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I Commissione - Verbale

Seduta del 18-02-2013 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Marta Locatelli, Gian Luigi Placella, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Gabriele Bazzaro (sostituisce Christian Sottana), Giuseppe Caccia (convocato), Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Luigi Giordani (convocato), Giacomo Guzzo (convocato), Bruno Lazzaro (sostituisce Raffaele Speranzon), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Renzo Scarpa (convocato), Giuseppe Toso (sostituisce Maurizio Baratello), Marco Zuanich (sostituisce Luca Rizzi)

 

Altri presenti: Vicepresidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati-Venezia, Vicepresidente del Consiglio Notarile di Venezia, Dirigente Stefano Savini, Consigliere comunale Sebastiano Bonzio, Consigliera comunale Camilla Seibezzi, Consigliere comunale Giuseppe Caccia, Consigliere comunale Giacomo Guzzo, Consigliere comunale Renzo Scarpa, Consigliere comunale Andrea Renesto, Consigliere Comunale Pierantonio Belcaro, Consigliere comunale Luigi Giordani, Consulta per la Tutela della Salute

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia
  2. Audizione del Presidente del Consiglio Notarile di Venezia
  3. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD n.493 del 23/07/2012 con oggetto:"ISTITUZIONE DEL REGISTRO COMUNALE DEI TESTAMENTI BIOLOGICI. APPROVAZIONE DEL "REGOLAMENTO COMUNALE PER IL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI-DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO".

Verbale

Alle ore 11.10, la Presidente, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ringraziando il Presidente dell’Ordine Notarile di Venezia ed il Vicepresidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia, che sono stati invitati per avere un quadro più completo sull’argomento oggetto della proposta di deliberazione.

DIEGO MANENTE (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Venezia) il tema del Registro è un piccolo segmento che affronta un tema molto più ampio. In assenza di una Legge nazionale i macro riferimenti normativi sono l’art. 32 della Costituzione ed il Trattato di Oviedo, anche se non ratificato. Il problema non è la validità ma l’effettiva efficacia di un atto di questo genere. La dichiarazione dovrà confrontarsi con la realtà in cui il soggetto si verrà a trovare e si dovrà vedere fino a che punto i medici saranno vincolati da quella dichiarazione. Il rischio è che, poi, il medico si veda una richiesta risarcitoria da parte dei familiari del paziente, oppure il rischio di contravvenire al codice deontologico.
Alle ore 11.45 escono i Consiglieri Tagliapietra e Cavaliere.
Si deve essere consapevoli che non si sta lavorando sul Testamento Biologico ma su un piccolo segmento/servizio e si deve capire come farlo senza incorrere nel rischio di violazioni. La procedura individuata dal Comune di Marcon, senza intervenire sui contenuti della dichiarazione,è un’operazione di mera ricezione e autenticazione della copia. Ritiene opportuna, oltre a quella del notaio, la presenza di un medico che possa consigliare o dare delucidazioni al dichiarante. Ritiene che questo sia il perimetro entro il quale il Comune si possa muovere. Naturalmente, una legge risolverebbe molti problemi.

CACCIA chiede, dal loro punto di vista, in che misura, un rapporto che si sta costruendo, si incrocia con la normativa sul consenso informato.

Alle ore 11.50 escono i Consiglieri Bazzaro e Zuanich ed entrano i Consiglieri A. Scarpa e R. Scarpa.

CAPOGROSSO il fiduciario dovrebbe essere l’alter ego di chi esprime la propria dichiarazione anticipata. Ritiene si debba fare un mero servizio di raccolta delle volontà dei cittadini, che non trovano riscontro in una Legge nazionale.

DIEGO MANENTE (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Venezia) il consenso informato ha senso nel momento in cui c’è qualcuno che deve intervenire su un soggetto e deve informarlo di ciò che farà. Il problema è che si parla di consenso informato in una fase in cui non serve perché il paziente andrebbe informato prima. La domanda che ci si deve porre è se il Comune di Venezia possa limitarsi ad essere “prestatore della stanza”. Ritiene che questa zona d’ombra rimanga perché una volta che il Comune mette a disposizione una stanza deve anche informare il cittadino su ciò che andrà a firmare. Oltre al consenso, si deve formalizzare anche la revoca del consenso, altrettanto importante.

MICHELE MANENTE (Presidente dell’Ordine Notarile di Venezia) ricorda che, attualmente il medico non è obbligato a “staccare”, nonostante il deposito di volontà. Ritiene che l’assenza di un modello prestampato sia la cosa migliore. Illustra l’impostazione adottata dal Comune di Marcon ricordando che anche loro si erano posti il problema dell’onerosità della tenuta del Registro.
Alle ore 12.00 esce il Consigliere Guzzo.
Spiega che il tutto viene gestito dal Consiglio Notarile e la, necessaria, marca da bollo viene portata dal cittadino. Semestralmente il Comune riceve l’elenco delle dichiarazioni depositate. Ritiene che in effetti le problematiche giuridiche vi siano e siano importanti. Fa un cenno anche all’aspetto fiscale per quanto concerne le autentiche amministrative (L.445/2000) in quanto gli atti dei notai sono soggetti all’imposta di pubblico registro. Il notaio può dare una consulenza a livello giuridico. I notai conservano la copia conforme, per la quale non è prevista l’imposta di registro.

