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IV Commissione - Verbale

Seduta del 04-04-2013 ore 14:00
congiunta alla X Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Claudio Borghello (sostituisce Maurizio Baratello)

 

Altri presenti: Dirigente Manuel Morschbach, Dirigente Nicoletta Ongaro.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 759 del 27/11/2012: "Approvazione del regolamento della rete idraulica minore nel territorio della terraferma del Comune di Venezia".

Verbale

Alle ore 9.45, il presidente Luigi Giordani constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

GIORDANI ricorda ai commissari che l’esame del regolamento riparte dall’art.9. Da la parola all’arch. Morschbach.

MORSCHBACH spiega che oggi è stata invitata la Dirigente dell’avvocatura civica, Nicoletta Ongaro, che ha collaborato alla redazione di questo regolamento. Inizia a leggere il comma 1 dell’art.9.

CAPOGROSSO chiede spiegazioni sui titoli abilitativi taciti o espressi così come riportato nella premessa dell’art.9 ; chiede una conferma se il parere idraulico, sia già allegato ai titoli taciti mentre su quelli espressi dovrebbe essere richiesto.

MORSCHBACH conferma quanto detto dal consigliere Capogrosso.

CAPOGROSSO chiede chi chiederà il parere idraulico al Consorzio di Bonifica, considerando le recente legislazione sulla semplificazione, che obbliga le amministrazioni a ricercare tra loro i pareri dovuti.

Alle ore 14.22 escono i consiglieri Cavaliere, Guzzo entra il consigliere Ticozzi.

ONGARO ritiene che per quanto riguarda SCIA e DIA sarà comunque il privato a fornire i pareri dovuti.

CAPOGROSSO accoglie la specificazione della dirigente Ongaro. Propone di modificare al comma 1 art.9 la frase: “…richieste dal regolamento…” con “ …dal presente regolamento…”.

MORSCHBACH legge i commi 2 e 3 art.9.

ROSTEGHIN rinnova l’invito al coinvolgimento delle categorie. Chiede che , sul comma 3 , su queste modifiche, se esterne alla proprietà, ci sia la costrizione ad avere un nuovo parere.

MORSCHBACH spiega che il parere idraulico và a gravare sulla proprietà che fa un nuovo intervento che incide sulla rete idraulica già esistente.

Alle ore 14.30 entrano i consiglieri Boraso e Conte, escono i consiglieri Toso e A. Scarpa.

ONGARO sottolinea che il parere idraulico può essere modificato se le situazioni idrauliche cambiano.

CAPOGROSSO propone di modificare la frase all’inizio comma 2 art. 9 : “ … tacito e/o espresso…” con la frase “… tacito o espresso…”; propone la modifica della frase : “… ha validità quinquennale, va rinnovato qualora ci siano modificazioni al regime idraulico e ambientale, la rete non sia mantenuta efficiente e in buono stato di conversazione, o si evidenzino, danni a terzi. Il parere deve essere richiesto per ogni modificazione sopravvenuta e/o richiesta in sanatoria….”. con la frase :“… ha validità quinquennale, e si rinnova tacitamente qualora non ci siano modificazioni al regime idraulico e ambientale, la rete sia mantenuta efficiente e in buono stato di conversazione, o non si evidenzino, danni a terzi. Il parere deve essere richiesto per ogni modificazione sopravvenuta …”.

R.SCARPA chiede spiegazioni sulla decadenza del parere in caso di modifiche.

ROSTEGHIN domanda se per applicare il regolamento, come potrà essere a conoscenza il privato delle “..modifiche sopravvenute…”.

Alle ore 14.40 esce il consigliere Tagliapietra.

BORASO ritiene che all’art.7 la questione sull’aratura sia eccessiva. Chiede spiegazioni su chi controllerà gli adempimenti che questo regolamento impone; pone una riflessione sul problema allagamenti e domanda come verranno considerate le scoline.

Alle ore 14.45 entrano i consiglieri, Seibezzi, Vianello e Caccia.

MORSCHBACH ricorda che questo regolamento nasce da una traccia data dal consorzio di bonifica. Spiega nuovamente le fasi propedeutiche alla redazione di questo regolamento, ricordando le varie direzioni che hanno collaborato alla redazione. Risponde al consigliere Boraso, chiarendo che se sui controlli si dovrà fare chiarezza e comunque questo regolamento, risulta importantissimo per la gestione del territorio e del rischio idraulico connesso.

Alle ore 14.50 escono i consiglieri Trabucco e Seibezzi entrano i consiglieri Toso, Guzzo, Borghello e Lazzaro.

RENESTO propone che i soggetti che andranno a modificare le situazioni territoriali, saranno obbligati ad avvisare tutti i soggetti confinanti alla proprietà oggetto delle modifiche.

MORSCHBACH chiarisce che con questo regolamento si vuole sottolineare la volontà di monitorare la situazione nel suo evolversi e modificarsi.

Alle ore 14.55 escono i consiglieri Boraso e Guzzo.

R.SCARPA esprime la preoccupazione come consigliere comunale per tutte le obbligazioni che questo regolamento prevede verso la cittadinanza.

