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XI Commissione - Verbale

Seduta del 24-04-2013 ore 12:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Giovanni Giusto, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Michele Mognato, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Bruno Lazzaro, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Marco Zuanich, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (sostituisce Simone Venturini), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giacomo Guzzo (sostituisce Michele Mognato), Marta Locatelli (sostituisce Lorenza Lavini), Camilla Seibezzi (sostituisce Domenico Ticozzi)

 

Altri presenti: Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta, Assessore Andrea Ferrazzi, Direttore Marzio Ceselin, Funzionaria Daniela Bertolin, Signora Giulia Todaro.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione graduatorie per l'ammissione alle scuole dell'infanzia del centro storico di Venezia

Verbale

Alle ore 12.45 il presidente Scaramuzza, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed illustra brevemente l’argomento dell’incontro; afferma che questo appuntamento rappresenta l’inizio di un percorso che ha come fine la soluzione condivisa del problema.

COSTALONGA interviene sull’ordine dei lavori per chiedere che possano intervenire anche i rappresentanti di alcune associazioni presenti tra i cittadini.

Il presidente Scaramuzza prende atto della richiesta ed assicura al consigliere Costalonga la disponibilità ad ascoltare quanto diranno questi rappresentanti.

COLUSSO Carmen dichiara che nel sestiere di Cannaregio ci sono tre scuole pubbliche ma che rimangono esclusi dalla frequenza circa 70 bambini, questo succede anche se nel sestiere sono attive altre scuole di cui alcune gestite da istituti cattolici.

VELTRON Anna sostiene che i criteri che portano alla formazione delle graduatorie generano delle disparità tra genitori che lavorano e che non lavorano perché non vengono considerate le situazioni che vedono genitori che lavorano con contratti a termine e quindi precari.

LUSCHIO Silvia afferma che ci sono bambini che sono stati esclusi pur avendo le mamme che non lavorano o peggio ancora.

MAZZARIOL Giuseppe rappresentante della associazione Misericordia annuncia che la scuola gestita dalle suore Canossiane sta per chiudere e che l’associazione ha presentato la domanda di sostituirsi nella gestione che è stata respinta dalla sede generale dell’ordine ecclesiastico; fa presente che l’immobile dove si trova la scuola è di proprietà del Demanio e domanda se esiste un vincolo di destinazione d’uso.

SECCHI Matteo rappresentante dell’associazione Venessia.com ritiene che l’impegno di offrire i servizi ai cittadini deve essere costante ma questo impegno deve essere ancor più efficace quando i destinatari sono i bambini. L’Amministrazione comunale deve dare risposte chiare e tempestive, non devono essere accampati problemi finanziari che impediscano una soluzione positiva della questione.

IVI Manuel rappresentante dell’associazione Popolo veneziano ricorda che sono state raccolte 1300 firme di cittadini che chiedono l’apertura di una nuova scuola.
Alle ore 13.00 entra il consigliere Scarpa A. ed escono i consiglieri Cavaliere e Lazzaro.

FERRAZZI premette che non esiste superman che possa risolvere la questione; il problema è il dover soddisfare la domanda di servizi; una parte di questa domanda è stata risolta utilizzando una parte della scuola ai bambini piccoli; ricorda che la competenza ad aprire scuole dell’infanzia è dello Stato perché è da tener presente che tutte le scuole non statali la legge le definisce paritarie, sia esse comunali che private. Oggettivamente lo Stato nella zona in questione non dispone di alcuna scuola e comunque in tutto il centro storico di Venezia, quelle statali sono solo 4 mentre il Comune ne gestisce 8 e le private sono 4. L’impegno per la gestione del servizio è notevole e comporta una spesa di 33 milioni all’anno direttamente e che servono a mantenere aperti anche gli asili nido che applicano le tariffe più basse d’Italia. Precisa che il Comune recentemente ha istituito un servizio di controllo dei redditi tramite un protocollo con la Guardia di Finanza perché ci si rende conto dell’importanza di erogare questi servizi tanto che non sono stati effettuati tagli al bilancio comunale negli ultimi 3 anni. Ricorda ai presenti che già il consigliere Bonzio aveva presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno sulla questione; dichiara anche di avere incontrato la madre generale dell’ordine che si è dimostrata non disponibile a discutere dell’argomento . Riepiloga la situazione che vede 83 domande di frequenza per 56 posti disponibili alla Comparetti, 53 domande per 24 posti alla Valeri mentre in altre zone della città ci sono scuole che hanno la disponibilità di posti, alle Terese ci sono 14 posti liberi che presto saranno 37 con l’apertura di una nuova sezione; in definitiva se fossero coperti tutti i posti liberi ci sarebbero solo 6 domande inevase.

