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I Commissione - Verbale

Seduta del 03-05-2011 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Andrea Renesto, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Sebastiano Costalonga (sostituisce Raffaele Speranzon), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Bruno Lazzaro (sostituisce Giorgio Reato), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi)

 

Altri presenti: Direttore Francesco Vergine, Funzionaria Natalia Menardi, Coordinamento "Io decido".

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione esame della proposta di deliberazione PD 913 del 6/12/2010 con oggetto:"Modifiche ed integrazioni allo Statuto comunale - Adeguamento normativo e sistematico delle disposizioni" - Valutazione proposte di emendamento presentate.

Verbale

Alle ore 9.50 , la Presidente della I Commissione Consiliare, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, introduce gli argomenti iscritti all’ordine del giorno,. riprende dal punto in cui ci si era fermati e procede con la lettura della proposta di emendamento n.12 “cerchiato”. Spiega che si tratta di una proposta di modifica molto articolata ed inserita “ex novo” (anche se alcuni passaggi proposti somigliano ad altri).

COORDINAMENTO “IO DECIDO” spiegano che le modifiche proposte dovrebbero permettere un percorso condiviso fra cittadini ed amministratori. Precisano che l’intento non è quello di sostituirsi al Consiglio comunale.

VERGINE spiega che sugli Istituti di partecipazione la Segreteria Generale non ha molto da dire ma sarà il Consiglio a doversi esprimere col voto. Rammenta però che lo Statuto deve essere uno strumento snello e la disciplina specifica delle tematiche dovrà essere affrontata nei Regolamenti. Informa che stanno acquisendo i pareri delle specifiche, competenti Direzioni.

MENARDI afferma che la richiesta di inserimento di un nuovo capo va in contrasto con quanto già stabilito dalla proposta di deliberazione. Il secondo punto (art.26) va riesaminato e per ciò che concerne l’introduzione del nuovo articolo 26 bis ci sono da fare delle osservazioni perché potrebbe essere inserito nella parte dello Statuto dove già vengono trattati gli Istituti di partecipazione. Si tratta di fare un’analisi più accurata per evitare delle ripetizioni.

Alle ore 10.09 entrano i Consiglieri Bazzaro e Costalonga.

CAPOGROSSO chiede che alla fine dei lavori venga stampata una bozza dello Statuto modificato per evitare ripetizioni. Ritiene che i principi fondamentali vadano inseriti nel capo a loro dedicato. Nella parte dedicata al “garantire le finalità” si rischia di trovare delle ripetizioni. Non condivide il punto a) del comma 2 del nuovo articolo dove dice “promuove forme capillari di consultazione…….ecc.” Condivide quanto affermato dal Dott. Vergine circa la necessità di rendere snello lo Statuto. Quando si dice “…promosse da almeno tre Consiglieri..” pensa sia da inserire nel Regolamento. Smembrerebbe l’art. 26 bis raccogliendolo nell’articolo 1 dello Statuto o nei Regolamenti relativi. Relativamente al punto “d“ sembra quasi si debbano dare degli spazi a chicchessia e in qualsiasi momento. Ritiene non possa essere così anche perché comporterebbe un onere economico non indifferente per l’Amministrazione.

Alle ore 10.11 esce il Consigliere Tagliapietra ed entrano Bonzio e Renesto.

PRES. LOCATELLI condivide le ipotesi di raccogliere i principi nello Statuto mentre il dettaglio delle modifiche, con le dovute correzioni, potrà essere ripreso nei Regolamenti. Tant’è che questa Commissione, una volta completata la modifica dello Statuto, si occuperà dei Regolamenti.

COORDINAMENTO “IO DECIDO” spiegano che ritenevano più qualificante l’inserimento nello Statuto.

Alle ore 10.15 entra il Consigliere Lazzaro ed esce Costalonga.

GAVAGNIN chiede se la proposta di emendamento è accoglibile o se la si deve ripresentare quando si tratteranno le modifiche regolamentari.

