Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Commissioni consiliari > Commissione Città Metropolitana > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

Commissione Città Metropolitana - Verbale

Seduta del 29-08-2012 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Giampietro Capogrosso (sostituisce Andrea Renesto), Giacomo Guzzo (sostituisce Valerio Lastrucci), Davide Tagliapietra (sostituisce Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte), Roberto Turetta (assiste), Alessandro Vianello (sostituisce Lorenza Lavini), Marco Zuanich (sostituisce Alessandro Scarpa)

 

Altri presenti: Sindaco Giorgio Orsoni, Assessore Tiziana Agostini, Assessore Pier Francesco Ghetti, Direttore Luigi Bassetto, Direttore Sandro Del Todesco Frisone, Direttrice Ambra Dina

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Aggiornamento riguardante la Città Metropolitana in riferimento alle novità introdotte dall'articolo 18 del Decreto Legge n. 95/2012 (spending review)

Verbale

Alle ore 15.15 il presidente Campa, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e illustra l’articolo 18 della legge il quale, al di là di alcune perplessità interpretative, certamente apre per il nostro territorio nuove opportunità e vantaggi. Comunica che l’assessore Ghetti presenterà una relazione per poi aprire una riflessione in questa riunione.

GHETTI spiega che la norma va a garantire i comuni che aderiscono alla città metropolitana la quale è al servizio dei comuni che la costituiscono; la prima conferenza della città metropolitana determinerà lo statuto. I comuni del territorio provinciale potranno optare per la confluenza nei territori delle provincie limitrofe, la città sarà governata da un presidente ed un consiglio e non verrà costituita la giunta; i residenti nella città saranno un quinto dell’intera popolazione regionale. Le funzioni saranno quelle della provincia con l’integrazione prevista dall’articolo 11 della legge nazionale. Lo statuto della città metropolitana dovrà essere approvato da ogni singolo comune che aderisce poiché i comuni continuano la loro nuova e rideterminata funzione verso i cittadini ma con confini allargati; si ottimizzano alcuni servizi e si possono ricevere i contributi comunitari per svilupparli ulteriormente.

CAMPA fa presente che il testo dell’articolo 11 è stato modificato.

GIORDANI domanda se le municipalità continueranno ad essere organi del decentramento del Comune di Venezia.

ORSONI precisa che le municipalità rimarranno e saranno “tarate” diversamente. Lo scopo della città metropolitana è quello di “fare squadra” per riscuotere i frutti di essere un territorio privilegiato; l’opportunità viene offerta da Venezia per tutti i comuni. Fa notare anche la possibilità, se non ci fosse l’accordo, di dover votare il sindaco metropolitano da parte di tutti i cittadini. La Regione sicuramente non sarà disponibile ad assegnare nuove competenze alla città metropolitana con la conseguenza che l’elezione diretta del sindaco non avrebbe senso e ritiene giusto che il sindaco del capoluogo diventi anche sindaco della città metropolitana realizzando una vera semplificazione amministrativa. Il capoluogo è già l’azionista principale dell’azienda dei trasporti pubblici e della raccolta dei rifiuti che è presente anche in altri comuni.

BONZIO afferma che serve portare maggiore efficienza considerando però una rappresentanza democratica del territorio; la qualità del tessuto democratico non viene garantita perché viene a mancare il principio di una testa che vale un voto. A suo parere le comunità non saranno più protagoniste anche se è importante, con questa operazione, chiudere gli enti inutili come i consorzi di bonifica e gli Ater. Riepiloga brevemente cosa potrebbe succedere con l’attuazione della nuova legge: la provincia di Padova scompare perché ha un territorio limitato, la provincia di Belluno perché non ha un numero sufficiente di abitanti. Se la città metropolitana vuole avere successo deve scommettere sulla democrazia perché i cittadini devono avere i loro rappresentanti eletti e condivide l’ipotesi di mantenere le municipalità nel territorio del Comune di Venezia.

ORSONI ritiene quanto esposto una mentalità conservatrice perché non si parla di istituire un nuovo ente ma di abolire la provincia; le funzioni vanno ridistribuite tra i vari comuni mentre il comune capoluogo coordina l’attività amministrativa di tutti.

