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IX Commissione - Verbale

Seduta del 30-11-2012 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Marta Locatelli (sostituisce Antonio Cavaliere), Alessandro Vianello (sostituisce Gabriele Bazzaro)

 

Altri presenti: Assessore Carla Rey, Dirigente Stefania Battaggia, Associazioni dei Consumatori e degli Utenti, Rappresentanze Locali delle Organizzazioni del Commercio, Turismo e Servizi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD n. 635 del 2/10/2012 con oggetto:"Adempimenti in tema di liberalizzazione delle attività economiche, semplificazione amministrativa e adeguamenti procedurali: -Nuovo Regolamento per le Attività di Somministrazione di Alimenti e Bevande - Abrogazione norme regolamentari."
  2. Esame della proposta di deliberazione PD n. 634 del 2/10/2012 con oggetto:"Adempimenti in tema di liberalizzazione delle attività economiche, semplificazione amministrativa e adeguamenti procedurali: -Nuovo regolamento del Commercio su Aree Pubbliche."

Verbale

Alle ore 14.53, il Presidente della IX Commissione consiliare, Ennio Fortuna, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, introduce l’argomento iscritto all’ordine del giorno e dà la parola al Consigliere Molina che chiede di intervenire sull’ordine dei lavori.

MOLINA fa notare che i cittadini presenti lo sono per il secondo punto iscritto all’ordine del giorno (proposta di deliberazione PD n. 634 del 2/10/2012 con oggetto:"Adempimenti in tema di liberalizzazione delle attività economiche, semplificazione amministrativa e adeguamenti procedurali: -Nuovo regolamento del Commercio su Aree Pubbliche.").

BORASO chiede di intervenire sull’ordine dei lavori per proporre di rinviare l’esame del 2° punto al fine di consentirne un’analisi serena.

PRES. FORTUNA propone alla Commissione di rinviare la trattazione del 2° punto ad altra data. La Commissione acconsente ed il punto viene stralciato.

VIANELLO lo ritiene irrispettoso nei confronti dei cittadini che sono intervenuti.

PRES. FORTUNA dà la parola all’Assessore Rey perché proceda con l’esame della proposta di deliberazione PD n. 635 del 2/10/2012 con oggetto:"Adempimenti in tema di liberalizzazione delle attività economiche, semplificazione amministrativa e adeguamenti procedurali: -Nuovo Regolamento per le Attività di Somministrazione di Alimenti e Bevande – Abrogazione”, con l’analisi dell’art. 16.

ASS. REY procede spiegando che per quest’articolo non sono pervenute osservazioni, tranne quelle di Confcommercio. Relativamente a ciò, spiega che non si può togliere la competenza delle Municipalità mentre ritiene accoglibile la richiesta di aggiunta della frase:”anche per il tramite di società…”. La richiesta di aggiunta al comma 5 non ha senso perché se non è richiesto dalla “SCIA”, aggiungerlo è contrario all’ottica di semplificazione. La richiesta di aggiunta di un comma 2, all’art. 17 , da parte delle Associazioni, non è accoglibile perché la richiesta esula dalle prescrizioni.

DAZZO (AEPE) non è d’accordo con l’Assessore sugli artt. 16 e 17 in quanto ritiene che i distributori automatici di alimenti non sono idonei.

ASS. REY risponde che sono installati all’interno di luoghi in cui ci sono già i servizi igienici.

Alle ore 15.10 esce il Consigliere Campa.

PANCIN (AEPE) ricorda che chiunque voglia installare un frigorifero deve, obbligatoriamente, avere un lavandino per l’acqua. Per analogia, anche i distributori automatici, che sono a tutti gli effetti dei frigoriferi, devono prevedere la contestuale installazione di lavandino con l’acqua.

ASS. REY lo ritiene accoglibile se la ASL lo riterrà opportuno.

R. SCARPA ritiene che un distributore automatico, all’interno di un pontile ACTV, debba avere una prescrizione sanitaria particolare. L’osservazione delle Categorie è cogente rispetto alla necessità.

Alle ore 15.15 esce il Consigliere A. Scarpa.

