Seduta del 27-01-2012 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Michele Mognato, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Marco Zuanich, Claudio Borghello (sostituisce Giacomo Guzzo), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Bruno Lazzaro (sostituisce Renato Boraso), Simone Venturini (sostituisce Michele Zuin), Alessandro Vianello (sostituisce Cesare Campa)
Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Direttrice Maria Maddalena Morino, Dirigente Nicola Nardin, Dirigente sindacale CSA Roberto Finco; Segretario generale Camera del lavoro di Venezia CGIL Ugo Agiollo
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9:40 il presidente della Commissione Baratello, constatata la presenza del numero legale e salutati i presenti, dichiara aperta la seduta.
BARATELLO illustra la cronistoria degli ultimi accadimenti riguardanti il COSES e auspica che il reinserimento del personale non infici le aspettative dei dipendenti comunali già iscritti in graduatorie di selezioni già svolte.
SIMIONATO dichiara che la situazione attuale è molto complessa e ulteriormente complicata da scadenze urgenti. Spiega che il processo di liquidazione si è già concluso con l’invio delle lettere di licenziamento ai dipendenti previsto per il 31/01/2012. Annuncia che l’assemblea dei soci prevista proprio per il 31/01 deciderà per prorogare la scadenza probabilmente al 20/02. Individua nel disimpegno della Provincia la causa principale del tracollo del Consorzio. Fa sapere che l’Assessore Paruzzolo aveva inizialmente prefigurato altre ipotesi per riuscire a mantenere intatto il patrimonio umano e professionale del Consorzio. La prima ipotesi prevedeva la costituzione di una fondazione (ipotesi bocciata per via dei costi eccessivi del personale), la seconda la costituzione di una S.C.A.R.L. (bocciata per l’elevato rischio di impresa), infine si è giunti alla attuale proposta di reinternalizzazione. Percorrendo questa strada si è però evidenziato come il percorso fosse possibile solo per chi aveva sostenuto un pubblico concorso. Spiega che tra i dipendenti COSES solo sei lavoratori hanno le predette caratteristiche e sono i più anziani di servizio, quelli che avrebbero le più forti difficoltà a ricollocarsi nel libero mercato. Per quanto riguarda gli altri otto dipendenti si cercherà di farli assumere nelle aziende ipotizzate alla costituzione della S.C.A.R.L. (leggi Autorità Portuale e Veritas che, peraltro, ha lo stesso tipo di contratto). Spiega che si pensa che i sei non andranno a pesare sul contingentamento delle nuove assunzioni e potranno essere inquadrati in Comune coniugando al meglio il contratto EE.LL. Visto che non è possibile nessun peggioramento economico si dovrà istituire un assegno ad personam riassorbibile con il tempo. Precisa che tutto ciò sarà possibile solo in presenza di continuità contrattuale e quindi il reintegro dovrà avvenire prima del licenziamento. Fa sapere che ieri si è svolto un incontro sindacale per definire al meglio l’inquadramento nel quale sono emerse le seguenti preoccupazioni: il mantenimento occupazionale di tutti e quattordici i dipendenti, mantenere un rapporto equo con gli attuali dipendenti comunali, non andare a scalfire la quota del 20% prevista dall’ultima finanziaria per il turn over nel pubblico impiego. Dichiara che l’amministrazione ha in animo di prorogare la liquidazione del COSES a fine febbraio in modo da dare il tempo agli uffici di esplorare altre alternative alla reinternalizzazione che garantiscano il mantenimento di tutti e quattordici i lavoratori: rende noto che una di queste strade è quella di trasferire il tutto il servizio in Veritas. Dichiara che il 9 febbraio è previsto un nuovo incontro con i sindacati per relazionarli sull’esito delle trattative in corso, nel frattempo si impegna a sospendere la delibera in Consiglio comunale sino al termine delle verifiche.
Alle ore 10:10 entrano i consiglieri Borghello, Conte, Cavaliere e Mognato.
