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III Commissione - Verbale

Seduta del 19-03-2012 ore 09:30
congiunta alla IX Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Marco Zuanich, Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Gianluca Trabucco (sostituisce Emanuele Rosteghin)

 

Altri presenti: Coadiutore del Sindaco per la Sanità Bruno Centanini, Coadiutore alle Politiche del Lavoro Sebastiano Bonzio, Organizzazione Sindacale CGILFP, Organizzazione Sindacale CISLFPS, Organizzazione Sindacale UIL FPL

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione delle Organizzazioni Sindacali di categoria sulla situazione ospedalità privata convenzionata.

Verbale

Alle ore 9.45 il Presidente G. Guzzo constata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta illustrando le problematiche finanziarie attuali dell’ospedalità privata convenzionata e sottolineando che prossimamente si fisserà un eventuale incontro anche con la controparte Aziendale.
Pertanto concede la parola alle Organizzazioni Sindacali per l’audizione.

DE ROSSI, della CISLFPS, evidenzia due problemi ove il primo sottostà al nuovo PSSN attualmente in discussione e che porterà alla decurtazione del 50% dei posti letto oggi disponibili.
Il secondo aspetto concerne la presunta lotta tra Regione e ULSS n.12, che si realizza in un contrasto al quale conseguono le attuali carenze di risorse finanziarie.
Le strutture si trovano a fronteggiare fidi bancari molto pesanti, che oggi sono costretti al rientro.
Di tutte le strutture pare che quelle in miglior stato finanziario siano Policlinico S.Marco, San Camillo e Fatebenefratelli.
L’accordo Mantona/Coletto prevede la rinuncia agli interessi.
Non si hanno novità circa l’accettazione ed i 40 milioni e ad oggi non sono ancora stati erogati.

PANCERA, della UILFPL, integra l’intervento precedente sostenendo che le strutture sono quattro e ad oggi circa 700 dipendenti del Policlinico e Villa Salus non riscuotono lo stipendio. A fronte di ciò il sindacato si è fatto portavoce ove dato l’itinere ancora in approvazione del piano SSN, teme che sia motivo di logiche atte al “dimagrimento” delle risorse destinate al capitale umano.
Esprime preoccupazione anche per l’eventualità di non essere coinvolti per quanto riguarda le ricadute occupazionali. Il pericolo è che l’esubero possa essere riassorbito da altre strutture.
Relativamente ai 40 milioni di euro, si è chiesto una rimessa straordinaria anticipatrice. Pertanto il differenziale verrebbe erogato in tre trance.
Il direttore generale delle ULSS quando ricevono le quote dalla Regione, hanno discrezionalità sulla spesa. Ne consegue che i primi destinatari della spesa sono i dipendenti ed i fornitori dell’ente pubblico. Quindi per ultime le strutture convenzionate.
Fino a che il PSSN non entra a regime rimane saldo l’augurio affinchè venga assegnato il corrispettivo teorico. Dopo l’approvazione si aprirà quindi un tavolo di discussione per capire gli effetti e quali saranno gli accorgimenti per non avere spiacevoli ripercussioni.
Il Comune pertanto non può rimanere sordo alle richieste.

LUBIATO, della CGILFP, afferma che sulle due strutture si sta già parlando di ristrutturazione.
Si rileva tra l’altro un problema sociale che riguarda la cittadinanza.
Gli accordi firmati ad oggi sono solo virtuali. Si richiama ad uno scontro tra Regione e ULSS ove chi rischia sono i dipendenti.
Ringrazia per questa riunione ma i tempi sono ormai molto brevi. La ristrutturazione regionale ci mette come fanalino di coda con Rovigo.
Bisogno quindi coordinarsi per risolvere il problema.

MAESTRI dott. del Policlinico S.Marco, e rappresentante sindacale, specifica che la struttura accoglie circa 500/600 malati ed i lavoratori continuano a dare il loro contributo nonostante tutto.
Quindi il problema è sia per i dipendenti ma prima o poi anche per la struttura. Si consideri inoltre che le strutture private incidono per il 6/7%.
Questo scenario comporterà una riduzione dei posti letto.

ORESTE dott. del Villa Salus, dichiara che siamo già al secondo ritardo stipendiale e non se ne intravede soluzione.
Ribadisce che c’è in atto un taglio rischioso della Sanità.
Nonostante ciò si continua a fornire un’opera in un clima di incertezza.
Spera di essere coinvolto nelle prossime riunioni.

