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III Commissione - Verbale

Seduta del 24-04-2012 ore 11:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Davide Tagliapietra (sostituisce Emanuele Rosteghin), Marco Zuanich (sostituisce Renato Boraso)

 

Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Responabile di Servizio Marino Costantini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione pd 193 del 03/04/2012 con oggetto: "Istituzione del Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale. Approvazione Regolamento per la sua nomina e funzionamento"

Verbale

Alle ore 11.45 il Presidente G. Guzzo constata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta richiamando ai presenti l’o.d.g. della convocazione e dando successivamente la parola al Vicesindaco per l’illustrazione.

SIMIONATO precisa che la presente proposta di deliberazione che propone la figura di un Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale, si inquadra nell’attività del nostro Ente in rapporto con le due strutture carcerarie presenti a Venezia.
Chiarisce la presenza del Resp. di Serv. del settore Promozione ed Inclusione Sociale – Area Penitenziaria - Marino Costantini, il quale si occupa di supporto di informazione oltre ad attività finalizzata all’accompagnamento verso i percorsi extracarcere (attività di supporto ed orientamento), come ad esempio iniziative quali la fornitura di alcune borse lavoro.
A comprova specifica che i dati statistici dimostrano come chi ha continuato una attività lavorativa abbia una ricaduta di violazione della legge notevolmente ridotta.
Precisa che la motivazione della proposta sta nella mancanza ad oggi di una stretta sintonia dei Responsabili delle strutture in connessione con le strutture carcerarie. Inoltre manca un collegamento con le associazioni che potrebbe identificarsi in una figura professionale che garantisca le persone private di libertà ed in semilibertà, consentendo loro tutta una serie di servizi.
In pratica si tratterebbe di una figura di tramite tra le persone presenti nelle strutture carcerarie, la direzione ed il territorio dove si trovano.
Su quest’ultimo aspetto specifica che il carcere è un “pezzo” della città sia materialmente a livello urbanistico sia per le persone che sono parte integrante della città stessa.
Inoltre non manca di evidenziare come questa figura sia prevista anche dallo Statuto.
Questa presenza non comporterà costi per il Comune ove la struttura di Servizio oggi farebbe da supporto con la Segreteria.
Chi accetterà l’incarico infatti lo dovrà fare a titolo gratuito con il solo ristoro delle spese.
Infine precisa che il Regolamento è costruito sulla falsa riga delle altre città lasciando possibili margini di miglioramento nel prossimo Consiglio comunale.

CAPOGROSSO espone perplessità sulla parte del Regolamento ove si recita “promuovere l’esercizio dei diritti …” chiedendo se sia rivolto a domiciliati, residenti o dimoranti.
Pertanto domanda se ci si rivolge a tutti quelli che sono nel territorio del Comune o a quelli che hanno un vincolo di residenza/domicilio.

LOCATELLI esprime il proprio consenso per questo tipo di attività.
Chiede circa la eventuale esigenza di consulenza psicologica, e se vi saranno delle previsioni di spesa a bilancio per quanto richiamato nel punto 5 del deliberato.

SIMIONATO in risposta alla domanda del Consigliere Capogrosso riferisce che andrà poi chiarito circa la necessità di produrre eventuale emendamento.
Mentre per dare risposta ai dubbi della Consigliera Locatelli, specifica che l’attività del Comune non prevede la necessità di pagare consulenze.

Alle ore 12.15 entra il Consigliere Scarpa A.

Specifica che vi sono due sportelli finanziati per anni dal precedente progetto europeo Urban denominato “apriamo i muri”.
Aggiunge che oltre alla possibilità delle borse lavoro vi sono anche attività lavorative come quelle di stamperia e mosaico del vetro per i maschi, così come altre per il femminile.
A riguardo del punto cinque del deliberato precisa che potrà servire una determinazione dirigenziale per accantonare la spesa per pagare gli eventuali rimborsi.

FORTUNA riferisce che a livello nazionale questa figura è inesistente.
Aggiunge pertanto che visto il Regolamento le problematiche che potrebbero sorgere sono più complesse di quelle che si pensano.

Alle ore 12.20 esce il Consigliere Belcaro

Pertanto rileva come ci si potrebbe trovare nelle condizioni che il Garante esce territorialmente per inseguire il detenuto, con la conseguenza che questo determinerebbe spese di rimborso molto elevate rispetto a quelle preventivate.

