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II Commissione - Verbale

Seduta del 10-12-2012 ore 11:00
congiunta alla VIII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Michele Zuin, Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Camilla Seibezzi (sostituisce Giuseppe Caccia)

 

Altri presenti: Assessore Antonio Paruzzolo, Vicesindaco Sandro Simionato, Direttore Maurizio Carlin, Direttore Piero Dei Rossi, Dirigente Paolo Diprima

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 778/2012 "SAVE S.p.A. - Dismissione della partecipazione societaria detenuta dal Comune di Venezia".

Verbale

Alle ore 11:20 il presidente Baratello, constatata la presenza del numero legale e salutati i convenuti, dà inizio alla seduta e apre il dibattito ai commissari presenti.

ZUIN ritiene esistano degli aspetti tecnici in merito al deliberato che debbano essere puntualizzati e sottolinea che la relazione tecnica con le motivazioni della attestazione di congruità del prezzo arriveranno solo il 19 dicembre dopo la prevista approvazione in Consiglio della delibera. Afferma che appare chiaro dalle dichiarazioni apparse sui quotidiani come il PD non sia completamente allineato sull’intenzione di vendere le quote SAVE e si chiede chi, in effetti, rappresenti il vicesindaco Simionato. Fa notare come nel documento di attuazione dei programmi approvato solo un paio di mesi fa in Consiglio le intenzioni a riguardo fossero diametralmente opposte e che se, nel frattempo, le cose fossero cambiate ci si sarebbe dovuto attivare molto prima di oggi. Ribadisce che l’amministrazione è in colpevole ritardo sulla questione. Dichiara che il suo Gruppo è contrario alla vendita.
Alle ore 11:30 esce il consigliere Belcaro.
Si dice allibito dal fatto che solo qualche giorno fa sia stato chiesto al Casinò di comprare le azioni SAVE messe in vendita dalla Provincia. Afferma che l’amministrazione sta, come il solito, chiedendo carta bianca alla vendita e per questo motivo dovrà prendersi completamente le sue responsabilità (vedi la precedente vendita Pilsen). Giustifica l’amministrazione solo nel mancato introito dei cinquanta milioni della legge speciale, ritiene che tutto il resto sia dovuto a precise responsabilità della Giunta che ha continuato a mettere in preventivo vendite immobiliari di difficile realizzazione.

MOGNATO ritiene opportuno sottolineare il perverso funzionamento del patto di stabilità che sta mobilitando tutti i comuni d’Italia in modo bipartisan sotto l’egida dell’ANCI. Suggerisce di non banalizzare il dibattito in corso. Ricorda che sono anni che si discute di vendere le azioni SAVE in Consiglio ma poi, per fortuna, l’ipotesi non si è mai realizzata. Ribadisce che se Marchi gode di una così grande maggioranza in SAVE è merito di qualcuno in Regione che gli ha permesso di arrivare a ciò. Chiede che la vendita di SAVE rappresenti l’ultima spiaggia nelle azioni dell’amministrazione e auspica che sia possibile rendere “neutri” ai fini del patto le entrate di Casinò e Legge speciale; a questo proposito propone di favorire tutte le azioni necessarie per sensibilizzare i politici di entrambi gli schieramenti nel raggiungimento dell’obiettivo. Si dice propenso a convocare un nuovo Consiglio per prendere tutti assieme la decisione finale sulla vendita. Sottolinea che dall’uscita dal patto ci rimetterebbero soprattutto i cittadini.

FORTUNA dichiara che il gruppo a cui fa riferimento si dice non soddisfatto del lavoro che ha fatto la Giunta nell’occasione. Si dice sorpreso del tentativo di acquisto fatto dal Casinò sulle azioni della Provincia e si chiede con che logica si tenti ora di vendere tutto il pacchetto di nostra proprietà.
Alle ore 11:45 entra il consigliere Toso.
Invita a vendere le nostre azioni solo come ultima ratio e afferma che riguardo ai cinquanta milioni che l’amministrazione aspetta dallo Stato sono talmente “sicuri” che propone di uscire dal patto per una cifra di pari entità: infatti il debitore non può “prendersela” con il creditore. Auspica che si portino a casa al più presto i quattrini riguardanti “La favorita” e “Cardin” e riguardo a quest’ultima operazione invita a elaborare anche contratti “creativi” per portare a casa il risultato. Ritiene che, in caso di necessità, sia meglio vendere tutto il pacchetto SAVE piuttosto di spacchettarlo.

