Seduta del 27-06-2012 ore 10:00
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Renato Boraso, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Marco Zuanich
Altri presenti: Assessore Bruno Filippini, Direttrice Alessandra Vettori, Direttore Piero Dei Rossi, Dirigente Francesco Bortoluzzi
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10.15 il presidente Cavaliere, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola al dirigente Bortoluzzi per l’illustrazione della proposta di bilancio relativa all’uffici di cui ha la responsabilità.
BORTOLUZZI premette che per i servizi abitativi e casa è prevista una riduzione del 13% dei trasferimenti ad altri soggetti (contributi all’affitto) mentre c’è l’impegno ad assistere comunque i nuclei familiari bisognosi per prevenire le eventuali morosità; annuncia che da poco Insula ha in carico anche la gestione amministrativa del patrimonio residenziale comunale; le manutenzioni degli alloggi vedono assegnati solo 4 milioni di euro che non sono sufficienti a garantire una buona gestione di tutti gli immobili.
FILIPPINI dichiara che servirebbero 6 milioni per garantire una costante attività manutentiva.
VETTORI rende noto che accanto agli alloggi, al patrimonio, fanno riferimento anche gli edifici che ospitano le sedi degli uffici comunali, alcuni servizi di vigilanza e le spese straordinarie su aree verdi non comprese nel contratto di servizio con Veritas; ci sono inoltre le spese per la pubblicazione dei bandi di gara, alcune locazioni ed il rinnovo delle polizze assicurative che sono spalmare su tutti i centri di costo interessati. Delle spese fanno anche riferimento agli accatastamenti dei beni che entrano in proprietà comunale, i canoni delle concessioni demaniali che sono legate ad attività di natura istituzionale come per esempio la sede della Croce Rossa a S. Marco e le concessioni idrauliche. I singoli canoni sono di piccola entità ma nell’insieme rappresentano una somma importante per il Comune. Alla direzione fa capo anche la formazione del personale per la prevenzione di particolare interventi.
Alle ore 10.25 entrano i consiglieri Pagan e Locatelli.
CAPOGROSSO chiede come viene computato lo scorporo dei lavori di manutenzione sul canone degli alloggi; dalla descrizione dei costi per l’aggiornamento degli accatastamenti non risulta il complesso degli immobili situati dietro il Molino Stucky; la sede del pronto soccorso è realmente attrezzata per il compito che dovrebbe svolgere perché, da notizie sentite, sembra non essere in grado di fornire le dovute prestazioni sanitarie; domanda se esiste un elenco degli immobili che l’Amministrazione ha concesso a titolo gratuito.
Alle ore 10.40 entra il consigliere Borghello.
BORASO ritiene il settore strategico per l’amministrazione comunale e in conseguenza nota che non è stato 9illustrato un piano delle alienazioni possibili. Si è parlato del meccanismo delle prelazioni ma non si sa quale incidenza abbia sul bilancio comunale; chiede cosa l’Amministrazione intende fare degli alloggi in comune di Spinea. Domanda quale rapporto ci sia in relazione alla situazione della società Est Capital riguardo l’intervento al Lido. Nota che ci sono operazioni molto sfavorevoli per il Comune come il trasferimento degli uffici dell’anagrafe in affitto all’Ire e la vicenda dell’interscambio merci al Tronchetto che costano molti soldi.
Alle ore 10,45 esce il consigliere Pagan ed entrano i consiglieri Tagliapietra e Scarpa R.
TICOZZI domanda se esiste un piano delle vendite degli immobili del Comune; fa presente che Forte Pepe si trova in grande degrado e quindi non è solo necessario procedere al suo accatastamento.
Alle ore 10.55 entra il consigliere Costalonga ed escono i consiglieri Rizzi e Funari.