CAPOGROSSO ringrazia chi è intervenuto ed esprime le proprie impressioni circa l’idea che si era fatto per quanto riportato dai giornali. La diminuzione dei posti letto è una situazione di riflessione pesante. Questo è il problema da cui è indubbio che chi ha dato un servizio dovrebbe essere remunerato.
Richiama all’approvazione di un insediamento di una RSA privata, della quale si chiede come possa operare viste le attuali difficoltà dell’ULSS.

Alle ore 10.15 esce il Consigliere Belcaro

Chiede infine quale sia la soluzione che i sindacati propongono e chiedono ai Consiglieri.

FUNARI evidenzia un paio di criticità della sanità veneta e veneziana. In primis relativamente alla legislazione regionale sulla sanità, aveva proposto che la nomina dei Direttori generali sanitari, amministrativi e sociali delle Aziende ULSS avvenisse scegliendoli da un apposito elenco regionale trasparente e regolamentato evitando di nominare politicamente persone non all’altezza di questo compito. La seconda si richiama ad un ordine del Consiglio Comunale di Venezia approvato all’unanimità nella seduta del 21.12.2011 che concerneva la programmazione sanitaria dell’Azienda ULSS 12.
Concorda con quanto esposto dai sindacati sulle difficoltà finanziarie degli Ospedali privati convenzionati, ma ribadisce anche il ruolo fondamentale che ha il Sindacato di Venezia ad esercitare concretamente e con continuità, in forma associata, le funzioni di indirizzo e valutazione tramite la rappresentanza della Conferenza dei Sindaci, come previsto dal D.Lgs 502/1992.
Pertanto ritiene che il Sindaco oltre a richiedere l’attuazione del citato ordine del giorno debba anche insistere sull’Azienda ULSS 12 affinché vengano trasferiti i fondi dalla Regione Veneto subito agli Ospedali Convenzionati per il sollecito pagamento degli stipendi.
Termina facendo presente che gli Ospedali convenzionati sono sottoposti alle stesse normative e regole pubbliche delle Aziende ULSS e che sono da considerarsi più pubblici gli Ospedali Villa Salus e Policlinico S.Marco che l’Ospedale all’Angelo, in quanto in detto Ospedale circa il 75% dei servizi sono dati in appalto a ditte private.

CACCIA ritiene che abbia fatto bene l’Amministrazione a fare questo incontro.
Due sono le questioni, ove la prima è salariale/occupazionale e la seconda è che a monte c’è una situazione di tensione. La stessa è accompagnata da un atteggiamento particolare dell’ULSS verso i privati, che evidenzia una grande difesa del pubblico (vedi quanto affermato in una Commissione III dallo stesso Padoan).
Quello che manca secondo il Consigliere è una visione programmatoria.
La parola chiave è complementarietà tra privati e pubblico.
Villa Salus ha garantito il servizio di ostetricia quando all’Umberto I era nota la situazione. Villa Salus da questo punto di vista è uno dei punti di eccellenza, mentre per quanto concerne il Policlinico, potrebbe risolvere i problemi delle eccessive richieste sull’Angelo.
Infine conclude ritenendo che l’Amministrazione deve chiedersi quanto si sia in realtà pensato sulla complementarietà privato/pubblico ad oggi.

VENTURINI sostiene essere opportuno pensare alle strutture convenzionate. A rimetterci in questo caso sono i lavoratori, le famiglie ed i malati. I laboratori convenzionati hanno il medesimo problema e su questo si potrebbe approfondirne il tema in Commissione.

GUZZO si richiama al problema ed alla necessità della complementarietà e ritiene doverosa un’opera di programmazione.
Sottolinea circa il fatto che tutto si sia inclinato a causa del problema finanziario.
Il compito dei Consiglieri è risolvere questi problemi.
Infine alle ore 10.30 lascia, per sopravvenuti impegni personali, la sala e la presidenza al Consigliere Fortuna in qualità di copresidente della congiunta IX Commissione.

