Seduta del 17-12-2012 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich
Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Claudio Borghello, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Marco Zuanich, Renato Boraso (sostituisce Stefano Zecchi), Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (sostituisce Carlo Pagan), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giacomo Guzzo (sostituisce Cesare Campa), Giuseppe Toso (sostituisce Michele Mognato)
Altri presenti: Assessore Politiche Educative Andrea Ferrazzi, Direttore Politiche Educative Marzio Ceselin, Funzionaria Politiche Educative Marta Baruffi, Rappresentante Istituto F. Querini Caterina Fantini, Dirigente scolastica Don Milani Concetta Franco, Cittadini
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.45, il Presidente della XI Commissione Consiliare, Gabriele Scaramuzza, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
SCARAMUZZA precisa ai consiglieri comunali che il tema della riunione di oggi è quello relativo al dimensionamento scolastico, già oggetto di una specifica riunione in data 9 Maggio 2012. Nella riunione odierna si esaminerà la situazione degli Istituti Don Milani e Querini in merito all’ipotesi di accorpamento e precisa che la Dirigente Scolastica dell’istituto Querini, a causa dell’impossibilità a partecipare, ha inviato una comunicazione scritta che è già stata inoltrata a tutti i consiglieri comunali.
Alle ore 14.50 entrano i consiglieri Bruno Lazzaro, Domenico Ticozzi, Valerio Lastrucci, Luca Rizzi e Giacomo Guzzo.
FERRAZZI ricorda che la Regione Veneto aveva invitato i Comuni a predisporre un piano di ridimensionamento degli istituti scolastici sulla base dei criteri di istituzione dei comprensori e del numero di studenti per ogni plesso scolastico. Ricorda che quasi tutti i Comuni Veneti avevano deliberato entro Natale 2011, e che per il Comune di Venezia, vista la sua complessità geografica e l’importanza del tema scolastico, si era instaurato un processo partecipativo con le singole scuole coinvolte. Proprio a tal fine era stata richiesta con deliberazione di Giunta Comunale nr. 11/2011 la proroga per la formulazione del piano e successivamente la Direzione Politiche Educative aveva convocato i vari Presidi e definito i criteri fondamentali per l’individuazione del Piano. A tal fine era stata costituita una specifica commissione, composta anche dai rappresentanti della Municipalità, della Consulta per la Scuola e da un rappresentante per ogni Istituto scolastico con l’obiettivo di predisporre la bozza di Piano. Sulla base degli incontri effettuati non erano emerse criticità particolari tranne i casi di Marghera, poi risolto positivamente, e di Chirignago / Zelarino. Nel secondo caso mentre l’istituto Querini si era dichiarato favorevole alla proposta individuata, per la Don Milani era stata presentata un’ipotesi alternativa rispetto alla previsione di accorpamento dell’istituto con quello della Municipalità di Mestre Centro. Precisa che nel frattempo è pervenuta la sentenza della Corte Costituzionale e che la Commissione d’ambito Provinciale a Dicembre 2012 ha espresso parere favorevole alla proposta di dimensionamento scolastico avanzata dal Comune di Venezia.
Alle ore 15.00 esce il consigliere Valerio Lastrucci; alle ore 15.05 entra il consigliere Marco Zuanich ed esce il consigliere Gianluca Trabucco.
FRANCO ricorda l’iter controverso, con il coinvolgimento dei diversi istituti scolastici, per la predisposizione delle ipotesi di accorpamento e afferma che grazie alla recente sentenza della Corte Costituzionale si può rivedere il Piano. Ricorda che a Giugno 2012 la Regione Veneto ha emanato le linee guida per la predisposizione del piano e che si è dichiarata ancora disponibile ad una sua eventuale rivisitazione sulla base di un atto formale di richiesta dell’Amministrazione Comunale sulla base delle poche criticità ancora presenti. Ricorda che l’istituto della Gazzera è stato oggetto, nel corso degli ultimi anni, a 5 dimensionamenti e ritiene che l’Amministrazione Comunale possa rivedere le sue scelte sulla base della recente sentenza e sulla sottoscrizione di tantissimi genitori che vogliono costituire un nucleo scolastico per il futuro dei loro figli alla Gazzera. Ritiene che qualora fosse presentato, ed accolto, un ricorso al TAR lo stesso “bloccherebbe” l’intero piano scolastico e non solo il comparto della zona della Gazzera che mantiene, nell’ipotesi di accorpamento, ad esempio le criticità relative alla logistica degli studenti tra i due istituti e il personale scolastico che è inserito in graduatorie uniche.
Alle ore 15.10 escono i consiglieri Luca Rizzi e Marta Locatelli, mentre entrano i consiglieri Alessandro Scarpa e Andrea Renesto.