Alle ore 12.05 escono i Consiglieri A. Scarpa, Renesto e R. Scarpa ed entra il Consigliere Placella.

VENTURINI l’incontro odierno ha smantellato la proposta attuale. È convinto che continuino ad esserci notevoli problematiche, visto che nemmeno lo Stato è riuscito a legiferare in tal senso. È perplesso anche in merito a possibili aspettative frustrate. C’è anche il rischio che ogni Comune presenti la propria, differente, proposta. Chiede che i rappresentanti degli Avvocati ed i Notai diano un giudizio di opportunità, oltre che tecnico, sulla proposta di deliberazione.

Alle ore 12.13 rientra il Consigliere Renesto.

FORTUNA ricorda l’art. 32 della Costituzione che prevede il consenso informato e la Convenzione di Oviedo, anche sen non ancora ratificata dall’Italia. Ciò che prevede la Convenzione di Oviedo lo prevede anche il codice deontologico dei medici. Si rischia di depositare dichiarazioni fraudolente. Non è contrario a che venga rilasciata una dichiarazione ma, finché non ci sarà una legge, non avrà alcun valore. Si deve definire cos’è il trattamento sanitario. È propenso alla soluzione adottata dal Comune di Marcon. Ricorda che in Francia c’è la c.d. Legge Leonetti che afferma che la volontà del paziente prevale su quella del medico. In Italia succede il contrario e il principio è che il medico deve lottare sempre per la vita.

Alle ore 12.20 esce il Consigliere Toso ed entra il Consigliere Borghello.

BORASO bisogna dare delle risposte ai fabbisogni dei cittadini. Gli allegati A e B devono essere profondamente rivisti. C’è anche l’aspetto economico da salvaguardare, per non togliere da altri fabbisogni. Venezia ha 300 mila abitanti e le richieste potranno essere nell’ordine delle migliaia, con tutti i problemi connessi. Chiede al Dirigente del Servizio quali possano essere i costi per l’Amministrazione.

BONZIO è scritto chiaramente che si tratta di una mera raccolta di dichiarazioni che esprimono una volontà. Questo tipo di servizio viene già erogato da decine di Comuni italiani. Il modello adottato dal Comune di Marcon è un modello valido che si può integrare con il contenuto di questo provvedimento. È confortato da quanto detto dal Presidente dell’Ordine Notarile che a Marcon si sono, fin’ora, presentate soltanto 4 persone ed una di queste vi ha rinunciato.

SEIBEZZI si deve tener conto delle due testimonianze odierne che sono un indicatore del fatto che la prestazione di un servizio a titolo gratuito, nei Comuni, è un servizio che gli Enti pubblici devono al cittadino. È sortita l’esigenza di una legge nazionale. Se ci saranno migliaia di richieste vorrà dire che sarà un’esigenza molto sentita.

PLACELLA il Comune deve occuparsi delle esigenze dei propri cittadini e se questa necessità è stata sostenuta da Comuni più piccoli a maggior ragione deve essere sostenuta dal Comune di Venezia. Se è un sentire che si modifica il Comune deve farsene carico come ha fatto per “L’Acqua bene comune”, riferendosi all’art. 32 della Costituzione che tutela la persona e la sua volontà.

CONTE è un percorso delicato ma la Commissione sta cercando di avere cognizione nel merito. Venezia ha l’opportunità di mettere assieme le sensibilità di tutti, senza demagogie o criteri di schieramento. Chiede ai due rappresentanti intervenuti di poter avere una relazione del loro intervento, agli atti. Il suo desiderio è quello di ascoltare tutti prima di fare le proprie proposte.

Alle ore 12.55 escono i Consiglieri Belcaro e Fortuna e rientra ed esce il Consigliere A. Scarpa.

CAMPA non la si deve far diventare un’operazione che forzi la mano per fare in modo che il Parlamento legiferi e non si deve indurre i cittadini a pensare qualcosa che non è. Ritiene queste audizioni molto importanti.

CONTE ritiene che il problema sia stabilire cosa un cittadino esprime e quali sono , poi, gli effetti di queste dichiarazioni.

MICHELE MANENTE (Presidente dell’Ordine Notarile di Venezia) porta l’esempio di come, in qualità di notaio, non sia interessato a cosa un cliente acquista ma cosa sta firmando nel momento in cui acquista. Questo dovrebbe essere l’approccio su questa materia. Il servizio è di deposito della volontà e, casomai, quando il cittadino si reca a firmare, il compito del notaio è spiegare cosa stanno firmando. Non forniscono una consulenza sul contenuto della dichiarazione ma esclusivamente il servizio di deposito.

PRES. LOCATELLI ringrazia i Presidenti dei due Ordini e alle ore 13.05, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 10-05-2013 ore 08:44
Ultima modifica 10-05-2013 ore 08:44
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