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VII Commissione - Verbale

Seduta del 06-04-2011 ore 10:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Michele Zuin, Sebastiano Costalonga (sostituisce Renato Boraso), Carlo Pagan (sostituisce Giorgio Reato), Gianluca Trabucco (sostituisce Emanuele Rosteghin)

 

Altri presenti: Assessore Bruno Filippini, Direttrice Alessandra Vettori, Funzionario Eugenio Facchin, Funzionario Simone Bortolato, Delegato della Municipalità di Favaro VenetoAngelo Lerede.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione della mappatura delle strade pubbliche e private della città.

Verbale

Alle ore 10.55 il presidente Antonio Cavaliere, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola all’assessore Filippini per l’introduzione all’argomento all’ordine del giorno.

FILIPPINI comunica che sarà predisposto un provvedimento che dovrà essere valutato dal Consiglio comunale che conterrà tutte queste informazioni che oggi vengono portate all’attenzione della commissione. E’ stato svolto un grande lavoro che è stato discusso anche con le municipalità; nel corso della settimana ci sarà l’ultimo incontro con la municipalità di Favaro veneto.

VETTORI spiega che si è trattato di un lavoro svolto in collaborazione con tutte le direzioni che hanno competenze sulle strade. Si è partiti da quanto rappresentato nel catasto del 1847 ed una prima verifica con gli atti del 1973 quando il Comune ha deliberato un elenco di strade classificandole pubbliche con il riferimento ai 12 quartieri della terraferma. Nel corso degli anni si è sviluppata una complessità di situazioni che hanno portato alla definizione di strade pubbliche e di strade di uso pubblico. Si sono verificati i titoli di proprietà e dichiarativi. Tra gli altri sono stati applicati i criteri quali: la destinazione pubblica per collegamenti tra vie principali, uso pubblico della generalità dei cittadini, pubblico passaggio da oltre 20 anni. E’ stata fatta inoltre la rilevazione di tutti i punti luce presenti lungo tutte le strade. Sono stati fatti gli incontri con le municipalità con spirito costruttivo invitando quest’ultime a fare delle proposte migliorative.
Alle ore 11.00 esce il consigliere Baratello.

FACCHIN premette che per svolgere questo lavoro si sono assunti alcuni postulati: che tutti i marciapiedi in Italia sono privati, che non esiste titolo di proprietà di Piazza S. Marco. Questo per dimostrare che si è dovuto svolgere un lavoro di ricerca notevole e che ricondurre 83 elenchi ufficiali di strade ad un solo elenco da dedicare all’uso pubblico non è stato facile; sono stati ricostruiti i diritti reali e tutte le reti dei sotto servizi per quanto è stato possibile. Nella ricerca l’ufficio si è fermato all’effetto domino di primo grado e cioè si è classificata la strada di collegamento tra una pubblica ed una privata, collegamento certificato dal direttore del patrimonio e dall’avvocato civico. Da questo lavoro sono stati esclusi tutti gli ambiti accessori. E’ sempre stato tenuto presente l’aspetto della tutela amministrativa che riguarda la disciplina e la manutenzione delle strade.
Alle ore 11.30 esce il consigliere Tagliapietra ed entra il consigliere Zuin ed alle ore 11.45 esce il consigliere Boraso.

CAMPA domanda cosa risulta agli uffici della situazione di via Castelvecchio a Mestre.

CENTENARO auspica un atto formale dell’assessore che recuperi il lavoro svolto; in precedenza ci sono state delle consulenze sulla questione, quando sarà formalmente all’attenzione del Consiglio comunale si potranno esprimere le opportune considerazioni. Ci sono delle situazioni in cui il Comune non ha ancora acquisito la proprietà delle strade pur in presenza di atti concessori e convenzioni; chiede come intende comportarsi la giunta laddove ci sono dei problemi e se queste informazioni saranno messe a disposizione dei cittadini.
Alle ore 11.40 escono Zuin e Bazzaro.

CAPOGROSSO ritiene il lavoro presentato molto buono, infatti si tratta di un argomento molto complesso che ha raccolto più archivi. L’uso dell’archivio urbanistico che è la fonte primaria delle acquisizioni delle titolarietà delle aree, può determinare anche se esiste una strada che deve diventare pubblica; chiede se quelle aree interessate alle strade contribuiscono ad elevare gli indici di fabbricazione e se ci possono essere dei contenziosi.
Alle ore 11.50 escono i consiglieri Toso, Giordani, Locatelli e Seibezzi.

GUZZO domanda come l’Amministrazione si comporterà nel caso di rilevazione delle strade private ad uso pubblico dove sono stati realizzati i sottoservizi ed i punti luce. Nel merito chiede di chi è la responsabilità quando avvengono dei danni a cose o persone nelle strade private ad uso pubblico.

