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I Commissione - Verbale

Seduta del 06-05-2013 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Marta Locatelli, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Gabriele Bazzaro (sostituisce Christian Sottana), Giuseppe Caccia (convocato), Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Sebastiano Costalonga (sostituisce Raffaele Speranzon), Luigi Giordani (convocato), Giacomo Guzzo (convocato), Jacopo Molina (convocato), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi)

 

Altri presenti: Coadiutore del Sindaco per la Sanità, Presidente del Collegio IPASVI - Venezia, Consigliere comunale Sebastiano Bonzio, Consigliera comunale Camilla Seibezzi, Consigliere comunale Giuseppe Caccia, Consigliere comunale Giacomo Guzzo, Consigliere comunale Jacopo Molina, Consigliere comunale Andrea Renesto, Consigliere comunale Luigi Giordani, Consulta per la Tutela della Salute

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Presidente del Collegio IPASVI di Venezia
  2. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD n.493 del 23/07/2012 con oggetto:"ISTITUZIONE DEL REGISTRO COMUNALE DEI TESTAMENTI BIOLOGICI. APPROVAZIONE DEL "REGOLAMENTO COMUNALE PER IL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI-DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO".

Verbale

Alle ore 11.08, la Presidente, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce l’argomento iscritto all’ordine del giorno spiegando che si tratta di un’audizione importante perché aiuta a capire l’argomento trattato grazie a chi vive tutti i giorni la situazione dei malati terminali. Dà quindi la parola al presidente del Collegio IPASVI, Dott. Schiavon.

SCHIAVON (Presidente IPASVI) ringrazia la Commissione per la sensibilità dimostrata nel voler audire l’Ordine degli Infermieri professionali. Hanno dei riferimenti che attingono dal loro codice deontologico. L’assistenza, o meno, la cura, o meno, nel fine vita sono scelte che vengono prese all’interno dell’equipe medica che segue il malato. Il problema etico è molto importante e se si lasciasse passare l’idea che il malato, ad un certo punto, non volesse più continuare i trattamenti si farebbe un pessimo servizio per i cittadini. Legge l’art. 36 del codice deontologico degli infermieri che spiega che la posizione deontologica degli infermieri è quella di dare priorità alle scelte del malato. Prosegue con la lettura dell’articolo 37. Ricorda il caso di Eluana Englaro per la quale si è dovuti ricorrere alla ricostruzione di sue dichiarazioni ricostruendo le sue volontà. Il vero dilemma è costituito dal confine fra accanimento ed eutanasia . la società impone un modello “salvistico” ma la loro categoria sa cosa significhi mantenere in vita una persona a tutti i costi, proponendo interventi non desiderati. Il problema etico è e rimane un problema della propria coscienza. La cosa importante è che non vi siano problemi di accanimento o di desistenza terapeutica.

Alle ore 11.18 escono i Consiglieri A. Scarpa e Rizzi.

CACCIA integrerebbe il riferimento al codice deontologico dell’Ordine degli Infermieri al testo della proposta di deliberazione al fine di avere un riferimento di chi ha un contatto più diretto col paziente. Rimarca il fatto che l’equipe medica non può essere costretta ad un faticoso lavoro di ricostruzione di episodi ed aneddoti per risalire alla volontà del paziente. Serve un documento che dia un indirizzo verso il quale muoversi.

Alle ore11.25 entrano i Consiglieri Tagliapietra, Seibezzi, Centenaro, Cavaliere e Molina.
Alle ore 11.26 esce il Consigliere Tagliapietra.
CENTANINI chiede se
sia necessaria una nuova legge sui diritti del paziente/malato e quella sulle cure palliative. Ritiene che prima di parlare di DAT si debba aprire un dibattito capillare su questi temi.

Alle ore 11.30 esce il Consigliere Cavaliere ed entra il Consigliere Costalonga.

FORTUNA propone un compromesso al fine di appianare le diverse opinioni di chi porta avanti il convincimento che finché non c’è una legge nazionale che supporti le dichiarazioni, queste non hanno validità. Ritiene che il compromesso stia nell’eliminare, dalla proposta di deliberazione, i modelli allegati, che ritiene incerti ed insidiosi e che incidono sulla volontà dei dichiaranti. Se si fa a meno dei moduli e se si cambia la dicitura “cittadini residenti” in “persone dimoranti” è pronto ad appoggiare il provvedimento, anche perché, se non si abolisce il modulario, si espone l’impiegato del Comune, che traduce in modo erroneo le volontà del dichiarante, a grosse responsabilità. Va vene raccogliere le dichiarazioni ma si deve capire dove vanno raccolte e chi lo debba fare. Si deve recuperare il ruolo dei notai perché, per questo compito, servono professionisti preparati. È, quindi, d’accordo ad istituire il Registro ma invita il Comune a sottoscrivere una convenzione con i notai.

