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IX Commissione - Verbale

Seduta del 28-09-2012 ore 11:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Saverio Centenaro (sostituisce Antonio Cavaliere), Camilla Seibezzi (sostituisce Carlo Pagan), Giuseppe Toso (sostituisce Pierantonio Belcaro), Simone Venturini (sostituisce Marco Zuanich), Alessandro Vianello (sostituisce Lorenza Lavini)

 

Altri presenti: Assessore Antonio Paruzzolo, Coadiutore alle Politiche del Lavoro Sebastiano Bonzio, Coop Lavoratori Piccola Pesca - Pellestrina, Coop S.Marco - Burano, Codiretti Veneto, Federcoopesca, Legacoop Veneto-Settore Pesca

 

Ordine del giorno della seduta

  1. APPROFONDIMENTO SITUAZIONE DI DIFFICOLTA' DELLA PESCA IN LAGUNA

Verbale

Alle ore 11.44, il Presidente della IX Commissione consiliare, Ennio Fortuna, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, introduce l’argomento iscritto all’ordine del giorno leggendola lettera del presidente del Consiglio con cui si chiedeva un approfondimento delle problematiche della pesca in Commissione. Dà quindi la parola all’Assessore Antonio Paruzzolo.

ASS. PARUZZOLO spiega che le competenze in materia di pesca sono suddivise fra Provincia e Regione e che il Comune di Venezia non ha alcuna competenza specifica. La pesca, dal punto di vista socio economico è una delle attività più importanti, e anche se il numero degli operatori è diminuito si tratta di un numero importante di aziende, persone ed imbarcazioni. È un settore molto importante per il Comune di Venezia anche se non ha una competenza diretta. In agosto si è verificata una tremenda moria del “prodotto” e tutto ciò ha portato ad un incontro in Prefettura, il 14 agosto u.s.; da questo incontro sono sortite diverse proposte col coinvolgimento dell’Unità Locale Socio Sanitaria (che certifica il “prodotto”). In quella sede si è riscontrato che la frammentazione delle competenze è dannosa. È stata concordata una cabina di regia ed i primi risultati cominciano a vedersi. Hanno proposto di poter prelevare il ”prodotto” in aree non ancora classificate come idonee per poi reimmetterlo in aree che sono tali in modo che il prodotto si possa depurare. Nei confronti di GRAL ed ULSS il Comune funge da stimolo aderendo al Gruppo di Azione Costiera (vedi slide) previsto dall’asse 4 del Fondo Europeo per la Pesca 2007/2013. ha ricordato tutto ciò per testimoniare direttamente come Assessore e Direzione competente partecipino fattivamente al problema, pur senza specifiche competenze.

Alle ore 11,58 entra il Consigliere Tagliapietra.

PRES. FORTUNA chiede spiegazioni sulla moria citata in apertura.

ASS. PARUZZOLO proprio in questi giorni si sta investigando sulle cause che sono, probabilmente, da imputare alle alte temperature, al circolo d’acqua, ecc.

Alle ore 12.04 esce il Consigliere Bazzaro.

PRES. FORTUNA dichiara aperta la discussione.

Alle ore 12.05 esce il Consigliere Rizzi ed entrano i Consiglieri Mognato, Guzzo e Caccia.

IGOR COCCATO (Coop. San Marco) spiega che entrambe le cooperative sono quelle tradizionali e classiche di piccola pesca che utilizzano imbarcazioni poco impattanti e che, stando in mare solo 8 ore al massimo, garantiscono la freschezza del prodotto pescato. Per quanto riguarda la Laguna, l’attività principale è l’allevamento delle vongole veraci, che rappresenta l’80% del fatturato di un pescatore; impiega , circa, 100 famiglie, soltanto a Burano. Le ultime campagne di semina, importanti, sono partite nel 2009 e la raccolta si effettua dopo 2 o 3 anni. Se manca l’allevamento mancherà poi la raccolta. La Cooperativa San Marco dispone di 300 ettari per svolgere le loro mansioni. Pagano al GRAL un canone di concessione di 120.000 euro l’anno ma, a fronte di questi pagamenti, in questi anni non hanno ricevuto disponibilità di novellame. Dispongono solo del “prodotto” naturale e in caso di morie, o altro, il danno arrecato è enorme. È importante che si capisca la gravità della situazione perché ci sono 500 persone (solo a Burano) che vivono di pesca.

