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V Commissione - Verbale

Seduta del 10-04-2012 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Gabriele Scaramuzza, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Gabriele Scaramuzza, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Claudio Borghello (sostituisce Michele Mognato), Sebastiano Costalonga (sostituisce Valerio Lastrucci), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Camilla Seibezzi (sostituisce Giuseppe Caccia), Davide Tagliapietra (sostituisce Carlo Pagan)

 

Altri presenti: Assessore Urbanistica Ezio Micelli, Direttore Urbanistica Oscar Girotto, Direttore Avvocatura Civica Giulio Gidoni, Funzionaria Urbanistica Valentina Bassato, Componenti CSV indicati dal Comune di Venezia: Antonio Gatto, Giampaolo Zanatta e Tobia Bressanello, Presidente della Municipalità di Favaro Veneto Ezio Ordigoni.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 131-2012: Presa d'atto di non pervenute osservazioni e contestuale approvazione della Variante parziale alla VPRG vigente per la realizzazione della pista ciclabile Via Gatta - 3° Lotto
  2. Analisi situazione su Commissione per la Salvaguardia di Venezia con l'audizione dei rappresentanti indicati dal Consiglio Comunale
  3. Informativa dell'Assessore Micelli in merito ai vincoli ENAC, ai sensi dell'art. 707 del Codice di Navigazione, per l'Aeroporto Marco Polo di Venezia
  4. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 1071 (nr. prot. 59) con oggetto "Beneficio pubblico e suo utilizzo da parte della collettività.", inviata da Giacomo Guzzo

Verbale

Alle ore 14.40, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CAPOGROSSO introduce il punto nr. 1 dell’O.d.G. precisando che si tratta della conclusione dell’iter Urbanistico, della variante al PRG per la realizzazione della pista ciclabile in Via Gatta nel 3° lotto, con la cerziorazione che non sono state presentate osservazioni. Propone di licenziare la proposta di deliberazione con il parere favorevole all’unanimità (Allegato A). La commissione concorda.

BORASO interviene sull’ordine dei lavori, ricordando che il 2 Aprile è stato approvato l’Ordine del Giorno nr. 159 sul “Palais Lumiere”, al fine di organizzare la commissione per l’illustrazione del progetto in vista della firma dell’accordo di programma per la sua realizzazione così come dichiarato dalla Regione Veneto.

CAPOGROSSO prende atto della richiesta del consigliere Boraso, e ricorda cosa era previsto nello specifico Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale.

Ore 14.50 – Punto 3 dell’O.d.G.

Entrano i consiglieri Marzo Zuanich, Sebastiano Costalonga, Giuseppe Toso, Alessandro Scarpa e Giovanni Giusto.

MICELLI ricostruisce la cronologia dell’iter concernente la pubblicazione delle mappe di vincolo ai sensi dell’art. 707 del Codice di Navigazione per quanto concerne l’aeroporto Marco Polo di Tessera, ricordando che:
• in data 4 Gennaio 2012 è pervenuta al Comune di Venezia la comunicazione dell’ENAC che ha trasmesso agli enti locali interessati le previsioni di vincoli sui i territori di loro competenza; in tale documentazione erano presenti due tavole specifiche che facevano riferimento alla previsione di seconda pista per l’Aeroporto Marco Polo che ponevano dei dubbi in merito alle prerogative dell’ente locale in materia di tutela del territorio e programmazione urbanistica; aggiunge che lo stesso consigliere Caccia con l’interrogazione nr. 1016 del 14 Febbraio 2012 aveva sollevato il problema in riferimento alle previsioni del PAT recentemente approvato dal Consiglio Comunale;
• gli uffici comunali hanno predisposto una serie di opposizioni alle tavole dei vincoli presentate e a seguito delle richieste di chiarimento sollevate, l’ENAC in data 24 Febbraio 2012 ha precisato che le tavole PC01-2.1 e PC01-2.2 erano una mera versione di studio che sono state inserite per errore all’interno della documentazione;
• gli uffici hanno interpellato ENAC in merito alla necessità di ripubblicazione della documentazione per la possibilità di presentazione di osservazioni / opposizioni, e l’ENAC con lettera del 2 Aprile 2012 ha risposto in merito alla non necessità della ripubblicazione della documentazione in quanto le tavole citate non saranno oggetto di vincolo;
• l’Amministrazione Comunale di Venezia in data 2 Aprile 2012 ha trasmesso le opposizioni ai sensi dell’art. 708 del Codice di Navigazione, al fine di una maggiore tutela nonostante le lettere di rassicurazione dell’ENAC.