PRES: LOCATELLI conferma che, casomai, si potranno inserire nei regolamenti. Ritiene che il punto 6 del 2° comma possa essere inserito nello Statuto.

VERGINE il 4° comma dell’articolo 26 dello Statuto prevede già che il Comune possa dare dei servizi, intesi come spazi a disposizione delle associazioni, ed il Regolamento di gestione degli immobili prevede già delle agevolazioni, riduzioni o esenzioni.

COORDINAMENTO “IO DECIDO” propongono di inserire il diritto dei cittadini di partecipare alle decisioni, se pur senza diritto di voto. Per esempio, sul tema della mobilità si potrebbe prevedere la possibilità di partecipare ai progetti in cui i cittadini sono direttamente interessati (sub lagunare ecc). Tutto ciò è previsto senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione. Ritengono questa proposta fondamentale per dare i principi (nello Statuto) che poi verranno approfonditi nel Regolamento.

CAPOGROSSO chiede se l’intervento partecipato sia subordinato al benestare del Consiglio comunale.

COORDINAMENTO “IO DECIDO” il processo partecipativo deve prevedere il consenso della Pubblica Amministrazione.

SCARAMUZZA ritiene che nulla osti rispetto ai principi. Per la parte specifica, anch’egli ritiene vada inserita nei Regolamenti. Ricorda che le Municipalità sono degli Istituti di partecipazione. Tutte le grandi decisioni sono state prese dopo decine di assemblee pubbliche che hanno coinvolto i cittadini.

VERGINE afferma che i principi che emergono da questa proposta di emendamento meriterebbero di essere semplificati in un principio che la Giunta del Comune di Venezia già applica da anni (pur non essendoci di fatto una norma che obblighi alla consultazione popolare). Si potrebbe prevedere il principio dell’istruttoria pubblica, che già esiste in altri paesi. Fa notare che nella materia urbanistica questo strumento esiste e viene già applicato. Lo si potrebbe prevedere anche per le materie inerenti la mobilità.

Alle ore 10.35 rientra e riesce il Consigliere Tagliapietra.

BONZIO il comune di Venezia è stato tra i primi a prevedere la partecipazione. Ciò che viene proposto aggiunge un ulteriore tassello agli Istituti di partecipazione. Secondo il suo parere, gli articoli 1 e 2, tenuti assieme, spiegano bene ciò su cui si vuole focalizzare l’attenzione. L’articolato, così com’è, va bene ma serve un rimando al Regolamento.

Alle ore 10.38 rientra il Consigliere Costalonga.

PRES. LOCATELLI evidenzia che nell’applicare le modifiche si deve tener conto dell’efficacia. Ciò che si propone deve essere realmente realizzabile. La Costituzione, in poche righe, esprime dei principi che contengono già i sistemi di attuazione. Si deve cercare di sintetizzare i contenuti delle proposte di emendamento presentate dal Coordinamento “Io decido”. Si deve ambire ad avere un riscontro con la realtà, di quanto proposto. I principi potranno trovare spazio nello Statuto, le procedure ed il metodo dovranno trovar posto nei Regolamenti. Prosegue con la lettura della proposta di emendamento n.13 “cerchiato”.

COORDINAMENTO “IO DECIDO” ritengono che eliminare il quorum aumenti la partecipazione. Ritengono altresì che l’attuale regolamentazione dei referendum sia un dispendio di risorse economiche in quanto si deve arrivare fino al voto per capire che un referendum non è valido.

VERGINE ritiene non ci siano ostacoli perché la legge prevede che il limite venga previsto dallo Statuto (art.8 TUEL). Si riserva una ulteriore verifica normativa e chiederà un parere specifico alla Direzione Servizio Elettorale, anche perché successivamente potrebbe esserci una richiesta di adeguamento del relativo Regolamento.