BARATELLO ricorda che il Comune già ora non esercita alcun controllo su SAVE visto che detiene solo il 14% delle azioni e ritiene che sia molto più importante preoccuparsi del regime sanzionatorio che seguirà l’uscita dal patto del Comune di Venezia.

CONTE auspica che la discussione esca dai pregiudizi. Ricorda che la maggioranza di fatto di SAVE sarà di Marchi già dal prossimo Marzo. Afferma che si deve fare di tutto per rimanere nel patto e su questo principio non si deve fare filosofia.
Alle ore 12 esce il consigliere Seibezzi ed entra Molina.
Fa presente che, di solito, la mano pubblica non porta buona amministrazione nelle aziende.

LOCATELLI non accetta l’accusa di banalizzazione. Afferma che produrre una attestazione non completa di tutta la documentazione citata è, di per sé, sintomo di banalizzazione. Ricorda che la partecipazione di SAVE è l’unica che produce dei dividendi. Invita a far fruttare al meglio le aziende partecipate e cita a questo proposito l’esempio della Fondazione Musei che, nonostante un fatturato di 30 milioni di euro, non fa introitare nulla alle casse comunali. Ritiene che manchino le strutture di contenimento dei costi e invita a far diventare le aziende delle risorse per il nostro ente.
Alle ore 12:10 escono i consiglieri Vianello e Tagliapietra.

BARATELLO ritiene non siano le aziende il punto dolente ma bensì l’istituzione del patto di stabilità con gli attuali parametri.

CAPOGROSSO afferma che sia indispensabile, data la portata dell’operazione, ascoltare tutti i commenti e soprattutto quelli dell’opposizione. Suggerisce di leggere nel giusto modo l’operazione e cioè che non si vuole vendere a tutti i costi SAVE e anzi, se proprio fosse necessario, si venderà solo ciò che risulterà necessario.

ZUIN sottolinea che la proposta di delibera nella definizione dei valori potrebbe essere cambiata in base alla super perizia in arrivo entro il 19 dicembre e ciò provocherebbe delle variazioni nell’ordine di milioni di euro. Fa presente che il perito indipendente utilizza una valutazione basata sul prezzo medio di borsa dell’ultimo mese mentre la valutazione fatta dai tecnici comunali teneva conto degli ultimi tre mesi.

PARUZZOLO precisa che la valutazione fatta dagli uffici è stata fatta con cognizione. Il perito, come è giusto che sia, ha lavorato in modo completamente indipendente ma ha tenuto conto della stessa motivazione nell’applicazione dello sconto e cioè della scarsa liquidità del titolo. Constata che il perito ha certificato che il prezzo da noi determinato è all’interno del range da lui individuato. Spiega che non era opportuno determinare il prezzo già a luglio di una società quotata in borsa per evitare eventuali perturbative d’asta e ritiene che i tempi adottati siano di per sé già troppo lunghi.
Alle ore 12:30 escono i consiglieri Guzzo, A. Scarpa e Fortuna.

BARATELLO constata ci sia un differenziale tra il valore di mercato teorico e quello effettivo e invita a usare la massima prudenza. Rileva che gli scambi in sei mesi sono molto esigui e che il valore determinato è congruo.
Alle ore 13:35 esce il consigliere Toso.

CONTE esprime la sua completa adesione alle valutazioni portate dall’assessore.

SIMIONATO invita a riportare il dibattito sui giusti binari. Ricorda che tutti i sindaci sono scesi in piazza per via del patto. Spiega che nonostante il grande lavoro fatto sulla spesa corrente il patto si porta con sé una storia che prevedeva entrate straordinarie che consentivano una spesa di un certo livello. Ora la situazione è radicalmente cambiata e perciò nessuno vuole prendere in giro nessuno. Propone di adottare una sana dose di realismo e prendere in considerazione la vendita di SAVE come necessaria. Sottolinea che il ritardo nell’operazione è dovuto al fatto che si sono cercate di prendere in considerazione tutte le altre strade. Auspica che gli altri 70 milioni siano portati a casa a tutti i costi e che si raggiunga l’obiettivo strategico di raggiungere il rispetto del patto. Invita tutti a farsi promotori in tutte le sedi della proposta di stralciare dal patto i proventi di Casinò e Legge speciale.

Alle ore 12:50 il presidente Baratello invia la proposta di deliberazione in Consiglio per la discussione prendendo atto del parere contrario del consigliere Zuin e, salutati i presenti, chiude i lavori della commissione.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 17-01-2013 ore 16:04
Ultima modifica 17-01-2013 ore 16:04
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