Alle ore 12.25 escono i Consiglieri Toso e Scarpa A.

Quindi ritiene che si debba necessariamente colmare questa lacuna.
Infine concorda con quanto osservato dal Consigliere Capogrosso.

COSTANTINI conferma le osservazioni di Capogrosso.
Evidenzia come nello Statuto si parla di “presenti” e di conseguenza forse si crea una non chiarezza in luogo al termine “domiciliati e residenti”. Pertanto chiarisce che ci si limiterà al concetto di presenti territorialmente in Comune di Venezia.
Conferma la mancanza della figura nazione di Garante. Sottolinea come il Garante ha solo il compito di evidenziare un ruolo di garanzia dei diritti e non di intentare cause all’Autorità giudiziaria.

Alle ore 12.30 escono i Consiglieri Locatelli, Cavaliere e Lazzaro.

Sulla limitazione del ruolo del Garante ai soli detenuti chiarisce che crede sia troppo limitante.
Le forme di detenzione infatti sono sicuramente molte.
Quindi ritiene che si potrebbe estendere a tutto il raggio delle limitazioni personali.

GIORDANI chiede informazioni circa il ruolo che avrà la Struttura del nostro Comune nei confronti di questa nuova figura.

COSTANTINI nello specificare che il candidato avrà sicuramente una necessaria conoscenza giuridica, aggiorna che la nostra Struttura potrà fungere da segreteria per il Garante.

VENTURINI afferma che questa nuova figura non avrà una vera funzione di garante ma di sollecitatore in quanto non è in possesso di veri strumenti incisivi.
Sottolinea pertanto che si dovrebbe evitare di creare inutili aspettative per un organo che troverebbe delle difficoltà, richiamando ad esempio a quella nell’attività di coordinamento con la nostra Struttura.
Su quest’ultimo aspetto precisa che il timore è che possa addirittura danneggiare l’attuale struttura, creando difficoltà di coordinamento. A maggior ragione aggiunge che per poter funzionare la struttura dovrebbe essere snella.

GAVAGNIN chiede perché debba essere il Sindaco a nominare il Garante e non il Consiglio Comunale.

TAGLIAPIETRA rinnova la domanda del Consigliere Gavagnin e perché non possa proporsi candidato anche chi abbia già scontato la pena.

CAMPA rispetto all’intervento del Consigliere Tagliapietra evidenzia inoltre che solo chi ha vissuto la realtà carceraria può capire bene l’ambiente e le sue esigenze.
Aggiunge che non c’è un collegamento tra il testo della delibera ed il Regolamento allegato, tanto da far sembrare che sia redatto da persone diverse.
Facendo plauso a chi abbia redatto il testo della proposta di delibera (per quanto concerne il tema della sussidiarietà) evidenzia che la figura del garante è certamente delicata.
Domanda spiegazione del perché sul Regolamento sia esclusa la candidatura all’esercizio contestuale della professione forense.

COSTANTINI risponde che quest’ultima limitazione ha funzione di limitare che un avvocato si procacci lavoro.

CAMPA conclude come trova opportuno che sia dato corso a quanto indicato nello Statuto ove per l’appunto questa figura professionale potrebbe rappresentare una garanzia.

FORTUNA evidenzia che il candidato non può che essere una persona di esperienza legale.
Precisa che la ragione di esclusione degli avvocati è evidente e che si potrebbe anche escludere gli avvocati che operano nel campo legale penale garantendo maggiore accesso a quelli del diritto civile. Su quest’ultimo aspetto evidenzia che potrebbe farsi carico lui stesso di un emendamento.

Alle ore 12.45 escono i Consiglieri Molina e Fortuna

SIMIONATO precisa che per quanto riguarda la nomina e la sua relativa tipologia lavorativa, si era pensato che fosse propriamente di competenza del Sindaco, semplificando così l’iter da un eventuale dibattito consiliare.
Sottolinea però che se il Consiglio ritenesse opportuno invece il passaggio consiliare, si potrebbe avvallarne tale ipotesi anche se sarebbe spiacevole dover andare anche al voto.

IL PRESIDENTE propone di licenziare le proposta di deliberazione in discussione per il Consiglio Comunale, la Commissione approva ed alle ore 13.00 dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 15-05-2012 ore 12:10
Ultima modifica 15-05-2012 ore 12:10
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