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X Commissione - Verbale

Seduta del 31-01-2012 ore 16:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Sebastiano Costalonga, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Giuseppe Toso, Marco Zuanich, Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin), Davide Tagliapietra (sostituisce Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte), Alessandro Vianello (sostituisce Antonio Cavaliere)

 

Altri presenti: Assessore Pier Francesco Ghetti, Dirigente Emanuele Ferronato, Funzionario Marco Calligaro

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame proposta di deliberazione pd 10 del 16/01/2012 con oggetto: "Regolamento del Servizio comunale di protezione civile."

Verbale

Alle ore 16.35 il Vice Presidente G. Scaramuzza constata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta dando la parola per una breve illustrazione della proposta di deliberazione, all’Assessore Ghetti.

GHETTI illustra la delicatezza dell’attività svolta dalla Protezione Civile. Non manca di rilevare come dal 94’ ad oggi era necessario ridefinire l’attività di volontariato.
C’è stato quindi un confronto fra le strutture e i volontari, per conseguire il massimo dell’efficienza. Il lavoro è durato più di un anno.
Oltre agli aspetti relativi all’Organizzazione si trattava anche di definire una differenziazione fra gli operativi e non dei soggetti volontari (per età, etc…).
L’Assessore invita inoltre la Commissione a far visita alla struttura per rendersi conto dell’attività svolta e della organizzazione logistica.
Tra le altre cose è stata individuata la figura del caposquadra, oltre a diritti e doveri tra cui il garantire la formazione.
Tutto ciò ha rappresentato insomma un attimo di lavoro e collaborazione.

CALLIGARO, funzionario del servizio Rischio Idraulico, sottolinea come l’idea nasceva dal fatto che bisognava mettere in collaborazione lavorativa volontari e dipendenti comunali.
Si sono creati pertanto sei gruppi e ne descrive le varie vicende che hanno portato alla definizione degli stessi.

Alle 16.45 entra il Consigliere Lazzaro che di comune accordo, avendo la precedenza nell’ordine della graduatoria del Consigliere Anziano, lascia alla conduzione della Vice Presidenza il Consigliere Scaramuzza.

Si decise allora di considerare tutti i volontari come dipendenti dal punto di vista assicurativo.
Nel giugno 1997 si creò il Regolamento e quattordici anni dopo si era pensato non solo di ripuntualizzare alcuni aspetti, ma anche di riconfrontarsi con alcuni gruppi per vedere se era il caso di continuare. Quest’ultimo aspetto non si è mai messo in discussione, e di conseguenza oggi è fondamentale continuare a legarsi all’Ente locale.
Non manca di evidenziare come la scelta di fare il volontario sia un’inclinazione personale quale diritto di formazione.
Si è cercato di vedere se era il caso di creare un unico gruppo con sezioni territoriali, ma non è ancora il momento date le forti realtà esistenti oggi come ad esempio quella di Pellestrina.
Conclude affermando che i gruppi che si sono creati sono specializzati e ben articolati evidenziando come nel tempo si siano fatti grossi passi in avanti.

Alle ore 16.55 esce il Consigliere Rizzi

COSTALONGA chiede se per l’ammissione ai gruppi (art. 4) ci sia bisogno di essere in possesso di corsi di addestramento.

FERRONATO, Dirigente del Settore Sicurezza e Territorio, afferma essere un momento successivo.

CALLIGARO specifica che c’è un corso base introduttivo, oltre a quello della Provincia e a quello di specializzazione che avviene solo in seguito.

COSTALOGA sempre relativamente all’art.4 dove si dice “La domanda dovrà avere un curriculum…” visto che il servizio è volontario, chiede quali potrebbero essere le competenze richieste.

FERRONATO specifica che alcune qualità professionali potrebbero ad esempio essere richieste nell’attitudine a guidare speciali mezzi motorizzati, etc… Ma chiarisce che comunque non sono oggetto di esclusione.

COSTALONGA relativamente all’art. 5 chiede in base a quali standard verrà fatta la selezione.

FERRONATO risponde affermando che non ci sono selezioni

COSTALONGA chiede quali siano i parametri richiesti per l’idoneità sanitaria.

Alle ore 17.00 esce il Consigliere Belcaro

FERRONATO sottolinea essere quelli previsti dal medico allo stesso modo di quelli richiesti per un dipendente.

COSTALONGA afferma che limerebbe alcune parole come “diritto/dovere”.

GHETTI richiama alla delicatezza della questione, riferendo come la Protezione Civile riporti attenzione essendo un servizio dedicato: ecco perché si accettano parole come “devono/obbligo”.

FERRONATO suggerisce di usare il termine “si impegna”.

COSTALONGA all’art.8 “…deve soddisfare…” chiede chi decide l’elenco sul passaggio dei cinque turni lavorativi.

FERRONATO chiarisce che chi stabilisce è il coordinamento, considerando che ci sono eventi eccezionali come il Carnevale. Le sessanta ore sono pertanto il punto di caduta al quale consegue un’occasione di far conoscere tra loro i collaboratori nello svolgimento dei diversi turni.
I cinque turni sono distribuiti fra più manifestazioni a cui ne consegue un opportuno dosaggio.

