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VII Commissione - Verbale

Seduta del 28-03-2012 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Sebastiano Costalonga (sostituisce Michele Zuin)

 

Altri presenti: Assessore Bruno Filippini, Assessore Ezio Micelli, Direttore Luigi Bassetto, Presidente Marco Polo System GEIE Pietrangelo Pettenò, Urbanista Markus Edorfer.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Presentazione del progetto per la gestione del compendio di Forte Marghera di Marco Polo System g.e.i.e.

Verbale

Alle ore 10.15 il presidente Cavaliere, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e spiega che sarebbe meglio se gli argomenti delle notizie che appaiono sui giornali, fossero discussi prima in commissione o nelle sedi istituzionali. Dà quindi la parola al rappresentante della Marco Polo System geie.

PETTENO’ premette che alla Marco Polo vengono chieste notizie sulla gestione del forte; la società dal 204 e poi in forma continuativa dal 2009 gestisce in effetti le strutture del forte; sono stati effettuati molti studi anche utilizzando fondi europei oltre che comunali e pertanto la Marco Polo System intende presentare alcune proposte nel merito e l’ipotesi di lavoro è stata formulata dopo l’approvazione dell’atto di indirizzo della giunta. Nel contesto del lavoro preparatorio per decidere il da farsi, la società sta trasmettendo all’ufficio Urbanistica del Comune tutta la documentazione necessaria. Il forte dovrebbe diventare il “Parco della Cultura” europea in previsione della candidatura della città di Venezia a capitale europea, questo sito è il più frequentato dai cittadini della terraferma, c’è una memoria storica della nostra zona e rappresenta il posto ideale di interscambio terra/acqua. Ad oggi si svolgono delle attività culturali di vario genere: la presenza dell’Accademia di Belle Arti di Venezia da 5 anni e che oggi si va a strutturare con la firma di un accordo per l’uso permanente di alcuni edifici per l’attività didattica e per la produzione di sceneggiature per la Fenice; altre iniziative sono state concordate con l’università di Ca’ Foscari. Viene definito “Parco del Contemporaneo” un’insieme di attività di produzioni che si svolgono con un finanziamento europeo. Tutto ciò significa contribuire al progetto “Venezia città della Cultura” assieme anche ad un pool di associazioni per la nascita sia del museo,che già esiste, e di un registro delle imbarcazioni storiche e tradizionali veneziane. Dai contatti avuti si è appreso che l’Amministrazione comunale intende chiedere dei finanziamenti attraverso i fondi Fas per la valorizzazione delle strutture fortificate coordinando un centro con realtà diffuse assemblando le esperienze di università, i vari centri di studi storici non solo italiani ma anche degli altri stati europei; la istituzione di itinerari culturali con la predisposizione di un centro turistico denominato “Rotte commerciali veneziane”. Inoltre c’è un impegno per far nascere un centro di produzione delle creatività giovanili partecipando ad un bando per dei finanziamenti comunitari. Il tutto si realizza con i piccoli finanziamenti citati, inoltre la Regione stanzierà da 500.000 ad 1 milione di euro per iniziare le bonifiche, con i fondi della Legge speciale per Venezia di competenza regionale si può proseguire i marginamenti delle rive per rendere agibile l’entrata al forte anche via acqua. Fas-Fers il Comune ha presentato delle richieste senza avere in disponibilità la struttura del forte, in questi giorni la Regione sta rimodulando i fondi e l’impegno dell’ente è di ottenere dei finanziamenti previsti dal piano 2014-2020 poiché sta predisponendo l’acquisizione dei progetti da finanziare. Naturalmente sarà necessario l’apporto anche di capitali privati che però devono intervenire quando l’Amministrazione comunale ha deciso cosa realizzare. Un impegno rilevante è il risanamento degli 11 chilometri di rive e le bonifiche dei terreni dai residui degli usi militari. Infine si deve considerare che il progetto d’uso deve essere realizzato per fasi quindi è importante che venga costituito un soggetto coordinatore, magari anche con la costituzione di un comitato scientifico culturale che segua nei probabili 10 anni di tempo necessari alla realizzazione delle opere. Le risorse necessarie, qualcuno ha affermato che sono pari a 50 o 60 milioni di euro e se di questa cifra si possono ottenere 10 milioni di soldi pubblici, l’approccio dei privati è più facile e più controllabile. Illustra quindi una simulazione dei possibili impegni finanziari dei privati se intervenissero a realizzare completamente l’intervento. Alla fine fa rilevare che la gestione ordinaria del forte in carico alla Marco Polo System geie si è potuta sostenere grazie al contributo di 40.000 euro che la società ha fatto bastare per oltre un anno.
Alle ore 10.40 escono i consiglieri Baratello e Locatelli ed entra il consigliere Molina.

