Seduta del 04-06-2012 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Sebastiano Costalonga (sostituisce Raffaele Speranzon), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Roberto Turetta (convocato), Marco Zuanich (sostituisce Simone Venturini)
Altri presenti: Direttore Francesco Vergine, Presidente del Consiglio Roberto Turetta, Consigliera comunale Marta Locatelli
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.13, la Presidente della I Commissione Consiliare, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, introduce la proposta di deliberazione, di propria iniziativa, iscritta all’ordine del giorno, PD272 del 27/04/2011 con oggetto:"Modifica del Regolamento Interno del Consiglio Comunale", ricordando che il provvedimento è già stato esaminato una volta in Commissione.
VERGINE spiega che il termine di 30 giorni è già previsto in generale dalla Legge. Il Regolamento dl Comune di Venezia non lo prevede solo per le interrogazioni orali. La questione espressa nel parere riguarda le modalità relative alle mozioni. Procede con la lettura dell’art. 9, comma 8. la proposta di modifica è volta a ridurre i termini per la trattazione da 3 mesi a 30 giorni (e ciò è in conformità con la Legge).la modifica più importante riguarda la modalità di trattazione. Con questa modifica si allungerebbero, indiscutibilmente, i tempi del Consiglio e si appesantirebbero i lavori, ma si tratta di una modalità che non è né prevista né vietata dalla Legge. Su questa modalità il Consiglio potrà decidere come meglio crede ed è discrezionalità del Consiglio poter dibattere tutte le mozioni.
Alle ore 11.24 esce il Consigliere A. Scarpa.
CAPOGROSSO ritiene pleonastica la modifica dell’art. 7, comma 4 ma, se si ritiene, lo si può riaffermare. Riguardo al secondo punto dell’art. 8 bis, suggerirebbe di aggiungere le parole “prevedendone al massimo ulteriori 30 giorni. Rispetto all’art. 9, comma 8 condivide quanto affermato dal Direttore Vergine. È stato detto chiaramente che le mozioni sono iscritte nella seconda parte del Consiglio comunale mentre vengono, irritualmente, trattate sempre nella prima parte.
Alle ore 11.30 entra il Consigliere Tagliapietra.
Il trattarle o meno dipende dalla volontà dei Consiglieri, più che dal fatto di prevederlo nel Regolamento. Sta alla correttezza dei Consiglieri fermarsi a discuterle, togliendo magari quelle che non sono più attuali. Si potrebbe inserire che se il proponente non si presenta per tre volte la mozione, automaticamente, decade.
Alle ore 11.35 entra il Consigliere Vianello.
CAMPA è vero che i Consiglieri dovrebbero essere tutti più sensibili ma è anche vero che una dei mezzi che la maggioranza ha è quello di abbandonare l’aula. Ritiene si debba modificare ulteriormente lo Statuto ed il Regolamento. Dovrebbe essere un termine obbligatorio e non ordinatorio.
Alle ore 11.40 rientra il Consigliere A. Scarpa.
Riferisce che in altri consessi, ogni settimana, si discute di un argomento e si dà la possibilità a tutti i gruppi di parlare (Question time). Secondo lui, entro 30 giorni si dovrebbe rispondere per iscritto a tutte le interrogazioni. Allargherebbe il ragionamento studiando altre soluzioni, con un tavolo tecnico. Chiede se la riduzione del numero legale, nel caso di votazioni successive, sia previsto dalla Legge o dal Regolamento comunale.
Alle ore 11.45 entra il Consigliere Borghello.
COSTALONGA è in linea con l’intervento del Consigliere Campa. Le mozioni vanno trattate con sollecitudine.
TURETTA invita a riferire in Conferenza dei Capigruppo in merito a quanti e quali Consigli convocare perché non si tratta di un problema economico ma di aggravio dei lavori.
Alle ore 11.46 escono i Consiglieri A. Scarpa e Campa.
FUNARI ricorda che attualmente, per le mozioni, c’è una scadenza entro la quale rispondere. Ricorda un episodio in cui lui era presente ed il Sindaco no. Chiede venga data risposta anche per le mozioni, anche se non prevista.
TURETTA risponde al Consigliere Funari dicendo che le risposte vengono date solo ad interpellanze ed interrogazioni. La mozione è un dibattito in Consiglio. È una richiesta lecita quella che il Sindaco e la Giunta siano presenti. Sul Regolamento attuativo ci sarà da fare un lavoro molto più sostanzioso. Ricorda la prima bozza di riordino valutata da lui, dal Direttore Vergine, dalla Presidente Locatelli e dalla Segretaria Generale. Oggi invita a concentrarsi su questa proposta di deliberazione senza allargare troppo alla modifiche, come fu fatto per lo Statuto.