MORINO sottolinea che in Comune esistono i posti vacanti necessari alla reinternalizzazione che risulta quindi possibile. Spiega che i criteri adottati sono in linea con le sentenze della Corte dei Conti e che i sei dipendenti in questione avevano in origine “goduto” del contratto EE.LL. Fa sapere che la trasposizione ipotizzata si basa sull’inquadramento originale del 1996 e che, non essendoci nel contratto di federambiente differenza tra quota fissa e variabile, la nostra produttività non sarà intaccata. Evidenzia che l’uso del 20% della quota di turn over in caso di reiternalizzazione non è ancora stato definitivamente chiarito: esistono sentenze discordanti della Corte dei Conti e quindi si è in attesa di una sentenza emanata dalle sezioni riunite della stessa che identifichi il processo definitivamente come mobilità o nuove assunzioni. Ritiene che quella proposta sia l’unica soluzione che vada nella direzione di mantenere, almeno in parte, intatto il patrimonio del consorzio. L’obbiettivo è quello di riconoscere al COSES funzioni a suo tempo trasferite dall’amministrazione e che ora devono essere reinternalizzate, da cui il riconoscimento della mobilità per i dipendenti che andranno reinseriti nella pianta organica comunale modificandone il funzionigramma e non l’organigramma. Ribadisce che le graduatorie attualmente valide ed aperte rimarranno integre solo nel caso sia riconosciuta la mobilità.
Alle ore 10:25 esce il consigliere Costalonga ed entra Renesto.
CACCIA ringrazia pubblicamente il Vicesindaco per avere preso in mano la situazione del COSES. Ricorda ai presenti che il problema era noto da tempo e quindi non può essere considerato una emergenza dell’ultima ora. Attribuisce alla Provincia di Venezia la colpa di uscire dal consorzio senza garantire una transizione e delle serie prospettive occupazionali. Afferma che è assolutamente necessario mantenere il patrimonio accumulato dal COSES e in ciò era stato rassicurato dall’atto di indirizzo della Giunta del settembre scorso. Riporta che, purtroppo, da quel momento in poi non se n’è sentito più parlare sino agli ultimi eventi antecedenti al Natale scorso che hanno visto precipitare la situazione. Riconosce che l’attuale situazione è di emergenza e la stessa è sicuramente una cattiva consigliera. Constata che i dipendenti interessati sono solo sei dei quattordici attualmente alle dipendenze e auspica che l’amministrazione si impegni per dare a tutti loro una prospettiva unitaria. Si dice d’accordo a tutte le soluzioni che salvaguardino l’occupazione e allo stesso tempo il patrimonio di conoscenze custodito dal consorzio: sì al reinserimento nei ruoli del Comune di tutti i dipendenti, sì al trasferimento delle loro funzioni in Veritas, sì alla nascita di un nuovo soggetto che erediti il patrimonio del consorzio. Annuncia che proporrà in Consiglio l’anticipo della discussione della delibera prima del PAT e che sia inserito un emendamento che preveda l’impegno dell’amministrazione alla salvaguardia dell’intero patrimonio del consorzio.
MOLINA invita ad ascoltare i sindacati presenti e i tecnici interessati per poi procedere lunedì prossimo all’esame della proposta di deliberazione.
BONZIO si associa alla richiesta.
TAGLIAPIETRA fa notare che è presente in sala il solo sindacato C.S.A. e chiede come mai non siano presenti tutti gli altri, sebbene invitati. Esprime tutta la sua preoccupazione sulla delibera in quanto non preserva l’occupazione di tutti e crea delle oggettive difficoltà di rispetto delle procedure di selezione per le aziende che dovrebbero assumere il resto dei dipendenti.
SCARPA sottolinea che delibera, già votata in consiglio, che disponeva la liquidazione del consorzio prevedeva “la possibilità di valutare l’adeguatezza di altri strumenti organizzatori più favorevoli dal punto di vista economico” e si chiede dove sta il risparmio nella presente deliberazione.
SIMIONATO afferma che l’attività dell’amministrazione è volta a tenere insieme il patrimonio umano. L’obiettivo è quello di favorire l’assunzione nelle aziende partecipate in modo da mantenere insieme le funzioni ora esercitate dal COSES e se ciò non fosse possibile di metterle almeno in relazione tra di loro. Riconosce di essere in ritardo per la risoluzione del problema ma invita tutti a non disperare.
