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V Commissione - Verbale

Seduta del 17-05-2011 ore 16:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Giuseppe Caccia, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Renzo Scarpa, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Michele Zuin, Cesare Campa (sostituisce Renato Boraso), Sebastiano Costalonga (sostituisce Marta Locatelli), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi), Davide Tagliapietra (sostituisce Giorgio Reato)

 

Altri presenti: Assessore Urbanistica Ezio Micelli, Direttore Urbanistica Oscar Girotto, Funzionario Urbanistica Marco Bordin

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 965 del 21-12-2010: "PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) - Adozione ai sensi dell'art. 15 della Legge Regionale 23 Aprile 2004 n. 11. Autorizzazione al Sindaco a partecipare alla Conferenza di Servizi di approvazione" - PROSECUZIONE ESAME DELLE NORME TECNICHE RELATIVE AL PAT DALL'ARTICOLO 27

Verbale

Alle ore 17.00, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta che viene sospesa per poter procedere all’installazione delle apparecchiature informatiche per la videoproiezione del PAT.

Alle ore 17.10 la riunione riprende; sono usciti i consiglieri Michele Zuin e Luigi Giordani e sono entrati i consiglieri Alessandro Vianello, Marco Gavagnin e Simone Venturini.

GIROTTO illustra l’articolo 27 (Aree idonee per interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e Territoriale) delle norme tecniche del PAT, mostrando tramite la videoproiezione della tavola 4 (Trasformabilità) alcuni esempi di possibili interventi per il miglioramento della qualità urbana, come l’area della Stazione Ferroviaria di Mestre e l’area ITALGAS dove si svilupperà il contratto di quartiere Altobello.

CAPOGROSSO domanda se gli interventi di trasformazione migliorativa della qualità urbana, oltre ad essere soggetti alla predisposizione di un P.U.A. possa essere autorizzati come interventi diretti; segnala inoltre che nella tav. 4 l’ambito della Stazione ferroviaria di Mestre viene indicato come “localizzazione di processi complessi”.

GIROTTO Precisa che l’ambito della stazione ferroviaria di Mestre contempla entrambi i temi concernenti il miglioramento della qualità urbana e alla realizzazione di processi complessi. Dettaglia le previsioni di intervento con il PI che dovrà conformarsi ai criteri di sostenibilità ambientale con adeguata dotazione di servizi, vitalità dei contesti insediativi con funzioni diverse, e qualità del progetto architettonico. Cita a titolo di esempio, illustrando la planimetria, l’intervento di riqualificazione e ristrutturazione dell’ambito di Marghera compreso tra la Via Fratelli Bandiera e Via dell’Elettricità.

Alle ore 17.25 entrano i consiglieri Davide Tagliapietra e Bruno Lazzaro; esce il consigliere Sebastiano Costalonga.

GIROTTO risponde che non sono ammessi interventi diretti e per altri strumenti di intervento si intendono, ad esempio, gli accordi di programma in base all’art. 7 della L.R. 11/2004. Continua l’illustrazione dell’articolo 28 (Opere incongrue ed elementi di degrado) relativa alla ricognizione delle opere ritenute incongrue sotto il profilo della compatibilità ambientale, funzionale o di degrado rispetto all’ambiente circostante, esplicitando tramite la proiezione dell’elaborato grafico della tavola 4 (Trasformabilità) alcuni esempi di insediamenti produttivi impropri. Aggiunge che tali elementi potrebbero trovare nel PI la possibilità di utilizzare lo strumento del credito edilizio e/o della compensazione urbanistica. Continua illustrando le possibilità con il PI di individuare ulteriori opere incongrue e/o elementi di degrado, specificando che qualora tali elementi non vengono identificati, per tali opere incongrue saranno consentite unicamente la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Alle ore 17.30 escono i consiglieri Cesare Campa, Giuseppe Caccia, Alessandro Scarpa e Giuseppe Toso.