FANTINI comunica che non ha nulla da aggiungere rispetto alla comunicazione scritta già inviata dalla dott.ssa Cavezzali che condivide la proposta formulata dall’Amministrazione Comunale sul dimensionamento dei due istituti comprensivi.
Alle ore 15.15 entra il consigliere Giovanni Giusto ed esce il consigliere Gabriele Bazzaro.
BORGHELLO argomenta in merito all’ipotesi di accorpamento in base alle indicazioni del Ministero e della Regione Veneto per il numero di alunni dei comprensori scolastici, e ritiene che la Gazzera, con la nuova formulazione, acquisti dignità e non sia più una succursale di altri plessi scolastici. Afferma che la formazione scolastica non cambia con la nuova formulazione, perché è una questione di organizzazione dei plessi senza incidere sull’offerta formativa dei ragazzi. Con la nuova ipotesi si creerà un istituto comprensivo di circa 1400 ragazzi, il più grande dell’Amministrazione Comunale, e ricorda che non sono state valutate come percorribili altre ipotesi di accorpamento con altri istituti e/o il mantenimento separato dei due istituti comprensivi. Ritiene che se si apre un discorso di ipotesi alternative su un istituto comprensivo, allora la discussione deve essere fatta anche su altre scelte “sofferte” che erano emerse come criticità nella precedente riunione di Maggio 2012. Auspica che l’Amministrazione Comunale garantisca il “rispetto della storia che hanno avuto i due istituti” in riferimento alle professionalità acquisite e alle verticalizzazioni passate, in considerazione degli eventuali problemi logistici dovuti alla distanza e alla diverse Municipalità dove risiedono i due complessi scolastici.
LAVINI segnala che a fronte di 830 famiglie che usufruiscono dei servizi erogati dall’Istituto Don Milani, oltre 500 hanno firmato una petizione rivolta all’Amministrazione Comunale contro l’ipotesi di accorpamento con l’Istituto Querini, ritenendolo un segnale da prestare particolare attenzione. Ricorda che negli ultimi 5 anni la zona della Gazzera ha avuto notevoli edificazioni con l’aumento del numero di residenti, e quindi tra qualche anno di possibili fruitori. Nel merito dell’ipotesi di accorpamento tra gli istituti afferma che rimangono problemi organizzativi delle sede e di spostamento degli alunni; inoltre pone delle perplessità sull’offerta formativa da erogare in considerazione della scelta degli insegnanti del relativo istituto. In merito ai numeri dell’accorpamento ricorda che per la realtà di Pellestrina si è dato corso ad un ipotesi con 1450 ragazzi e per Campalto di 620 alunni, viste le relative specificità locali mentre per l’ipotesi all’esame si è considerato solo il numero previsto dal dettato Ministeriale. In considerazione dell’opportunità annunciata dal rappresentante della scuola a seguito dell’incontro in Regione, suggerisce di valutare attentamente tutti i fattori positivi e negativi prima dell’approvazione definitiva.
Alle ore 15.35 entra il consigliere Giuseppe Toso.
BORASO ricorda che a tutti i consiglieri comunali è pervenuta la missiva via lettera da parte dell’Istituto Don Milani in merito alle problematiche dell’accorpamento, ed esprime il suo disagio ad affrontare la questione in un clima di commissione dove tutto sembra già deciso. Ricorda che a dividere le due realtà scolastiche esiste sia l’infrastruttura viaria del Cavalcavia che la linea ferroviaria, che rappresenta fisicamente il confine tra le Municipalità di Chirignago e Mestre, nonostante uno dei principi per l’accorpamento sia l’omogeneità territoriale. Si domanda perché, alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale, per le ipotesi di accorpamento bisogna proseguire con la “logica dei numeri”, invitando a valutare attentamente la questione.
ROSTEGHIN afferma che l’accorpamento proposto rappresenti una sorta di anomalia in considerazione dei “vincoli” sul numero di alunni e della posizione geografica degli istituti sul territorio Comunale. Sul tema pone le questioni relative:
• al servizio da erogare con pulmino per lo spostamento degli studenti;
• al progetto formativo in corso di svolgimento che non deve cambiare nonostante lo spostamento di sede;
• al fatto che, forse, 5 persone potrebbero perdere il posto di lavoro a seguito della riorganizzazione;
• alla necessità di chiarire se i servizi erogati al plesso della Gazzera possano aumentare come quantitativo e qualità erogata.
Alle ore 15.45 entrano i consiglieri Davide Tagliapietra e Franco Conte.