BARATELLO precisa che i 500.000 euro facevano parte di uno stanziamento pro-quota per la liquidazione.
FINCO informa che l’incontro tra tutte le OO.SS. e l’amministrazione si è tenuto ieri e si è concluso in tarda serata. Fa sapere che la prima richiesta presentata dal CSA è stata quella di non smembrare il personale perché ciò vorrebbe dire dilapidare il patrimonio acquisito. Rileva che esiste la volontà dell’amministrazione di prorogare il periodo di preavviso sino al 20 febbraio e informa che il prossimo 9 febbraio è stato fissato un nuovo incontro per raccogliere le nuove proposte che l’amministrazione sta elaborando. Rende note le obiezioni del CSA alla proposta di deliberazione: mette in dubbio che si possa effettivamente parlare di reinternalizzazione nel caso del COSES; rileva che in origine fosse applicato il contratto EE.LL. ma si chiede quali funzioni fossero effettivamente state trasferite in seno al consorzio; chiede certezza che non siano introdotte complicazioni sul piano occupazionale dell’amministrazione comunale. Invita a tenere conto dell’aspetto retributivo ma ritiene sia necessario dare la precedenza a quello che deve salvaguardare l’occupazione. Ricorda che l’amministrazione quando ha inquadrato i “socialmente utili” l’ha fatto nel livello retributivo più basso. Chiede dignità per tutti i lavoratori e si domanda cosa succederebbe se gli otto non trovassero collocazione. Chiede che la soluzione che verrà trovata garantisca tutti i lavoratori e rende noto che il sindacato non accetterà futuri tagli alle retribuzioni dei dipendenti comunali in presenza di atti come questi.
MENETTO (RSA COSES) ricorda ai presenti che oggi, di certo, i dipendenti del COSES hanno solo la lettera di licenziamento. Spiega che il “peso” dell’assegno ad personam per i reinternalizzati si ridurrà autonomamente con il tempo. Ribadisce che la crisi del COSES ha una lunga storia e che oramai è tardi per salvare le funzioni del consorzio e che quindi è prioritario concentrarsi sul personale e preservare almeno l’occupazione. Si dichiara sempre disponibile ad una trattativa seria anche se oramai tardiva.
Alle ore 11:00 escono i consiglieri Centenaro e A. Scarpa.
MOLINA evidenzia il mancato funzionamento dell’amministrazione causato da responsabilità da individuare. Sottolinea che i lavoratori sono gli unici a non avere alcuna responsabilità sul fallimento del consorzio e auspica che chi di dovere dica a loro quanto prima la verità sul loro futuro in modo da lasciare loro il tempo per ricollocarsi nel mercato. Osserva che il tempo è già scaduto e nutre grosse perplessità sul futuro. Giudica intollerabile che l’amministrazione dia una mano per aumentare la disoccupazione. Afferma che tutti gli aspetti legali sono stati sicuramente valutati dal Direttore al Personale del quale esiste un parere di regolarità tecnica.
BORGHELLO chiede di attendere la conclusione della trattativa sindacale in corso e propone di attendere per l’approvazione della deliberazione. Chiede di poter visionare l’organigramma del COSES e dove si pensa di ricollocarli.
FORTUNA esprime grosse perplessità sulla deliberazione e su come vada ad incidere sulle casse del Comune e invita la Provincia a farsi carico di una parte del personale.
SCARPA R. ricorda che gli amministratori si fanno carico di precise responsabilità nell’assumere qualsiasi atto. Afferma che, secondo la sua opinione, la deliberazione presenta pesanti vizi che potrebbero renderla illegittima. Ribadisce non esserci vantaggi economici per l’amministrazione e si chiede come mai il TFR non fosse già stato accantonato. Constata che mancano risorse per le spese correnti mentre si trovano risorse per coprire questo buco. Invita a non fronteggiare la disoccupazione facendo assistenzialismo, perché in questo modo si accollano sulle spalle dei cittadini questi costi. Giudica politicamente sbagliata la scelta di approvare questa deliberazione.