Alle ore 14.55 esce il consigliere Antonio Cavaliere ed entra il consigliere Domenico Ticozzi.

CAPOGROSSO ringraziando per le informazioni ricevute e le rassicurazioni dal punto di vista politico, concede la parola per le precisazioni tecnico/amministrative.

Alle ore 15.00 entra la consigliera Marta Locatelli.

GIROTTO illustra il documento di opposizione predisposto dall’Amministrazione Comunale partendo dalle fonti normative del Codice di Navigazione, dove ai sensi degli articoli 707 e 708 l’ente preposto alla sicurezza aeroportuale, l’ENAC, predispone le mappe specifiche di vincolo e le trasmette agli enti interessanti per la pubblicazione e la successiva presentazione di osservazioni / opposizioni. Nel caso del Comune di Venezia l’opposizione nasce dal fatto che due Tavole specifiche, la nr. PC01-2.1 e PC01-2.2, riportano dei vincoli specifici in merito alle altezze massime degli edifici sulla base di un’ipotesi di ampliamento al 2030 dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia e non in base alla situazione attuale. Aggiunge che a Febbraio 2012 l’ENAC ha precisato via lettera dell’errore nella documentazione con l’involontario inserimento delle due tavole da parte del gestore aeroportuale di Venezia. Gli uffici si erano posti il problema della ripubblicazione delle tavole ma l’ENAC con la corrispondenza del 2 Aprile ha affermato la non necessità e della riconferma dello stralcio delle Tavole PC01-2.1 e PC01-2.2.

BORASO esprime le sue criticità con riferimento:
• al fatto che il documento ENAC è arrivato al Comune di Venezia a Dicembre 2011, e alla data odierna del 10 Aprile, come consigliere comunale, non è stato in grado di presentare osservazioni vista la complessità della documentazione;
• alla lettera dell’ENAC del 2 Aprile u.s. con la quale si comunicava che le tavole non erano da considerare ai fini delle osservazioni / opposizioni da parte degli enti locali, però rimarca il fatto che, allo stato attuale, risultano bloccate diverse concessioni edilizie per l’assenza del parere preventivo di ENAC come ad esempio per il Casinò di Tessera e per un azienda agricola che ha presentato domanda ai sensi della L.R. 11/2004 ancora in data 28 Settembre 2011;
• al fatto che durante il Consiglio Comunale del 2 Aprile, il Sindaco ha affermato di adire al TAR in merito alla questione delle Tavole ENAC per la seconda pista aeroportuale.
Si interroga sulla validità delle corrispondenze intercorse tra ENAC e il Comune di Venezia, domandandosi cosa succede se ad esempio tra 9 mesi l’ENAC approva la seconda pista aeroportuale al Marco Polo di Venezia prevista nel Master Plan.

BONZIO ricorda che come consigliere comunale in data 5 Marzo aveva presentato l’interrogazione nr. 1049 per sollevare al questione dei vincoli sulle mappe ENAC, visto il notevole dibattito che si era generato e sulla documentazione non corretta, anche a dimostrazione della non buona affidabilità del partner gestore dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia. Con riferimento alla lettera dell’ENAC del 2 Aprile, segnala che la stessa fa riferimento allo stralcio delle Tavole nr. PC01-2.1 e PC01-2.2, ma non interviene sul contenuto della relazione, dove a pag. 34 e 35, viene prevista l’espansione aeroportuale con la previsione di vincoli. Ritiene che il chiarimento della posizione di ENAC sia molto importante anche in considerazione delle possibili implicazioni sui progetti dell’Amministrazione Comunale sul Quadrante di Tessera.