Alle ore 11.37 esce il Consigliere Costalonga.

SCARAMUZZA anche questa audizione conferma la bontà del lavoro svolto dalla Commissione. Rimarca il rischio di dover ricostruire volontà non espresse esplicitamente dalla persona. Nessuna norma può fissare il limite fra desistenza ed eutanasia. Su questo tema serve unità e concretezza, allo stesso tempo. Auspica una legge, anche se da sola non basterà se non è accompagnata da un dibattito capillare.

CAPOGROSSO rileva l’arricchimento ricevuto grazie alle audizioni svolte. Rileva che nella sua proposta di modifica del provvedimenti vi è scritto che la dichiarazione deve essere resa alla presenza di un notaio rogante.

Alle ore 11.43 escono i Consiglieri Bazzaro e Vianello.

CONTE chiede se l’obiezione di coscienza venga riconosciuta anche agli infermieri.

SCHIAVON (Presidente IPASVI) avere un elemento di orientamento nelle scelte non vincola, né gli operatori né il tutore, ma è d’ausilio. Utilizzare i media per influenzare le persone crea un motivo di confusione che non ha motivo di esistere. Gli ambiti di discussione devono essere normati ma poi la scelta deve essere fatta all’interno della famiglia e dell’equipe medica. Ritiene che, come professionisti, alcune parti degli allegati gli risulterebbero comode. Risponde al Consigliere Conte affermando chèel’infermiere, in qualità di professionista può esprimere la propria obiezione di coscienza ma all’interno di ambiti normati.

Alle ore 11.52 rientra il Consigliere Tagliapietra.

PRES. LOCATELLI ringrazia il Presidente Schiavon per l’apporto dato a questo tema ed esaurito il primo punto passa al secondo punto che prevede la prosecuzione dell’esame della proposta di deliberazione di istituzione del Registro dei Testamenti Biologici. Dà quindi la parola la Consigliere Bonzio, primo firmatario del provvedimento.

Alle ore 11.55 entra il Consigliere Molina ed esce il Consigliere Tagliapietra.

BONZIO consegna ai Consiglieri copia della proposta di modifica e procede con la lettura della stessa. Spiega di aver proceduto con l’inversione dei termini “Testamento Biologico” e “DAT” in tutti i punti in cui erano previsti tali termini, tranne che nell’oggetto della proposta di deliberazione perché non era possibile farlo.

FORTUNA si deve scrivere persone dimoranti e non cittadini residenti perché si parla di diritti umani.

CONTE chiede di intervenire sull’ordine dei lavori per proporre di leggere l’intero documento di modifica, prima di fare le relative proposte.

Alle ore 12.04 rientra il Consigliere Tagliapietra, esce il Consigliere Renesto ed entra il Consigliere Campa.

FORTUNA non è d’accordo con questa riformulazione che demanda alla Giunta la decisione di un argomento così delicato. Propone di rivedere questa parte.

CONTE crede sia emerso chiaramente che ciò che si è presentato oggi è diverso dagli obiettivi iniziali di questo provvedimento. Non si deve creare un documento che sia prodromico dell’eutanasia. Se si divulgano le DAT si divulga qualcosa che è sancita dall’articolo 32 della Costituzione italiana. Non si deve divulgare un qualcosa che porti a sostenere l’eutanasia.

Alle ore 12.12 rientrano i Consiglieri A. Scarpa e Costalonga.
Alle ore 12.15 entra il Consigliere Borghello ed esce il Consigliere A. Scarpa.

CACCIA ritiene che la proposta di modifica presentata rispecchi il percorso fatto in Commissione. Lo sforzo fatto dai promotori, rispetto al provvedimento di partenza, è uno sforzo enorme che ha cercato di contemperare le volontà di tutti. Questo provvedimento non c’entra nulla con l’eutanasia sulla quale, peraltro, il Comune di Venezia non ha alcuna competenza. Si privilegia l’asciutta definizione di “DAT” conosciute anche come Testamento Biologico. Non si tratta di dare deleghe in bianco alla Giunta ma la gestione burocratica di questo Regolamento. Casomai, si può aggiungere che ogni atto o passaggio successivo, prima di essere adottati e sottoscritti facciano un passaggio nella competente Commissione. Si provi, oggi, a licenziare la proposta di deliberazione e, nel tempo che manca al prossimo Consiglio comunale, presentare la proposta di emendamento.