SEIBEZZI prende atto che sono stati presentati degli studi, forse serve un sopralluogo poiché risulta che non siano stati eseguiti importanti lavori di manutenzione, domanda se è stato predisposto almeno un programma per fare i restauri degli edifici prima che crollino e se ci sono le relative stime economiche. Chiede se si conoscono i partner europei che sarebbero interessati a partecipare alla gestione del forte anche perché è necessario fare una valutazione dei costi e benefici adottando criteri di sostenibilità. A suo parere le linee guida presentate non intersecano nessun potenziale soggetto interessato perché manca la valutazione della sostenibilità finanziaria degli interventi. L’importante è conoscere cosa dice la giunta, quale risorse possa mettere a disposizione del progetto, ritiene incomprensibile la cronologia degli incontri perché ritiene che gli incontri con i soggetti presentatori di proposte dovrebbero avvenire dopo che la giunta ha dato notizie sia di cosa realizzare e della quantità dei finanziamenti a disposizione.
Alle ore 11.00 entra il consigliere Borghello ed escono i consiglieri Tagliapietra e Zuanich.

FILIPPINI spiega che questa Amministrazione ha deciso un percorso nuovo per arrivare alla gestione del “nuovo” forte. Oggi in commissione si incontra la società che ha gestito e gestisce il forte a supporto delle prossime decisioni.

LAVINI domanda se è stata fatta la ricognizione o il rilievo dei fabbricati del forte perché il costo degli interventi varia a seconda dello stato della e classificazione degli immobili; chiede anche se è stato fatto uno studio per il mantenimento o restauro oppure di recupero, se c’è collaborazione con la soprintendenza; domanda infine se è possibile fare un nuovo sopralluogo al forte.
Alle ore 11.15 entra il consigliere Boraso

CAMPA considera buona l’9illustrazione del presidente della Marco Polo System geie; ricorda che le opposizioni avevano proposto un emendamento al bilancio per rifinanziare i contributi alla società, bocciato naturalmente dalla maggioranza. Domanda se il Comune da solo riuscirà a realizzare l’intervento di fruibilità di tutto il forte perché sembra ci siano delle fughe in avanti. Concorda per incontrare tutti quelli che hanno dimostrato interesse per la gestione del forte.

ROSTEGHIN afferma che il Comune non è rimasto fermo, sono stati fatti degli atti importanti proprio in funzione degli obbiettivi che ci si è dati. Dopo l’approvazione dell’atto di indirizzo della giunta è giusto incontrare in commissione chi ha presentato progetti a cominciare da chi ha conoscenza dello stato del compendio; riconferma la necessità di continuate a lavorare per acquisire i finanziamenti pubblici e comunitari anche se non devono essere dimenticati le possibilità derivanti dall’intervento dei privati.
Alle ore 11.30 esce il consigliere Costalonga.

CENTENARO ritiene che il lavoro della commissione sia inquinato da alcuni interventi fatti, oggi si verifica solo una perimetrazione dell’ambito del territorio e nulla più. Si fanno solo discussioni senza costrutto, la Marco Polo System ha espresso una preoccupazione sullo stato fisico del compendio, dopo gli incontri dovrà essere il Consiglio comunale a decidere il da farsi; il punto è quello di abbassare gli indici di fabbricabilità che va bene se viene concordato con chi realizzerà gli interventi.

GUZZO conviene che aver cambiato il metodo di lavoro è positivo perché permetterà al Consiglio comunale di confrontare le proposte; ricorda che sempre l’Amministrazione comunale ha rispettato i patti che ha sottoscritto con i privati e si deve prendere atto che spesso sono stati i privati a non rispettare i contratti smentendole loro capacità.

BONZIO condivide il precorso proposto in commissione, con il sopralluogo e magari svolgendo i prossimi incontri nella sede del forte. Bisogna diffidare di chi è disposto ad impegnare molti soldi dando una vaga impressione di fruibilità pubblica di quanto realizzato. Sempre il gruppo di Rifondazione comunista ha combattuto le modalità che erano state decise dalla precedente Amministrazione, l’illustrazione fatta sottolinea il ruolo forte di regia pubblica e l’importanza dei fondi pubblici necessari ad intervenire sulle strutture del forte. Ricorda ancora che il Consiglio comunale ha respinto l’ipotesi di progetto di finanza come metodo di lavoro, privilegiando la partecipazione dei cittadini.
Alle ore 11.45 esce il consigliere Lazzaro ed entra il consigliere Capogrosso.