Alle ore 15.15 esce il consigliere Alessandro Scarpa ed entra il consigliere Cesare Campa.

SCARAMUZZA ritiene che gli sviluppi della vicenda siano “inquietanti” per la normativa particolare dove il controllore, l’ENAC, prende atto senza verificare delle proposte del controllato, la SAVE, sugli sviluppi aeroportuali. Domanda qualora l’ENAC approvi il Master Plan della Save, cosa succederà alle previsioni urbanistiche del Comune di Venezia.

Alle ore 15.20 entra il consigliere Nicola Funari ed esce il consigliere Alessandro Vianello.

GIROTTO risponde al consigliere Boraso in merito ai vincoli aeroportuali per i permessi di costruire; ricorda che esistono vincoli in termini di altezze massime degli edifici e vincoli attinenti alle fasce di rispetto con determinati coni di avvicinamento e di partenza nelle aree. Ricorda che ad Ottobre 2011, con deliberazione del Consiglio di Amministrazione di ENAC, sono stati introdotti tali vincoli laterali e sono già operativi dal momento della loro emanazione. Pertanto tutti gli atti abilitativi rilasciati dall’Amministrazione Comunale sono sottoposti al parere dell’ENAC, poiché il Comune di Venezia non è ancora dotato di un piano di rischio Aeroportuale per Tessera. Precisa che l’iter di approvazione del Master Plan dell’Aeroporto di Venezia è diverso in quanto l’ente gestore, la SAVE, propone ad ENAC la sua previsione di sviluppo futura che è sottoposta ad un parere preventivo e non autorizzativo. L’eventuale approvazione del Master Plan avverrà in sede di conferenza di servizi con tutti i soggetti titolati e coinvolti nelle relative autorizzazioni.

SCARPA R. chiede chiarimenti in merito al documento di opposizione predisposto dagli uffici comunali e al riferimento agli “accordi patrimoniali” con SAVE.

BORASO interviene sull’ordine dei lavori ricordando che l’Amministrazione Comunale di Venezia ha un proprio rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione di SAVE, che svolge le funzioni per nome e per conto del sindaco Orsoni. Comunica che la settimana scorsa la Commissione VIA Nazionale ha già esaminato, non approvandolo, il Master Plan di SAVE con la seconda pista, per carenza documentale e ritiene per tale motivo l’azione Comunale tardiva nei confronti del gestore aeroportuale.

GIROTTO risponde al consigliere Scarpa Renzo che gli accordi patrimoniali citati fanno riferimento allo storno di circa 17 milioni di fondi di Legge Speciale che sono stati trasferiti, previa deliberazione del Consiglio Comunale, alla SAVE per la realizzazione di opere propedeutiche alla viabilità di accesso.

Alle ore 15.35 esce il consigliere Luca Rizzi.

MICELLI risponde al consigliere Boraso che la documentazione di ENAC, per le osservazioni anche dei cittadini e di chi ne avesse interesse, è stata pubblicata sul sito internet del Comune di Venezia ed era a disposizione in formato cartaceo presso gli uffici Comunali. Afferma che l’Amministrazione Comunale ha valutato soltanto di presentare opposizione alle mappe di vincolo pubblicate, e che è noto che esista l’intenzione di SAVE di approvare il suo Master Plan per lo sviluppo aeroportuale solo che al momento attuale non esiste alcuna fase di concertazione per un’eventuale espressione formale da parte dell’ente Comunale. Sulla questione degli accordi patrimoniali, ricorda che la vicenda era nota sia durante la discussione del PAT che durante l’approvazione della Deliberazione nr. 10 del 26 Febbraio 2012, relativa al trasferimento di fondi di legge speciale per l’accessibilità viaria all’aeroporto.

Alle ore 15.40 entra il consigliere Davide Tagliapietra.

BORASO ripete la domanda relativa all’eventuale avvio di procedimento al TAR per i vincoli aeroportuali di ENAC. Si interroga sul fatto che se, a Settembre 2012, fosse approvato il Master Plan di SAVE che contempla la seconda pista aeroportuale tutta la discussione e la possibilità di realizzazione del Quadrante di Tessera verrebbe a saltare e ricorda che le richieste provenienti dal territorio vengono, da oltre 6 mesi, sospese in attesa di chiarimenti bloccando l’attività imprenditoriale e la creazione di nuovi posti di lavoro.