Alle ore 11:20 esce il consigliere Tagliapietra.
BELCARO ricorda che in settembre l’assessore aveva già risposto a una sua precisa interpellanza in materia, ma rileva che da quel momento l’amministrazione non si è mossa in modo coerente. Rileva come non ci sia chiarezza sull’impatto che la deliberazione avrebbe per tutta la macchina comunale. Fa notare che da qualche tempo la scelta delle PO in Comune è stata sospesa e che non è giusto limitare le aspirazioni dei dipendenti comunali tenendo presente che i dipendenti del COSES avevano operato una scelta precisa molti anni fa. Si chiede come mai l’amministrazione ha scelto di uscire dal Consorzio Venezia Ricerche così repentinamente.
SCARAMUZZA prende atto dello sforzo dell’assessore per dare una giusta soluzione al problema, ma concorda con i colleghi che ci si sia mossi in grave ritardo. Trova che l’amministrazione debba essere responsabile nelle sue scelte ma non è possibile parlare del COSES solo in termine di costi. Invita a considerare una “mission” il salvataggio del consorzio. Chiede di poter valutare tutti i trasferimenti effettuati dall’amministrazione negli ultimi anni.
CACCIA esorta a non paragonare il COSES al Consorzio Venezia Ricerche e a non utilizzare parole come “assistenzialismo” per definire il contenuto della deliberazione.
BONZIO ricorda come nel REGOLAMENTO DELLA CONSULTA
PER I PROBLEMI DELL'ECONOMIA E DEL LAVORO il COSES era citato all’art. 2 come ente dotato di specifiche competenze professionali. Fa presente che il COSES non ha mai deluso le aspettative dei suoi committenti e l’amministrazione comunale ha tratto grandi vantaggi ricorrendo alla sua opera. Afferma che stiamo ora “rincorrendo” una situazione che invece avevamo il tempo di “governare”. Invita a riscrivere la deliberazione tenendo presente la concertazione con i sindacati e le aspirazioni di tutti i lavoratori.
FINCO ribadisce che ieri tutte le OO.SS. hanno chiesto il mantenimento dell’occupazione per tutti e quattordici i lavoratori.
GIORDANI giudica superata la struttura societaria del COSES e propone di costruirne una di totalmente nuova.
AGIOLLO giudica molto grave che la Provincia sia uscita unilateralmente dal consorzio affidando prima della decisione sempre meno commesse allo stesso. Ritiene molto importante la professionalità acquisita dai dipendenti e auspica che il patrimonio non sia disperso. Annuncia che la sua sigla firmerà un accordo solo quando prevederà la collocazione di tutti e quattordici i dipendenti. Prende atto che il ritardo è dovuto all’indecisione degli altri soggetti che erano stati consultati e che all’ultimo momento si sono tirati indietro. Auspica che venga evitata una guerra tra i poveri (lavoratori comunali e COSES) e che sia mantenuta la dignità delle funzioni. Riconosce il ritardo accumulato, ma chiede che non si posticipi ulteriormente una soluzione per i lavoratori che nel frattempo stanno sulla graticola.
BARATELLO ricorda che la commissione è già convocata per il prossimo lunedì per proseguire l’esame.
SIMIONATO ribatte che l’amministrazione non sta facendo assistenzialismo poiché esiste il dovere da parte degli amministratori di dare risposta a tutti i lavoratori. Promette verifiche sulla legittimità dell’atto da parte della Direzione. Spiega che negli anni sono stati trasferiti fondi e commesse al COSES sicuramente maggiori della spesa prevista per la reinternalizzazione. Ribadisce la situazione emergenziale e fa sapere che non è disposto ad aspettare la scadenza dei contratti per porvi rimedio. Spiega che l’amministrazione ha a cuore i propri dipendenti e si propone di affrontare il problema COSES in un’ottica generale che possa essere di guida per successive situazioni critiche di altre partecipate.
Alle ore 12:00 il presidente Baratello, ringraziati i presenti, rinvia la discussione della proposta di deliberazione alla prossima seduta e chiude la riunione.
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