ASS. REY procede con la lettura degli articoli 18, 19, 20, 21 e 22 facendo presente che non sono pervenute osservazioni. Le osservazione delle Categorie all’art. 23 sono accoglibili. Rispetto agli art. 24 e 25 non sono pervenute osservazioni. All’art. 26 viene richiesta l’aggiunta di un titolo. La richiesta non può essere accolta perché verrebbe richiesta con tutti i requisiti che non sono previsti. Rispetto all’art. 31, la Municipalità di Marghera chiede di specificare i soggetti deputati al controllo. Questa osservazione è accoglibile. È altresì accoglibile la richiesta di Confcommercio, al punto 2 del comma 2, dell’art. 32.

MOLINA ritiene estremamente rigido il sequestro amministrativo per ogni tipo di sanzione.

BATTAGGIA si tratta della formulazione proposta e trasmessa dal Comando di Polizia Municipale. Prenderanno in considerazione un’eventuale modifica.

ASS. REY prosegue con la lettura delle osservazioni di Confcommercio all’art. 33 e afferma che non si capisce il perché di questa sottolineatura, visto che il Regolamento già lo prevede.

DAZZO (AEPE) se non viene modificato l’impianto del provvedimento, lo si può lasciare così com’è.

CACCIA afferma che c’è una necessità, alla quale spinge lo stesso Legislatore, per la semplificazione dei Regolamenti. Un eccesso di costrizioni e competenze, che stanno in capo alla P.A., renderebbe di difficile attuazione il Regolamento.

Alle ore 15.22 entra la Consigliera Locatelli ed esce il Consigliere Borghello.

DAZZO (AEPE) ritiene questo passaggio fondamentale per evitare qualsiasi fraintendimento.

BONZIO ritiene che il Regolamento si riferisca specificamente alle nuove attività, per fare in modo di insediare attività di valore e di qualità.

R. SCARPA le disposizioni finali del provvedimento sono il posto dove inserire eventuali deroghe. La prima parte della richiesta di Confcommercio ritiene possa essere accolta. In questa fase è difficile stabilire in cosa consisteranno le deroghe, visto che il Consiglio comunale potrà ancora modificare i singoli criteri. Chiede che alcuni requisiti di qualità possano diventare requisiti strutturali e siano validi anche per attività già esistenti, come per esempio la presenza dell’abbattitore.

ROSTEGHIN chiede se un subentro è da considerarsi al pari di una nuova attività.

ASS. REY risponde di no.

BATTAGGIA se il subentro è tal quale, non è assoggettabile ai nuovi criteri. Si tratta, tecnicamente, di un sub-ingresso.

PRES. FORTUNA ritiene non ci sia una gran differenza fra quanto proposto dall’Assessore e quanto proposto da Confcommercio.

ASS. REY il primo paragrafo può essere accolto perché ripete quanto espresso, sempreché non si apportino modifiche ai locali. Ovvero, “senza modifiche ai locali” deve essere inteso come “a condizione che i locali non vengano modificati”. Se è così, la modifica può essere accolta. Ma se da Bar si passa a ristorazione, servono i requisiti richiesti. Procede con la lettura delle “aggiunte” richieste da Confcommercio. Rispetto a queste, le pare inopportuna fare delle differenziazioni creando, di fatto, dei requisiti che non sono previsti.

CACCIA chiede se equivalga a dire che chi subentra ed apporta le modifiche richieste venga, di fatto, passato al setaccio. Se così fosse, si porta chi subentra a non apportare alcuna modifica.

PRES. FORTUNA la conseguenza potrebbe essere che apportando modifiche si equipari ad una nuova attività.

PANCIN (AEPE) viene compilato un modello per la re intestazione dell’attività senza modifiche. Le attrezzature, però, possono essere cambiate perché non modificano la sostanza dell’attività. Gli impianti si intendono strutturali e non deve cambiare la produzione alimentare del servizio (per esempio, si può cambiare il tostapane ma non i deve cambiare la qualità dei toast).

Alle ore 15.35 esce il Consigliere Giordani.