GIDONI risponde che adesso non esiste un procedimento di ricorso amministrativo al TAR per quanto concerne le previsioni di vincoli contenuti nelle mappe dell’ENAC, in quanto bisogna attendere la valutazione delle opposizioni presentate e se eventualmente non verranno accolte allora si potrà procedere per le vie legali.

Alle ore 15.45 esce il consigliere Marco Zuanich.

FUNARI domanda in base a quale legge viene dato mandato all’ENAC per la gestione territoriale degli aeroporti Italiani.

MOLINA chiede di avere copia delle opposizioni ai vincoli ENAC predisposti dalla società Marco Polo s.r.l.

GIROTTO risponde al consigliere Funari che la legge istitutiva dell’ENAC ne ha determinato compiti, poteri e funzionamenti. A titolo di esempio chiarisce la questione dei vincoli citando la deliberazione del Consiglio Comunale per il rischio di incidenza rilevante in zona industriale, ricordando che la stessa non modifica le destinazioni urbanistiche delle aree ma solo ne limita i possibili interventi.

Ore 15.50 – Punto 2 dell’ O.d.G.

CAPOGROSSO ricorda che l’argomento era stato richiesto da alcuni consiglieri comunali a seguito del dibattito sulla stampa in merito alla Commissione per la Salvaguardia di Venezia e i relativi pareri espressi sulla strumentazione urbanistica comunale. Precisa che ha ritenuto doveroso che fossero presenti anche i tre rappresentati in seno alla CSV nominati dal Consiglio Comunale di Venezia.

Alle ore 15.55 escono i consiglieri Saverio Centenaro, Bruno Lazzaro e Sebastiano Costalonga. Alle ore 16.00 esce il consigliere Nicola Funari.

MICELLI afferma che il tema della cessazione dei poteri attribuiti alla CSV a seguito dell’adeguamento della strumentazione urbanistica comunale al PALAV è stato un tema di ampia discussione e confronto epistolare con la commissione stessa; lo stesso consiglio comunale, tramite i consiglieri Zuin e Centenaro con l’interrogazione nr. 937 del 13 Dicembre 2011, aveva affrontato e sollevato la problematica. Nel merito della sostanza ricorda che l’Amministrazione Comunale con l’approvazione della variante al PRG per le Isole Minori ha completato l’adeguamento dell’intera sua strumentazione urbanistica al PALAV e pertanto è venuto meno l’obbligo di trasmissione degli strumenti urbanistici per non incorrere in un aggravio del procedimento. Pertanto con l’atto di indirizzo nr. 6 del 24 Febbraio 2011, supportato dalla relazione dell’Avvocatura Civica e della Direzione Sviluppo del Territorio ed Urbanistica, ha decretato la conclusione dell’invio della documentazione per l’acquisizione del parere della CSV.