RIZZI appoggia la proposta del Consigliere Campa. Ritiene avvilente discutere dopo mesi, come accade oggi, mozioni che hanno un contenuto importante. La scadenza dei 30 giorni è stata fatta per garantire un tempo congruo per la risposta. È inutile diminuire i tempi se poi di fatto le risposte non vengono date. Crede che un momento dedicato ad un confronto serio ci debba essere.
Alle ore 11.55 esce il Consigliere Funari ed entra il Consigliere Guzzo.
BELCARO se ci sono altre proposte di modifiche regolamentari si dovrebbero vedere tutte assieme. Sarebbe da prevedere un termine più lungo (45 giorni) ma senza possibilità di proroga e con l’impegno da parte della Presidenza del Consiglio di convocare delle riunioni ad hoc. Si raccomanda che vengano fatti rispettare anche i tempi a disposizione per gli interventi dei Consiglieri. Chiede, implicitamente, di togliere la lettera interlocutoria.
GAVAGNIN è scettico sull’effettivo rispetto delle proposte fatte. Aveva proposto di fare i Consigli alla mattina.
TURETTA risponde che l’opposizione non ha più dato il proprio consenso alle convocazioni di mattina dopo che la maggioranza, per più volte, ha fatto mancare il numero legale.
Alle ore 12.00 escono i Consiglieri Vianello, Rizzi, Gavagnin e Giusto.
BONZIO afferma che sarebbe interesse del Consiglio, ma anche della Giunta, il rispetto dei termini. Se ci sono delle difficoltà, molte di queste sono dovute alla deriva che hanno assunto le assemblee, in genere.
Il ruolo del rispetto dei tempi spetta alla maggioranza ed all’opposizione, assieme. Nello specifico, ricorda che da quando è Consigliere ha visto una sola lettera di rammarico. Si potrebbe fare un elenco di chi risponde in ritardo e renderlo pubblico.
Alle ore 12.05 escono i Consiglieri Trabucco e Scaramuzza.
PRES. LOCATELLI spiega che, oltre al punto 9, voleva introdurre un termine anche per la trattazione delle mozioni.
VERGINE la Legge prevede un termine di 30 giorni ed è un termine ordinatorio e non perentorio. Il termine è di trenta giorni e non si può parlare di termini diversi. Già introdurre i 30 giorni con la lettera interlocutoria è un di più. Il Consiglio dovrebbe inventarsi i meccanismi sanzionatori. Ai 45 giorni si potrebbe arrivare riducendo la lettera interlocutoria e portano i giorni a 30 + 15. il termine di 30 giorni vale anche per le mozioni e ciò che non è previsto dalla Legge è il dibattito.
Alle ore 12.10 rientrano i Consiglieri Campa e Giusto ed escono i Consiglieri Seibezzi e Zuanich.
PRES. LOCATELLI riformulerebbe la proposta di deliberazione in ordine a quanto emerso nella Commissione odierna in modo che ci sia una chiara evidenza di quelli che devono essere i termini, visto che non ritiene sia un aggravio il ripeterli nel Regolamento.
BORGHELLO chiede se non sia possibile coinvolgere le Commissioni nella trattazione delle mozioni, magari, anche votandole.
VERGINE il “question-time”, citato dal Consigliere Campa e previsto per Camera e Senato, è previsto anche nel Consiglio comunale un’ora prima dell’inizio, per la trattazione di interrogazioni e interpellanze. Se lo si vuol fare anche per le mozioni il consiglio può decidere di farlo. Si consideri che andrà fatta una seduta di Consiglio apposita. Ricorda che per le mozioni non è prevista la risposta. All’art. 9, comma 8 è già previsto quanto chiesto dal Consigliere Borghello.
PRES. LOCATELLI ritiene di non licenziare oggi il provvedimento ma di modificarlo e riportalo all’esame della Commissione.
Alle ore 12.20 esce il Consigliere Tagliapietra e rientra il Consigliere Gavagnin.
CAPOGROSSO chiede venga inserito un art. 9, comma 9 che cassi le mozioni i cui proponenti non si presentino per tre volte.
Alle ore 12.24 rientra il Consigliere Tagliapietra.
PRES. LOCATELLI suggerisce al Consigliere di presentare una proposta di emendamento. Alle ore 12,25 esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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