Seduta del 22-02-2012 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Carlo Pagan, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Marco Zuanich, Cesare Campa (sostituisce Michele Zuin), Antonio Cavaliere (sostituisce Marta Locatelli), Bruno Centanini (assiste), Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte (assiste), Ennio Fortuna (assiste), Emanuele Rosteghin (sostituisce Maurizio Baratello), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Alessandro Vianello (assiste)
Altri presenti: Sindaco Giorgio Orsoni, prof. Pratoli Maffei.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.00, il presidente della VI Commissione Camilla Seibezzi, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce la riunione di commissione.
ORSONI ritiene congruo individuare un tema specifico per la buona riuscita di questa commissione.
CAMILLA specifica che l’illustrazione richiesta oggi dovrebbe trattare i cardini del possibile sviluppo culturale della città.
ORSONI spera di non trattare cose ovvie e banali che già sono presenti sul programma di questa amministrazione. Sottolinea l’impegno di questa amministrazione verso lo sviluppo culturale in terraferma, senza tralasciare le possibili ricadute occupazionali. Specifica che Forte Marghera effettivamente potrebbe divenire una zona di sviluppo di attività culturali e l’amministrazione comunale dovrà occuparsene, considerando i risultati non positivi della gestione dei privati. Ritiene che questa amministrazione comunale, debba indicare rispetto alle proposte già avanzate sul futuro di Forte Marghera, la direzione che l’intervento dovrà avere, proponendo ad esempio un piano di recupero capace di coinvolgere anche i privati. Ribadisce che le scelte strategiche culturali su Forte Marghera non possono essere delegate ai privati. Ricorda che Forte Marghera fa parte del progetto del parco di San Giuliano, di Di Mambro, considerato come ponte di passaggio tra la città di terra e d’acqua. Propone che i 44 Ha di Forte Marghera, possano essere utilizzati sia dalla Biennale che da attività di produzione cinematografiche. Conferma che i progetti già iniziati in centro a Mestre devono proseguire. Porta ad esempio la biblioteca che due giunte fa era prevista in Villa Querini e che attualmente sarà realizzata in Villa Erizzo. Prosegue precisando che alla biblioteca in Villa Erizzo verranno messi a disposizione anche gli edifici limitrofi e le attività culturali che si svilupperanno in questa sede non si limiteranno semplicemente all’utilizzo di libri. Evidenzia che sul progetto M9 la priorità di costruzione del centro commerciale rispetto al museo non deve essere perseguita. Sottolinea che il progetto M9 è un’ impegno che la Fondazione di Venezia deve portare a compimento altrimenti l’amministrazione comunale dovrà pensare ad altre strategie. Fa sapere che sul centro Candiani ove è prevista la multisala la trattativa con l’investitore privato, dovrebbe rivitalizzare quella zona soggetta anche al degrado del cantiere ex Umberto I. Precisa che rispetto al cantiere ex Umberto I l’amministrazione comunale ha chiesto alla ditta di chiarire la situazione. Informa che sulla Torre simbolo di Mestre, l’amministrazione comunale sta trattando sul Borsino così da creare un continuum con la De Amicis. Spiega che il futuro del Teatro Corso, è legato al multisala. Precisa che i privati hanno l’intenzione di chiudere il Corso e l’ Excelsior, spostando così le licenze sul multisala al Candiani e il sito dell’attuale cinema Excelsior potrebbe diventare un centro commerciale. Considera il Teatro Corso una risorsa culturale per Mestre, che andrà valorizzata adeguatamente, anche se la vicinanza dei parcheggi di piazza Barche e di via Ca’ Savorgnan lo rende ancor più strategico. Rispetto a Marghera non ci sono grandi previsioni, si continuerà a sostenere le attività del teatro Aurora.
