I Commissione - Verbale

Ordine del giorno della seduta

1. Esame della proposta di deliberazione PD 322 del 18/05/2011 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011" - Illustrazione del Sindaco Orsoni su Relazioni Internazionali e Avvocatura Civica.

Verbale

Alle ore 12.26 , la Presidente della I Commissione Consiliare, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introduce l’argomento iscritto all’ordine del giorno e dà la parola alla Dirigente del Sevizio Relazioni Internazionali, Dott.ssa Paola Ravenna.

RAVENNA spiega che la finalità del Settore è quella di reperire contributi europei per il finanziamento dei progetti. In 10 anni sono arrivati circa 35 milioni di euro.. ha sottolineato la finalità del settore politiche internazionali e comunitarie, ovvero la progettazione europea per l'accesso ai fondi UE, sia per quello che riguarda la finanza diretta, ovvero i fondi direttamente erogati dalla Commissione (programmi Interreg, 7mo Programma Quadro, ...), sia per quanto riguarda la finanza indiretta, i fondi strutturali, erogati dalla Regione Veneto, nel ruolo di Autorità di Gestione dei fondi UE. Quest'ultimi sono disciplinati e destinati con il POR (Piano Operativo Regionale) 2007-13, e riguardano per lo più lavori (investimenti). Quelli gestiti dalla Commissione invece finanziano azioni e pochissimi interventi sugli immobili. Procede quindi con l’illustrazione delle slides

CAPOGROSSO chiede se sia possibile specificare le entrate.

Alle ore 12.30 escono i Consiglieri Seibezzi, Mognato, Bonzio, e Baratello ed entrano Caccia e Guzzo.

RAVENNA risponde che è difficile inquadrare l’attività anno per anno perché i progetti hanno durate pluriennali. Informa che hanno avuto una richiesta specifica dall’Ass. Agostini per lavorare sulle tematiche del suo Assessorato, vista la carenza di risorse

Alle ore 12.35 entrano i Consiglieri Borghello, Rosteghin, Pagan e Gavagnin ed escono Trabucco, Tagliapietra, Rizzi, Centenaro e Bazzaro.

CAMPA chiede i conoscere l’impegno del Comune, in termini economici, sul bilancio di previsione ed il costo dell’Ufficio in questi ultimi dieci anni.

RAVENNA chiede di rispondere al Direttore del Servizio Finanza e Bilancio, Dott. Dei Rossi.

Alle ore 12,41 rientra la Consigliera Seibezzi.

DEI ROSSI risponde che sono 1,2 milioni di euro, considerando il milione di entrate più i 500 mila euro relativo al costo del personale. In pratica, 700 mila uro in cambio di 35 milioni di entrate. Il personale è di 20 unità. 17 persone in organico e 3 a tempo determinato.

Alle ore 12,41 entra il Consigliere Vianello ed esce Seibezzi.

CAMPA ritiene che, in questo momento, si debba tener conto delle spese per il personale e si dovrebbero rivedere tutte le politiche per valutare i costi/benefici.

Alle ore 12.45 entra il Consigliere Molina ed esce Guzzo.

PRES. LOCATELLI ritiene si possano convocare diverse Commissioni sul tema, in modo da monitorare l’andamento delle Politiche Comunitarie.

BASSETTO propone di mettere a disposizione dei Consiglieri, da parte della Struttura, anche la parte relativa alle compartecipazioni.

Alle ore 12.48 escono i Consiglieri Pagan e Borghello.

BELCARO chiede se parte dei contributi servano per pagare il personale.

PRES. LOCATELLI esaurita la parte relativa alle Relazioni Internazionali, dà la parola al Direttore del Servizio Avvocatura Civica, Avv. Gidoni per l’illustrazione della parte di sua competenza.

Alle ore 12.52 escono i Consiglieri Belcaro e Molina.

GIDONI legge i dati relativi al Servizio che, dice, provvederanno a inserire nell’intranet comunale “Altana”. Informa che hanno vinto 255 cause e perse 112, di queste, gran parte davanti al giudice di pace. Molte di queste, molte volte, vengono appellate. Riguardo al personale, informa che hanno 4 praticanti per i quali chiedono un rimborso di 250 euro al mese. Hanno stipulato un accordo con un avvocato che costa 300 euro lordi a processo e hanno dato un incarico ad un penalista per ciò che concerne la vicenda dei borsoni e ad uno studio di Milano per ciò che concerne i “derivati”. Tutto ciò all’interno del capitolo di spesa “Incarichi professionali esterni”. Per quanto riguarda le domiciliazioni è stato incaricato un avvocato di Roma. Nel 2010 sono stati nominati 11 fra consulenti tecnici d’ufficio e di parte.

Alle ore 12.56 entra il consigliere Zuin.

CAPOGROSSO chiede se non si possa utilizzare il personale tecnico della Pubblica Amministrazione per incarichi di questo tipo. Lui ritiene che siano in grado di fare collaudi e perizie.

Alle ore 13.00 esce il Consigliere Zuin.

GIDONI porta l’esempio di una causa intentata da un cittadino che ha subito dei danni a causa di lavori non ultimati da Insula. E’ stato nominato uno strutturista che ha dimostrato che il danno era causato dalla cattiva manutenzione e non dai lavori eseguiti da Insula,

CAPOGROSSO ritiene che l’Ing. Cattani fosse stato all’altezza.

GIDONI si, ma il rischio è che se si perde la causa, il Comune deve, a proprie spese, ricostruire la casa del cittadino che ha intentato la causa. Inoltre, non pensa che l’Ing. Cattani possa dare ampia disponibilità per questo tipo di incarico.

Alle ore 13.03 esce il Consigliere Vianello ed entra Venturini.

PRES. LOCATELLI chiede all’Avv. Gidoni come procede la causa sui “derivati”.

GIDONI.
Spiega che hanno eccepito sul fatto che il foro competente fosse a Londra. Fare la causa davanti ad un giudice londinese costerebbe più di quanto si ricaverebbe vincendo la causa stessa. E’ stata fatta una causa civile e la Corte dei Conti ha trasferito tutto al giudice penale. Il Comune di Palermo, assieme ad un altro Comune italiano hanno fatto la medesima cosa. È stata sollevata dal Comune di Venezia una responsabilità precontrattuale e quindi il difetto giurisdizionale, per cui la competenza non è del giudice inglese ma del tribunale di Milano. Nella comparsa di risposta, la controparte ha sollevato l’eccezione di giurisdizione e , conseguentemente, la causa è stata rinviata al mese di novembre ed il Comune è in attesa di giudizio. Il tribunale di Milano solleva il medesimo difetto di giurisdizione ed il Comune di Milano è dovuto arrivare fino alla Corte di Cassazione che si pronuncerà entro l’anno. Quindi, qualora la Cassazione rispondesse favorevolmente al Comune, si creerebbe un precedente tale per cui anche la controversia del Comune di Venezia verrà esaminata dal Tribunale di Milano.

PRES. LOCATELLI esaurito l’ordine del giorno, alle ore 13.10, dichiara chiusa la seduta della Commissione.

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