Alle ore 17.10 escono i Consiglieri Bazzarro e Lazzaro

Le persone possono essere mandate in varie zone d’Italia, pertanto chi ritiene di non partecipare per tre volte, vuol dire che perde capacità aggiunta per le prossime attività. Infatti, bisogna sempre poter contare su un numero adeguato di risorse umane.

COSTALONGA afferma che fare volontariato sia di sicuro un impegno e potrebbero esserci altri motivi per escludere persone. Se mettiamo obblighi i volontari potrebbero non presentarsi. D’accordo il dovere ma sono pur sempre volontari.

CAPOGROSSO ritiene che può certamente aiutare la selezione delle disponibilità.

Alle ore 17.15 escono il Consiglieri Tagliapietra, Bonzio e Baratello

Osserva come all’art. 1 quando si parla di difesa del territorio, dire “…uno degli obiettivi…” sminuisce l’attività. Propone così di togliere la parola “uno” essendo l’obiettivo prioritario.
All’art. 5 nel secondo capoverso, tra parentesi inserirebbe l’acronimo a spiegazione.
All’art. 12 di pag. 10 primo capoverso, dove si dice “…il Direttore è un organo…” non si capisce se è il frutto di una deliberazione o di altra fonte.
All’art. 25 chiede se si intenda affermare che ad ogni gruppo corrisponde un tutor.
Infatti il tutor è un dipendente comunale e se ho uno per gruppo dovrei avere un eccessiva disponibilità di queste figure. Pertanto non si evince con chiarezza che il tutor segua più gruppi in virtù di un evidente necessità di risorse umane.

FERRONATO accoglie con favore quest’ultima proposta del Consigliere Capogrosso.

CAPOGROSSO continua osservando che all’art. 26 quarto comma, si specifica che il coordinamento è convocato dall’Ufficio; pertanto è aleatorio se a farlo sia il Dirigente o altro soggetto?

FERRONATO risponde chiarendo essere uno dei Segretari la figura preposta a tale compito.

Alle ore 17.20 rientra il Consigliere Lazzaro

CAPOGROSSO continua osservando che all’art. 31 si recita “…ottenuto il maggior numero…” dove non si capisce cosa succeda in caso di parità.

FERRONATO specifica dicendo che era stato proposto per questa fattispecie l’anziano per servizio ma non tutti i gruppi erano d’accordo. Questo anche perché non sempre l’anzianità è un indice sicuro della capacità del soggetto. Pertanto si è deciso di lasciare aperta la questione.

CAPOGROSSO, nel proporre di evidenziare questo come un problema da risolvere, chiede di sapere com’è composta la struttura del personale in servizio.

CALLIGARO chiarisce esserci dodici persone nel Settore Sicurezza del Territorio.

Alle ore 17.25 rientra il Consigliere Tagliapietra

Ci sono anche due colleghe di cui una pervenuta da poco con l’istituto della mobilità che si occupa del Rischio Idraulico. L’altra si occupa del Rischio Industriale.
Esiste l’istituto della reperibilità per tutte le 24 ore.
Si tende ad associare le richieste per evitare il duplicarsi delle stesse.

Alle ore 17.28 rientra il Consigliere Bonzio

Inoltre se occorre tutti sono coinvolti anche per le eventuali giornate di Sabato e Domenica.

GUZZO chiede quale sia la situazione della nostra Protezione Civile, vista l’attuale tendenza della politica di Bilancio stante al taglio della spesa.
Evidenzia come dal confronto tra i gruppi possa emergere una logica attività di crescita tra gli stessi.
Infine domanda quale sia il collegamento con il livello nazionale.

GHETTI ritorna a proporre l’ipotesi di una visita della Commissione presso le strutture della Protezione Civile.
Non manca pertanto di sottolineare come occorra molta attenzione per non cadere al di sotto della soglia, necessaria per il mantenimento della manutenzione ed essenziale al funzionamento della struttura.

Alle ore 17.30 esce il Consigliere A. Scarpa

CALLIGARO aggiunge che al titolo II di spesa, finanziata con la risorsa di entrata rappresentata dalle Alienazioni immobiliari, c’è l’esigenza di acquistare alcune imbarcazioni.
L’estensione della rete antincendio prevede una spesa di 600.000 euro; vi è poi la spesa del sistema di allertamento di Marghera che con 300.000 euro ha determinato un aumento del costo della manutenzione ordinaria (costo della vecchia rete oltre a quella nuova).

FERRONATO sostiene che uno degli aspetti da evidenziare è la catena di comando, secondo la quale si è parte della colonna regionale. Ci si muove pertanto sempre e comunque su richiesta degli Organi superiori. Pertanto l’autonomia c’è solo se comandato dal Sindaco o dal Prefetto.
Non manca di evidenziare come si sia sofferta la sovraesposizione mediatica degli ultimi avvenimenti.
Inoltre specifica che su 850.000 euro, tolte alcune manutenzioni, restano 120.000 euro di cui 10.000 euro per la formazione, vestiario, etc…

IL PRESIDENTE propone di licenziare la proposta di deliberazione in discussione per il Consiglio Comunale, lasciando aperta l’opportunità di presentare eventuali proposte di emendamento su iniziativa della Giunta o di altri Consiglieri. La Commissione approva ed alle ore 17.45 dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-02-2012 ore 15:18
Ultima modifica 08-02-2012 ore 15:18
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