Alle ore 10.30 escono i Consiglieri Campa e Funari

SCARAMUZZA ritiene che sia logico come si creino le condizioni affinché la domanda abbia risposta dalle strutture di rete, altrimenti si metterebbe in crisi anche lo stesso Ospedale all’Angelo.
Questo è in antitesi alla complementarietà e le risorse devono seguire una logica diversa.
Sostiene che serva uno sforzo di tutti sul PSSN evitando il rischio del precedente (che non era poi stato corretto).
Il nuovo Piano deve essere periodicamente verificato ed è essenziale anche la verifica delle ipotesi di scheda.
Ma il problema è il rischio della non erogazione delle disponibilità finanziarie. Serve quindi massima responsabilità altrimenti ci sarebbe un dimagrimento di risorse che provocherebbe l’incapacità di rispondere alle esigenze della domanda.

FORTUNA pensa che questa sia una situazione paradossale. Coletto aveva annunciato che il bilancio era in pareggio o addirittura in attivo (sulla Sanità). La Sanità stessa veniva presentata quindi come una delle più virtuose.

Alle ore 10.40 rientra il Consigliere Campa

Si richiama alla precedente esperienza personale con Padova che presentava una situazione simile.
Questo è un paradosso dove i debiti sono della Regione e non delle ULSS, come previsto dalle norme vigenti.
In questa “guerra dei poveri” non si sente di fare rimproveri ma chiede quale siano le azioni da avviare. Si deve fare quello che si è già detto con l’o.d.g. sulla “specificità” di Venezia.
Una guerra come quella citata toglierebbe risorse da un’ULSS all’altra.
Padova sta procrastinando e questa è la strada più comunemente seguita.
L’unica cosa da fare è quindi ribadire che a Venezia il malato costa molto e pretendere pertanto che la Regione paghi qualcosa di più. Altro non è possibile fare.
Se dobbiamo parlare di errori dobbiamo rivolgersi alla Regione.

CONTE si complimenta con il Presidente perché sul fronte della Sanità si sta facendo un buon lavoro. Richiama però al fatto che non si debba cadere in contemplazione. Dovemmo farci carico del cambiamento che sta imponendo a tutti una maggiore capacità decisionale.
Ricorda che si era fatto un documento comune. Sullo stesso però rileva un errore nel difendere la specificità rispetto alla coesistenza con altre strutture esistenti nel territorio.
Si dovevano distinguere le Responsabilità e quindi è sembrato che abbiamo approvato una politica dell’ULSS, dimostratosi evidentemente fin qui non corretta.
Richiama alla scelta, considerata di non emergenza, dell’apertura di nuovi hospice da parte dell’ULSS.
Sostiene che si debba dare potere ai Sindaci per porre termine all’incarico di alcuni direttori.
Chiede se sia possibile che ci siano lavoratori di serie A e di serie B.
Ritiene che si debbano cercare le responsabilità, in un circolo vizioso ove la Regione nomina i direttori generali.
Infine si appella al fatto che il Sindaco intervenga e sostiene che, in luogo agli stipendi dei lavoratori, siano quelli dei dirigenti ad essere posticipati.

BONZIO dichiara che gli interventi fin qui esposti sono andati nella giusta direzione.
Afferma di aver già ascoltato i rappresentati dei lavoratori con i quali si era chiesto la riunione di oggi.
La via maestra deve essere la tenuta dei livelli di servizio sul nostro territorio e crede di aver interpretato il tema della specificità in tale contesto.
Il documento è sicuramente importante e su questa vicenda ci si sta giocando equilibri fondamentali. Il progetto di finanza, su quest’ultimo aspetto, si sta dimostrando negativamente pesante.
Ritiene inaccettabile che il peso sia gravato sui lavoratori ed evidenzia che una delle proposte era la modifica delle norme regionali.
Infine offre la propria disponibilità per affrontare la situazione.

CENTANINI ringrazia tutti i sindacati per aver fatto valere tutte le condizioni di stimolo a risoluzione di tale situazione.

Alle ore 11 entrano i Consiglieri Belcaro e Tagliapietra.

