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Commissione Città Metropolitana - Verbale

Seduta del 07-12-2012 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Claudio Borghello, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Renato Boraso (sostituisce Stefano Zecchi), Giacomo Guzzo (sostituisce Lorenza Lavini), Bruno Lazzaro (sostituisce Maurizio Baratello), Alessandro Vianello (sostituisce Sebastiano Costalonga), Marco Zuanich (sostituisce Domenico Ticozzi)

 

Altri presenti: Assessore Pier Francesco Ghetti, Vicedirettore Generale Luigi Bassetto, Adriana Vigneri

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Statuto della Città Metropolitana: audizione dell'avv. Adriana Vigneri.

Verbale

Alle ore 14,45 il Presidente Campa constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta informando i presenti che è stato divulgato via mail a tutti i Consiglieri, tramite la Segreteria, il link del sito internet della Conferenza Metropolitana.
Precisa quindi che il 19 ci sarà il secondo incontro della Conferenza.
Presenta quindi l’avv. Vigneri ai partecipanti alla riunione, specificandone le funzioni di consulente del Comune senza mancare di ringraziarla anticipatamente per la disponibilità accordata.

VIGNERI cita le circostanze che prevedono la trasformazione delle Provincie in Città Metropolitane, altresì commentando quanto indicato dalla Costituzione.
Ritiene molto a rischio la conversione del decreto 188/2011.
Rileva che il decreto stesso presenta delle semplificazioni e che si è proposto un emendamento per ottenere infatti un percorso facilitato all’allargamento della Città Metropolitana.
Inoltre non manca di richiamare all’art. 133 1^ comma della Costituzione.
Aggiunge che la Legge (art. 18 spending review) è costruita in forma “elastica”, lasciando infatti alle autonomie locali la definizione dei diversi aspetti (vedi elezione del Presidente).
A maggior ragione di quanto appena detto, gli organi possono essere quelli previsti dalla Legge ma se ne possono attribuire e creare dei nuovi.
Sempre nell’ambito degli organi precisa che la mancanza della Giunta è dovuta all’effetto trascinamento che era previsto con le Provincie (a loro volta ridotte al solo ruolo di coordinamento).
Si trasferisce quindi la governance alle Città ove la struttura è un organismo in cui non è prevista un’assemblea, e nel quale i dieci componenti possono essere portatori di deleghe.
Richiama inoltre all’ambito delle funzioni legate al territorio, per la cui importanza necessita di un arricchimento nelle competenze della Città Metropolitana.

Il PRESIDENTE specifica esserci già la proposta per l’allargamento sul numero dei componenti.
Inoltre ritiene interessante l’aspetto della funzione strumentale (vedi la questione trasporti).
Pertanto considera importante definire al più presto il nuovo statuto, ove nello stesso si potrebbero prevedere le specifiche disposizioni in merito al territorio.

MOGNATO ritiene di vitale importanza far partire lo statuto, sottolineando che trattasi di un lavoro che dovrebbe coinvolgere oltre gli Amministratori anche i cittadini, partendo da un organismo di secondo livello ma nella prospettiva di accrescere strada facendo ed acquisendo anche varie funzioni. Chiede quindi se si possa ipotizzare tale percorso.

FORTUNA chiede se saremo di fronte ad un ente territoriale o ad un’agenzia operativa.
In quest’ultima ipotesi il Consigliere si dimostra contrario in luogo di quello che ritiene dovrebbe essere un ente sovraordinato al Comune, con una apposita Giunta ed un’assemblea.

SCARPA R. per quanto emerso afferma che farebbe certamente piacere che l’organo potesse essere artefice del miglioramento dell’attuale qualità della vita.
Coglie l’occasione per proporre un ripensamento della Città di Venezia nell’ottica di un miglioramento economico (cita il Comune di Cavallino).

VIGNERI in risposta al Consigliere Mognato, propone forme partecipative nuove. Sull’elezione diretta, le funzioni richiedono una forte legittimazione.
Altra ipotesi è che sia un’elezione indiretta, stante all’accettabilità delle Amministratori locali.
Sempre sull’ipotesi dell’elezione diretta, il legislatore rimanda a delle precise condizione. Pertanto ad oggi tale ipotesi pare inapplicabile.
Precisa che all’interno della Città ci sono realtà diverse (vedi unioni di Comuni) e sarà necessario però un certo grado di omogeneità. Quindi si rileva anche che sarà incentivante l’unione al fine di ottenere interlocutori di maggior forza.
Evidenzia per le Provincie il processo di trasformazione avvenuto nel tempo in qualità di enti di secondo livello, pur sottolineando comunque le contrarietà costituzionali che considerate al pari tutti gli enti. Collegato a quanto appena detto anche la rappresentatività risulta diversa, ed in quest’ottica non si ha ancora risposta risolutiva da parte della Corte Costituzionale.
Ritiene infatti che le Provincie dovrebbero essere enti di primo grado, mentre le Città Metropolitane saranno di secondo grado in funzione della loro utilità.
Sulla necessità economica, sono le città quelle che ospitano gli insediamenti con valore aggiunto. Quindi gli agglomerati vanno sostenuti e a tale comprova si richiama al programma europeo.
Il vantaggio economico sarà quindi evolutivo e con precise ricadute anche sui Comuni minori.
A tal ragione bisognerà tendere ad aumentare i livelli di qualità della vita.
Il comma 8 art. 18 aggiunge che la Città Metropolitana conseguirà gli introiti fiscali mentre nei rapporti con i Comuni non ne avrà.

