Seduta del 16-04-2012 ore 15:30
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Michele Zuin, Nicola Funari (assiste), Lorenza Lavini (sostituisce Luca Rizzi), Camilla Seibezzi (sostituisce Giuseppe Caccia)
Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Direttore Generale Marco Agostini, Direttore Maurizio Carlin, Direttore Piero Dei Rossi
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.55 il presidente Baratello, constatata la presenza del numero legale, saluta i convenuti e dà inizio ai lavori della commissione.
BARATELLO ricorda i contenuti della precedente riunione. Fa presente che non è stata ancora fissata una scadenza precisa per la presentazione degli emendamenti e che tutti i consiglieri sono invitati a presentare proposte atte a migliorare la stesura della deliberazione. Apre ora il dibattito.
ZUIN precisa che sono i Capigruppo a definire le scadenze per gli emendamenti. Fa riferimento al punto 8 del deliberato affermando che non ha senso approvare altri atti in anticipo e chiede che siano spiegate le motivazioni di questa scelta poiché il Consiglio avrà tutto il tempo di farlo anche in futuro.
Alle ore 16.00 esce il consigliere A. Scarpa.
CONTE dichiara che si debba usare "il paracadute" per cercare di migliorare comunque la performance attuale dell'azienda. Invita a riflettere attentamente sul ruolo del consiglio di amministrazione: si devono incentivare le "buone pratiche" e si devono mettere al bando le cattive.
CENTENARO sostiene che sia molto significativo il fatto che la discussione stia proseguendo senza il sindaco e senza l'assessore alle partecipate, da ciò ne rileva che i giochi siano già fatti. Fa notare che il debito del casinò ammonta già a 174 milioni e si dice dubbioso sul fatto che possa essere saldato. Dichiara che non capisce perché si debba creare una nuova società immobiliare dal momento che il comune ne possiede già altre. Ritiene che il casinò si sia già adeguato al decreto legislativo 231 del 2001 e chiede se esistano altre società italiane che abbiano portato avanti un progetto simile. Per ultimo chiede se CMV Gioco sia già dotata di un adeguato piano industriale.
Alle ore 16.05 escono i consiglieri Conte e Pagan.
FUNARI sottolinea ancora la gran quantità di debiti in contrapposizione alla mancanza di crediti. Si chiede quale delle società di secondo livello abbiano generato tutti questi debiti. Conferma le sue perplessità sul progetto di deliberazione in quanto, secondo la sua opinione, non possono coesistere una società di gestione e una patrimoniale: invita gli amministratori a tener conto di questi calcoli.
SOTTANA invita l'assessore a dare risposta alle domande già precedentemente formulate.
MOLINA sottolinea come sia citata in delibera una presunta semplificazione della struttura ma invece si crei una nuova società. Fa presente che non esiste alcuna previsione di salvaguardia e come venga riportato che il know how dell'attuale gestore sia ritenuto insoddisfacente.
SOTTANA richiede che sia fornita una delucidazione su cui tre "visto che". Chiede se sia stata quantificata la semplificazione in termini di economie. Fa presente che il mercato immobiliare è in calo dell'11% e quindi si dichiara molto scettico sulla futura salute della nuova società immobiliare. Chiede chiarimenti sul come si realizzerà il citato "potere penetrante di controllo". Chiede che vengano spiegate quali sono le altre cause della diminuzione delle entrate e chiede che vengano elencate almeno cinque "politiche" attuate dall'attuale consiglio di amministrazione per tentare di risanare il casinò. Evidenzia come sia necessario tenere conto di quello che è stato fatto sino ad ora per impostare le future azioni di risanamento. Chiede sia fornito un elenco dei crediti verso i giocatori.
Alle ore 16.30 entra il consigliere Conte ed esce Cavaliere.
SIMIONATO richiede agli consiglieri il tempo necessario per predisporre i futuri emendamenti. Dichiara che la giunta rimarrà in attesa delle valutazioni del futuro advisor ma ribadisce che in merito al punto otto del deliberato
la giunta ha tutte le intenzioni di mantenerlo poiché lo ritiene una ulteriore garanzia per il consiglio comunale.
Alle ore 16.40 esce il consigliere Borghello.
ZUIN chiede se il punto otto consenta alla giunta di mettere nel bilancio di previsione la vendita del casinò.
SIMIONATO dichiara che ciò non accadrà.
ZUIN ribadisce se in qualche altra parte della delibera esista una clausola che consenta quanto richiesto prima.
SIMIONATO fa sapere che nell'ambito delle variazioni di bilancio sarà possibile disporre anche di questa risorsa.
ZUIN ne deduce che per quanto affermato dall'assessore la giunta abbia tutte le intenzioni di procedere alla vendita.
SIMIONATO spiega che i debiti e il patrimonio immobiliare resteranno nella attuale società che, di conseguenza, diventerebbe patrimoniale e che proprio per questa ragione potrà comunque essere garantita nella sua esistenza. Afferma che sarebbe la prima volta che viene attuata una tale operazione in Italia e che molto probabilmente l’advisor potrebbe essere straniero. Conferma la volontà di semplificare la struttura societaria e annuncia ulteriori riduzioni in futuro ma si dice disponibile a modificare lo schema allegato nel caso in cui non fosse chiaro. Ribadisce la volontà di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Promette di fornire agli consiglieri uno schema che possa meglio quantificare l'operazione di semplificazione. Ricorda che le attività di controllo sono previste dal ministero e quindi il servizio ispettivo sarà tarato di conseguenza. Fa sapere che il nuovo canone sarà quantificato dall’advisor.