MOLINA presume che con questa nuova struttura amministrativa ci sia la possibilità di promuovere una gestione unitaria dell’ambiente lagunare, fa presente che il comune di Codevigo è nella provincia di Padova pur essendo il suo territorio insinuato in quello di Venezia e si potranno conglobare altri comuni che non appartengono al territorio della provincia di Venezia. Però si deve decidere chi fa che cosa come per esempio le ordinanze urgenti in materia sanitaria a chi saranno in capo, chi si occuperà di urbanistica del territorio, chi deciderà le aliquote tributarie; in ultima analisi serve avere chiarezza come ancora per esempio sapere che fine faranno le partecipazioni dei comuni nelle aziende e chi eleggerà gli amministratori delle stesse.

FORTUNA afferma che la città metropolitana esiste già e sarà formalizzata al primo gennaio del 2014 e gli statuti devono già essere approvati e ricorda che a suo tempo il ministro Bassanini affermava che le città metropolitane servivano a governare territori “governati”. Si dichiara d’accordo per la soppressione di tutte le provincie perché serve una nuova realtà amministrativa che rovesci lo statalismo imperante. Bisogna predisporre un buon statuto che riempia la scatola della città metropolitana; a suo parere i sindaci hanno capito poco della questione, temono di essere fagocitati e ricorda il termine entro il quale il Consiglio regionale deve decidere che fine faranno le provincie venete. Fa notare che circola tra gli amministratori degli altri comuni un’opinione anti Venezia e il modo di superarla potrebbe essere l’elezione diretta del sindaco della nuova città.

ORSONI comunica che domani si terrà una riunione di tutti i sindaci della provincia dove dichiarerà che non sarà istituito un nuovo ente ma se si sarà legati al concetto di vecchio territorio, gli amministratori saranno perdenti perché le modifiche al titolo quinto della Costituzione non hanno fatto chiarezza su questo argomento. Le città metropolitane non sono necessariamente enti territoriali, non si parla di nuovi soggetti, le funzioni di governo si danno ai capoluoghi e non esiste un problema di democrazia perché i comuni non sono tutti uguali. L’operazione della costituzione della città sarà guidata da Venezia ma il beneficio derivante sarà per tutti i comuni che parteciperanno.
Alle ore 16.33 escono i consiglieri Baratello e Tagliapietra e il sindaco Orsoni.

SCARAMUZZA suggerisce di lavorare in collaborazione con gli altri comuni con convinzione; il tema vero è il nuovo statuto perché ci sono già forme di collaborazione tra vari comuni che devono essere rafforzate ed efficientate perché ogni sindaco misurerà la convenienza a restare nella provincia o aderire alla città metropolitana; bisogna allargare questa discussione anche alla Regione Veneto perché serve dare maggiori servizi ai cittadini di questa nuova città e il comune di Venezia deve mantenere la sua integrità territoriale; questa “battaglia” non è da vincere bensì ci si deve convincere della bontà dell’iniziativa.

BORGHELLO afferma che la legge ha sancito i paletti entro cui gli amministratori si devono muovere e si deve prendere atto che il comune di Venezia è privilegiato rispetto agli altri comuni; la commissione deve ora occuparsi della stesura del nuovo statuto; dichiara che i residenti del territorio siano molto legati alla città di Venezia e quindi il lavoro da fare è di indirizzare anche gli amministratori su questa strada.
Alle ore 16.40 escono i consiglieri Toso, Bazzaro e Locatelli.

CAMPA ringrazia i consiglieri per l’attenzione presta nel dibattito, presume che il documento presentato sia stato condiviso da tutti i partecipanti dato che non è stato mai contestato; interessante sarà il caso in cui i rappresentanti degli altri comuni vorranno partecipare ai lavori; questi temi saranno trattati anche dall’ANCI. Propone di approfondire l’esame dell’articolo 2bis della legge in una prossima riunione; ritiene corretto che le singole forze politiche elaborino autonomamente una propria posizione e annuncia che la prossima riunione si terrà tra due settimane.

GIORDANI comunica che ci sono già degli accordi in corso nel settore dei trasporti pubblici tra aziende presenti nel territorio dell’area metropolitana sottoscritti con l’assessore regionale Chisso e il presidente di ACTV Panettoni.

Alle ore 16.55 il presidente Campa, ringraziati i presenti, dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 09-04-2013 ore 11:57
Ultima modifica 09-04-2013 ore 11:57
Stampa