ONGARO spiega che ovviamente il regolamento ha una natura precettiva altrimenti non servirebbe redigerlo. Ricorda che i proprietari comunque vengono tutelati dal codice civile.

MORSCHBACH legge comma 4, 5, 6, dell’ art.9

Alle ore 15.00 escono i consiglieri Rizzi, Belcaro e Costalonga.

LAZZARO fa presente l’esistenza di un paradosso, quando al cittadino viene chiesto di pulire il proprio fosso, mentre l’amministrazione comunale è palesemente inadempiente.

Alle ore 15.05 esce il consigliere Borghello entrano i consiglieri Boraso, Guzzo e Seibezzi.

ONGARO risponde al consigliere Lazzaro che ogni soggetto privato o pubblico è responsabile per la propria parte.

R.SCARPA evidenzia che poi i cittadini poi verranno a lamentarsi con i consiglieri comunali.

MORSCHBACH legge il comma 7, 8, 9, 10 dell’art.9.

ROSTEGHIN chiede maggiore chiarezza sulla collocazione dei fossi.

CAPOGROSSO propone che al comma 10 nella frase :“Qualora ponti … non rispondano più alle esigenze…necessità idrauliche.“ di togliere il “più”.

MORSCHBACH precisa che verrà fatta una ricognizione sui ponti esistenti per valutare se questi manufatti sono a norma.

CAPOGROSSO chiede che il comma 10 art.9 possa essere maggiormente chiarito. Ricorda che in via Gatta esiste una realtà di tubazioni non congrue ma autorizzate.

R.SCARPA rimarca la sudditanza del cittadino rispetto alle prescrizioni di questo regolamentoò.Propone di creare maggior collaborazione con i cittadini.

LAZZARO ricorda la situazione esistente nelle campagne di terraferma. Evidenzia le difficoltà di gestione del territorio.

Alle ore 15.20 entrano i consiglieri A.Scarpa e Borghello escono i consiglieri Giusto, Vianello e Boraso.

CAPOGROSSO chiede che si specifichi che in assenza di titolo il soggetto sarà obbligato a modificare la situazione esistente non corretta. Evidenza che in assenza di titolo c’è l’immediata demolizione del manufatto con eventuale nuova istanza.

Alle ore 15.30 entrano i consiglieri Conte e Costalonga, esce il consigliere Toso, Trabucco e A. Scarpa.

ONGARO ribadisce che il soggetto che richiede la modifica della propria situazione avrà la responsabilità di modificare la rete idraulica in modo adeguato.

GUZZO chiede un’ esempio per spiegare quanto detto dalla dirigente Ongaro.

MORSCHBACH porta l’esempio di un’eventuale intervento della SFMR che inevitabilmente si accollerà anche la modifica della rete idraulica minore.

VENTURINI chiede se si possa chiarire questo concetto appena trattato, inoltre chiede, se in caso di controversia, il regolamento ha qualche effetto.

ONGARO specifica che nel caso in cui la controversia sia collocata nel territorio comunale il giudice potrà avvalersi del regolamento salvo leggi gerarchicamente superiori.

MORSCHBACH prosegue con la lettura del comma 11,12 art.9. specifica che verrà aggiunto un comma ulteriore all’art.9 così da chiarire la questione degli oneri a carico dei privati in caso di modifiche di terzi. Legge il comma 1 e comma 2 dell’art.10.

CAPOGROSSO chiede spiegazioni rispetto a quanto scritto al comma 2 art.10 alla frase : “ Il parere idraulico…si richiede assieme all’istanza relativa all’ottenimento dell’atto abilitativo, con …”. Chiede di mettere a disposizione la carta informatizzata del territorio.

LAZZARO ritiene che l’informazione verso al cittadinanza dovrebbe essere fatta in modo più consono all’importanza di questo regolamento.

MORSCHBACH crede che se la redazione del testo del regolamento spetta ai tecnici la partecipazione dovrebbe essere di competenza della politica. Legge comma 3, 4, 5 art.10.

CAPOGROSSO propone che al comma 5 si tolga “…e/o utilizzatori…”

MORSCHBACH legge il comma 6 art.10

CAPOGROSSO ritiene che per favorire il cittadino,  sarà compito dell’amministrazione comunale ricercarsi la documentazione prima nei propri archivi.

MORSCHBACH legge i commi 7 e 8 dell’ art.10.

CAPOGROSSO propone di cancellare il comma 7 e al comma 8 cancellare le parole: “ … e alla sanzione…”

LAZZARO pone una riflessione sui casi in cui, ne il privato, ne il comune, ha la documentazione comprovante la regolarità dei manufatti.

MORSCHBACH propone di togliere le parole : “ …spese degli obbligati…” al comma 9 art.10.

CAPOGROSSO propone di togliere “…può…” al comma 10 e maggiori specifiche sui pozzetti di ispezione citati al comma 11 art.10

Alle ore 16.00, il Presidente Giordani, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 02-05-2013 ore 09:29
Ultima modifica 02-05-2013 ore 09:29
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