V Commissione - Verbale

Ordine del giorno della seduta

1. Prosecuzione illustrazione della proposta di deliberazione PD 345 del 26-05-2011: Regolamento sulla semplificazione dei procedimenti della Direzione Sviluppo del Territorio ed Edilizia. Approvazione - ILLUSTRAZIONI DALL'ARTICOLO 28

Verbale

Alle ore 14.50 il presidente Capogrosso, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e ricorda ai commissari che si è già proceduto all’illustrazione dei primi 27 articoli del regolamento ma che la discussione odierna riprenderà dall’articolo 27; dà quindi la parola al direttore Girotto per introdurre l’argomento.

GIROTTO riepiloga brevemente il lavoro svolto nelle precedenti riunioni e precisa che si è trattato di un esame dei principi generali che sottendono allo scopo di regolamentare i principi di carattere generale mentre da questo punto, il regolamento tratta dei singoli procedimenti autorizzativi nel titolo secondo, dei procedimenti in atto per l’attività del dopo rilascio delle autorizzazioni nel titolo terzo mentre nel titolo quarto viene codificata le attività che vengono svolte all’interno degli edifici (agibilità). Nel titolo secondo al capo primo vengono definite le varie tipologie delle attività edilizie.

LAVINI evidenzia che nell’articolo 27 si fa riferimento ad un prontuario e ne suggerisce il mantenimento con le necessarie modifiche da apportare stante le novità normative.

TOSO sempre sull’articolo 27 del regolamento pone la questione della possibilità di eliminare le barriere architettoniche all’interno degli alloggi facendo l’esempio della necessità di adeguare il bagno alle esigenze del disabile, nel caso di ampliamento o realizzazione di un nuovo locale domanda quale tipo di richiesta si deve presentare.

FUNARI propone di riformulare il regolamento ponendo in sequenza per ogni singolo intervento la descrizione del relativo procedimento. Tale struttura permetterebbe un’immediata consapevolezza sia del professionista sia del cittadino sulle modalità di comportamento. Ribadisce quindi la sua contrarietà alla attuale procedura.

GIROTTO spiega che il prontuario, ad oggi, è un documento ufficioso seppur utile e la Direzione Sviluppo del Territorio sta lavorando sia alle necessarie modifiche per raccordarsi alle novità legislative che per dargli lo status di ufficialità trasformandolo in allegato al regolamento che il Consiglio comunale voterà. Questo sforzo servirà a rendere trasparente qualsiasi procedimento e l’attività degli uffici; nell’articolo 27 viene descritto sostanzialmente quanto contenuto nella legislazione. Riguardo alla questione posta dal consigliere Toso, risponde che l’adeguamento del locale viene considerato come attività libera che non comporta titoli autorizzativi poiché si tratta appunto di lavori svolti per l’abbattimento di barriere architettoniche presenti nell’alloggio, se non nel caso di edifici notificati, mentre per la realizzazione di un nuovo locale si tratta di ridistribuzione dei volumi interni all’alloggio che prevede un altro procedimento.

MOLINA prende atto che la nuova legislazione ha esteso le fattispecie delle tipologie inserite nella libera attività ma suggerisce che gli uffici vengano organizzati per effettuare controlli tempestivi, chiede inoltre come si integrino il regolamento ed il prontuario.
Alle ore 15.10 entrano i consiglieri Mognato e Scaramuzza.

GIROTTO rassicura i commissari sul lavoro di aggiornamento del prontuario in corrispondenza di quanto previsto dal regolamento, ripete che la struttura del provvedimento all’esame della commissione serve a semplificare i procedimenti dell’Amministrazione, il regolamento completa nel dettaglio quanto descritto dalle leggi; passa quindi alla lettura dell’articolo 28.
Alle ore 15.15 escono i consiglieri Mognato e Toso.

CAPOGROSSO rileva che al punto “A” vengono descritti i criteri di assegnazione delle domande dell’utenza e condivide la definizione contenuta perché non si irrigidisce la gestione delle pratiche attraverso la ripartizione territoriale che non viene elencata puntualmente.

GIROTTO rende noto che con la nuova stesura, all’articolo 29 il procedimento è molto semplificato, si prevede la verifica a campione delle pratiche CIA e SCIA; si suddivide tra istruttorie di atti semplici e di atti complessi che prevedono l’acquisizione di pareri da soggetti esterni all’Amministrazione; si costituisce una conferenza di servizio interna che coinvolge più competenze del Comune e così si semplifica l’iter delle istanze coinvolgendo contemporaneamente più direzioni dell’ente.

LAVINI ricorda che tutte le istanze DIA e SCIA venivano istruite dagli uffici e questo garantiva i cittadini della bontà delle richieste, chiede che questo metodo di lavoro venga mantenuto.

GIROTTO risponde che il legislatore con le norme approvate favorisce l’assunzione di responsabilità abilitativa da parte del professionista quindi l’Amministrazione può procedere con i controlli a campione.
Alle ore 15.30 escono i consiglieri Lazzaro e Cavaliere.

MOLINA afferma che per questioni contingenti conosciute da tutti è comprensibile la verifica a campione delle pratiche ma, una volta superata questa situazione, sarebbe opportuno mantenere l’aspetto tutorio del cittadino anche quando si avvale dell’opera di professionisti.

GIROTTO spiega che l’articolo 30 definisce gli aspetti dell’attività istruttoria semplice mentre con l’articolo 31 si definisce il procedimento relativo alla conferenza dei servizi, quest’ultima cadenzata con le riunioni della Commissione edilizia.

CAPOGROSSO propone di aggiungere l’avverbio “almeno” sul quinto capoverso dell’articolo riguardo alle riunioni settimanali della conferenza.

FUNARI fa presente che al 2^ comma dell’art.30 la dicitura “fatto obbligo” potrebbe comportare aumento dell’aggravio burocratico interno.

GIROTTO ribatte che com’è descritto, l’articolo semplifica il procedimento; l’articolo 32 definisce le modalità operative dell’attività istruttoria delle pratiche che prevedono l’attivazione della conferenza dei servizi; l’articolo 33 prevede il limite minimo di pratiche da verificare a campione.

CAPOGROSSO propone di togliere dal periodo l’aggettivo “complessivi” per impedire interpretazioni diverse dall’impegno di verificare a campione il 10 % di ogni tipologia di istanze presentate dai cittadini.
Alle ore 15.40 rientra il consigliere Mognato, alle ore 15.45 escono i consiglieri Zuanich, Venturini e Scarpa, alle ore 15.50 esce il consigliere Molina, alle ore 15.55 escono i consiglieri Vianello e Trabucco.

CAPOGROSSO suggerisce che al punto 2 quando si tratta delle verifiche istruttorie venga aggiunta la parola “controllo”.

GIROTTO legge gli articoli 34, 35 e 36 che non necessitano di illustrazioni e trovano il parere positivo dei consiglieri presenti.

Alle ore 16.10 il presidente Capogrosso dichiara chiusa la riunione annunciando che l’illustrazione dei successivi articoli del regolamento, avverrà in una prossima seduta della commissione.

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