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I Commissione - Verbale

Seduta del 17-10-2011 ore 10:15

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Valerio Lastrucci, Marta Locatelli, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Roberto Turetta (convocato), Marco Zuanich (sostituisce Gabriele Bazzaro)

 

Altri presenti: Direttore Francesco Vergine, Presidente del Consiglio Roberto Turetta, Funzionaria Natalia Menardi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD 913 del 6/12/2010 con oggetto:"Modifiche ed integrazioni allo Statuto comunale - Adeguamento normativo e sistematico delle disposizioni". Riepilogo conclusivo delle proposte di emendamento presentate.

Verbale

Alle ore 10.37, la Presidente della I Commissione Consiliare, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introduce l’argomento iscritto all’O.d.G. focalizzando l’attenzione sulla nuova proposta di emendamento n. 30 che raggruppa le precedenti presentate dai Consiglieri Gavagnin e Borghello.

CAPOGROSSO chiede di capire come viene stabilito il limite ed il confine per i “non residenti” che hanno diritto al voto.

Alle ore 10.40 esce il Consigliere Tagliapietra.

MENARDI spiega che l’esercizio del diritto al voto è riservato ai cittadini non residenti che esercitano il loro lavoro stabilmente. I criteri andranno inseriti in un apposito regolamento che stabilisca cosa si intenda per “stabilmente”. Il comma fa riferimento agli istituti di partecipazione popolari ed alla partecipazione popolare, che sono da tenere distinti perchè potrebbe esserci un conflitto con le norme che regolamentano l’elettorato attivo. Quando fu proposta la prima proposta di emendamento si citarono gli Statuti di altri Comuni italiani ma, da un confronto, è emerso che chi ha diritto di voto sono solo gli iscritti alle liste elettorali del Comune. Allo stato dei fatti, questo parrebbe il limite.

VERGINE afferma che cambiare il limite d’età potrebbe dar luogo a dubbi.

BORGHELLO la proposta di emendamento si colloca nell’ambito dei referendum promossi nel territorio comunale, come previsto dallo Statuto vigente. Per ciò che concerne i termini “studio, lavoro, servizio” dovrà essere il regolamento a stabilirne i dettagli.

CAPOGROSSO non capisce quale sia il significato di due emendamenti del tutto simili. Si fa confusione su cosa si andrà a votare.

BORGHELLO ricorda che il Consigliere Gavagnin si era impegnato a ritirare questa parte della proposta di emendamento.

Alle ore 10.50 escono i Consiglieri A. Scarpa e Zuanich.

MENARDI ritiene che il Consigliere Gavagnin nella riproposizione della propria proposta di emendamento (30 cerchiato) avrebbe dovuto omettere la seconda parte.

PRES. LOCATELLI afferma che ciò che fa fede sono le proposte di emendamento riportate nella tabellina.

GAVAGNIN chiede di conoscere come la direzione si esprimerà nel parere tecnico e nel caso dei residenti all’estero com’è che questi potranno votare, non avendo una attività nel Comune.

MENARDI risponde che sono già iscritti nelle liste elettorali del Comune.

FUNARI chiede venga stabilito un limite temporale minimo (es: 1 anno) di “stabilità” nel Comune in cui si voterà.

VENTURINI chiede di intervenire sull’ordine dei lavori per sapere se si esaminerà tutto il “faldone”.

Alle ore 11.00 entra il Consigliere Giusto ed escono i Consiglieri Rizzi, Guzzo, Funari e Cavaliere e rientra il Consigliere Tagliapietra.

PRES. LOCATELLI spiega che la seduta odierna sarebbe dovuta servire ad analizzare i pareri tecnici, delle Direzioni, che però, se pur richiesti, non sono pervenuti. Propone di commentare le proposte di emendamento e quando arriveranno i pareri si potrà licenziare la proposta di deliberazione.

BONZIO riflette sul fatto che lo Statuto gli suggerisce uno spirito di libertà ed autonomia, soprattutto sul tema della partecipazione dei cittadini. Sarebbe opportuno osare di più scrivendo un principio in più piuttosto che uno in meno. È per estendere al massimo la partecipazione in modo da impossessarsi il più possibile dell’autonomia della propria comunità.

EMANUELA AMICI (Coord. Io Decido) spiega che nella proposta di abolizione del quorum hanno citato una “sentenza”, la 372.

BORGHELLO la filosofia è di favorire il più possibile la partecipazione. I limiti dovranno essere inseriti nel regolamento. A tal proposito, informa di aver redatto una proposta di modifica del Regolamento.

Alle ore 11.10 esce il Consigliere Tagliapietra.

MENARDI ritiene che, visto che l’art. 28 contiene l’enunciazione di tutti gli istituti di partecipazione popolare, sarebbe opportune che le modifiche venissero introdotte all’inizio del nuovo testo dell’art. 28.

Alle ore 11.12 rientrano i Consiglieri Guzzo e Tagliapietra.

TURETTA auspica una soluzione in modo da limitare la successiva discussione in Consiglio comunale e se il problema è sul termine “principi”, si può trovare un termine diverso che esprima lo stesso concetto.

