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X Commissione - Verbale

Seduta del 07-10-2011 ore 09:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Stefano Zecchi, Marco Zuanich, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Carlo Pagan, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Giuseppe Toso, Claudio Borghello (sostituisce Giorgio Reato), Cesare Campa (sostituisce Stefano Zecchi), Sebastiano Costalonga (sostituisce Lorenza Lavini), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Giovanni Giusto (sostituisce Gabriele Bazzaro), Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Luca Rizzi (sostituisce Michele Zuin), Alessandro Vianello (sostituisce Christian Sottana)

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Bettin, Presidente dell'Istituzione Parco della Laguna Alessandra Taverna, Direttore dell'Istituzione Parco della Laguna, Consigliere provinciale Pellizer Lionello, Resp. di Serv. dell'Istituzione Parco della Laguna, Consigliere Municipalità Venezia-Murano-Burano Regazzo Matteo.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione del Piano industriale della Laguna Nord prodotto dal Coses e del Piano di marketing prodotto da Ca' Foscari Formazione e Ricerca su incarico dell'Istituzione Parco della Laguna.

Verbale

Alle ore 9.15, il Presidente Carlo Pagan constata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta dando la parola all’Assessore G. Bettin per la trattazione introduttiva all’o.d.g. .

BETTIN chiarisce che i due studi elaborati dal Coses e dall’Università Ca’ Foscari, non sono recenti ma risalgono rispettivamente a giugno 2008 e dicembre 2009.
L’attività progettuale è comunque antistante ad un proseguo di interazioni con le associazioni interessate, il tutto nell’ottica di valorizzare le attività tradizionali con l’intento ultimo di ridarne nuovo ed ulteriore slancio.

Il Presidente dell’Istituzione Parco della Laguna, Alessandra Taverna, esordisce con la presentazione su slide dell’attività commissionata al fine 2006 al Coses.
Riferisce che il materiale illustrato evidenzia possibili scenari da cui deriva un conseguente piano di marketing.
Tra le novità che scaturiscono dallo studio, rientra una visione inaspettata di una Laguna che trasmette un dinamismo ed una vivacità quasi in antitesi con la staticità della città di Venezia.
Si evidenziano, nel corso della presentazione, le risorse a disposizione nel territorio senza distogliere il focus su una prospettiva di valorizzazione consona ad un turismo necessariamente sostenibile.
Nelle slide a seguire emergono con maggiore specificità gli scenari già citati, tra cui attività di “Edutainment” ovvero di chi utilizza il tempo libero per fare educazione; quelle di tipo culturale ed infine il turistico ricreativo. Il modello trattato comunque non è concepito nell’ottica sostitutiva alle attività di reddito di chi abita nel territorio, bensì come fonte d’integrazione allo stesso.
Meglio si evidenziano poi le attività economiche presenti e la loro dinamicità non senza considerare, nelle ulteriori slide a seguire, la varietà degli organismi istituzionali presenti nel territorio.
Oltre alle previsioni elaborate sulla domanda dell’utenza per gli scenari proposti, si evidenziano gli interventi di breve medio termine che coinvolgono sia l’accessibilità sia la valorizzazione delle iniziative.
Taverna sostiene come sia essenziale un’attività di coordinamento (vedi l’esempio dei trasporti ed altre attività) che potrebbe dare in questa prospettiva eclatanti risultati.
Si dettaglia a seguire della presentazione i beni coinvolti nei tre scenari tra cui i Forti di laguna, il Museo di Burano, etc.

BETTIN richiama alla funzione di salvaguarda del Parco. Inoltre tiene a precisare come sia una cosa nuova la presenza di un parco in uno scenario come quello lagunare. Sostiene come sia essenziale fare qualcosa di nuovo ma salvando il modo di vita in essere oggi già aggredito negli ultimi decenni.
Da un lato bisogna quindi recuperare le tradizioni e dall’altro bisogna affrontare il problema della mobilità al fine di evitare l’isolamento delle isole.
Fondamentale il processo partecipativo di chi è presente nel territorio. I veri “soci fondatori” devono quindi essere i soggetti che vi vivono, in grado così di “vendere” al mondo, nel senso buono del termine, quello che solo in questo territorio può essere fatto.
Conclude affermando quindi che si debba fare un parco “indigeno” e non una copia di qualcosa di esistente in altre realtà.

