Seduta del 19-01-2012 ore 09:45
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi
Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Renato Boraso (sostituisce Stefano Zecchi), Giacomo Guzzo (sostituisce Luca Rizzi), Bruno Lazzaro (sostituisce Giuseppe Toso), Davide Tagliapietra (sostituisce Maurizio Baratello)
Altri presenti: Dirigente Ambra Dina, Direttore Sandro Del Todesco Frisone.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10.00, il presidente Campa constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta della commissione Città Metropolitana per l’elezione del vicepresidente. Fa sapere che il candidato alla vicepresidenza è il consigliere Andrea Renesto; si prosegue con votazione ad appello nominale all’elezione del vicepresidente. A conclusione della raccolta dei voti da parte della segreteria, risulta eletto Andrea Renesto. Il presidente Campa passa la parola al dirigente Ambra Dina per l’illustrazione della normativa relativa alla “Città Metropolitana”.
Alle ore 10.05 entra la consigliera Locatelli.
DINA spiega che questa illustrazione oltre a evidenziare e spiegare brevemente l’aspetto normativo, descrive tutte le iniziative che l’amministrazione comunale ha portato avanti sull’argomento “Città Metropolitana”. Auspica che si possano organizzare dei momenti seminariali sul tema delle città metropolitane.
Alle ore 10.15 entrano i consiglieri A. Scarpa, Guzzo, Borghello, R. Scarpa, Lastrucci, esce il consigliere Trabucco.
DINA inizia l’illustrazione soffermandosi su alcuni punti sostanziali come gli artt. 17,18 e 20 dalla legge n.142/1990 (Ordinamento delle autonomie locali), gli artt. 22, 23 del decreto legislativo n. 267/2000 (Testo unico degli Enti Locali).Sottolinea che la legge conferma la necessità di rapporti di stretta integrazione territoriale tra l’insediamento del Comune principale e quello dei centri confinanti, precisando così che la configurazione territoriale diventa elemento imprescindibile per la loro concreta identificazione;la procedura costitutiva ribadisce la formulazione della Legge Napolitano - Vigneri. Elenca brevemente il procedimento per l’eventuale costituzione della “Città metropolitana” : a) adozione della proposta di statuto da parte dell’assemblea degli enti locali interessati; b) sottoposizione della proposta di istituzione della città metropolitana a referendum popolare nel territorio dei comuni interessati, entro 180 giorni dalla data di approvazione della proposta di statuto; c) approvazione della proposta di istituzione della città metropolitana con il voto favorevole della maggioranza degli aventi diritto espressa dalla maggioranza dei comuni interessati; d) presentazione ad una delle due Camere della proposta di legge avente ad oggetto l’istituzione della città e l’approvazione dello statuto, entro 90 giorni dallo svolgimento del referendum, nel caso di approvazione referendaria; e) approvazione definitiva della legge statale. Descrive brevemente le modifiche apportate dalla Legge Costituzionale n.3/2001 agli artt. 114,118, 119 sottolineando che le “Città Metropolitane “ sono dunque titolari di funzioni amministrative, godono di autonomia finanziaria di entrata e di spesa. Prosegue introducendo la legge n. 42/2009 legge delega sul federalismo fiscale precisamente l’art.23 – Norme transitorie per le città metropolitane -. Ricorda che della legge n. 42/2009 alcuni elementi di rilievo da segnalare sono la possibilità di istituire la “Città Metropolitana” al comune capoluogo e alla provincia, congiuntamente tra loro o separatamente, successivamente si dovrebbe svolgere un referendum confermativo, indetto tra tutti i cittadini della provincia interessata, previo parere della regione, le modalità di indizione e svolgimento del referendum devono essere approvate con un regolamento non ancora emanato, lo schema di regolamento è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 28/07/2011 ma non risulta abbia terminato il suo iter (acquisizione del parere del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata). Continua l’illustrazione evidenziando l’art. 24 – sistema finanziario delle città metropolitane – del D.Lgs. 6-5-2011 n. 68 - disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario - . Rimarca che il D.Lgs. 6-5-2011 n. 68, prevede che alla “Città metropolitana” siano sostanzialmente attribuite le fonti di entrata già attribuite alle Province sostituite dalle città medesime. Evidenzia l’art.23 della legge n. 214/2011 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 -.
Alle ore 10.25 escono i consiglieri Guzzo e Molina entrano i consiglieri Boraso e Sottana.
FORTUNA sottolinea che gli effetti della L.R. 12-8-1993 n. 36 - Delimitazione dell'area metropolitana di Venezia – sono esauriti.
DINA concorda con quanto detto dal consigliere Fortuna. Prosegue l’illustrazione accennando brevemente alla L.R. 12-8-1993 n. 36 e sottolineando il superamento degli effetti della legge. Sottolinea gli aspetti di rilievo della legge regionale 11/2001 – conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112 – e del Nuovo Statuto della Regione Veneto. Illustra le iniziative dell’amministrazione comunale per la costituzione della Città Metropolitana di Venezia, che si suddividono in azioni a livello nazionale attraverso la partecipazione al coordinamento dei sindaci delle città metropolitane promosso da ANCI e da azioni a livello locale con la costruzione di un nucleo originario, comprendente Venezia e i comuni limitrofi e la
promozione dell’esercizio coordinato di funzioni sovracomunali in grado di coinvolgere i comuni dell’area metropolitana e sia i sottoinsiemi di comuni nell’area compresa tra Venezia Padova e Treviso e le aree di gravitazione degli altri comuni capoluogo di provincia.
DEL TODESCO precisa che le il processo della riorganizzazione del Comune verso le municipalità inizia nel 2001.