BONZIO ritiene il Regolamento sui referendum obsoleto. Dice che lo Statuto prevede che i referendum possano trattare soltanto alcuni argomenti di competenza del Consiglio comunale e questi argomenti sono ridotti. Per esempio, un referendum sulla “sub lagunare” non si potrebbe fare. Casomai modificherebbe il numero di firme necessari per i referendum nazionali.

Alle ore 10.45 assume temporaneamente la presidenza il Vice Presidente Bonzio.

VICE PRES. BONZIO dà la parola al Consigliere Gavagnin.

GAVAGNIN chiede gli venga spiegato perche si vuole mantenere il quorum.

CAPOGROSSO ritiene, proprio per il rispetto del principio di libertà, sbagliato che qualsiasi argomento possa essere deciso da un minoranza. Al limite si dice d’accordo sui referendum consultivi perché può essere interessato a conoscere il parere dei cittadini ma non nei referendum abrogativi e propositivi. Si deve attuare il meccanismo del coinvolgimento rispettando la libertà e la rappresentanza della maggioranza dei cittadini che col proprio voto hanno delegato i Consiglieri.

Alle ore 10.48 riassume la presidenza la Presidente Locatelli.

TRABUCCO il dibattito sul quorum è ampio e controverso. Rileva che l’astensionismo, di fatto, dà un risultato ai referendum. Ritiene che decisioni importanti non possano essere prese da un minoranza di persone. Si devono prevedere altre forme di garanzia. Si potrebbe pensare ad un abbassamento del quorum ma ad un contestuale innalzamento del numero di firme necessarie.

Alle ore 10.50 escono i Consiglieri Costalonga e Lazzaro.

SCARAMUZZA ci sono argomenti per i quali non dovrebbe essere richiesta la consultazione popolare (porta ad esempio l’abolizione del Ministero dell’Agricoltura). Si è utilizzato in passato l’astensionismo ma, per contro, si è abusato dello strumento referendario. Si deve trovare la giusta mediazione mantenendo la rappresentatività di chi propone il referendum. Trattandosi, infine, dello Statuto del Comune di Venezia, vista la specificità della Città, eviterebbe il paragone con altri paesi.

Alle ore 11.10 esce la Consigliera Seibezzi e rientra e riesce Tagliapietra.

RENESTO è d’accordo sul trovare una via di mezzo. Concorda con l’abbassamento del quorum e l’innalzamento delle firme necessarie all’indizione dei referendum. Tornando al punto precedente, ritiene che la proposta di deliberazione di iniziativa popolare non possa essere a costo zero e quindi invita ad approfondire bene la questione.

BONZIO ritiene si debba cercare di costruire un meccanismo che consenta la più ampia partecipazione. Agganciare il quorum alle precedenti elezioni regionali potrebbe essere una soluzione interessante.

BAZZARO ritiene il quorum indispensabile per i referendum propositivi ed abrogativi. Lo si potrebbe eliminare per quelli consultivi. Non si può costruire una democrazia partecipativa che distrugga ciò che stabilisce il Consiglio comunale.

GAVAGNIN ci sono grossi partiti politici, con alle spalle ingenti finanziamenti, che non hanno problemi nella raccolta delle firme. I coordinamenti questo problema ce l’hanno perché non hanno risorse economiche. Si deve fare attenzione ad innalzare ulteriormente il numero di firme necessarie perché lo ritiene un ulteriore freno alla partecipazione.

PRES. LOCATELLI ricorda che queste specifiche proposte di emendamento saranno sottoposte ad un parere dell’Ufficio Elettorale. Si aspetterà il suddetto parere per completare l’analisi.

COORDINAMENTO “IO DECIDO” affermano che nei referendum costitutivi il quorum non è previsto ma il fatto che siano pochi cittadini a votare dà il senso di quanto un problema sia sentito o meno e il Consiglio comunale potrà trarre le proprie conclusioni.

PRES. LOCATELLI esaurito l’ordine del giorno, alle ore 12.40, dichiara chiusa la seduta della Commissione.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 12-05-2011 ore 16:13
Ultima modifica 12-05-2011 ore 16:13
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