TAVERNA sostiene come il tema comunque resta quello di un modello turistico diverso che debba rappresentare il volano per fornire ulteriori strumenti economici. Quello della pesca turistica non è quindi sotto questa prospettiva, sostitutivo all’attività della pesca vera e propria.
Sempre a riguardo dei beni, si evidenzia come in quello riguardante le Porte di Accesso, faccia emergere il tema dell’accessibilità da cui si pone la questione sulle possibili attività informative attuabili. Tra le più semplici il “totem” con gli annessi costi e vantaggi, ma si evidenziano anche alternative come i “visitor center” ed attività di educazione ambientale.
Nell’analizzare tre aree, con relativi punti di forza e di debolezza, emergono attività di sicuro interesse economico come quelle degli orti.
Si richiama ad una iniziativa di visite organizzate e coordinate dall’Istituzione, che ha visto un forte afflusso di interessati ed il cui costo si è limitato a circa 20.000 euro.

FORTUNA evidenzia come in realtà la laguna sia già un Parco essendolo per legge (del 63’). La laguna è del demanio ed è una e non suddivisa tra Nord e Sud. Non manca di precisare che è gestita interamente dal Magistrato alle Acque.
Il territorio coinvolge molti territori comunali e per ultimo quello di Venezia.
Il consigliere ricorda che la vecchia legge è stata tra l’altro applicata di recente dalla Cassazione in occasione della definizione delle valli da pesca abusive.
Si chiede quindi come sia conciliabile questo grande progetto con la normativa vigente.

L’ASSESSORE risponde che questa è una questione che si doveva certamente affrontare prima. Trattasi comunque di un parco che ha solo per legge dei vincoli ma che si vuole che sia anche un rilancio di valorizzazione del territorio. Si sta appunto già lavorando con il Magistrato e la Provincia.

Ore 10.40 esce il consigliere Centenaro.

BELCARO si complimenta per l’attività presentata dall’Istituzione, utile soprattutto per un futuro quadro valutativo di intervento. Ne condivide i tre pilastri presentati e contestualmente ne chiede che i problemi presentati dal Consigliere Fortuna, siano affrontati assieme all’attività di progettazione/intervento.
Rispetto alle slide presentate non manca di evidenziare come ci sia una potenzialità turistica da affrontare.
Per quanto concerne la sua gestione, si fa riferimento ai parchi già ben gestiti nel territorio della laguna.

Ore 10.45 esce il consigliere Funari ed entra Baratello.

Infine il problema dell’informazione ai turisti, si evidenzia come accanto ai cartelli informativi ed al centro visitatori non dovrebbe mancare una spiegazione circa il luogo nel quale ci si trova.

Ore 10.50 escono i consiglieri Capogrosso, Seibezzi, Borghello e Gavagnin.

R. SCARPA interviene ribadendo che lo studio presentato si basa su un’impostazione datata. Ritiene che il piano sia nettamente insufficiente se ha la finalità illustrata dall’Assessore, perché non ha nessun legame con la laguna in sé.
Sostiene che questa presentazione non abbia alcuna possibilità di essere approvata, semmai si deve dare un’impostazione ed una motivazione maggiore da cui partire nello studio.
Evidenzia come la caccia ad esempio non sia stata menzionata e come la stessa non potrà in futuro essere vietata.
Comunque è un’occasione di intervento per cogliere quelli che sono gli aspetti positivi coincidenti con le esigenze della popolazione. Ritiene invece non condivisibile la suddivisione fra zona pre-parco e parco, che dovrebbe invece essere riconsiderata in una visione unica.

Ore 11.10 esce il consigliere Fortuna.

A. SCARPA esprime il proprio consenso al progetto presentato e propone, non tanto di parlarne in Consiglio comunale, quanto di iniziare un percorso di coinvolgimento che eviti l’inserimento di soggetti negativi, quali ad esempio imprenditori interessati solo al guadagno economico.
Propone a tal fine sopralluoghi di incontro con la popolazione interessata nel territorio.

COSTALOGA solleva la questione difficile del trasporto pubblico e della mancanza di risorse dello stesso, evidenziando la difficoltà che si genererebbe con un potenziale isolamento per le isole.
Esprime preoccupazione per quelle che sarebbero le applicazioni dei vari divieti causati dalla attuazione della legge conseguente alla definizione del Parco.
Vuole conoscere quali saranno le ricadute di tale scenario sulla popolazione che risiede, ed a tal fine chiede che ne venga fatto uno studio.