TRABUCCO domanda chiarimenti in merito:
• alla modalità di individuazione delle aree di degrado e delle opere incongrue, in riferimento alla possibilità per i consiglieri comunali, tramite emendamento, di inserirne di nuove;
• alla forma di incentivo e alla modalità di applicazione del “premio” per la delocalizzazione delle attività improprie;
• se l’aumento della residenza in seguito al trasferimento delle attività debba essere valutata all’interno del dimensionamento dello specifico ATO;
• all’attività incongrua lungo la Via Castellana, chiedendone una sua identificazione.

Alle ore 17.35 esce il consigliere Jacopo Molina ed entrano i consiglieri Carlo Pagan, Sebastiano Costalonga e Valerio Lastrucci.

VENTURINI domanda se tra gli elementi incongrui nel territorio comunale, sono contemplate anche le ditte di autotrasporto presenti a Villabona.

GIROTTO risponde che l’attività incongrua lungo la Castellana è rappresentata da una concessionaria di automobili che ha realizzato un parcheggio su area agricola. Argomenta in merito all’attività di ricognizione e relativa classificazione delle attività produttive in sede impropria, ricordando che il Consiglio Comunale ha stabilito una specifica scheda urbanistica per ogni singola attività che è soggetta alla presentazione di un Piano di Recupero. Aggiunge che le attività incongrue sono state classificate in attività da bloccare, da trasferire e da mantenere su quel specifico sito produttivo. Ricordando che le attività incongrue sono attività produttive private, specifica le caratteristiche dello strumento urbanistico per incentivare lo sviluppo delle attività in ambiti consentiti dalla strumentazione urbanistica. Dettaglia tramite la videoproiezione dell’elaborato grafico della Tavola 4 le attività di autotrasporto presenti a Villabona e classificate come attività incongrue. Continua l’illustrazione dell’articolo 29 (Aree di riqualificazione e/o riconversione) il cui fine è rivolto al riordino degli insediamenti esistenti e al loro recupero attraverso l’ammodernamento delle urbanizzazioni e della qualità urbana. Tramite la proiezione della Tavola 4 esplicita alcuni esempi come l’area del Mercato Ortofrutticolo di Via Torino, l’area compresa tra Via Torino e Via Cà Marcello e l’area della prima zona industriale di Marghera.

Alle ore 17.40 esce il consigliere Gianluca Trabucco ed entrano i consiglieri Cesare Campa e Giuseppe Caccia.

CENTENARO segnala che l’ultimo capoverso dell’art. 29 risulta privo di conclusione nell’esplicitare la norma.

LASTRUCCI interviene in merito alla possibilità con il PI di modificare la conterminazione delle aree di riqualificazione e/o di riconversione, e sulle previsioni dell’area compresa tra Via Torino e Via Cà Marcello.

CAMPA chiede chiarimenti in merito alla previsione di area di riqualificazione e/o riconversione per l’ambito di Porto Marghera.

GIROTTO risponde al consigliere Lastrucci che la norma prevede che il PI possa individuare nuove aree di riqualificazione o riconversione, oltre a modificare il perimetro di quelle individuate con il PAT al fine di un migliore adeguamento alle situazioni reali degli insediamenti. Spiega le previsioni urbanistiche di riconversione e/o riqualificazione per l’area di Porto Marghera, distinguendole in base all’area di insediamento.

TAGLIAPIETRA interviene sulla questione del Parco della Laguna e alla possibilità di estrapolare, dal suo ambito territoriale, determinate Isole minori e prevedendo specifiche norme per la salvaguardia dell’ambiente lagunare.