CACCIA considera chiaro il quadro rappresentato dall’assessore ma bisogna prendere atto che lo sforzo fatto non è sufficiente. A suo parere ci sono tre aspetti della questione, da considerare. Nel passato c’erano 27 bambini esclusi dalla frequenza alla Comparetti ma con uno sforzo si è riusciti ad aprire una nuova sezione; bisogna prendere atto che le famiglie preferiscono la scuola comunale per la diversa qualità e già l’anno scorso si dovevano studiare delle contromisure per affrontare e risolvere il problema. In prospettiva c’è da considerare che la competenza per la gestione degli asili nido è del Comune ma quella per la scuola dell’infanzia fa capo allo Stato ed è curioso che lo Stato non abbia una particolare attenzione per Venezia. Suo parere bisogna che tutte le istituzioni locali lavorino per far aprire una scuola materna statale. Infine non si può pensare di organizzare un baby tour per accompagnare i bambini nelle diverse scuole che hanno posti liberi e la libertà di scelta deve essere garantita anche per la frequentazione della scuola pubblica. Chiedere aiuto alle scuole private della zona è giusto ma queste devono garantire laicità e costo sopportabile delle rette.

COSTALONGA ringrazia il presidente Turetta, l’assessore Ferrazzi ed il presidente della commissione Scaramuzza, per la tempestività della risposta data. Afferma di aver cercato di riunire tutte le mamme perché le richieste erano molte e diverse tra loro, annuncia che se chiude la scula delle Canossiane i bambini della zona senza scuola saranno circa 100; ci sono famiglie con più figli e diventa improponibile costringerle a un giro lungo per accompagnare i bambini nelle diverse scuole. Bisogna fare in modo che venga garantita la libera scelta ma si deve tener conto anche che le rette delle scuole private sono molto alte. Cannaregio è un sestiere popoloso e considerando i criteri che vengono applicati per la formazione delle graduatorie rileva che comunque ci sono famiglie bisognose che non riescono a far frequentare la scuola materna comunale con la conseguente presa d’atto che l’offerta del Comune attualmente non è sufficiente a rispondere compiutamente alla domanda. Si deve aprire un confronto serrato con l’ordine religioso per tenere aperta la scuola delle Canossiane mentre riguardo gli investimenti si possono privilegiare questo tipo a discapito di altri magari meno necessari alla città; infine chiede se c’è una proposta dell’Amministrazione risolutiva della questione.
Alle ore 13.30 entra il consigliere Borghello.

PLACELLA afferma che le segnalazioni fatte sono da tenerle presenti come è da considerare le eventuali proposte, sono “battaglie” che devono essere fatte da tutti. Giusto il principio di mantenere una scuola pubblica e laica; una volta tamponata l’emergenza si deve predisporre un progetto per risolvere la questione cercando magari anche una sponda presso la curia per sbloccare la decisione presa dalle suore; forse l’ex scuola Caboto potrebbe rappresentare la soluzione, recuperandone la struttura.