BONZIO afferma che pare evidente come i tagli imposti al settore scuola si traducano in “operazioni contabili” che hanno ripercussioni sul futuro formativo dei figli, domandandosi quale sviluppo dovrà avere l’istruzione pubblica italiana. Rispetto al tema ritiene che bisogna valutare con obiettività la discussione affrontata ed eventualmente apportare delle modifiche alle scelte pregresse, dato che la stessa Corte Costituzionale ha “superato” alcuni paletti numerici della stessa Legge e che la Municipalità di Chirignago Zelarino aveva formulato un parere optando per il “male minore” sulla base delle norme e dei numeri disponibili, che adesso sono cambiati. Conclude ricordando che il territorio della Gazzera ha un ipotesi di crescita reale molto sostenuta in base al numero di edificazioni recentemente approvato dall’Amministrazione Comunale.
BARUFFI risponde che l’infrastruttura ferroviaria non rappresenta un problema per la salute dei bambini, anche in considerazione della recente rivisitazione dello stradario cittadino. Precisa che gli edifici sono già strutturati per erogare tutti i servizi e che esiste l’obbligatorietà, dettata dalle norme attuali, sul plesso scolastico e non sull’Istituto comprensivo.
Alle ore 15.50 escono i consiglieri Davide Tagliapietra, Alessandro Scarpa e Giacomo Guzzo.
FRANCO interviene precisando che lo “stradario” è stato abrogato nel 1992 ed entra in considerazione nei dimensionamenti scolastici nei casi di numeri eccessivi di iscrizione degli studenti al fine del loro inserimento nell’istituto. Aggiunge che in base ai parametri del Ministero dell’Istruzione le 5 persone in più segnalate dalla consigliera Lavini saranno destinate a “scomparire”.
BARUFFI esplicita, al fine di un maggior chiarimento, i dati presenti nelle tabelle ministeriali.
FERRAZZI afferma che la questione centrale, da tenere sempre in considerazione, è la qualità dell’offerta formativa erogata, e che l’Amministrazione Comunale presta una grande attenzione a tal fine. Precisa che le decisioni prese vanno parametrate sull’offerta didattica, e argomenta in merito alla precedente ipotesi, poi accantonata, di accorpamento della Querini con gli istituti di Mestre Centro della Giulio Cesare che avrebbe comportato una realtà di oltre 2000 studenti e con distante superiori al limite fisico del Cavalcavia e della ferrovia. Ricorda che il dimensionamento ottimale, in base ai parametri ministeriali, è di circa 900/1000 studenti e che la Corte Costituzionale non è entrata nel merito numerico dei futuri Istituti ma solo sulle questioni legate alle competenza della scelte.
LAVINI dichiara che emerge la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di non preservare il territorio della Gazzera perché ci si “lega” esclusivamente ad una questione numerica del numero di alunni. Aggiunge che non si è preso atto della disponibilità annunciata della Regione Veneto in merito ad una ridiscussione generale dell’ipotesi formulata dal Comune di Venezia.
SCARAMUZZA ritiene che ogni scelta in merito al ridimensionamento scolastico sia particolarmente delicata e che l’Amministrazione Comunale cerca la massima mediazione tra le diverse situazioni e proposte formulate. Nel caso concreto, nonostante i due istituti risiedano in due Municipalità differenti, il Comune ha intrapreso un percorso in base alla specificità e al fine di erogare il miglior servizio per gli alunni.
TICOZZI chiede se è possibile un supplemento di istruttoria, in base alla disponibilità annunciata dalla Regione Veneto tramite la Preside dell’Istituto Don Milani, o se non è possibile che si proceda con l’ipotesi dell’Amministrazione Comunale.
FERRAZZI risponde che dopo che la Giunta Comunale ha deliberato, e si è espressa la competente Commissione d’ambito, la proposta del Comune di Venezia sarà inviata in Regione Veneto.
FRANCO afferma che quando si è stati ricevuti, come delegazione, presso i competenti Dirigenti Veneti era emersa la disponibilità di sospendere parte del piano su specifica richiesta dell’Amministrazione Comunale com’era avvenuto anche per altri Comuni.
Alle ore 16.10 entra il consigliere Sebastiano Costalonga.
SCARAMUZZA afferma che non è competenza della Commissione Consiliare, e del Consiglio Comunale, intervenire su materie di competenza della Giunta Comunale, e che nella riunione odierna si sono registrate le diverse posizioni in merito all’ipotesi di accorpamento. Ricorda che anche gli stessi consiglieri hanno punti di vista e posizioni differenti che non permettono un eventuale indicazione all’unanimità della Commissione, dove non si possono svolgere votazioni, e che pertanto la Giunta Comunale valuterà le diverse situazioni emerse.
Alle ore 16.15, il Presidente della XI Commissione Consiliare, Gabriele Scaramuzza, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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