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X Commissione - Verbale

Seduta del 22-05-2012 ore 15:00
congiunta alla IX Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Marco Zuanich

 

Altri presenti: Assessore Antonio Paruzzolo, Responsabile di Servizio Enrico De Polignol

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione dell'accordo di programma sull'Area di Porto Marghera (ex art.11 L. 241/90) tra Syndial SpA, Regione Veneto e Comune di Venezia.

Verbale

Alle ore 15.10 il presidente Pagan, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola all’assessore Paruzzolo per l’illustrazione dell’ordine del giorno.

PARUZZOLO spiega che l’accordo si inserisce nel PAT e nell’accordo di programma dei SIN perché genera una disponibilità di aree ad uso industriale. Gli obbiettivi sono quelli di confermare la vocazione industriale e di favorire la reindustrializzazione. Syndial ha dato la disponibilità delle aree libere di Porto Marghera di sua proprietà pari a 97 ettari e questi, nella logica del programma di lavoro sono solo i primi, viene offerta questa disponibilità a prezzi competitivi e l’impegno è che tutti questi terreni devono essere venduti in un’unica soluzione. Viene costituita una società con Comune Regione e Syndial a cui possono partecipare i privati fino alla quota del 10 %. I costi della bonifica sono certi e non possono essere modificati entro i primi 5 anni dalla firma dell’accordo; la valutazione del valore sarà eseguita da un collegio peritale nominato dai tre soci; allo stato dei c’è un anno di tempo per chiudere l’operazione di acquisto.

BORASO chiede chi fa e chi paga le bonifiche, ricorda che in un’area di IVE sono ancora giacenti dei fusti che devono essere bonificati.

PARUZZOLO ribatte che è compito della società trovare gli imprenditori interessati che si accolleranno i costi.
Alle ore 15.20 escono i consiglieri Conte e Zuanich.

CAPOGROSSO domanda se la qualità delle bonifiche è uguale per tutto il territorio interessato oppure se dipende dalle nuove attività che si andranno ad insediare; come si identifica l’imprenditore e fa notare che nell’intervento di Vallone Moranzani ci sono 10 ettari di teroppo e non sono stati localizzati.
BONZIO afferma che questo accordo rappresenta una grande opportunità, le domande fatte dai consiglieri sono pertinenti per effettuare il controllo da parte degli enti pubblici, di quanto si realizzerà. Le aziende interessate sono grandi ed hanno la possibilità economica di fare investimenti importanti. In questa questione si sente parlare dell’attività del Ministero dell’Ambiente e risultano assenti sia il Ministero dello Sviluppo economico e quello dell’Economia. Porto Marghera deve essere una vera sfida per la reindustrializzazione, il percorso disegnato è di tutto rispetto ma anche il governo nel suo insieme deve intervenire.
Alle ore 15.30 escono i consiglieri Scarpa A., Tagliapietra e Borghello.

CAMPA precisa che già nel 1999 era stato sottoscritto un accordo per la chimica e domanda quale sia la differenza con quest’ultimo se non la qualità delle bonifiche da effettuare. Mancano i decreti attuativi che impediscono l’attivazione dei progetti, sarebbe necessario avere già la disponibilità dei compratori prima di acquistare le aree in questione; suggerisce che le stime dei costi delle bonifiche devono essere di massima per consentire la certezza dei costi di realizzazione.
Alle ore 15.40 esce il consigliere Molina ed alle ore 15.45 escono i consiglieri Costacorta e Baratello ed entra il consigliere Belcaro.

GUZZO domanda come avverrà il passaggio delle aree ai privati per la loro occupazione e quale rapporto si instaura con la Regione Veneto per far marciare l’accordo. Sarebbe opportuno che si conoscessero coloro i quali sono eventualmente interessati ad insediare attività industriali in queste aree.

SCARPA R. prende atto che con questo accordo si metterà in sicurezza le aree più che stabilire le bonifiche e questa procedura consente la definizione di un valore a metro quadro che per adesso è di molto inferiore a quello di mercato. Questo accordo cambia la situazione ma ne consegue la necessità di intraprendere un ferreo controllo da parte del Comune poichè saranno i privati ad intraprendere i lavori di bonifica o meglio di messa in sicurezza delle aree.