BONZIO si dichiara d’accordo con quanto affermato dal consigliere Caccia laddove si dovesse presentare il problema di un solo bambino. In città ci sono dinamiche speculative che mettono a rischio servizi in essere come quello erogato dalla scuola delle Canossiane; invita l’assessore ad interloquire con i livelli periferici del ministero; concorda per l’ipotesi della Caboto sapendo che il restauro può essere realizzato in prospettiva ma per adesso i rappresentanti del Comune devono confrontarsi con tutte le istituzioni; c’è una consulta per la scuola che funziona e che ha permesso la soluzione di alcuni problemi e pur non essendo stata convocata ritiene che comunque debba essere investita del problema ed a proposito invita l’assessore ad aprire una consultazione per la modifica del regolamento che trova farraginoso e non più rispondente alle necessità del comune.
Alle ore 13.45 esce il consigliere Vianello ed alle ore 13.50 esce il consigliere Alessandro Scarpa.

SEIBEZZI afferma che la composizione delle famiglie è molto variegata; sottolinea che è una questione di principio mantenere la possibilità di scegliere o meno la scuola pubblica anche favorendo lo sviluppo della scuola comunale.

LOCATELLI si augura che il prossimo anno non ci siano più questi problemi perché si è attuato una programmazione seria della questione. Spesso il patrimonio pubblico viene valorizzato con un aumento del valore economico dell’immobile anziché considerando la valutazione delle possibili richieste che vengono dai cittadini; infatti c’è una marea di occasioni perse dall’Amministrazione su queste opportunità. Per ridurre la spesa si potrebbe incontrare tutti gli istituti comprensivi per definire un quadro analizzando le singole situazioni e creare tutte le sinergie possibili.

CONTE premette che la responsabilità di offrire il servizio delle scuole dell’infanzia è dello Stato ed il Comune svolge un’azione di sussidiarietà; c’è un elenco di richieste di erogazione di servizi che costano però molto; ricorda l’esperienza dell’istituzione della scuola staineriana alla quale ha lavorato per rappresentare come per il futuro si debba favorire la capacità di organizzare soluzioni anche con la mobilitazione dei cittadini e che diventi un impegno assistito dall’istituzione pubblica per raggiungere l’obbiettivo di dare questi servizi. Concorda per attuare una soluzione provvisoria sia pure con l’inserimento dei bimbi nelle scuole religiose presenti in zona ma accompagnando l’assistenza ai genitori per realizzare delle cose concrete.

SEIBEZZI interviene per fatto personale ribadendo che la risposta dello Stato non deve essere una chimera perché i diritti delle persone devono essere tutelati e la risposta per la scuola non può essere il mancato intervento a causa della mancanza di soldi.

ROSTEGHIN suggerisce di votare una mozione in Consiglio comunale intesa a richiedere l’intervento statale per la realizzazione di una nuova scuola in centro storico; concorda per trovare un accordo con le scuole private per superare l’emergenza e invita l’assessore ad aprire un confronto per una valutazione economica su una nuova scuola e verificare quanto può essere destinato sul versante dell’abbattimento dei costi delle rette.
Alle ore 14.05 esce il consigliere Tagliapietra ed alle ore 14.10 esce il consigliere Rizzi.

TRABUCCO concorda per aprire una trattativa con gli uffici del ministero dell’istruzione per l’apertura si una scuola statale; serve capire il reale fabbisogno di scuole da qui a 5 anni; riguardo le risorse finanziarie a disposizione, il fatto che i denari siano destinati alle sole manutenzioni determina la scelta da quali lavori spostare le risorse per eventualmente intervenire in nuove strutture scolastiche; afferma che non è solo sufficiente disporre di locali idonei ma servono anche i soldi per pagare il personale e quindi si potrebbe pensare ad una tassa di scopo i cui proventi vengano destinati a queste necessità.

FRANCESCA? Spiega di essere un’insegnante della scuola delle Canossiane e ringrazia l’assessore per il suo intervento a favore del mantenimento dell’asilo perché tenere aperta la scuola significa mantenere in vita anche altre attività che si svolgono nel compendio.

TODARO dichiara che già prima dell’uscita delle graduatorie, si sapeva che molti bambini sarebbero stati esclusi dalla frequenza e la mobilitazione si è attivata da subito; contesta i dati enunciati dall’assessore e ricorda che esiste un’emergenza ma che viene da lontano ed alla quale il Comune deve dare una risposta.