LSTRUCCI considera positiva l’ultimazione del lavoro di ricognizione, domanda se è possibile procedere a concessioni temporanee fino alla realizzazione di qualche progetto nell’area dell’ex ospedale. Chiede cosa fa l’Amministrazione quando i privati propongono di cedere al Comune la proprietà della strada. Stigmatizza il fatto che durante l’illustrazione del lavoro da parte dei tecnici, il suo intervento sia stato rilevato da persona che non aveva titolo ad intervenire. Ritiene che intervenire durante l’illustrazione di un qualsiasi provvedimento serva a far meglio intendere ai commissari quanto viene esposto, infine domanda come verrà aggiornata la situazione in conseguenza di futuri atti deliberativi che l’Amministrazione comunale dovesse approvare.
Alle ore 1155 escono i consiglieri Campa e Costalonga.

FACCHIN risponde che le banche dati dell’ufficio Patrimonio sono caricate nell’intranet comunale da 4 anni, così come la rappresentazione di questo patrimonio avvenuta nel 1973, chiaramente l’accesso è riservato alle persone autorizzate. Riguardo al diritto derivante dall’attività urbanistica, l’ufficio Patrimonio registra tutto quando i titoli di proprietà o concessori diventano reali. L’acquisizione delle strade saranno effettuate solamente quando, a parere dell’Amministrazione, saranno necessarie.

LASTRUCCI suppone che il caso presentato dal consigliere Centenaro deriva da uno scarso rapporto tra l’ufficio dell’Edilizia convenzionata e l’ufficio Patrimonio; suggerisce che laddove si riscontrano delle resistenze da parte dei privati a cedere la proprietà della strada, il Comune dovrebbe procedere con l’esproprio oppure con il suo riconoscimento dell’uso pubblico.

TICOZZI chiede cosa avviene nelle strade private nelle quali l’Amministrazione ha installato i punti luce poiché ritiene che l’illuminazione deriva dall’uso pubblico e nel caso di contenziosi se è possibile far pagare a quei privati il consumo dell’energia elettrica.

LAZZARO rileva che il 96% delle strade di Trivignano sono ad uso pubblico parimenti illuminate dal Comune. I cittadini non sono informati adeguatamente dei possibili costi che dovrebbero sopportare. Invita quindi gli uffici del Patrimonio a risolvere la questione.
Alle ore 12.10 esce il consigliere Borghello.

LEREDE prende atto che con l’acquisizione delle strade private aumenta il patrimonio pubblico ma la cosa sottende pure un notevole aumento delle spese di manutenzione. In attesa della definizione delle situazioni presenti nel territorio di Favaro Veneto, la municipalità ha deciso di intervenire solo per la sostituzione delle lampade rotte e nulla più, lasciando in carico ai privati tutte le responsabilità civili.

FILIPPINI afferma che finalmente il Comune è in grado di presentare un quadro definito sull’argomento, conviene con quanti hanno affermato che si poteva portare una proposta di deliberazione in commissione consiliare ma si è ritenuto opportuno illustrare prima il contenuto del lavoro, lo stato dei lavori così da permettere agli uffici di lavorare alla definizione di questioni che non potevano essere a conoscenza dell’Amministrazione; riguardo alla situazione di via Mandricardo, sostiene che c’è una sbarra che interrompe il transito ma questa non dovrebbe esserci; con l’approvazione della proposta di deliberazione che quanto prima verrà fatta dal Consiglio comunale, questo problema sarà risolto e saranno riconosciuti i diritti pubblici. Una volta approvato il provvedimento si procederà all’analisi di tutte le situazioni per stabilire come intervenire e sempre confrontandosi con i cittadini interessati. Appena possibile sarà concesso ai cittadini di verificare le situazioni a cui sono interessati.

BONZIO chiede che venga allegato al verbale di questa riunione il contenuto dell’articolo 24 comma 6 del regolamento del Consiglio comunale dove è prevista l’assistenza ai lavori delle Commissioni viene svolta da un funzionario della Segreteria generale.

CAPOGROSSO suggerisce di attivare l’iter previsto per l’approvazione delle proposte di deliberazione dell’ufficio Urbanistica anche all’iter per l’approvazione di questo provvedimento sul riconoscimento delle titolarietà delle strade nel Comune di Venezia in modo da permettere ai cittadini di presentare eventualmente le loro osservazioni.

Alle ore 12.30 il presidente Antonio Cavaliere dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 28-04-2011 ore 10:20
Ultima modifica 28-04-2011 ore 10:20
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