AGOSTINI spiega che in una ipotesi di cessione non esiste ancora un piano industriale ma saranno i nuovi soggetti a confezionarlo. Ricorda ai consiglieri le azioni che sono state messe in atto dall'attuale consiglio di amministrazione per cercare di risanare la casa da gioco: si è riposizionando la società tenendo conto del mercato (se prima si era dato impulso al gioco elettronico ora si sta incentivando il gioco tradizionale anche a causa della nuova concorrenza dello Stato); è stato introdotto un nuovo gioco, il punto banco; alcuni giochi tradizionali sono stati semplificati applicando agli stessi meno personale; è stato messo mano all'organico aziendale con la stesura di un nuovo accordo decentrato e conseguente mobilità; si sono introdotte nuove politiche sulla gestione della clientela che hanno modificato la modalità di fido (riduzione dei rischi); si sono ridefinite le posizioni creditorie di alcuni clienti; si sono ridefiniti i fidi con le banche.
Alle ore 17.00 escono i consiglieri Toso, Capogrosso, Tagliapietra, Conte, Belcaro, Guzzo ed entra Locatelli.
FORTUNA commenta la domanda di Zuin e ritiene che la delibera non potrà essere usata per il bilancio di previsione in quanto non si conoscono ancora cifre e tempistiche di questa eventuale nuova gestione. Rileva una discrasia tra la stesura della delibera e quella della convenzione: sottolinea che non è ben chiara la durata dell'affidamento della gestione. Focalizza la sua attenzione sull'articolo 18 della nuova convenzione e invita a non citare il comune come titolare delle entrate derivanti dalla gestione della casa da gioco in quanto lo diventerà il nuovo gestore. Spiega che se è vero che le entrate sono considerate di natura tributaria allora non è possibile parlare di privatizzazione: in questo modo si sta pagando una tassa sulle entrate tributarie.
BARATELLO ricorda che tutti i progetti di delibera sono oggetto di emendamento da parte dei soggetti che ne hanno titolo. Fa presente che con una "perizia di stima" si potrebbero dare delle indicazioni di cui tener conto nella stesura del bilancio di previsione.
CAMPA concorda con l'osservazione fatta dal consigliere Fortuna che tende a precisare meglio la durata della convenzione. Propone di presentare gli emendamenti prima di passare alla discussione in consiglio comunale.
Alle ore 17.10 entra il consigliere A. Scarpa.
BARATELLO ricorda come nella riunione di venerdì scorso si era proposto di presentare oggi anche delle istanze scritte.
CAMPA ribadisce come secondo la sua opinione la partita sia già chiusa e lo si vede dal fatto che manchi il sindaco. Si associa all'opinione che l'articolo otto del deliberato debba essere cassato in quanto non si può decidere oggi per il futuro. Ravvisa come la deliberazione potrà essere oggetto di vaglio da parte della corte dei conti.
COSTALONGA ritiene opportuno che alle domande poste venerdì scorso ci fosse direttamente il sindaco e invita a riprendere la discussione su queste ultime: quali siano i lavoratori interessati alla nuova gestione; dove sia la nota inviata al ministero da parte dell'avvocatura dello Stato; quale sia la situazione delle trattative sindacali in quanto traspare dalle dichiarazioni dell'amministratore delegato che qualcuno stia mettendo i bastoni tra le ruote alle trattative.
SOTTANA chiede come mai dietro alla delibera non ci sia un preciso piano industriale e come mai si dica che lo stesso debba essere predisposto da altri e non dall’azienda. Si dice non sicuro che gli immobili di proprietà garantiscano veramente il debito. Trova insufficienti le azioni messe in atto per migliorare le performance dell’azienda e chiede che sia consegnata ai consiglieri una precisa relazione sulle stesse che copra gli ultimi ventidue mesi.
Alle ore 17.30 escono i consiglieri Fortuna, Zuanich e A. Scarpa.
R. SCARPA trova sia inevitabile che si approvi l’affidamento della gestione a terzi ma chiede che nel frattempo si cerchi di non svalutare il bene in quanto la privatizzazione potrebbe non realizzarsi. Precisa che l’ipotesi della liquidazione non è assolutamente da prendere in considerazione. Si dice preoccupato del risultato economico cui ci si potrebbe trovare davanti dopo la privatizzazione. Ravvisa sia giusto che i lavoratori lottino per il loro posto di lavoro e propone che sia inserita la loro tutela nelle modalità di gara. Fa presente che stiamo perdendo valore dei beni in nostro possesso e spiega che questa modalità di azione fa parte di una predisposizione della sinistra che tassa e svende i propri gioielli. Sottolinea che non sia più accettabile ripianare i debiti delle aziende partecipate.
SIMIONATO si dice disposto a recepire tutte le “questioni politiche” che sono state sollevate durante il dibattito e promette che sarà data loro risposta in Consiglio comunale.
Alle ore 17.45 il presidente Baratello propone di inviare la proposta di deliberazione in Consiglio. L’assemblea approva e, ringraziati tutti i presenti, chiude la seduta.
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