MOLINA ricorda che il collega Caccia raccomandava semplificazione e attenzione alle competenze che stanno in capo alla Pubblica Amministrazione. Si deve fare riferimento alla materia igienico- sanitaria ma attenendosi a quelle che sono le competenze del Comune.

LOCATELLI poter migliorare i servizi igienici di un’attività senza poterli ingrandire o spostare lo trova limitante e limitativo per questa Amministrazione che potrebbe trarre anche dei miglioramenti delle attività del suo territorio.

R. SCARPA non ritiene sia fuori luogo precisare a cosa ci si riferisce. Il sistema di qualità introdotto non è previsto per legge, lo stabilisce il Comune. Attraverso una discriminazione dei livelli di qualità si aumentano i livelli di civiltà di questa Città.

Alle ore 15.46 rientra il Consigliere Borghello.

PANCIN (AEPE) il 3° ed il 4° comma aggiunto, non sono nulla di diverso da quanto già esiste. Si ribadisce la necessità di parificare tutto ciò che è già previsto per legge.

BELCARO ritiene utile acquisire un parere dell’Avvocatura Civica e della Segreteria Generale per poter capire la potestà regolamentare del Consiglio comunale.

Alle ore 15.50 escono i Consiglieri Caccia e Tagliapietra.

ASS. REY la sua posizione rispettò all’aggiunta dei commi 3° e 4° è assolutamente contraria.

BORASO chiede un riepilogo dei primi 33 articoli. Questo riepilogo, scritto, deve contenere tutte le osservazioni che sono state accolte in modo che serva d’ausilio per il Consiglio comunale. Non vuole che le modifiche concordate in Commissione siano blindate.

ROSTEGHIN invita a riflettere sui regolamenti riguardo all’insediamento di nuove sale giochi e sul tema della vendita di quotidiani su area privata e chiede una riflessione più approfondita.

BONZIO ritiene che il collega Rosteghin abbia toccato due punti importanti perché, purtroppo, c’è una vera e propria proliferazione di realtà di questo tipo dovute, in parte, alla liberalizzazione. Rispetto alla richiesta del Consigliere Boraso ritiene che questo lavoro vada chiuso al meglio, anche alla luce di quanto emerso in Commissione. Oggi è difficile costruire un’azione emendativa su un testo che è già stato modificato. Chiede anch’ègli un testo che raccolga le osservazioni accolte.

Alle ore 16.00 esce il Consigliere Vianello.

DAZZO (AEPE) ringrazia l’Assessore e tutti i Commissari per aver consentito loro di presentare delle osservazioni. Ricorda che liberalizzazione non significa anarchia ma regole uguali per tutti e non deve significare uccidere le attività esistenti.

BELCARO rileva alcuni errori nel titolo (oggetto) della proposta di deliberazione, un’incongruenza fra le date del 22 e 23 dicembre relative ad una legge citata e fa notare che all’interno della proposta di deliberazione mancano le norme di riferimento.

Alle ore 16.10 escono i Consiglieri Boraso e Belcaro.

DIR. BATTAGGIA risponde che le norme sono contenute nell’allegato D, trasmesso già da tempo a tutti i Consiglieri assieme alla proposta di deliberazione in oggetto.

ASS. REY in relazione all’intervento del Consigliere Rosteghin, afferma che il problema dei videogiochi è un problema che le sta molto a cuore e stanno aspettando un provvedimento fatto dal Comune di Vicenza ed una sentenza del TAR, che ha accettato il ricorso fatto da chi intendeva aprire una sala giochi. C’è la possibilità di lavorare anche dal punto di vista urbanistico ma non saranno norme che riguardano il Commercio ma l’Urbanistica.

MOLINA rispondendo ad un commerciante che asseriva che la Direttiva Bolkestein era stata soggetta a molti ricorsi, afferma che finché il recepimento degli articoli non è dichiarato illegittimo, gli Enti sotto ordinati si devono adeguare.


PRES. FORTUNA propone di proseguire l’esame della proposta di deliberazione in altra seduta di Commissione. La Commissione acconsente ed alle ore 16.15, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 24-01-2013 ore 11:16
Ultima modifica 24-01-2013 ore 11:16
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