MAZZARIOL rende noto che la Misericordia è un’associazionedi laici; a suo parere non si devono fare guerre con nessuno, la richiesta è di avere il Comune vicino per trovare una soluzione ed entrando nella possibilità di gestione, dichiara che sin d’ora l’associazione è in grado di garantire lo stipendio a tre persone che lavorino a tempo pieno.

COLUSSO Carmen dichiara che la priorità deve essere la garanzia all’istruzione; bisogna ridurre gli sprechi per dare i soldi al miglioramento dell’istruzione; si possono attivare delle programmazioni per garantire i posti a scuola anche monitorando l’andamento delle nascite; si devono assicura<re gli stessi servizi agli stessi costi.

RUSPIO Silvia in merito al prossimo anno scolastico annuncia che una mamma chiederà l’iscrizione alla scuola comunale dei figli che adesso frequentano la scuola privata.

COSTALONGA prende atto che la ex scuola Caboto è vuota; dichiara che alla scuola S. Girolamo ci sono 2 aule disponibili ma che sono occupate dalla scuola di italiano per stranieri; concorda per la modifica del regolamento della consulta e descrive la situazione di difficoltà che sta vivendo una famiglia con bambini piccoli.

SCARAMUZZA ricorda che le singole questioni vengono affrontate dagli uffici comunali preposti, mentre in commissione si deve discutere delle questioni di carattere generale e che possono o interessano i cittadini del Comune.

FERRAZZI afferma che i bambini disabili hanno sempre la priorità su tutti i servizi; il monitoraggio statistico delle nascite nel centro storico vede nel 2008 la nascita di 306 bambini, nel 2009, 261; nel 2010,255; nel 2011,232; nel 2012,219 e sono compresi pure gli inserimenti di bambini stranieri. Quello che succede è che le scuole paritarie è che ci sono state 80 richieste in meno a Cannaregio; riafferma la disponibilità al confronto anche con l’ufficio competente che è in grado di fornire tutti i dati disaggregati. I bilanci sono strutturati; a Murano il Comune è riuscito a realizzare la statalizzazione della scuola locale, l’impegno potrebbe essere di lavorare affinchè lo Stato apra una scuola pubblica a canna regio. Ritornando alla situazione spiega che si è realizzata una sezione nuova alla Comparetti perché alla Valeri gli esuberi possono essere assorbiti dalla vicina scuola delle Terese; tra gli esuberi sono già stati considerati anche i bambini che frequentano le Canossiane che non hanno aperto le iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Il Consiglio comunale ha approvato le convenzioni con le scuole private ed è previsto un contributo aggiuntivo a partire dal prossimo mese di Settembre. Per provare a risolvere la questione si possono convocare i responsabili delle scuole private del sestiere e concertare l’inserimento dei bambini che non potranno frequentare la scuola pubblica. Impegna gli uffici a chiudere le verifiche della situazione per la creazione di un nuovo spazio da dedicare a una sezione nuova oppure per realizzare una nuova scuola. Annuncia che si farà promotore in Consiglio comunale di una iniziativa per chiedere al ministero dell’Istruzione l’apertura di una scuola statale, di trovare una soluzione coinvolgendo le scuole private ed appena avuto le notizie rincontrare in commissione anche i genitori.

TURETTA afferma che non si è voluto incontrare i genitori oggi, per evitare problemi in Consiglio comunale ma per discutere della questione con tutto il tempo necessario. Ricorda le difficoltà dell’Amministrazione nel gestire un bilancio sempre più povero e ribadisce che le poche spese effettuate sono state dedicate al mondo della scuola. Si augura una positiva soluzione del problema anche favorendo la partecipazione dei genitori per discutere delle ipotesi che sicuramente verranno presentate dagli uffici.

Alle ore 14.05 il presidente Scaramuzza ringrazia i presenti per il civile dibattito e per aver analizzato tutti gli aspetti della questione, dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 27-01-2014 ore 09:06
Ultima modifica 27-01-2014 ore 09:06
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