Alle ore 15.45 esce il Consigliere Bazzarro ed entra Locatelli

GIORDANI cita il confronto avvenuto durante la prima Conferenza della Provincia, nella quale afferma esserci già in essere una ipotetica bozza di Statuto.
Ritiene che tecnici e Comune dovrebbero collaborare nell’addivenire alla costituzione della Città.
Si dimostra favorevole all’aggregazione di Padova ma anche della denominata “PaTreVe”.
Condivide la necessità di una prima fase provvisoria ove sarà poi lo statuto che porterà avanti la fase successiva.
Infine ritiene che si debba sostenere il ruolo di Venezia come struttura portante.

BORGHELLO afferma che si è consapevoli che saranno omogenei i servizi, con regole e criteri condivisi, al crescere di quanto la struttura diventerà vicina all’operatività dei Comuni.
Ritiene che bisognerà far capire che l’aggregazione dei servizi dovrebbe allargarsi nel senso di fondersi tra i diversi Comuni. Il tale logica considera doveroso il bisogno di ammodernamento dei servizi stessi.
Sottolinea inoltre la necessità di diminuzione del numero dei Comuni anche in considerazione del divario con la realtà europeo ove le dimensioni degli stessi sono molto più grandi.
Pertanto conclude riaffermando l’obbligo di andare verso strutture di più ampie dimensioni.

Alle ore 16.00 esce il Consigliere Centenaro

LASTRUCCI definisce ostica la delimitazione per confini. Ritiene che se non si fosse legati alla delimitazione territoriale l’agenzia strumentale parrebbe la soluzione ideale.
Afferma che l’importante sarebbe il superamento del livello Regionale per il conseguimento dei finanziamenti.
Infine si mostra favorevole quindi per l’agenzia strumentale con la modifica dei confini.

GUZZO non nega lo stupore nel momento in cui è venuto a conoscenza dell’iniziativa della costituzione della Città Metropolitana. Pertanto ne giustifica lo scopo nell’addivenire ad una maggiore razionalizzazione complessiva.
Non ritiene essenziale focalizzarsi su quali saranno le opportunità di entrate finanziarie che si apriranno a favore della Città, ma quali invece potranno essere i progetti di razionalizzazione della spesa.

SOTTANA ringrazia il Presidente e la Commissione. Si ritiene molto poco affascinato dalla “scatola priva di funzioni”. Reputa invece positivi gli spunti dei colleghi. Ritiene infatti essere i servizi quelli che fanno la differenza, rilevando su quest’ultimo aspetto una certa inerzia da parte dei 44 Comuni.
Richiama pertanto alla necessità di istituire dei gruppi di lavoro di profilo tecnico nei diversi settori coinvolti (es. urbanistica).
Non vede fondamentale la costituzione di un ente con la sola finalità di acquisire progetti internazionali e loro finanziamenti. Non ritiene quindi che si debbano sostenere così costi certi a fronte di entrate incerte, altrimenti si continua a parlare della “scatola istituzionale”.

Alle ore 16.10 escono i Consiglieri Fortuna e Boraso

VIGNERI vorrebbe capire meglio cosa pensa il Consigliere Borghello. Quando parla di funzioni non dovrebbe si intende fare servizi, a tal scopo sarà la Società incaricata ad essere artefice dell’attività.
Ritiene che l’aggregazione sia un valido aiuto ma non crede che le funzioni si eserciteranno nelle assemblee delle Società ma nell’apposito ente. Quindi sarà la Città Metropolitana che eserciterà le funzioni in quello che si può definire un passaggio fondamentale.
Per quanto concerne i finanziamenti, una Città Metropolitana è più importante per l’Europa che non le singole realtà locali. Infine conclude affermando che la Città sarà la Provincia alla quale succede.

SEIBEZZI afferma che l’ultimo aspetto delle funzioni sarà il nodo principale, avendo pur sempre presente il contesto.

BASSETTO precisa che la Conferenza Metropolitana si è convocata prossimamente al Municipio di Mestre. Nella precedente riunione si è costituita all’unanimità e uno degli obiettivi dei prossimi incontri sarà la modalità di individuazione di commissioni di lavoro.
Pertanto ritiene che bisognerà studiare assieme il sistema per legare i lavori di questa Commissione con i prossimi programmi di lavoro.

IL PRESIDENTE nell’informare che sarà dedicata una ulteriore riunione di Commissione in proseguimento con la metodologia di approfondimento del tema, ringrazia i presenti ed alle ore 16.20 dichiara conclusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 15-01-2013 ore 15:33
Ultima modifica 15-01-2013 ore 15:33
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