Seduta del 12-07-2013 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi
Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Jacopo Molina, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Renato Boraso (sostituisce Stefano Zecchi), Giampietro Capogrosso (sostituisce Michele Mognato), Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Emanuele Rosteghin (sostituisce Gianluca Trabucco), Roberto Turetta (assiste)
Altri presenti: Assessore Pier Francesco Ghetti, Direttore Luigi Bassetto, Dirigente Scaramuzzi Isabella, Adriana Vigneri.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.00 il Presidente Campa constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta illustrando brevemente l’odg e dando la parola all’avv. Vigneri per l’approfondimento.
VIGNERI esordisce precisando che la situazione attuale vede la Città Metropolitana al pari costituzionalmente parlando di Regioni, Province e Comuni.
Ci sono limiti normativi che saranno colmati dalle apposite leggi che attribuiranno competenze alla nascente Città Metropolitana.
Alle ore 11.15 esce il Consigliere Cavaliere
L’art. 18 prefigurava la CM come ente di secondo grado, ove anche parte della dottrina ha cercato di sostenere questo aspetto. La Corte Costituzionale è di recente intervenuta con l’annullamento degli articoli 17 e 18 per un difetto di legittimità della fonte normativa.
La sentenza però non risulta ancora pubblicata, pertanto non si conoscono nel dettaglio ancora le motivazioni della stessa.
Il progetto di legge poi, elimina il problema dell’ente autonomo e lo configura come ente di governo di un’area alla cui interpretazione sembra più indicata quella di secondo grado, fermo restando che si deve attendere la sua entrata in vigore.
Richiama l’art. 114.1 della Costituzione “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”.
Alle ore 11.25 entrano i Consiglieri Lastrucci e Placella ed esce Bazzarro
Non manca di evidenziare come il problema attuale sia rappresentato dalla tempistica e sul da farsi nel frattempo.
Precisa infatti che la revisione in atto nulla impedisce alla realizzazione di un altro ente, che non sarà una Città metropolitana, bensì un ATO (ambito territoriale ottimale).
Questo non impedisce l’assegnazione quindi di competenze a questo nuovo organismo nella logica di comprendere come meglio le funzioni nel territorio interessato.
Alle ore 11.30 esce il Consigliere Molina
Tutto ciò fermo restando comunque che resterà il problema di quanto sarà nelle competenze in essere tra Stato e Regione.
GHETTI chiede dal 01/01/2014 cosa succederà alle Province.
VIGNERI precisa che si tratterà di ricostruire gli organi elettivi. La soppressione dell’art. 17 comporterà comunque che andranno ricostruiti gli organi.
Alle 11.35 escono i Consiglieri Toso e Bazzarro
IL PRESIDENTE chiede se sia prevista l’emanazione di un successivo disegno di legge, precisando altresì che in merito alla soppressione delle Province, sarà necessaria una seconda lettura di approfondimento.
VIGNERI sottolinea che il termine del 01/01/2014 non esiste più. Stante all’applicazione delle recenti riforme normative, la provincia di Venezia quindi continua ad operare.
Alle ore 11.40 entra il Consigliere Scarpa A. ed esce Giusto
I dubbi che permangono si riflettono sull’esistenza di un ente di secondo grado, mentre non si può fare una Legge come se la riforma costituzionale non fosse già in vigore.
Ecco quindi che la soluzione attuale pare nella costituzione di un ATO.
FORTUNA rileva che il problema è a più incognite.
Inoltre aggiunge che non ritiene possibile l’approvazione nei tempi del disegno di legge.
Si chiede poi se su questo territorio si possa fare qualcosa di innovativo.
Alle ore 11.50 esce il Consigliere Borghello
Cita alcune dichiarazioni a sfavore del Pa.Tre.Ve esternate dal Presidente della Provincia di Treviso, Muraro.
Auspica alla realizzazione della Pa.Tre.Ve e precisa che sarebbero necessari dei poteri sulla sanità e sul territorio.
Pertanto esorta a realizzare dal basso senza attendere l’azione dello Stato.
Alle ore 11.55 entrano i Consiglieri Bonzio e Borghello
ROSTEGHIN rileva come appaia, da questo ciclo di riforme, “declassata” la CM.
Pertanto ritiene che debba nascere uno stimolo positivo che porti ad una spinta del territorio.
Considera positivo il lavoro svolto dalla Commissione ed evidenzia che sarà importante coinvolgere attivamente i 43 comuni interessati.
Alle ore 11.58 esce il Consigliere Bonzio
SCARPA R. condivide quanto detto dal Consigliere Rosteghin.
Aggiunge che ad un iniziale percorso informativo ha fatto seguito da parte della Commissione una azione diretta sui rappresentanti a livello nazionale.
Alle ore 12.00 esce il Consigliere Scarpa A. ed entrano Renesto e Seibezzi
Altro aspetto deve essere non solo sull’attenzione economica ma anche e soprattutto teso al miglioramento della qualità della vita nel territorio interessato.
Infine conclude evidenziando che si debba garantire anche i singoli comuni affinchè non perdano autonomia.
IL PRESIDENTE precisa che si continua a registrare un interessamento dai Comuni interessati nei rapporti tra le diverse realtà.
LASTRUCCI ritiene che la questione verta sui rapporti di attribuzione dei poteri. Da questo punto di vista considera utile la formulazione di una legge apposita.
Afferma che il disegno di legge sia in linea nella possibilità che si realizzi anche un accorpamento delle Regioni, nell’ottica di andare verso una semplificazione complessiva.
Alle ore 12.06 esce la Consigliera Seibezzi
Infine, sempre in merito alle attribuzioni di competenze, vuole sapere se le stesse dipendano dall’emanazioni di ulteriori norme.
BORGHELLO ritiene che le aree sono mature per un ragionamento di costituzione di un ente come la CM.
Si dimostra quindi favorevole soprattutto nell’ottica che il beneficio di tutti derivi da una gestione dei servizi.
Non manca di evidenziare come il rischio sia che lo Stato imponga dall’alto una legge “preconfezionata”.
Infine afferma che sia necessario incidere con maggiore forza cercando di capire le tempistiche che abbiamo di fronte.
IL PRESIDENTE evidenzia che vi era la necessità di prendere atto di un percorso per far si che il dettato di legge trovasse compimento. Ciò è stato fatto coinvolgendo le altre amministrazioni comunali al fine di arrivare a fine luglio con un ulteriore incontro riassuntivo in Commissione.
Aggiunge che le utili indicazioni della Vigneri ci forniscono un interessante doppio binario nel quale decidere sul da farsi.
VIGNERI evidenzia che è importante non perdere quanto si è costruito fino ad oggi. Molti infatti sono i comuni interessati alla CM e mai come adesso si registra una tale condivisione.
Ci sono allo stato attuale delle cose gli strumenti come gli accordi o le unioni di comuni. Manca però la logica del trasferimento delle competenze che potrebbero realizzarsi con legge dello Stato o con ad esempio il modello delle ATO.
Quanto ai poteri sulla laguna, anche se avessimo avuto la CM questi sarebbero stati comunque richiesti a Regione e Stato.
Conclude evidenziando che la trasformazione da Province a CM sarà un’operazione difficile, pertanto ribadisce che sarà necessario lavorare su quanto le norme permettono oggi.
Il Presidente Campa ringrazia i presenti ed esaurito l’ordine del giorno alle ore 12.30 dichiara conclusa la seduta.
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