CAVALIERE precisa che l’accordo potrebbe essere positivo ma sono appetibili solo le aree che finiscono con banchine agibili o sbocchi a mare. Sulle altre aree cosa succederà perché è da non dimenticare che Syndial doveva smaltire i fusti descritti prima nell’intervento del consigliere Boraso.
Alle ore 15.50 esce il consigliere Lazzaro.

LOCATELLI domanda se la cessione delle aree avviene con l’onere delle bonifiche a carico degli acquirenti oppure è prevista anche la possibilità di valorizzazione e rivendita.

PAGAN chiede se sarà necessario provvedere a varianti urbanistiche per permettere l’insediamento delle attività industriali.

PARUZZOLO spiega che prima di questo protocollo il privato doveva fare la caratterizzazione dell’area sotto il controllo di una apposita commissione che poteva chiedere continuamente delle integrazioni alla pratica, dopo una conferenza dei servizi appositamente dedicata dava il nulla osta a poter fare le bonifiche ed infine il privato doveva chiedere l’autorizzazione ad eseguirle; in questo caso di applicazione dell’accordo, tutto questo è già risolto perché Syndial ha già bonificato le aree con il criterio di industria su industria. I decreti permetteranno i nuovi insediamenti perché il PAT prevede per quelle aree attività industriali. Condivide quanto affermato dal consigliere Cavaliere tanto che indubbiamente le aree con sbocchi efficaci avranno un dato valore mentre quelle intercluse oppure situate ai limi delle zone avranno un valore inferiore secondo però il genere di attività che si dovrà insediare. Il calcolo del valore avviene tenendo conto sia della qualità di messa in sicurezza, della eventuale demolizione di manufatti ma essendo questi costi, certi,l’imprenditore interessato saprà quanto il tutto verrà a costare; la società annunciata prima ( Comune Regione e Syndial) potrà o vendere l’area così com’è oppure effettuare le operazioni descritte e vendere l’area al prezzo stabilito complessivo. Con i decreti è possibile insediare da subito le attività interessate nelle aree messe in sicurezza, ma è anche permesso realizzare queste operazioni per lotti senza attendere che il tutto venga realizzato e quindi immediatamente vendibili. In teoria Syndial considera la bonifica con un costo superiore del 20-25% all’effettivo e per gli imprevisti è impegnata a partecipare con il 15% in più se questo avviene entro i primi 5 anni dalla firma. L’accordo è valido perché le aree sono già disponibili. Bisogna decidere subito se aprire ai privati e con quale procedura e quali potrebbero essere. Si potrebbe individuare un privato sviluppatore economico ma sarebbe bene che questa attività stesse in capo alla costituenda società. La lista degli imprenditori è quella che la Regione ha presentato per far decretare lo stato di crisi di Porto Marghera; la verifica da subito sarà quella di individuare gli imprenditori tra quella lista. L’accordo del 1999 era un accordo per il ripristino ambientale delle aree; è intenzione del Comune far si che l’ENI non lasci porto Marghera e Scaroni ha lasciato intendere che potrebbe essere riconfermato l’interesse ad investire tanto che sono stati già stanziati 100 milioni di euro per Polimeri Europa.
Alle ore 16.15 escono i consiglieri Giusto e Giordani.

CAMPA afferma che se si è in grado di favorire l’imprenditore interessato all’investimento in queste aree, si deve anche essere in grado di predisporre una quantificazione certa dei costi che dovrà sopportare.
Alle ore 16.25 esce il consigliere Cavaliere.

PARUZZOLO ribatte che il Comune e la costituenda società devono creare le condizioni per favorire questi investimenti.

LOCATELLI domanda quali tipologie di attività potranno essere insediate e se l’imprenditore potrà procedere all’acquisto dell’area, alla sua messa in sicurezza e rivendere quell’area a terzi.

PARUZZOLO spiega che devono essere scritte delle regole certe; la nuova Porto Marghera deve crescere con le caratteristiche del distretto industriale; si dice certo che la filiera della chimica verde potrebbe essere una delle possibilità. Il ministero dell’Ambiente ha già investito 6 milioni di euro ed è previsto un prossimo finanziamento di altri 3 milioni per favorire la creazione di prototipi per far partire queste iniziative, il nuovo ecocentro è un esempio di fattibilità economica.

Alle ore 16.35 il presidente Pagan dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 05-06-2012 ore 08:28
Ultima modifica 05-06-2012 ore 08:28
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