L’ASSESSORE risponde precisando che il parco aggiunge risorse e non vincoli.

GIUSTO interviene sostenendo che c’è una buona discrepanza nel momento in cui, mentre si parla del mantenimento del parco, dall’altro c’è un progetto di incremento economico. L’obiettivo è quello di coinvolgere turisticamente la laguna e questo lo preoccupa molto.
Per quanto concerne la pesca infatti ci sono sempre meno pescatori a vantaggio di un turismo di pesca che incrementerebbe solo la crisi ed il collasso della tradizione.

BONZIO afferma che stiamo parlando di un parco come se fosse già esistente.

Ore 11.20 entra il consigliere Capogrosso.

BONZIO sostiene come il parco non è presente ad oggi e come nel tessuto economico, al di là del turismo di massa, si sta conseguentemente impoverendo quello tradizionale.
Per quanto concerne la pesca, l’estinzione pare innegabilmente graduale.
Il Consigliere vuole che venga fatto un paragone con altre realtà e studi presenti nello scenario nazionale, come ad esempio quello del parco delle Dolomiti, e su tale paragone vorrebbe comprenderne le differenze di interesse.
Il Consigliere Provinciale PELLIZER ringrazia e vuole capire lo stato del dibattito comunale in riferimento al ruolo della Provincia stessa.
Propone un’iniziativa anche con gli altri livelli Istituzionali, considerandone vincoli ambientali e giuridici.
La Provincia ha competenze importanti sul turismo sostenibile.
Inoltre fa riferimento ad importanti interventi di recupero (vedi ex Dogana) e ribadisce che ritiene più giusto il coinvolgimento del dibattito nella competenza della Provincia.
A tal fine ne chiederà l’illustrazione dello studio presentato con questa Commissione anche in Provincia.

Ore 11.30 escono i consiglieri Capogrosso, Toso e Lazzaro.

Il Consigliere della Municipalità di Venezia-Murano-Burano MATTEO REGAZZO si dichiara a favore di quanto presentato nella prospettiva di un nuovo parco. Richiede però che sia evidenziata quale sarà la programmazione dei lavori e che l’attività sia rivolta alla costruzione di un’immagine del parco che si comprenda all’esterno. Infine sostiene che c’è stato in questo processo, qualche latitanza da parte delle Istituzioni.

PARAVICINI MASSIMO, Presidente Associazione Cacciatori Veneti, si dimostra preoccupato per la proposta presentata del parco, in virtù soprattutto del menzionato art.9 da cui scatteranno di conseguenza tutti i vincoli di legge.

SCARPA RENZO sostiene che qualsiasi lavoro sul parco deve essere posteriore alla attività di indirizzo del Consiglio Comunale. Serve quindi l’attività di indirizzo e soprattutto per capire quale sarà la destinazione delle risorse. Solo dopo si potrà procedere allo sviluppo degli studi.

TAVERNA ringrazia Belcaro. Specifica e sottolinea che l’Istituzione non ha l’obiettivo di creare il parco. Questi studi sono stati fatti per favorire strumenti di valutazione per il Consiglio.
Il piano di Marketing è un invito ad usare poche risorse per consentire di valorizzare quello che si fa già in Laguna. Conclude che c’è evidente necessità di parlare con cognizione di causa.

MARCO FAVERO aggiorna la Commissione sul quadro normativo che concerne un quadro che va dalla delibera di giunta Regionale di variante del 2010 alla legge 40 art.27. Non manca di evidenziare che la legge Regionale dell’84 resta ancora in vigore. A rigor di logica quindi ci vorrà un piano ambientale che dica quali sono i vincoli. Restando comunque discrezionale il divieto all’attività di caccia.
A tal fine il Comune si è espresso più volte non intenzionato a limitare l’attività venatoria.

L’ASSESSORE conclude evidenziando come il prossimo passo sarà un atto di indirizzo di Giunta, che a seguire avrà successiva trattazione in Commissione e Consiglio. Con la Provincia si è già attivato un gruppo di lavoro a tal fine.
Infine l’ente così creato avrà un proprio Statuto e Regolamento definito dal Comune.

IL PRESIDENTE esaurito l’ordine del giorno alle ore 12.00 dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 18-10-2011 ore 14:17
Ultima modifica 18-10-2011 ore 14:17
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