Alle ore 12.15 escono i Consiglieri Vianello e Molina.

DOMENICO GORIN (Pres. Piccola Pesca Pellestrina) spiega che i loro problemi sono quasi uguali a quelli dei pescatori di Burano. Quest’anno, per vari motivi la Laguna centrale ha dato poco “prodotto”.si sono rivolti alla Provincia ed al GRAL per far presente che alcune aree non sono idonee all’allevamento ed alla pesca. Si sono rivolti pure al Magistrato alle Acque per concordare nuove aree che però non ci sarebbero a causa della costruzione di una presunta diga per collegare Marghera al Canale dei Petroli e Santa Maria al Mare. Chiede venga riconosciuta ai pescatori una parte della quota versata dai crocieristi. Riferisce di pescatori ai quali stanno pignorando la casa per l’impossibilità di pagare le rate del mutuo. Si deve classificare l’intera Laguna, anche perché il “prodotto” è pochi metri fuori dalle aree classificate. Pellestrina pullula di imbarcazioni della Guardia di Finanza che controlla e sanziona chi pesca fuori dalle aree. La Comunità Europea penalizza gli altri Stati al fine di avere il controllo sui mari. Elargisce un tot di euro l’anno per far smettere la pesca in Italia.

PRES. FORTUNA chiede se sia stata chiesta la classificazione dell’intera Laguna.

GORIN spiega che un qualsiasi pescatore avrebbe di che vivere se si classificasse l’intera area. La notizia ufficiale è che non è possibile perché sono aree inquinate.

Alle ore 12.24 entra il Consigliere Bonzio ed esce il Consigliere Conte.

ANDREA VIO (Cooperativa S. Marco) spiega di essere uno dei quattro pescatori dotato di rete a strascico che non può adoperare a causa delle normative europee che si applicano all’interno delle tre miglia. Spiega che la norma europea prevede una maglia da 50 cm. e le miglia, oltre le quali operare, sono state portate a 4. alcune specie ittiche, come le cicale di mare, stanno però all’interno delle due miglia e mezza. Riferisce che la pesca all’interno della Laguna non dà reddito perché il terreno si è impoverito e le specie ittiche non si riproducono più come una volta. A tutto ciò si aggiungono i continui rialzi del prezzo del carburante.

Alle ore 12.30 esce il Consigliere Ticozzi.

ANTONIO GOTTARDO (Responsabile regionale Lega Coop Settore Pesca) condivide la relazione dell’Assessore Paruzzolo e dei rappresentanti delle cooperative dei pescatori ma la situazione è drammatica. Si deve perseverare con l’azione politica che si sta facendo e coi gruppi di Azione costiera. Il sistema “pesca” ha sempre valorizzato le tradizioni e la cultura locale a differenza di quella dell’alto Adriatico che è in mano a 3 o 4 holding. Riferisce che in Francia non sono soggetti agli stessi controlli sanitari cui sono soggetti loro. C’è una debolezza dell’Italia nei confronti dell’Unione Europea. È vero che il Comune non ha più una partecipazione all’interno del GRAL e perciò si chiede che ne sarà del GRAL dopo il 2013. Nella Laguna di Venezia la sovrapposizione delle competenze non consente lo sviluppo della pesca e la domanda del Presidente Fortuna andrebbe rivolta al GRAL e al Magistrato alle Acque. Il suggerimento è quello di decidere quali strade intraprendere, salvaguardando le tradizioni ma con un occhio all’industrializzazione.

Alle ore 12.45 escono i Consiglieri Centenaro e Costalonga.