GIROTTO ritiene opportuno precisare alcuni aspetti della vicenda relativa alla CSV e ai rapporti con il Comune di Venezia:
• in merito alla nota del Soprintendente Soragni, con decorrenza dal 5 Aprile, affinché le Soprintendenze esprimano i pareri di competenza in seno alla CSV restituendo, di fatto, le pratiche agli enti che le hanno presentate direttamente a loro, afferma che la stessa non entra nel merito delle competenze della CSV in merito alla strumentazione urbanistica comunale e all’adeguamento della stessa alle norme sovraordinate rappresentate dal PALAV. La missiva prende atto del parere dell’Avvocatura dello Stato che a sua volta si basava sul precedente parere della CSV di Giugno 2011.
• In riferimento al ruolo della Regione Veneto e della CSV nelle procedure urbanistiche ricorda che in base alla L.R. 61/85 gli enti locali inviavano alla Regione i loro strumenti urbanistici approvati per una sua valutazione in conformità al PTRC; quando è stato approvato il PALAV, lo strumento sovraordinato all’art. 55 prevedeva uno specifico iter per i Comuni al fine del loro adeguamento entro 1 anno dall’entrata in vigore, pena l’esercizio dei poteri sostitutivi in capo alla Regione ai sensi dell’art. 100 della L.R. 61/85. Ricorda che dal 1995 il PALAV è in vigore e pertanto il Comune di Venezia dopo un anno sarebbe dovuto essere commissariato, ma invece la Regione Veneto ha valutato di volta in volta i vari strumenti urbanistici approvati con le varianti parziali in adeguamento al PALAV, approvando gli stessi a volte con l’art. 46 della L.R. 61/85.
• Specifica che la CSV oltre ad esprimere pareri sulla strumentazione urbanistica generale, valuta anche gli Strumenti Urbanistici Attuattivi ed esprime un parere in base all’iter urbanistico previsto per legge.
• Ricorda che gli uffici Regionali hanno affermato che non è possibile riscontrare l’adeguamento al PALAV della strumentazione Comunale, in considerazione che tale attestazione può essere svolta solo dall’ente locale.
Nel merito delle questioni sollevate dal CSV rispetto alla comunicazione dell’Amministrazione Comunale che la sua strumentazione urbanistica è adeguata al PALAV ricorda che:
• la CSV ha affermato che mancherebbero alcune parti del territorio da adeguare, mentre per quanto concerne l’Amministrazione comunale tutto il territorio Veneziano è aggiornato allo strumento sovraordinato;
• la CSV segnala che manca il Piano del Bacino Idrografico della Laguna di Venezia, ma lo stesso è stato approvato con Delibere Regionale del 2000 che prevedeva specifici interventi e i relativi finanziamenti; inoltre è stato nominato nel 2007 il Commissario del Governo per l’emergenza degli eventi metereologici, che ha emanato specifiche ordinanze sulla tutela del territorio che sono state recepite nella strumentazione Comunale con l’adeguamento delle NTGA e NTSA;
• il Consiglio Comunale di Venezia ha adottato in data 30 Gennaio 2012 il Piano di Assetto del Territorio ai sensi della L.R. 11/2004 tramite la procedura di copianificazione, che ha comportato un’azione di condivisione con Regione e Provincia del documento preliminare oltre che una verifica puntuale degli elaborati stessi. La Provincia di Venezia, a seguito del trasferimento delle deleghe Urbanistiche da parte della Regione Veneto, con deliberazione nr. 114/2011 ha approvato il contenuto del PAT e ha allegato una relazione istruttoria che dichiara concluso il processo di copianificazione e il relativo adeguamento al PALAV.
• La CSV segnalava la mancata approvazione del Piano del Porto di Venezia e del Piano Aeroportuale, ma non si tratta di strumentazione urbanistica Comunale e pertanto esula dalla competenza del Comune di Venezia in quanto oggetto di approvazione in seno della Conferenza di Servizi con i diversi enti coinvolti. Aggiunge che il ruolo del Comune di Venezia è di verificare che i Piani non siano in contrasto con la strumentazione Comunale vigente.
• LA CSV segnalava che mancava l’adeguamento di alcuni Comuni, solo che la L.R. in materia prevede l’adeguamento della strumentazione urbanistica del singolo ente locale e non contemplava la necessità che tutti gli 11 Comuni della gronda lagunare fossero adeguati. Aggiunge che nel caso del Comune di Venezia l’adeguamento al PALAV è avvenuto parzialmente con 15 provvedimenti del Consiglio Comunale e che anche altri Comuni della gronda lagunare, come ad esempio Mira hanno deciso di non inviare più la documentazione per avere il parere della CSV.
Conclude affermando che tutta la strumentazione urbanistica del Comune di Venezia è adeguata al PALAV.

Alle ore 16.10 entrano i consiglieri Nicola Funari e Sebastiano Costalonga. Alle ore 16.15 escono i consiglieri Sebastiano Costalonga, Jacopo Molina e Simone Venturini. Alle ore 16.20 escono i consiglieri Giovanni Giusto e Renato Boraso ed entra il consigliere Jacopo Molina. Alle ore 16.25 escono i consiglieri Gianluca Trabucco e Giacomo Guzzo.