Da parte del Coadiutore ritiene che anche per il Sindaco ci sia tutto l’interessamento per le questioni sanitarie. Vorrebbe infatti che partisse a breve la sollecitazione alla Regione/ULSS e si riconsiderasse per il futuro la specificazione.
Sulle quote procapite ci sono quelle ponderate che non sono mai state considerate dalla Regione.
Sul caso Padoan/Regione, siamo a fine Marzo ed il mandato scadrà a breve e solo dopo si vedrà dov’era il problema.
Quando si dice che il Presidente della Conferenza dei Sindaci ha il potere di licenziare il direttore, lo può fare e senza anche alcuno stimolo.
Sono mesi che vengono richieste le schede ospedaliere e territoriali, anche perché il 4% si riferisce alla dotazione complessiva dell’ospedale che corrisponderà necessariamente ad un 3% scarso. Questo comporterà un necessario futuro ragionamento su parametri molto bassi.
Assicura il suo massimo intervento anche perché non c’è altra fuoriuscita se non l’esplosione del sistema.
Se ci sono Aziende che hanno i bilanci in rosso, dove sono finiti i soldi? Chiede quindi infine se sia giusto che qualcuno si tenga delle disponibilità finanziarie in casa.

MENEGAZZI, della UILFPL, afferma che non si può certamente mantenere tutto com’era dov’era.
Fa riferimento alla settimana scorsa dove c’è stata qualche Municipalità che ha parlato su questo tema relativamente al pronto soccorso.
Se si pensa ad altre realtà devono esserci delle ovvie complementarietà e non concorrenziali (riporta l’esempio delle sale operatorie al Policlinico).

MASSARO, dott. del Villa Salus, afferma come tre sale operatorie nuove siano una risorsa per tutta la Regione.

MENEGAZZI sostiene che se il problema torna anche per la mensilità di marzo, potrebbe assumere le parvenze di un problema sociale. Chiede pertanto un intervento straordinario e che si parli in modo chiaro su quello che serve nel territorio, sapendo che sono un costo.

AGIOLLO, Segretario conf. Della CGIL, dichiara che siamo in una vera emergenza sociale.
Il problema si sta man mano aggravando. La condizione è per noi non tollerabile. Chi paga è chi continua lavorare.
Chiede che siano i direttori a pagare. Siamo in una situazione generale di crisi dove lavoratori non stipendiato potrebbero appartenere allo stesso nucleo familiare.
Pertanto si debbono fare tutte le azioni possibili per garantire che i lavoratori vengano regolarmente pagati.
Sulla programmazione è evidente che è ostaggio di una guerra di posizione tra Regione e ULSS. Vedi infatti il caso dell’ULSS 14 dove tolto l’interim, sono arrivate le autorizzazioni alla nomina dei primari.
Al di là delle colpe di Padoan è folle che chi ha la responsabilità faccia diventare questa una questione interpersonale che ricade sulle teste dei dipendenti.
Non si deve quindi aspettare la fine di dicembre.
Ritiene che la sua sigla è molto scettica sull’avvio del centro protonico e che, una volta terminato l’incarico di Padoan, i problemi non saranno risolti e si continuerà a pagare.
Esprime inoltre preoccupazione per la Programmazione Sanitaria e per il fatto che l’approvazione del PSSN è sempre più lontana.

Alle ore 11.25 escono i Consiglieri Tagliapietra e Centanini

ZANFORLIN della FSI, afferma che dobbiamo rispondere ad una situazione di emergenza ove quella veneziana è la peggiore.
La situazione di difficoltà con la Sanità Privata dovrebbe puntare ad una complementarietà con il pubblico. Quindi perché non lo si fa a Venezia?
Bisognerebbe che tutti gli attori convergano su quest’ultimo punto. Un ruolo è certamente quello di attivarsi perché ci sia un momento di mediazione.

PANCERA si riaggancia a quanto già detto affermando che servono 40 milioni per pagare gli stipendi con una rimessa straordinaria e poi per garantire gli stipendi per i mesi futuri.
Pertanto chiede una sollecitazione dell’Amministrazione comunale.

Alle ore 11.30 esce il Consigliere Borghello

Inoltre non è più il tempo per cui pubblico e privato concorrano tra loro.
Non aiuta la situazione attuale altrimenti è un tavolo falsato ove se da un lato si chiede aiuto al sindacato, dall’altro si agisce con mano libera.
Le ricadute sociali ci saranno anche nell’ambito del territorio comunale.

Il Presidente ringrazia i presenti ed esaurito l’ordine del giorno alle ore 11.35 dichiara conclusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 27-03-2012 ore 14:40
Ultima modifica 27-03-2012 ore 14:40
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