FACCIOLI (Coldiretti Pesca) afferma che da anni non vengono interpellati dal GRAL e dal Magistrato alle Acque. Il Comune, costruendo opere che impattano negativamente sul prodotto rischia di far chiudere le Cooperative di Pesca. Informa che hanno chiesto il fondo di solidarietà nazionale. Spiega che un pescatore di Rovigo paga, per unità, 28 euro mentre un pescatore Veneziano ne paga 380, esclusa l’IVA. Ritiene che la proposta “cabina di regia” vada bene ma sotto il controllo del Prefetto.

TAGLIAPIETRA la differenza di tariffe è la prova provata di quanto costi il GRAL. Chi vive di pesco, oggi, nutre poche speranze ed il Comune di Venezia, al di là delle competenze, deve potersi confrontare con la Comunità Europea. Spiega che le reti a maglia stretta, paradossalmente, aiutano la laguna perché togliendo le alghe aiutano ad ossigenare l’acqua. È inutile fare norme che obbligano a pescare dove non c’è prodotto. Si deve dire al GRAL che è inaccettabile che non dialoghino con le cooperative dei pescatori.

Alle ore 12.50 escono i Consiglieri Seibezzi, Giordani e rientra il Consigliere Costalonga.

CACCIA si ritrova in tutto quanto è stato detto. Il fatto che ci siano tutte queste “competenze” che operano in Laguna, di fatto complicano la situazione. Ritiene che siano in corso d’opera una serie di infrastrutture che danneggiano la Laguna. Si deve tornare ad interloquire col Magistrato alle Acque, altrimenti questo impegno convito del Comune rischia di essere monco.

Alle ore 12.55 esce il Consigliere Giusto.

A. SCARPA ritiene che oggi sarebbero dovuti essere presenti il Magistrato alle Acque e gli Organi competenti della Regione e della Provincia. Il GRAL continua a chiedere i soldi ai pescatori che, per contro, non guadagnano. Si deve prevedere un ordine del giorno ed un Consiglio straordinario su questo tema. Il GRAL deve abbassare le richieste ed il Sindaco deve essere interpellato affinché si occupi di questo problema.

R.SCARPA è una crisi ampiamente annunciata ed il comparto della Pesca è sempre stato scarsamente considerato dalle istituzioni. Nel piano provinciale della Pesca si parla solo degli aspetti legati all’ambiente. Alcune concessioni sono state date a realtà polesane. I pescatori, da sempre, diversificano la loro attività a seconda della stagione e non si possono basare soltanto sulla raccolta delle vongole. Ricorda che alcuni anni fa la Provincia aveva condotto uno studio e ne era sortito che nell’arco di due generazioni la Pesca era destinata a scomparire e, con essa, tutti i prodotti tipici della Laguna di Venezia. I pescatori sono costretti a pescare fuori dalle regole per poter sopravvivere.

Alle ore 13.02 esce il Consigliere A. Scarpa.

Il Comune di Venezia può far molto e, finalmente, ha un Assessore che si interessa a questo argomento. Si deve predisporre un progetto di sostegno con risorse vere a favore dei pescatori. Ricorda che la Città di Venezia ha il secondo mercato ittico d’Italia, che fattura 60 milioni di euro l’anno. I pescatori devono far parte del nuovo mercato ittico in realizzazione. Serve un intervento immediato nei confronti del GRAL, che deve abbassare, se non azzerare, i propri canoni, e del Magistrato alle Acque. Il Comune deve sostenere ed incentivare politiche ambientali che si esprimano contro la diga a nord-est del Canale dei Petroli. Tra l’altro, è previsto per legge che le Lagune non si possano separare.

Alle ore 13.10 esce il Consigliere Caccia e rientra il Consigliere Tagliapietra.