GATTO (CSV) ritiene, come rappresentanti del Comune di Venezia in seno alla CSV, di non entrare nei termini tecnici e nel confronto in essere tra le diverse tesi contrapposte dell’Amministrazione comunale e della CSV in merito all’adeguamento della strumentazione urbanistica di Venezia. Ricorda i lavori svolti dai componenti al fine di agevolare l’esame dei provvedimenti Comunali di valenza pubblica, e che all’interno della CSV siedono anche i rappresentanti di altri enti, quali Ministeri e Soprintendenze, che esprimono i pareri per le loro specifiche competenze e la comunicazione del Direttore Girotto ha “spiazzato” i componenti ritenendo tale modalità inusuale. Argomenta in merito all’autotutela dei componenti nell’espressione dei pareri quando l’ente che gli ha nominati ha deciso unilateralmente il non più invio della documentazione Urbanistica, e che la stessa CSV ha chiesto alla Regione Veneto di valutare la documentazione ritenendo non completamente adeguato alle prescrizioni formulate l’intera programmazione urbanistica Comunale. Interviene sulla questione del parere paesaggistico ai sensi dell’art. 46 del Codice dei Beni Culturali e alla recente lettera del Soprintendente Regionale Soragni in riferimento all’espressione dei pareri in seno alla CSV da parte delle relative Soprintendenze, chiedendosi cosa succederà ai vari provvedimenti qualora si riscontrasse che l’iter non si sia svolto correttamente. Argomenta in merito al Piano Comprensorio della Laguna in riferimento agli adempimenti degli altri enti locali, citando ad esempio la possibile realizzazione di circa 3000 posti barca lungo il Sile con le relative ricadute sull’intero ecosistema lagunare, in riferimento all’esigenza dell’adeguamento e della salvaguardia dell’intero sistema Lagunare e non in base alle previsioni di un singolo ente.

Alle ore 16.30 entra il consigliere Gianluca Trabucco ed esce la consigliera Camilla Seibezzi.

GIDONI interviene con riferimento all’autotutela dei componenti della CSV ritenendo che quando un organo amministrativo si accorge di sbagliare può sempre modificare un proprio provvedimento; nel caso specifico la CSV non ha espresso nessun provvedimento, ma ha comunicato richieste di pareri ad altri organi o invitato l’Amministrazione Comunale ad adempiere a determinate procedure. Ricorda che la CSV in alcune comunicazioni ha espresso la sua volontà all’unanimità e che se eventualmente si riscontrasse un errore dell’Amministrazione Comunale, nel non invio della documentazione, nulla potrebbe essere imputato ai componenti nominati dal Comune di Venezia che non hanno nessuna responsabilità in merito. Ritiene che per poter dirimere la questione sarebbe utile ad esempio l’instaurazione di un tavolo di concertazione per la soluzione della questione.

Alle ore 16.40 esce il consigliere Davide Tagliapietra.

GATTO (CSV) risponde che come componenti della CSV si sono “stupiti” del fatto che la CSV ci abbia impiegato 6 mesi per rispondere alla comunicazione del Comune di Venezia e che di fatto la stessa non forniva una risposta esauriente ai dubbi sollevati, ricordando che il Presidente della CSV è il Presidente della Regione del Veneto. In merito all’espressione “autotutela” precisa che non faceva riferimento all’espressione dei voti dei componenti della CSV, ma alla particolare situazione che si è venuta a creare con la decisione presa dal Comune di Venezia di non inviare più la documentazione urbanistica in quanto adeguata, mentre la CSV riteneva tale adeguamento non ancora completato. Aggiunge che sarebbe opportuno che un soggetto terzo, né l’Amministrazione Comunale poiché è parte in causa né la CSV, determinasse e chiarisse l’intera situazione per il proseguimento dei lavori futuri.

Alle ore 16.45 esce il consigliere Nicola Funari.