PRES. LOCATELLI ritiene che, al di là del parere tecnico, è importante che ci sia condivisione fra il proponente e la Commissione. prosegue con la lettura della seconda parte della proposta n. 30 cerchiato che concerne l’art. 26, riguardo istanze, petizioni e proposte.

Alle ore 11.18 escono i Consiglieri Trabucco, Tagliapietra, Vianello e Venturini ed i presenti sono: Locatelli, Belcaro, Bonzio, Guzzo, Capogrosso, Centenaro, Borghello, Gavagnin, Giusto e Giordani.

MENARDI oltre alla riflessione fatta prima, di portare le istituzioni all’inizio dell’art. 28, sia per i referendum che per le consultazioni vige quanto previsto dall’art. 8 del TUEL.

PRES. LOCATELLI prosegue con la lettura dell’ultima parte della proposta n.30 cerchiato.

Alle ore 11.21 rientrano i Consiglieri Trabucco e Vianello, ed entra il Consigliere Campa.

BONZIO chiede una norma transitoria in cui venga stabilito un termine per l’approvazione del regolamento.

Alle ore 11.25 esce il Consigliere Borghello e rientra il Consigliere Venturini.

MENARDI afferma che il regolamento vigente sui referendum, se sarà compatibile con lo Statuto modificato, potrà rimanere. Se non lo sarà si dovrà modificare. Se si vuole stabilire un termine per il regolamento, accanto alla parola “introduzione” bisognerà aggiungere e modifica.

MARIO SANTI (Coord. Io Decido) ringrazia la Commissione ed in particolare i Consiglieri Borghello e Gavgnin. Chiede se qualche Consigliere potrà presentare dei sub emendamenti per delle piccole modifiche che non sono riusciti a presentare. Loro non intendono sostituirsi al Consiglio ma chiedono ci sia un’assunzione di responsabilità da parte di questi. Vorrebbero anche l’introduzione del referendum propositivo.

CAPOGROSSO nutre dubbi sull’art. 28 bis comma 2

PRES. LOCATELLI ritiene si debbano accogliere le osservazioni fin qui pervenute.

Alle ore 11.29 rientra il Consigliere Tagliapietra.

CAPOGROSSO chiede se si possa togliere la seconda parte, della proposta n. 30 cerchiato, che rappresenta una ripetizione.

Alle ore 11.30 escono i Consiglieri Tagliapietra, Belcaro e Campa.

GAVAGNIN risponde affermativamente.

PRES. LOCATELLI prosegue con la lettura della proposta n. 32 cerchiato.

MENARDI spiega che tutto l’emendamento proposto è all’esame per ciò che concerne la “tenuta complessiva”, nel caso venga approvata.

CAPOGROSSO propone l’accesso agli atti, da parte dei cittadini, senza specificare “anche ambientali”. Chiede se attualmente le informazioni sugli atti ambientali vengano rifiutate.

Alle ore 11.35 esce il Consigliere Giusto.

GAVAGNIN chiede al Consigliere Capogrosso se il suo contestare, punto per punto, faccia parte di un progetto più ampio. Spiega che si tratta di un rafforzativo perchè, fino ad ora, chi ha esercitato il diritto d’accesso ha avuto poco riscontro.

CAPOGROSSO spiega che era per non introdurre elementi di riduttività. Ritiene che se ci sono pochi, chiari articoli non ci sia spazio per fraintendimenti.

Alle ore 11.38 entra il Consigliere Ticozzi.

PRES LOCATELLI interviene in qualità di Consigliera e ricorda che, come già detto nella prima seduta in cui si esaminò la proposta di deliberazione, si tratta di uno Statuto che dovrebbe dare le linee guida, sancita dalla Costituzione. Deve dare delle indicazioni di principio che andranno specificate nel regolamento. Per ciò che concerne gli istituti di partecipazione, se c’è questa volontà, si potrà disciplinare e come ci saranno i diritti di partecipazione ci dovranno essere le cause di esclusione.

Alle ore 11.45 assume temporaneamente la presidenza il Vicepresidente Sebastiano Bonzio.

SCARAMUZZA ritiene che se c’è stata inerzia da parte degli Uffici, questa non si risolva intervenendo nello Statuto.

GAVAGNIN recepisce tutte le osservazioni fatte e ritiene ti poter togliere “anche ambientali” ma rileva che non ci siano, da parte dei suoi colleghi, proposte costruttive sul tema della partecipazione popolare, piuttosto interventi sul singolo dettaglio.

VICEPRES. BONZIO prosegue con la trattazione della seconda parte della proposta di emendamento n.32 cerchiato

Alle ore 11.50 escono i Consiglieri Vianello e Scaramuzza.

Alle ore 11.51 riassume la Presidenza la Consigliera Marta Locatelli.

VERGINE nel merito, ritiene non ci siano problemi perchè rafforza il principio. Toglierebbe l’aggettivo “preliminare” e la proposta potrebbe diventare “Diritto di informazione e di accesso”.

PRES. LOCATELLI concorda con quanto affermato dal Dott. Vergine sul togliere “preliminare” perchè per legge questa fase non può essere oggetto di consultazione da parte dei cittadini.