Alle ore 12.25 esce il Consigliere Tagliapietra.

CAPOGROSSO chiede se l’Allegato “A” rimanga tale. Suggerisce di scrivere la formula che: “Anche in assenza di una specifica norma di legge….ecc, in modo di predisporre un atto che, pur non avendo la validità di una legge, costituisca un orientamento.

CAMPA fa notare che il Comune non ha alcune competenza nemmeno sulle DAT. Il problema è che si è in attesa di una legge nazionale. Concorda col fare una convenzione con l’Ordine dei Notai. Invita a riflettere sull’ultimo punto della proposta di emendamento dove si parla dei Comuni compresi all’interno della Città Metropolitana, al fine di evitare a Venezia la parte di chi si arroga il diritto di decidere per gli altri.

GUZZZO ritiene si tratti di scrivere la propria volontà su un documento. Lui farà di tutto affinché questa proposta di deliberazione abbia il maggior numero di voti favorevoli ritiene, prima di votare, di chiudere i dibattito.

SCARAMUZZA oggi, qualsiasi pratica eutanasica è vietata per legge e non può rientrare fra le Competenze dei Comuni. Propone uno schema comparato fra la proposta originaria e le modifiche proposte, ricomprendendo anche le eventuali modifiche all’Allegato “A”. concorda di riscrivere, su suggerimento del Consigliere Campa, l’ ultimo articolo in modo che l’opera del Comune di Venezia risulti essere d’impulso.

TRABUCCO lo sforzo fatto per tenere assieme le idee dei vari Consiglieri è stato importante ma lo si deve continuare anche in fase di votazione in Consiglio comunale. Ritiene non sia stata colta fino in fondo la discussione fatta nelle Commissioni fin qui svolte, come, per esempio, la convenzione coi notai che, in questa proposta, sembra essere a corredo.

Alle ore 12.47 rientra il Consigliere A. Scarpa ed entra il Consigliere Boraso.

CENTANINI ci si deve trovare di fronte ad un testo che tenga conto di tutte le considerazioni fatte, come la considerazione del Consigliere Trabucco circa la necessità di allegare lo schema di convenzione coi notai. Per la prossima commissione chiede venga distribuito il testo della modifica.

Alle ore 12.50 esce il Consigliere A. Scarpa.

CONTE è convinto che il documento trattato non abbia nulla a che fare con l’eutanasia. Il suo obiettivo è quello di portare in porto un provvedimento che sia l’applicazione del già citato articolo 32 della Costituzione. C’è un problema politico di comunicazione dal quale si deve uscire per non travisare la definizione di DAT in eutanasia, come spesse volte riportato dai quotidiani.

FORTUNA già oggi chiunque, può fare una dichiarazione anticipata di trattamento, anche se non ha alcuna validità. Chiede che il Comune non faccia niente di più e niente di meno che raccogliere queste dichiarazioni. Deve figurare formalmente che il Comune si limita a mettere un ufficio a disposizione del notaio che registra le dichiarazioni. Si escluda qualsiasi intervento degli impiegati del Comune per non andare incontro ad un rischio civile e penale.

Alle ore 13.05 esce il Consigliere Borghello.

BONZIO il tema dell’eutanasia non lo si tratta con questo provvedimento. Risponde al Consigliere Trabucco dicendo che se il livello metropolitano servirà ad uniformare i modelli dei vari Comuni ciò dovrà avvenire per sintesi e non per copiatura. La ricezione deve avvenire presso un ufficio comunale, come previsto dal punto 11 del modello del Comune di Torino, con un funzionario del Comune che affianchi il notaio. Ritiene che la redazione della convenzione stia in capo alla Giunta comunale, magari sentendo anche la Commissione competente. Per quanto concerne l’Allegato “A”, si incontrerà coi componenti della Commissione per effettuare eventuali limature.

PRES. LOCATELLI questo deve essere un atto del Consiglio perché, eccetto l’Assessora Agostini, la Giunta non ha mai partecipato a queste Commissioni. In qualità di Consigliera, ritiene di non licenziare la proposta di deliberazione perché non ancora completamente condivisa. Propone, pertanto, di proseguire l’esame della proposta di deliberazione in altra seduta di Commissione e alle ore 13.15, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 06-06-2013 ore 10:38
Ultima modifica 06-06-2013 ore 10:38
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