MOLINA interviene dal punto di vista politico ricordando l’atto di indirizzo della Giunta Comunale nr. 6 del 24 Febbraio 2011 e il parere, di merito e di forma, della CSV del 14 Giungo 2011, votato all’unanimità che contraddiceva le tesi del Comune di Venezia in merito all’adeguamento della strumentazione urbanistica. Afferma che i tre componenti sono espressione del Comune di Venezia, ed indipendentemente se si dimostrasse che la tesi Comunale fosse errata, loro non dovrebbero assumere posizioni contrarie all’Amministrazione Comunale. Ritiene che se i componenti non si attengono al mandato dato dall’Amministrazione Comunale dovrebbero trarre le dovute conseguenze dimettendosi.

Alle ore 16.50 entra il consigliere Giacomo Guzzo.

LOCATELLI esprime le sue preoccupazioni sulla corrispondenza epistolare trascorsa tra l’Amministrazione Comunale e la CSV, ricordando che ogni ente dovrebbe perseguire l’obiettivo del rispetto delle norme e della salvaguardia del territorio. Come cittadina si preoccupa del rispetto dei tempi nella conclusione degli iter amministrativi del Comune di Venezia, che a seguito della decisione autonoma dell’ente di non inviare più la documentazione alla CSV, potrebbe avere delle complicazioni ed un allungamento dei tempi di conclusione. Chiede chiarimenti in merito alla nuova procedura adottata dal Comune di Venezia per le autorizzazioni paesaggistiche per gli interventi che riguardano la città storica.

Alle ore 16.55 esce la consigliere Lorenza Lavini ed entra il consigliere Sebastiano Costalonga.

SCARAMUZZA Afferma che l’obiettivo era di mettere in sicurezza la pianificazione Urbanistica Comunale e di produrre una semplificazione nell’iter autorizzativo dei procedimenti. Ritiene che esisteva una necessità di invio della documentazione per l’acquisizione del parere da parte della CSV finché non era completata ed adeguata la strumentazione urbanistica, e pertanto dopo diventava superflua per non aggravare il procedimento. Chiede chiarimenti in merito alla lettera del 14 Giugno 2011 che la CSV ha votato all’unanimità “contro” il Comune di Venezia.

Alle ore 17.00 esce il consigliere Gianluca Trabucco.

BORGHELLO ritiene che la decisione assunta dall’Amministrazione Comunale con l’atto di indirizzo nr. 6 – 2011 mirasse a semplificare le norme per il Comune di Venezia che si trovava spesso con la “resistenza” degli organi preposti a sovraintendere che intervenivano nella sfera di competenza Comunale. Ricorda che il Consiglio Comunale non si è espresso formalmente sulla vicenda e che forse un suo passaggio potrebbe determinarne una maggiore determinazione amministrativa. Ritiene che quando l’Amministrazione Comunale ha determinato e sostiene che i suoi strumenti urbanistici sono adeguati al PALAV, allora dovrebbe trarne le debite conseguenze con la revoca dei suoi componenti nominati in seno alla CSV. Sulla questione della lettera di Soragni per i pareri paesaggistici da parte delle Soprintendenze, ritiene che eventuali soggetti terzi potrebbero chiedere il risarcimento dei danni per lo sforamento dei tempi di conclusione dei procedimenti e/o per l’eventuale mancato guadagno.

Alle ore 17.10 esce il consigliere Giacomo Guzzo.

ZANATTA (CSV) ritiene che la questione delle competenze non vada ricercata tanto nella sfera tecnica/amministrativa ma bensì politica, precisando che i componenti nominati dal Comune di Venezia hanno sempre dato la massima disponibilità e dialogo con l’Amministrazione Comunale. In merito al ruolo e ai rapporti tra Amministrazione Comunale e CSV cita il caso di Piazzale Roma, dove i componenti della CSV hanno appreso del progetto direttamente dagli organi di stampa e non dalla stessa Amministrazione Comunale proponente che avrebbe potuto informare i propri rappresentati. Afferma che come componenti della CSV hanno sempre dato la massima collaborazione con l’Amministrazione Comunale nei progetti di sua competenza che arrivavano all’attenzione dell’organo.