GIROTTO ricorda che la Regione Veneto approvando la deliberazione del Consiglio Comunale sulla variante per le Isole Minori della Laguna, ha dato corso alla costituzione del Parco della Laguna, che è un parco locale e non classificato come Regionale. Ricorda che l’obiettivo del Parco è la costituzione di un processo di valorizzazione del suo ambito naturale, precisando che i vincoli e le norme di carattere sovraordinato permangono ed hanno efficacia sull’ambito del Parco stesso. Aggiunge che i parchi locali sono disciplinati e regolamentati dal Piano Ambientale, mentre per quelli di carattere Regionali c’è un’automatica salvaguardia delle norme di carattere prescrittivo.

Alle ore 17.55 esce il consigliere Carlo Pagan.

LASTRUCCI interviene in merito all’area a Sud di Fusina, domandando se è destinata ad attività di riconversione poiché ora utilizzata dai cantieri del Mose.

GIROTTO risponde che è un’area agricola con la previsione di diventare uno dei corridoi ecologici del PAT.

SCARPA R. intervenendo in merito alle norme di protezione per l’ambito lagunare con riferimento all’attuazione del Parco della Laguna, domanda come il PAT interviene in tale ambito. Domanda se tra la Laguna e le Valli da pesca, sono stabilite norme diverse.

CAPOGROSSO invita i consiglieri ad attenersi all’ordine del giorno, in quanto si sta esaminando ogni specifico articolo delle norme tecniche del PAT, ricordando che quelle previste per i parchi e le riserve naturali sono al successivo articolo 37 mentre si sta discutendo dell’articolo 30.

Alle ore 18.00 escono i consiglieri Giovani Giusto, Alessandro Vianello, Marco Gavagnin, Giuseppe Caccia e Davide Tagliapietra.

GIROTTO ricorda che le norme tecniche del PAT se presentano prescrizioni fanno salvaguardia dal momento dell’adozione della deliberazione del PAT; se invece le norme non contengono prescrizioni, queste sono di fatto norme di indirizzo per la futura stesura del PI. Illustra l’articolo 30 (Linee preferenziali di sviluppo insediativo) che esplicita le direttrici dove potranno essere previste aree per nuova urbanizzazione – edificazione, la cui attuazione è subordinata all’approvazione del P.U.A.; aggiunge dettagliando le prescrizioni della norma in merito agli obiettivi di sostenibilità generale.

CAMPA chiede chiarimenti sull’espansione territoriale in periferia in riferimento agli obiettivi dell’Amministrazione Comunale di riqualificare il centro cittadino.

GIROTTO ricorda che la proposta del PAT prevede una riduzione di 23 Ettari per le aree di espansione, procedendo con gli strumenti della riqualificazione urbanistica della struttura cittadina esistente.

Alle ore 18.05 escono i consiglieri Bruno Lazzaro e Lorenza Lavini.

VENTURINI domanda chiarimenti sulla grafia utilizzata per le “aree bianche” e le aree di espansione.

GIROTTO risponde che le “aree bianche” sono il presupposto per la definizione delle aree di espansione, fornendo a titolo di esempio l’illustrazione grafica dell’area di espansione non residenziale denominata “Quadrante di Tessera”.

CAPOGROSSO interviene in merito al secondo capoverso dell’articolo 30 dove è prevista la possibilità con il PI di individuare nuove aree da urbanizzare, domandando con quale procedura verranno individuate e se la valutazione di verifica della dotazione territoriale è riferita allo specifico ATO o all’intero territorio Comunale. In merito alle prescrizioni contenute nell’articolo 30, ritiene che la L.R. 11/2004 preveda la possibilità di attuare interventi nelle aree di espansione, non comprese nelle aree di urbanizzazione consolidata, solo se sono realmente iniziati i lavori e non con la sola previsione che sia stato presentato e/o adottato lo specifico P.U.A.

Alle ore 18.10 esce il consigliere Sebastiano Costalonga.

Alle ore 18.10, constatata l’assenza del numero legale, il Presidente della V Commissione Consiliare, dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 25-05-2011 ore 11:23
Ultima modifica 25-05-2011 ore 11:23
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