SCARAMUZZA condivide quanto detto dal Sindaco Orsoni.Sottolinea che Mestre ha delle opportunità di rigenerazione culturale e di innovazione culturale. Crede che si debba iniziare a considerare questi contenuti culturali come un unico distretto culturale, con una regia coordinata e forte. Ritiene che, in questo distretto culturale pur essendo presenti diversi investitori privati, comunque si dovrebbe realizzare una regia capace di coordinare le varie attività ed iniziative. Considera il progetto della multisala al Candiani un’occasione di rinnovo, anche se in questi ultimi anni il Centro Culturale Candiani ha lavorato bene. Rispetto al progetto M9 propone un possibile collaborazione con la Fondazione Civici Musei di Venezia. Ritiene che su Forte Marghera si dovrà individuare un’idea forte, caratterizzante. Pone una riflessione sul possibile collegamento tra il Toniolo e il Corso. Ricorda inoltre che esiste anche l’esperienza del Teatro al Parco.
Alle ore 16.00 esce il consigliere Alessandro Vianello.
GAVAGNIN propone che, se sul cinema Excelsior non è già stata definita l’ipotesi commerciale, si potrebbe considerare la destinazione culturale dell’edificio, viste le caratteristiche estetiche di pregio. Chiede cosa accadrà sul sito dell’ Umberto I.
CAMPA ringrazia la presidente Seibezzi per aver chiamato il Sindaco in commissione per illustrare queste tematiche. Concorda con l’idea del consigliere Scaramuzza sulla regia unica del distretto della cultura. Esprime la propria preoccupazione sulle intenzioni della Fondazione dei Musei Civici di Venezia verso Mestre e sul nuovo progetto M9.
Alle ore 16.10 escono i consiglieri Lazzaro e Costalonga.
ORSONI chiarisce che, portare gli uffici della Municipalità di Mestre al Candiani potrebbe essere possibile, anche per poter dare maggiore visibilità alla stessa Municipalità, anche se un’ulteriore ipotesi da tener presente come possibile sede è l’edificio d’angolo ex Cattapan. Risponde alle affermazioni del consigliere Campa sulla Fondazione Musei Civici Veneziani, chiarendo che dopotutto i musei sono presenti solo a Venezia e l’M9 non è un museo civico, inoltre non sembra che la Fondazione di Venezia voglia condividere con il Comune la gestione di questo museo. Sottolinea l’importanza della possibile collaborazione tra Comune e Fondazione di Venezia sul futuro dell’M9. Precisa che come amministrazione comunale pretenderemo che l’accordo di programma venga rispettato.
Alle ore 16.15 entra il consigliere Fortuna.
ROSTEGHIN auspica che Mestre e il suo distretto culturale possa essere frequentato anche dai veneziani. Precisa che sul teatro Corso esiste solo un diritto di prelazione. Chiede quale sarà il ruolo del Consiglio Comunale rispetto agli argomenti trattati oggi in commissione.
LAVINI afferma che Mestre è ancora la cenerentola di Venezia. Chiede se su Forte Marghera ci saranno risultati certi entro il 2012 e se sul Candiani sono già chiare le tempistiche d’azione. Sottolinea l’esistenza di vari problemi tra la zona del Candiani e della circonvallazione. Esprime la propria curiosità sul futuro progetto dell’M9.
Alle ore 16.25 entra il consigliere Centanini.
ORSONI afferma che se i centri commerciali fossero presenti in centro città molti dei problemi di vitalità sarebbero risolti.
RIZZI ritiene che le difficoltà di raggiungere il centro città è la conseguenza di scelte già fatte in passato. Ritiene che i progetti culturali dell’ M9 e di Forte Marghera sono fondamentali per il futuro di Mestre, sbagliare su questi temi porterebbe danni enormi. Ritiene che sul progetto M9 l’amministrazione comunale dovrà trovare un accordo con la Fondazione di Venezia. Sottolinea le potenzialità del sito di Forte Marghera con la sua posizione centrale e raggiungibile anche dall’acqua. Auspica che su Forte Marghera la Giunta Comunale, quando avrà deciso qualcosa nel merito, possa coinvolgere anche i consiglieri comunali, così da permettere eventuali contributi.