DINA prosegue spiegando le strategie della riorganizzazione del comune di Venezia verso la “Città Metropolitana” e le Municipalità.
Alle ore 10.30 escono i consiglieri Boraso e Trabucco entra il consigliere Mognato.
DINA cita alcune ricerche che evidenziano come nelle aree metropolitane indicate dalla legge ci sia effettivamente un PIL maggiore rispetto ad altri capoluoghi. Sottolinea il Rapporto OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) Territorial Reviews – Rapporto su Venezia Metropoli e la nuova immagine delle province di Padova, Venezia e Treviso considerate come un’unica città-regione interconnessa di 2,6 milioni di abitanti. Illustra brevemente il protocollo d’intesa fra Comune di Venezia e Fondazione Venezia 2000 per la costruzione di una banca dati e una banca di immagini condivise per accompagnare la costruzione della “Città metropolitana” che raccolga e metta in comune e valorizzi le conoscenze esistenti, introducendo i processi relativi alle questioni rilevanti in ambito metropolitiano quali la demografia, economia, mobilità, welfare, governance. Elenca sinteticamente alcuni punti di vista come quelli della CISL Venezia, Associazione venessia.com, Confindustria Venezia, Associazione Venezia Città Metropolitanana. Ricorda i vari disegni di legge speciale per Venezia quali il disegno di legge Brunetta (PdL), il disegno di legge Casson (PD), il disegno di legge Martella (PD), il disegno di legge De Poli (UDC), il disegno di legge Callegari (Lega Nord). Evidenzia alcune forme possibili di collaborazione fra i comuni come l’accordo di programma, la convenzione, il consorzio, e l’unione.
Alle ore 10.40 entrano i consiglieri Guzzo, Bonzio escono i consiglieri Tagliapietra e Locatelli.
FORTUNA sottolinea che queste proposte appena evidenziate dal dirigente Ambra Dina sono possibili alternative alla formazione delle “Città Metropolitane”.
DINA spiega che per l’avvio della procedura per la costituzione della Città metropolitana di Venezia – disciplina transitoria ai sensi della L. 42/2009 - servono almeno il 20% dei comuni della provincia di Venezia e la somma degli abitanti dei comuni compreso Venezia deve essere pari o superiore al 60% di quella provinciale e cioè 517.000 ab. Evidenzia che la popolazione di tutti i comuni di prima cintura (509.000 ab.) non è sufficiente al raggiungimento della cifra. Sottolinea che indicativamente serve aggiungere almeno un comune di seconda cintura. Prosegue dicendo che l’elaborazione di una proposta di costituzione della Città metropolitana dovrà contenere:la perimetrazione, l’articolazione del territorio, lo statuto provvisorio, la proposta dovrà essere approvata dai consigli comunali proponenti, dovrà essere inviata in Regione entro 90 giorni la regione deve esprimere un parere; a questo punto con il parere positivo o non espresso, si procederà con un referendum senza quorum,con parere negativo si procederà con un referendum con quorum pari al 30% degli aventi diritto. Continua dicendo che comunque a questo punto la procedura si blocca in quanto manca il regolamento che disciplina il procedimento di indizione e di svolgimento del referendum previsto; mentre se ci fosse il regolamento, entro maggio 2013 (48 mesi dall’entrata in vigore della legge) il governo emetterebbe uno o più decreti legislativi per l’Istituzione.
CAMPA ringrazia il Dirigente Ambra Dina per l’illustrazione. Invita i commissari a rileggersi il documento consegnato oggi in commissione per un maggiore approfondimento dell’argomento “Città metropolitana”.
CONTE pone una riflessione e un confronto sui servizi che attualmente vengono erogati dai comuni di prima cintura e gli eventuali servizi che dovranno esser erogati con l’ istituzione della “Città metropolitana”.Sottolinea che comunque le piccole comunità comprese nel territorio della “Città metropolitana” e poste in periferia, dovranno essere maggiormente tutelate.
FORTUNA propone di coinvolgere i comuni di prima cintura già da subito. Precisa che con l’istituzione della “Città metropolitana” verrà modificata anche la legge elettorale . Ricorda che l’unicità di Venezia rimane evidente anche come Città metropolitana. Auspica che questa nuova forma istituzionale possa essere risolutiva dei problemi legati ai trasporti, rifiuti, inquinamento e molti altri aspetti.
LASTRUCCI rimarca la positività dell’illustrazione fatta oggi in commissione. Auspica che si possa proseguire con le nuove riunioni di commissione invitando tutti i soggetti che hanno contribuito alla discussione e al percorso verso la creazione di questa nuova istituzione.
MOGNATO sottolinea che con la Provincia e la Regione esiste un nodo da affrontare che si somma alla freddezza che i comuni limitrofi a Venezia, hanno dimostrato nei confronti del progetto “Città Metropolitana”. Auspica che si possano superare questi elementi di divisione, evidenziando i vantaggi che questo percorso verso la formazione della “Città metropolitana” potrà portare.
GIORDANI propone la formulazione di un documento condiviso anche con gli altri comuni, come prima azione fattiva verso la creazione di questa nuova realtà amministrativa.
SOTTANA riflette sull’importanza di poter acquisire le giuste informazioni e notizie per poter decidere nel merito delle questioni. Concorda con Mognato nella costruzione di un percorso capace di evidenziare i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall’ istituzione della “Città metropolitana”. Chiede che la Direzione Piano Strategico possa essere coinvolta in questo nuovo percorso.
Alle ore 11.10 il presidente Campa, in assenza di altre richieste d’intervento, dichiara chiusa la seduta.
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