FILIPPINI dichiara che si stanno accatastando tutti i forti presenti nel territorio comunale; forte Pepe doveva essere ceduto al conte Marcello ma la vicenda del nuovo carcere ha bloccato tutto, il forte è molto inquinato e questo ha impedito il trasferimento del gattile da forte Marghera; si pensa di procedere alla pulizia del forte che costerà 30.000 euro, al suo accatastamento e poi definire un accordo con il conte Marcello. Sul piano delle alienazioni ricorda che è ancora valido il piano votato dal Consiglio comunale per vendere i 200 alloggi ex Demanio dello Stato dei quali Ater ha in carico la manutenzione da effettuare con le entrate dagli affitti; all’inizio dell’anno si è disdettato l’accordo con Ater per la vendita ma se qualche casa sarà venduta, l’impegno è che quell’entrata è destinata alla manutenzione del patrimonio residenziale. A Spinea c’è stata la proposta dell’Amministrazione di vendere agli inquilini gli alloggi ma si devono fare lavori per 400.000 euro per renderli appetibili e ad oggi non c’è nessuna disponibilità finanziaria, certamente quegli alloggi dovevano essere già stati ceduti ad Ater molto tempo fa; si cerca di trovare un accordo con il comune di Spinea per una cessione con l’unico vincolo di usare i primi due anni di incasso degli affitti da destinare alle opere necessarie di manutenzione. Dichiara che gli affitti passivi sono in diminuzione ma solo quelli obbligatori costano 3 milioni di euro all’anno; il problema è che il Comune deve diventare un’azienda con l’eliminazione delle sedi decentrate; il municipio di Mestre deve diventare una sede istituzionale riservata al Comune trasferendo gli uffici amministrativi nella sede ex Cattapan ed ex Krull e però riassegnando il piano terra agli uffici del Protocollo generale. La sede dell’interscambio merci è stata realizzata per attenuare il grande moto ondoso che c’è in centro storico e si deve perseguire quello scopo; si può rimettere in gioco tutto il complesso magari anche aprendo ad un bando europeo concordato con gli operatori; se non dovesse succedere, si pensa ad una sua vendita per fare cassa.
Alle ore 11.00 escono i consiglieri Toso e Borghello ed entrano i consiglieri Guzzo e Molina.
VETTORI riguardo il piano delle alienazioni ricorda che la legge regionale prevede la possibilità di vendita solo per gli alloggi costruiti antecedentemente il 31 Dicembre 1990. Per gli accatastamenti precisa che sono necessari per qualsiasi tipo di alienazione immobiliare, bisogna inserire tutti quegli immobili che vengono coinvolti nei contratti, poi quelli nuovi e poi ancora quelli che vengono ristrutturati; alcune operazioni di questo tipo vengono date in appalto; per lo scomputo dell’Iva dal canone deve intervenire la ragioneria generale. All’Ire, il Comune è convenzionato per l’uso dei locali mentre per la situazione del Lido è solo il sindaco a poter rispondere.
ROSTEGHIN chiede le tempistiche programmate per ridurre i fitti passivi; domanda se pensare di rivolgersi alla magistratura per combattere la morosità può comportare notevoli spese ed invita l’Amministrazione ad adoperarsi almeno per non pagare l’IMU sugli alloggi di Spinea; infine invita l’assessorato a vendere le aree verdi che i privati chiedono di acquistare.
LAVINI sulle spese correnti rileva che raddoppiano i premi assicurativi rispetto alla spesa del 2011; pone la questione della cura delle aree verdi che non sono nel contratto di servizio con Veritas e che costano 30.000 euro. Sul tema degli accatastamenti chiede se esiste un elenco di professionisti di fiducia del Comune e come vengono incaricati e perché non possono essere seguiti dai geometri dipendenti. Infine dichiara la sua perplessità sulla intenzione di vendere l’area di via Oriago.
LOCATELLI domanda se ci sono novità sul fondo immobiliare Città di Venezia perché i beni conferiti non sono più di proprietà del Comune, rende noto che non c’è alcuna previsione di spesa per la manutenzione degli alloggi se non una generica descrizione pari a “Affidamento a terzi” .