FUNARI ringrazia la presidente Seibezzi per l’argomento trattato oggi in commissione. Chiede maggiori delucidazioni in merito alla realizzazione del progetto M9 . Propone che la gestione del Teatro Corso, non essendoci ancora decisioni definitive, venga affidata a soggetti privati possibilmente
dalle caratteristiche no-profit.
SEIBEZZI esprime la propria preoccupazione sulle parole utilizzate oggi dai colleghi consiglieri in commissione, perché esprimono un approccio al tema culturale oramai superato. Crede che, si debba fare uno sforzo per superare i vecchi approcci nei confronti della cultura, anche in previsione del 2019. Sottolinea che effettivamente sul territorio mestrino manca una regia culturale in grado di produrre una programmazione adeguata.
Alle ore 16.35 entra il consigliere Tagliapietra, esce il consigliere Zuanich.
SOTTANA esprime la propria contentezza rispetto alla presenza del Sindaco in commissione. Evidenzia che a due anni dall’inizio di questa nuova amministrazione comunale, non c’è stato il salto di qualità sperato. Legge le linee programmatiche di mandato e chiede al Sindaco che faccia chiarezza sulle cose fatte rispetto alle promesse scritte.
Alle ore 16.40 entra il consigliere Conte e Lazzaro.
BONZIO concorda con quanto detto dal consigliere Scaramuzza e con la Presidente Seibezzi. Crede sia indispensabile fare un cambiamento da parte dell’amministrazione comunale sulla possibile scelta di una regia capace di produrre una programmazione culturale adeguata. Precisa che a Mestre esiste un fermento culturale da non sottovalutare. Ritiene che su Forte Marghera l’amministrazione comunale si sia mossa positivamente, mettendo le basi per un possibile sviluppo culturale. Ritiene che la cultura abbia a che fare anche con l’urbanistica.
Alle ore 16.45 esce il consigliere Venturini, Guzzo entra il consigliere Molina e Boraso.
ORSONI considera poco producenti le continue sottolineature sulla scarsa vitalità della terraferma mestrina. Ritiene che uno sviluppo di attività commerciali in centro a Mestre possa aiutare a rendere più vitale la città. Sottolinea che oggi in commissione si è discusso più di urbanistica che di cultura. Non considera positivamente la cultura calata dall’alto, mentre l’amministrazione pubblica dovrebbe semplicemente ricoprire il ruolo di facilitatore dei contenuti. Risponde al consigliere Sottana specificando che non è vero che in questi due anni non si è fatto nulla, sul progetto M9 l’amministrazione comunale non ha la possibilità di gestire nulla, su Villa Erizzo si sta portando compimento il progetto pur con vistosi problemi economici, sul Candiani è stato rifatto l’accordo considerando anche il futuro del Teatro Corso, su Forte Marghera la strada intrapresa porterà alla scelta di un’ adeguata soluzione per questo sito. Prosegue informando che quest’anno in luglio si organizzerà il festival della lirica con il sostegno del ministero. Fa sapere che sul progetto “capitale della cultura europea 2019” si continua, pur con le probabili difficoltà che la decisione del Governo di bloccare le Olimpiadi a Roma potrebbe creare. Ritiene che a differenza delle Olimpiadi il progetto “capitale della cultura europea 2019” non abbisogna degli stessi finanziamenti. Sottolinea che in previsione di questo progetto del 2019 i progetti culturali in terraferma sono fondamentali.
PRATOLI MAFFEI chiede delle risposte nei confronti di circa 1100 associazioni di indirizzo culturale presenti nel territorio.
Alle ore 17.10, il presidente Camilla Seibezzi, in assenza di altre richieste d’intervento, dichiara chiusa la seduta.
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