BORGHELLO afferma che la vicenda non dovrebbe essere affrontata con ipocrisia, la scorsa Amministrazione aveva fatto dei passi, serve una rapida manutenzione delle strutture edilizie, non bisogna buttare nulla di quello che è stato fatto, bisogna scindere tra quanto realizzato e chi gestisce perché non tutte le associazioni possono avere una sede lì, perché non tutte le iniziative possono essere svolte lì; non condivide l’ipotesi che l’ufficio Urbanistica determini un piano di fattibilità perché prima bisogna decidere cosa fare e quindi quale sarà l’equilibrio economico sostenibile. Servi quindi verificare le idee lanciate anche come proposte, considerazione dell’utilità per la città, quanta fruibilità pubblica viene garantita; tutto questo non può durare 3 anni, i tempi di decisione devono essere stretti. E’ giusto spiegare alla città cosa sta avvenendo.

GAVAGNIN propone di esaminare i progetti solo dopo che la giunta avrà approvato le linee guida per la gestione del forte per chiedere ai proponenti se sono disponibili ad eventualmente modificare le loro proposte e poter scegliere quindi la proposta migliore. Non condivide quanto la presidenza della commissione ha deciso.

BORASO invita la presidenza a prevedere un incontro della commissione per valutare esclusivamente quale possa essere un valido equilibrio economico alla luce dei progetti presentati. Ricorda che sono molti gli assessori che hanno competenza su quanto si va ad esaminare e discutere e quindi o l’assessore Filippini diventa realmente unico punto di riferimento oppure è meglio che lo sia da subito il sindaco.

CAVALIERE dichiara che comunque la presidenza della commissione ha deciso di iniziare le audizioni, concorda con chi ha suggerito una forte azione nei confronti della Regione per, in collaborazione con il Comune, riuscire ad ottenere più contributi pubblici possibili poiché grande comunque sarà l’impegno finanziario necessario a valorizzare tutto il forte.

PETTENO’ risponde che esiste un buon rapporto con la Soprintendenza, considera che il calcolo delle esigenze finanziarie si può fare solo quando si è deciso cosa fare; ci sono 40 ettari tra terra ed acqua e molto è il costruito: Servono dati certi su cosa c’è e solo dopo si può pensare alle compatibilità le quali devono essere accompagnate dalla sostenibilità finanziaria. Suggerisce come molti interventi possono essere assegnati alle imprese locali in modo da sostenere l’economia.

ERDORFER afferma che nel 1997 è stato fatto un ottimo lavoro che serve da base per la verifica delle modifiche avvenute nel frattempo. C’è un aggiornamento critico da parte dell’ufficio Urbanistica, ci sono degli edifici con vincoli monumentali e storici. Il problema è di rendere compatibile la redditività e funzioni pubbliche che è pari al 7% con la destinazione pubblica per almeno 30 anni.
Alle ore 12.30 escono i consiglieri Vianello e Gavagnin.

FILIPPINI afferma che bisogna superare i ragionamenti sull’atto di giunta, bisogna fare attenzione quando si dice che la giunta sia o meno affidabile e soprattutto mai nessuno ha chiesto di parlare della destinazione degli altri forti presenti nel nostro territorio; questa operazione significa rivitalizzare il forte considerandolo l’allargamento del centro di Mestre attuando molte interconnessioni con Venezia. Quello che si sta facendo è molto importante.Riguardo i tempi comunica che qualche giorno fa si è svolto un incontro tra gli assessori e la Marco Polo System perché si stanno raccogliendo tutte le informazioni disponibili; dopo aver deciso si deciderà chi deve sorvegliare l’attuazione delle decisioni; da queste si quantificheranno le necessità finanziarie per la loro realizzazione e quindi dare il via all’esecuzione dei lavori: le riunioni di commissione consentono lo scambio di opinioni ma non devono essere sede di scontro e divisione. Bisogna trovare forme nuove per favorire interventi anche di privati “deboli”economicamente e precisa che interventi come gli incubatori per le nuove aziende non sono stati utili agli obbiettivi per i quali sono stati realizzati, quindi le decisioni devono essere ponderate rispetto a quello che si vuole realizzare.

Alle ore 12.40 il presidente Cavaliere dichiara chiusa la seduta e ricorda che il prossimo mercoledì è stata invitata la società Impregilo a presentare la sua proposta.

 


Allegati
 
Presentazione (pdf - 2,9 Mb)

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 12-04-2012 ore 12:41
Ultima modifica 12-04-2012 ore 12:41
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