VERGINE aggiunge che ‘accesso e la divulgazione di un procedimento in itinere è possibile solo da parte del singolo interessato, o degli interessati, quando il procedimento lede l’interesse del/degli interessato/i. cosa diversa è dire che si vuole che i cittadini partecipino alla fase istruttoria di procedimenti che li interessa no, come possono essere i piani urbanistici. Chiede al Consigliere Gavagnin se possa togliere il termine “preliminare”

TERESA DINI (Coord. Io Decido) ritiene che questo aspetto vada dettagliato nel regolamento perchè partecipare ad un atto già definito non serve. Gli istituti di partecipazione prevedono di mettere tutti attorno ad un tavolo ma nella fase istruttoria. Fare, cioè un percorso partecipato su studi, progetti, ecc.

Alle ore 12.00 esce il Consigliere Guzzo e rientra il Consigliere Scaramuzza.

CAPOGROSSO afferma che la partecipazione già esiste per piani o strumenti urbanistici che sono rivolti a tutti dopo l’approvazione da parte della Giunta. Si tratta di un istituto partecipativo postumo. È preoccupato se le modifiche inserite vanno poi contro le norme di Legge.

Alle ore 12.05 rientrano i Consiglieri Vianello e A. Scarpa ed i presenti sono Locatelli, Giodani, Vianello, Rosteghin, Ticozzi, Gavagnin, Trabucco, Scaramuzza, Centenaro, Capogrosso e Bonzio.

TERESA DINI (Coord. Io Decido) l’istruttoria partecipata non è prevista, per il singolo cittadino, per tutti gli atti del Comune


PRES. LOCATELLI rileva che le proposte di emendamento, all’esame, sono gli atti finali di un percorso che non sempre visto la presenza della Prof.ssa Dini.

TICOZZI coglie l’importanza di quanto detto dal Dott. Vergine sul fatto che non sia consultabile un atto in “itinere” ma ritiene che molti atti siano atti informali non modificabili.

Alle ore 12.15 esce il Consigliere A. Scarpa.


CAPOGROSSO porta l’esempio della nuova legge 106 del 2011 secondo la quale gli strumenti urbanistici attuativi non sono più di competenza del Consiglio comunale e, in riferimento all’intervento della Prof.ssa Dini, si chiede come sarà giustificabile la visione, da parte dei cittadini, di atti che nemmeno i Consiglieri comunali vedono.

Alle ore 12.22 esce il Consigliere Rosteghin.

BONZIO dissente da quanto affermato dal Consigliere Gavagnin sul fatto di non recepire il contenuto degli emendamenti. Chiede se non sia opportuno riformulare una bozza di testo coordinato che assorba le proposte di emendamento condivise, in modo da “asciugare” la successiva discussione in sede di Consiglio. Costruire una sorta di emendamento quadro che raccolga tutte le parti condivise, per concentrarsi su quei quattro o cinque emendamenti che non hanno avuto la totale condivisione.

Alle ore 12.24 esce il Consigliere Centenaro ed entra il Consigliere Boraso.


PRES. LOCATELLI ritiene si debba trovare un documento di sintesi rimanendo su quanto contenuto nelle proposte di emendamento. Tornando alla proposta n. 32 cerchiato, ribadisce la necessità di togliere il termine “preliminari”. Invita a non inserirlo e a rafforzarlo usando i termini diffusione e informazione . Riguardo al sub emendamento n. 33 cerchiato, invita il Consigliere Gavagnin al ritiro perchè riguarda elementi di bilancio che non sono previsti per Legge.

Alle ore 12.25 esce il Consigliere Boraso e rientrano i Consiglieri Centenaro e Rosteghin.

VERGINE conferma che andrebbe ripristinata nella formulazione originaria. Sono eccezioni che, a suo avviso, devono restare perchè creerebbero degli enormi contenziosi.

Alle ore 12.30 rientra il Consigliere Belcaro.

BONZIO rileva che gli argomenti di esclusiva competenza comunale sono pochi ma nel caso della chimica non fu possibile un referendum perchè di esclusiva competenza del Consiglio comunale.


VERGINE afferma che la formulazione attuale è quella del comma 4 dell’art. 28. l’art. 8 del TUEL parla di esclusiva competenza locale e potrebbe essere interpretata in modo diverso perchè le competenze esclusive del Consiglio comunale sono stabilite dall’art. 42 del TUEL. Ma quando si parla di competenze locali si potrebbe parlare anche della Giunta. Anche se ha un significato di “allargamento” lui utilizzerebbe il testo del TUEL e cioè “di competenza locale”. Aggiunge che c’è una proposta aggiuntiva del Consigliere Centenaro che riguarda i pareri delle Municipalità su alcune convenzioni. La questione della norma transitoria, sollevata dal Consigliere Bonzio, potrebbe essere formalizzata nella riunione ristretta paventata.

PRES. LOCATELLI esaurito l’ordine del giorno, alle ore 12.35 dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 09-11-2011 ore 10:50
Ultima modifica 09-11-2011 ore 10:50
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