MOLINA afferma che la CSV ha un ruolo tecnico e non politico nell’espressione dei pareri di sua competenza e ricorda che a Giugno 2011, l’intera CSV all’unanimità, ha approvato un documento a risposta della lettera del Comune di Venezia. Ritiene che i membri nominati dal Comune di Venezia dovrebbero valutare la situazione che si è venuta a creare agendo di conseguenza in base alle decisioni assunte dall’organo che li ha nominati, onde evitare che si proceda ad una revoca delle nomine da parte del Consiglio Comunale.

FUNARI ritiene che la questione sia particolarmente complicata e che sarebbe stato opportuno un dialogo preventivo tra Amministrazione Comunale e la CSV, con il coinvolgimento dei membri nominati dal Consiglio Comunale, prima della decisione assunta con l’atto di indirizzo nr. 6-2011. Suggerisce, per dirimere la questione, che il Sindaco Giorgio Orsoni si incontri con il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per chiarire e risolvere la questione.

CAPOGROSSO ricorda che la L. 171/1973 aveva istituito la Commissione per la Salvaguardia di Venezia, e all’art. 5 era prevista la sua cessazione quando gli enti locali avevano adeguato la propria strumentazione urbanistica a quella del Piano comprensoriale, così come ha fatto il Comune di Venezia con le diverse approvazioni di variante al PRG da parte dal Consiglio Comunale. Ritiene che forse un dialogo più intenso tra Amministrazione Comunale e componenti della CSV avrebbe potuto portare a prese di posizioni differenti nell’ottica della salvaguardia del territorio comunale. Esprime il suo imbarazzo come consigliere comunale quando i rappresentati nominati dal Consiglio Comunale hanno aderito alla “presa di posizione” della CSV che ha approvato all’unanimità la lettera nei confronti del Comune di Venezia, poiché i rappresentanti assumevano una posizione diversa rispetto a quella dell’Amministrazione Comunale. Sulla questione della lettera del Soprintendente Soragni sull’acquisizione del parere delle soprintendenze in seno alla CSV, ritiene che il responsabile ha tutte le possibilità di indicare ai suoi sottoposti il comportamento da adottare, ma certamente non può esprimersi nel merito delle decisioni dell’Amministrazione Comunale.

Alle ore 17.25 entra il consigliere Giacomo Guzzo.

GIROTTO in merito al dubbio sollevato dalla CSV nelle sue missive rispetto al ruolo del Dirigente nella comunicazione di adeguamento della strumentazione urbanistica, ricorda l’articolo 107 del Testo Unico degli Enti locali dove sono sanciti e descritti i compiti e i doveri del dirigente, e che la normativa particolare della Legge Speciale per Venezia non disciplina casi particolari e diversi. Afferma che l’atto di ricognizione dell’adeguamento della strumentazione urbanistica Comunale non elimina un iter “superfluo” ma bensì è una conseguenza dettata dalla Legge 171/1973 che disciplina la conclusione dei poteri della CSV. In merito alla questione della Soprintendenza e all’espressione dei suoi pareri in seno alla CSV, ricorda la costituzione, i compiti e le funzioni della Commissione Edilizia integrata.

MICELLI precisa che da parte della CSV non è stato contestato il mancato adeguamento della strumentazione urbanistica di Venezia poiché come da loro affermazioni testuali hanno dovuto chiedere alla Regione Veneto se il Comune di Venezia si era adeguato tramite le varianti parziali al PRG vigente. In riferimento al ruolo dei tre componenti nominati dal Consiglio Comunale non entra nel merito della questione delle loro votazioni ma porterà la segnalazione al Sindaco Orsoni per la delicata questione. Comunica che sarà cura dell’Assessore informare la V Commissione Consiliare sugli sviluppi che seguiranno sulla questione CSV e sulla lettera di Soragni al fine di tutelare l’operato e le scelte dell’Amministrazione Comunale nel rispetto delle decisioni assunte.

CAPOGROSSO comunica che il consigliere Guzzo ha aderito alla richiesta di non trattazione dell’interrogazione e pertanto il punto nr. 4 dell’O.d.G. sarà trattato in una prossima convocazione.

Alle ore 17.35, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, in assenza di altre richieste d’intervento, dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 15-05-2012 ore 10:29
Ultima modifica 15-05-2012 ore 10:29
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