclusione dell'iter procedurale dei relativi atti amministrativi.
Somme a privati sono state date dalla società già a fronte di preliminare, mentre con il Comune il preliminare non è mai stato firmato.
Sottolinea che non sono mai state segnalate situazioni ostative all’operazione nel suo complesso, nella consapevolezza comunque che tutte le difficoltà sarebbero state affrontate e superate.
Rilevando che il bilancio va votato in Consiglio, luogo nel quale si approva l’ipotesi di Giunta iniziale, e sottolineando che i pagamenti ai privati sarebbe stati comunque la comprova della condivisione della realizzazione dell’opera, si è provveduto all’iscrizione in bilancio della posta attiva in entrata derivante dalla vendita delle aree.

CAMPA prende atto che l’amministrazione farà quanto necessario per capire cosa poter porre in essere come conseguenza della conclusione della vicenda.

Il Presidente Fortuna ringrazia i presenti ed esaurito l’ordine del giorno alle ore 17.30 dichiara conclusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 17-09-2013 ore 09:25
Ultima modifica 17-09-2013 ore 09:25
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