CENTENARO afferma che la premessa massima deve essere l’efficienza per gli uffici chiamati ad incassare soldi ed invita ad utilizzare appieno i tecnici delle municipalità che non hanno disponibilità di denari da spendere; ci sono state scelte sbagliate in passato quali l’acquisto della ex Carbonifera. Sulla vigilanza propone che il servizio venga affidato ai lavoratori che sono in mobilità. Fa notare che il Comune spende troppo per la gestione del campo Sinti ed invita l’Amministrazione a sviluppare il progetto casa.
FILIPPINI spiega che lo sforzo degli uffici è enorme, da 2 anni si procede con le alienazioni del patrimonio dato che il primo piano prevedeva entrate per 5,6 milioni di euro ma ha subito un’accelerazioni per le necessità di bilancio e quindi quando si tratta di grandi operazioni servono almeno 3°4 mesi di lavoro, l’opinione è che queste operazioni siano da rivedere per non imballare l’attività. Un esempio è il bando “Lucchese” che è scaduto ma non ancora chiuso perché ci sono altri lavori più urgenti.
VETTORI dichiara che tutte le convenzioni hanno aspetti patrimoniali, un tempo non si lavorava in sinergia, sembrava che tutto fosse in capo all’ufficio Urbanistica. Si devono valutare i piani urbanistici anche dal profilo patrimoniale e di ricadute di bilancio, oggi c’è un servizio di monitoraggio delle convenzioni dipendente da Urbanistica; fare una vendita anche di poco valore comporta una preparazione molto lunga e accurata, non ci sono tante richieste di acquisto da parte dei cittadini, forse si devono verificare i residui delle aree classificate C2 ma i vincoli posti da altri settori sono preponderanti rispetto alla fattibilità di vendita. Precisa che ben 3,178 milioni di euro si riferiscono agli affitti per gli uffici giudiziari tra cui le Procuratie che si spera di lasciare per la primavera del prossimo anno con un risparmio di 2 milioni di euro; la restante quota si riferisce a locali e scuole, le sedi museali e la cultura ed il resto per l’uso degli immobili destinati ad accogliere gli archivi comunali. Il rilievo sulle spese di assicurazione deriva dal fatto che devono essere contabilizzate per rispettare il nuovo sistema contabile.
BORTOLUZZI precisa che nel piano degli investimenti sono previste le spese di manutenzione degli alloggi mentre per molti altri alloggi è un obbligo di legge assegnare le manutenzioni ad ATER.
VETTORI spiega che esiste un sistema di rotazione per gli affidamenti degli accatastamenti, si era chiesto all’ordine dei geometri un elenco ma la richiesta non è andata a buon fine ma afferma che i nuovi accatastamenti vengono realizzati solo dal personale degli uffici.
DEI ROSSI afferma che la costituzione del fondo immobiliare ha permesso all’Amministrazione di chiudere in pareggio il bilancio del 2010, per rispettare i parametri del patto di stabilità il fondo ha erogato 43 milioni di euro e si è indebitato per 50. Ad oggi non è riuscito a vendere nulla ma comunque ogni sei mesi viene aggiornata la situazione, annuncia che se non ci sarà nessuna alienazione il fondo il prossimo anno andrà in “sofferenza”.
SEIBEZZI prende atto che molte questioni finiscono in capo all’ufficio Patrimonio, domanda di conoscere l’elenco di tutte le concessioni e l’elenco degli immobili concessi a titolo gratuito.
TAGLIAPIETRA annuncia che l’ambulatorio di Burano della dott. Baita si è spostato a S. Erasmo e poiché l’immobile è di proprietà comunale doveva essere ristrutturato; il distretto sanitario non ha ancora l’ascensore in uso per recarsi agli ambulatori, servono circa 30.000 euro per risolvere la questione da parte dei Lavori Pubblici.
VETTORI risponde che le notizie chieste avranno presto una risposta, riguardo l’ascensore, l’ufficio Patrimonio si farà parte diligente con gli uffici competenti per risolvere la questione ma servono risorse difficilmente trovabili e la dottoressa Baita ha scelto di trasferirsi a Mazzorbo in modo autonomo.
Alle ore 12.20 il presidente Cavaliere dichiara chiusa la seduta.
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