Si devono salvaguardare le specie ittiche e classificare la Laguna secondo specifici tipi di pesca che vanno salvaguardati e sostenuti dal Comune. Si devono poi prevedere delle attività complementari, tipo la pesca-turismo. Per esempio, si possono impiegare i pescatori, nei periodi di fermo pesca, per la pulizia e la manutenzione delle spiagge. Chiede che queste iniziative coinvolgano la Giunta e vengano portate a compimento entro l’anno.

COSTALONGA auspica che seguano fatti concreti e le richieste formulate dal Consigliere R. Scarpa devono essere fatte proprie dalla Commissione ed il Consiglio deve, in questo senso, indirizzare la giunta. Il Comune doveva e poteva restare all’interno del GRAL. Ritiene che la costituzione del “Parco della Laguna” creerà ancor più problemi. Il Consiglio comunale si deve impegnare anche economicamente e dare risposte concrete.

Alle ore 12.20 i presenti sono i Consiglieri Fortuna, Tagliapietra, R. Scarpa, Bonzio, Guzzo, Costalonga e Borghello.

BORGHELLO anche se in questo periodo non è facile trovare risorse economiche, va fatta una seria analisi sul perché si è arrivati a questa condizione. In passato c’è stata poca attenzione a questo settore e, forse, ciò andava bene un po’ a tutti. Il GRAL è nato per gestire meglio l’intero settore. La consapevolezza di questa crisi può portare all’autogestione da parte delle cooperative di pescatori. Si deve ragionare anche in funzione di una classificazione del prodotto, al fine di valorizzarlo. Ritiene che i pescatori, assieme ai cacciatori, siano i veri custodi della Laguna.

Alle ore 13.26 rientra il Consigliere A. Scarpa.

GUZZO chiede se il prodotto pescato sia certificato DOC o DOP perché ritiene che queste certificazioni portino ad un vantaggio anche perché la certificazione di un prodotto tipico di un territorio è garantito dalla Comunità Europea. Ritiene che tutte le Istituzioni (Regione, Provincia e Magistrato alle Acque) vadano invitate in Commissione.

BONZIO l’Amministrazione comunale, attraverso il Consiglio, deve intervenire, pur non avendo competenze dirette. Concorda col Consigliere Guzzo sulla necessità di interloquire con le Istituzioni in modo da “smuoverle” politicamente. È giusto approfittare della Città Metropolitana per riprendere il ruolo e la competenza ma si faccia comunque un tentativo per avere una delega per la Laguna. Propone una Commissione IX, congiunta Città Metropolitana, sui temi della pesca. È la Commissione europea che stabilisce le regole della pesca e la pesca tradizionale non interessa le grandi multinazionali.

TAGLIAPIETRA il cambiamento deve partire dai pescatori. C’è differenza dai pescatori che hanno una tradizione di famiglia ed i pescatori “mordi e fuggi”. Le cooperative non devono permettere l’ingresso di questi pescatori dell’ultima ora.

GORIN Risponde al Consigliere Tagliapietra dicendo che quanto affermato va rivolto al GRAL. Al Consigliere Borghello risponde che non è vero che non volevano essere governati.

PRES. FORTUNA spiega che per quanto riguarda i mutui bancari ne parlerà con l’Assessore. Non è convinto che il Comune abbia fatto bene ad uscire dal GRAL. Per quanto concerne l’estensione delle aree non si può far nulla perché, come si evince dall’unica indagine svolta dall’Istituto Superiore della Sanità nel 1995, quelle zone sono inquinate da diossina, cadmio, piombo, ecc. Si deve chiedere al Magistrato alle Acque di rinnovare questa ricerca. Ricorda che dopo l’indagine del’95 fu imposto il divieto di pesca nelle aree adiacenti al Petrolchimico. Ritiene che le soluzioni siano la creazione della Città Metropolitana e, nel frattempo, la richiesta di una delega per la Laguna. Si deve costituire una Istituzione unica per il controllo della Laguna. Alle ore 14.05, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 


Allegati
 
Il settore della pesca nel comune di Venezia (ppt - 273 kb)

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 31-10-2012 ore 16:35
Ultima modifica 31-10-2012 ore 16:35
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